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Autore: fre_lushi    16/12/2012    0 recensioni
La storia vede come protagonisti due personaggi particolari: una ragazza molto povera di nome Lushi (non è una regione,è solo un personaggio inventato) e un ragazzo pirata da un carattere particolarmente prepotente,ma in fondo sensibile di nome Arthur. E' la prima volta che scrivo una storia e la pubblico,quindi per favore siate buoni.
P.S. Scusate per come ho postato la storia è che non riesco ad usare bene l' HTML di EFP
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sentii improvvisamente un brivido percorrermi tutta la schiena e l’unica
cosa che feci era stare con lo sguardo rivolto al pavimento. Rimanemmo
entrambi in silenzio per un paio di minuto,fino a che lui si avvicinò a
me,sempre scuro in viso, mi mise una mano sulla testa e mi disse con
tono cupo “Spero che tu abbia preparato tutto il necessario … Domani
partiamo..” .
Passammo la notte senza proferire parola.

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Non potevo credere di essere stato così sciocco e impulsivo da averle
detto ciò che provo per lei! Il mio sentimento è nato dal momento preciso
in cui la vidi e sono abbastanza sicuro che non è ricambiato,l’ho costretta
a lasciare la sua famiglia,i suoi amici,la sua casa contro la sua volontà.
Sono così egoista da non voler rinunciare a lei anche se mi sento in colpa
per averle tolto quasi tutto, però mi impegnerò al massimo per farla
innamorare di me!!

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Il giorno dopo,quando mi svegliai, notai che il letto di Arthur era vuoto.
Così mi alzai per andarlo a cercare,però quando lo feci sentii una scossa e
caddi per terra;la nave si stava muovendo. Mi ero completamente
dimenticata che adesso io e il pirata da quel giorno avremmo cominciato
a navigare insieme. Ma navigare per arrivare dove? Probabilmente in
Spagna,ma in realtà non mi importava più di tanto.. Il vero problema in
quel momento era sapere come mi sarei dovuta comportare con Arthur.
Ogni volta che pensavo a ciò che mi aveva detto arrossivo di colpo,cosa gli
dovevo dire? Gli avrei dovuto dire che non mi interessava? E se l’avessi
fatto,come avrebbe reagito lui? Rimasi in camera a pensare a tutto ciò
che sarebbe potuto succedere e nel mentre sentivo il rumore delle scarpe
del pirata avvicinarsi sempre più alla stanza. Si spalancò la
porta,ovviamente era Arthur,però era diverso.. Aveva stampato sul viso
una smorfia che assomigliava vagamente ad un sorriso. Rimasi un po’
sbigottita dal suo strano aspetto,cosicché non dissi niente,aspettavo quasi
ansiosa che dicesse qualcosa. Mise ,come suo solito ormai, una mano
sulla mia testa e avvicinò il suo viso al mio “Eheh,ti sei svegliata
finalmente! Perché non mi aiuti a pulire un po’ la nave?” Lo guardai
avvilita “Em.. Veramente,avevo capito che dovessi pulire da sola la
nave..” Lui si allontanò quasi sorridente e dandomi un pacca dietro la
schiena, disse “Non dire sciocchezze,ti aiuterò volentieri io!” Quando si
avvicinò alla porta intento ad uscire non potei trattenermi “ Sei troppo
strano oggi!” Mi coprii la bocca,pensando di aver detto una sciocchezza
unica. Riuscii ad intravedere la curva della sua bocca rivolta verso il basso
e ,senza dire niente,lui uscii dalla stanza.
Dopo qualche minuto uscii anche io fuori,sul ponte della nave; quando
vidi il mare rimasi letteralmente a bocca aperta. Era di un colore verde
acqua , che brillava a causa dello splendore del sole che illuminava il cielo,
praticamente azzurro , con poche nuvole di un bianco acceso che
sembravano distribuire gioia e allegria. Quel mio momento di stupore fu
rovinato dal rumore del mio stomaco. Mi voltai lentamente e mi
spaventai quando,dietro,mi ritrovai Arthur con sempre un sorriso
stampato in faccia e con un vassoio in mano, sul quale c’erano un 
bicchiere d’acqua e una ciotola con molta frutta dentro. Lo fissai
intensamente , non capivo , c’era qualcosa di strano nella sua espressione
e nelle sue azioni.  Presi il vassoio in mano e chiesi se quel ben di Dio
fosse per me. Lui non rispose,annuì solo per poi guardarmi in modo molto
dolce. Quello sguardo … A quello sguardo spalancai gli occhi e sentii il
cuore batter a mille. Mi  voltai ringraziandolo e sedendomi lì ,sul post,
poiché in giro non mi era sembrato di aver visto delle sedie. Appena finita
la colazione mi alzai, tossendo due o tre volte, poi , sentendomi priva di
forze, mi inginocchiai  sul pavimento e tossii ancora. Mi si avvicinò Arthur
che mi mise una mano sulla spalla e mi guardò negli occhi chiedendomi
come stavo. Qualcosa non andava,il suo viso , sembrava stesse
indossando una maschera e le sue azioni, anche se gentili nei miei
confronti,non mi parevano vere. Lo guardai fisso nei suoi bellissimi occhi
verdi e dissi “No! No,così non va!!” Mi guardò con un’aria da punto
interrogativo. “Le tue espressioni gentili e amichevoli, le tue azioni calde e
premurose … Non sono vere!! So che tu non sei così! Sei un pirata,un
pirata a sangue freddo! Mi hai rapito con tanta nonchalance e so che
potresti uccidere qualcuno con altrettanta calma!... Perché … Perché ti
stai comportando così?”  Il mio sguardo era serio, deciso e puntato
sempre verso i suoi occhi. Accovacciato,si avvicinò al mio orecchio,
dicendomi “Ti amo..” Sgranai ancora una volta gli occhi, lui continuò “ ..E
ti farò innamorare di me,passasse anche mezzo secolo!” Detto ciò,si alzò
e,con uno sguardo di sfida che mi piaceva e mi spaventava allo stesso
tempo,sorrise , ma questa volta sorrise davvero. Mi mise una mano sul
capo,e nell’andare verso il timone della nave,lo spinse leggermente in
avanti. Il mio cuore batteva sempre,sempre più forte.
  
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