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Autore: kikisash    16/12/2012    4 recensioni
-In medias res:
Harry aveva le lacrime agli occhi. Prese un piatto poggiato sul tavolo dietro di se e lo buttò per terra,frantumandolo in mille pezzi.
< Perché a me? > chiese singhiozzando
< Che le ho fatto? Perché mi odia? >
Si appoggiò con la schiena alla parete,nascose il volto nelle sue mani e iniziò a piangere 
Niall si sentiva inutile: voleva aiutare il suo amico,ma non sapeva che dirgli,non l'aveva mai visto così
Harry alzò la testa e guardò Niall con gli occhi rossi e pieni di lacrime
< Niall..io la amo! > 
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un ragazzo alto,biondo,con un orecchino all'orecchio sinistro e un sorriso smagliante posò le nostre cioccolate calde sul tavolino.

< Volete altro? > chiese,soffermandosi su di me più del dovuto.

Aveva davvero un bel sorriso.I denti perfetti,in fila,luccicavano come perle e i suoi grandi occhi marroni avevano un che di un cerbiatto,incantevoli.Non potei fare a meno che sorridergli.

< No,grazie > gli rispose Harry,con voce dura.

Il giovane se ne andò ma sorpresi il ricciolo lanciargli dietro un'occhiata di fuoco.

< Ma che fai? Sei geloso? > gli chiesi divertita,quasi incredula.

La sua testa scattò nella mia direzione.Mi fissò aggrottando le sopracciglia.

< Ma che dici? > chiese serio.

Se non fosse stato per quel lieve rossore che era comparso sulle sue adorabili guance gli avrei quasi creduto,ma ai miei occhi non sfuggiva nulla.

< Non provare a raccontarmi bugie,Styles,io mi accorgo di tutto > 

< Non sono geloso! > ribatté lui,alzando la voce più del dovuto.

< Ah,certo… > ridacchiai,sottolineando il fatto che non gli credevo.

Lui serrò le labbra,voltandosi e iniziando a girare il cucchiaino nella sua cioccolata bollente.

< Oh,Harry Styles è troppo figo per ammettere la sua gelosia? Pensavo che i veri uomini mostrassero le loro emozioni senza vergogna… > Lo provocai.

< Non sono geloso > insistette lui,non distaccando gli occhi dalla sua tazza,stringendo i pugni.

< Le tue guance dicono qualcos'altro > 

< Ti ho detto che non sono geloso! > ringhiò,lanciandomi un'occhiataccia che mi fece rabbrividire.

Non volevo farlo arrabbiare,ma perché doveva reagire così?

Decisi di lasciar stare,visto che non avevo alcuna voglia di litigare e me ne stetti zitta a fissare la panna della mia cioccolata.

Harry continuò a girare nella sua col cucchiaino,in silenzio.

Che gli avevo fatto di tanto grave? Non poteva arrabbiarsi così solo per una banale osservazione da parte mia,o no? Imprecai mentalmente contro di me: perché dovevo sempre fare del casino? Un attimo prima tutto era sembrato così perfetto,poi dovevo arrivare io a rovinare tutto,come sempre.

Mentre mi scervellavo su cosa avesse fatto arrabbiare Harry in quel modo,quest'ultimo si avvicinò a me senza che io me ne accorgessi.Quando poi mi accarezzò la guancia sobbalzai spaventata,facendo traballare pericolosamente le due cioccolate sul tavolino. Il ricciolo ridacchiò divertito,ma quando i nostri occhi si incrociarono ritornò serio di colpo.

< Scusami > sussurrò.

Accarezzò il mio mento con due dita,per poi risalire lentamente lungo la mascella fino a sotto il lobo dell'orecchio.Mi fece girare dolcemente la testa nella sua direzione,mentre con le labbra sfiorava il collo.Prontamente accelerarono i battiti del mio cuore e venni attraversata da un'ondata di caldo.Era incredibile l'effetto che quel ragazzo aveva su di me.

Restai immobilizzata.

Aspetta.

Harry Edward Styles,alias ''il figo'',aveva appena chiesto scusa… a me?!

Ok,basta Amberli,contieniti! Non comportarti come una di quelle povere bimbette arrapate,tu sei meglio di loro!

Ora mi ritrovavo anche a parlare con me stessa,ma dov'ero finita? 

Tutta colpa di quello stupido ricciolo e dei suoi dannati occhi verdi che mi avevano scombussolato la vita.

Una parte di me voleva staccarsi da lui per potersi assicurare di aver sentito bene,per andar sicura che lui si fosse davvero scusato con me e che non fosse stato tutto frutto della mia immaginazione,ma l'altra non voleva dover porre fine a quelle sensazioni che mi stava provocando e quindi restai ferma,lasciando ricoprire il mio collo dai suoi baci.

Percepii le sue labbra delicate risalire i miei lineamenti fino all'orecchio.Li mi morse dolcemente il lobo facendomi sussultare,poi passò alla guancia,fino alla bocca,iniziando a leccare il labbro inferiore.Schiusi la bocca per permettergli di entrare,e appena le punte delle nostre lingue si toccarono,fu come una scossa elettrica ad attraversarmi tutto il corpo.Il ben noto giramento di testa venne puntuale,come se l'avessi chiamato.Ormai ci ero abituata.Se quella era la mia reazione a un solo suo bacio non volevo sapere cosa mi sarebbe successo in altre circostanze.Sarei morta sul posto molto probabilmente.

Harry mi tirò stretta a sé facendomi inarcare la schiena.Piano piano iniziò a trasferire sempre più peso sul mio petto,nell'intenzione di farmi sdraiare.Controvoglia mi staccai dalle sue labbra.

< Harry,siamo in un locale pubblico,sai? > sussurrai.

< Lo so piccola > mormorò,e fece per baciarmi ma io lo fermai.

Mi ricomposi risedendomi ammodo,leggermente in imbarazzo per la consapevolezza che i ragazzi del tavolo accanto avevano seguito tutta la scena.

Anche Harry si rimise apposto,stampandomi un ultimo bacio sulla bocca.

Iniziai a sorseggiare piano la mia cioccolata ancora bollente.Harry non ebbe la mia stessa cautela e prese un grande sorso della cioccolata,bruciandosi lingua e palato.Contorse la faccia in una smorfia dolorante che mi fece scappare una risata: era troppo comico quando faceva quelle cazzate.

< Ridi eh? > 

Harry mi lanciò una strana occhiata che non seppi decifrare.Poi,prima che me accorgessi,prese un altro piccolo sorso della cioccolata e premette le sue labbra sulle mie,spingendoci dentro la sua lingua e facendo entrare il latte bollente nella mia bocca.

Cercai di liberarmi dalla sua presa ma inutilmente: era troppo forte per me.

Non mi restò altra scelta che deglutire la cioccolata,che ormai mi aveva ustionato tutta la bocca.

< Coglione! > esclamai,appena le sue labbra si staccarono dalle mie.

Scoppiò in una fragorosa risata.

< Cretino,minchione,testa di cazzo! Ti odio! > continuai,prendendolo a cazzotti sul petto.

Per lui quelle erano solo carezze,ma io rischiai di farmi male sul serio: non pensavo fosse così muscoloso.

Mi fermai con le mani appoggiate sui suoi addominali.Iniziai lentamente a percorrerne tutte le incavature,dalle clavicole allo sterno fino al bottone dei suoi jeans.Avrei voluto strappargli quello stupido maglione di dosso per poter ammirare i suoi muscoli senza una fastidiosa stoffa che li copriva.

Sconcertata da quei pensieri che non erano per niente miei tipici,e dal fatto che non ricordavo minimamente il perché fossi stata incazzata,mi costrinsi a togliergli le mani dal petto e le poggiai in grembo,fissandole con una smorfia imbarazzata. 

Sentii una risatina divertita da parte di Harry,poi le sue grandi mani afferrare le mie e le sue labbra calde sulla mia guancia.Per un momento lo guardai negli occhi e pensai che non ci potesse essere nient'altro di più perfetto,di più meraviglioso,fantastico,incredibile.Pian piano iniziavo a non sapere nemmeno più come descriverlo,sembrava non esistessero più aggettivi adatti per rappresentarlo adeguatamente.Perché lui al primo impatto era figo,si.Ma poi ti accorgevi che in realtà era bello,bello da morire.Di una bellezza inaudita che,ogni singola volta,riusciva a rubarmi il respiro. 

 

< Ti piacciono gli addominali del coglione,eh? > fece lui,ironico,con quello stupido sorrisetto stampato in faccia.

< Stai zitto > sorrisi vagamente,in imbarazzo,non sapendo cosa rispondergli.

Harry ridacchiò nuovamente,con voce roca.

Oh cristo,quant'era sexy la sua voce.

Che poi uno poteva pensare che avesse la voce roca soltanto di mattina,o d'inverno con il mal di gola,ma no!Quella era la sua voce naturale!Basta che apriva bocca per far scoppiare migliaia e migliaia di ovaie di povere ragazze ignare.Tra le quali c'ero anch'io.

Dannazione.

Lo guardai in faccia.

Che poi ci fosse stata solo la voce sexy!Sembrava che da tutti i pori gli spruzzasse il sesso,a lui.Sinceramente mi meravigliavo per non essergli già saltata addosso ed averlo stuprato.

Oh mio dio,ma che dico!?

 

Gli presi il viso tra le mani,accarezzandogli le guance.Stavo per tirarlo a me e baciarlo quando lui di colpo mi fermò.

Confusa alzai lo sguardo per vedere i suoi occhi spalancati dallo spavento,fissi su un punto dietro di me.Feci per girarmi quando lui mi afferrò un braccio e mi trascino con sé sotto il tavolino.

< Ma che cazz? > 

< Ssssh! > mi zitti lui,sbirciando tra le gambe delle sedie verso l'uscita del locale.

< Ma mi vuoi dire che succede? > sibilai,un po' scocciata.

< Louis è qui > sussurrò lui.

Strabuzzai gli occhi.

< Cosa?! > bisbigliai incredula.

< Si… è con quella ragazza > continuò Harry.

A quelle parole qualcosa nel mio cuore si spezzò.Louis non voleva che io frequentassi ragazzi,si arrabbiava anche per le cose più frivole,ma poi usciva con una ragazza,ci passava una notte senza nemmeno dirmelo? Forse non ero poi così importante per lui come pensavo.

Sopraffatta da questi pensieri mi sedetti sul pavimento sporco del caffè,in mezzo a bustine di zucchero,briciole e polvere.

< Ehi,tutto bene? > la voce dolce e preoccupata di Harry interruppe i miei pensieri.

Feci una mossa stanca con la testa,che veramente avrebbe dovuto essere un gesto affermativo.

Harry mi accarezzò il braccio.

< Cosa succede? > sussurrò.

< Nulla > scossi la testa.

< Ne parliamo dopo,ok? > propose lui,stampandomi un bacio all'altezza della tempia.

Annuii.

< Ora dobbiamo pensare come uscire di qui senza farci vedere da Louis… > borbottò,spostando cautamente una sedia davanti a sé.

< Il problema è proprio come… > si morse un labbro,pensieroso.

< Beh,quel tavolo è abbastanza vicino al nostro per passarci senza farci vedere.Poi passiamo sotto a quello laggiù,e poi a quello accanto che è abbastanza vicino alla porta > ipotizzai.

Harry mi guardò incredulo.

< Cosa? >  ridacchiò.

Alzai le spalle.

< Hai qualche altra idea per uscire da qui? >

Il ricciolo scosse la testa.

< Ecco,allora muoviti e fai piano > gli ordinai,prima di voltarmi e gattonare sotto il tavolo accanto.

< Non ci credo > Lo sentii borbottare divertito.

 

Gattonammo sotto ben tre tavoli che,per fortuna,erano vuoti.Il quarto,per nostra sfortuna,era occupato da due anziane signore che chiacchieravano allegramente fra di loro.

< Ci sei? > sibilai nella direzione di Harry,dietro di me.

< Eh..ehm,eh? sisi > balbettò quello.

Non ebbi voglia di indagare il perché della sua disattenzione,dato che a quel momento volevo solo una cosa: uscire da quel locale sana e salva.

< Al prossimo tavolo ci sono sedute due signore,ma se stiamo attenti riusciamo a passare.Credo che siano talmente assorte nei loro discorsi che potrebbe entrare anche Lady Gaga ballando Gangnam Style che loro non se ne accorgerebbero > bisbigliai.

< Che?! > fece Harry ridendo.

< Zitto e seguimi! > comandai,sgattaiolando sotto il tavolo delle vecchiette.

Mi sembrò di sentire un 'ci puoi scommettere' da parte di Harry,ma non ci feci troppo caso e mi infilai sotto la tovaglia color panna che copriva il tavolo delle due signore.

< Oh Cristo,ma queste qui i piedi non se li lavano mai? > sbottò il ricciolo quando mi raggiunse sotto il tavolino.

Dovetti trattenermi per non scoppiare a ridere.Effettivamente Harry aveva ragione,i piedi di quelle due signore emanavano un disgustoso odore di formaggio e io non ne vedevo l'ora di uscire di li.

< Questo è l'ultimo tavolo,qui accanto dovrebbe esserci la porta > bisbigliai.

< Ecco brava,allora muoviti! > sibilò lui dandomi una pacca sul sedere.

Alzai gli occhi al cielo e uscii velocemente da sotto il tavolino.Mi tirai velocemente in piedi e mi voltai per vedere se Harry mi avesse raggiunta.Proprio in quel momento una delle vecchiette alzò la tovaglia color panna sotto la quale c'era ancora nascosto Harry. 

La signora cacciò un urlo stridulo quando lo vide e iniziò a calciare nella sua direzione,spaventata.Il ricciolo usci velocemente da sotto il tavolo cercando di calmarla.

< No,mi scusi,non è come lei pensa! >

< Maleducato! > urlò la vecchietta colpendolo con la borsa.

< No! Io non volevo… > tentò di nuovo Harry.

< Vergognati! > 

Un'altro colpo di borsetta.

< No,aspetti,mi lasci spiegare! >

< Incivile! > continuò la vecchietta maneggiando selvaggiamente la sua borsa.

< Ma vaffanculo! > sbottò Harry,venendo a grandi passi verso l'uscita.

La mandibola della signora scese quasi fino a toccare terra.Attonita fissò il ricciolo che ormai aveva raggiunto la porta di vetro,aprendola per farmi uscire.

 

Quando finalmente ci ritrovammo fuori scoppiai in una fragorosa risata.

< Sisi,ridi pure!Ma quella stupida borsa fa male,cazzo! > si lamentò Harry strofinandosi il braccio che aveva subito l'ira dell'anziana.

< Dai,quando siamo a casa curo tutte le tue 'ferite' > lo presi in giro ghignando.

Lui mi afferrò per un braccio,tirandomi a sé.

< Ah si? E che fai? Sentiamo > sussurrò con voce calda.

Appoggiò la sua fronte sulla mia,a modo che potessi guardarlo dritto nei suoi bellissimi occhi.Aveva iniziato a nevicare,e lievi fiocchi danzavano nell'aria per posarsi,poi,sui suoi riccioli,sulle sue mani calde che tenevano stretti i miei fianchi.Londra brillava intorno a noi come un gigantesco albero di Natale,e tutto quanto sarebbe stato estremamente romantico se non ci fosse stato,stampato sul suo volto,quello stupido sorrisetto che non prometteva nulla di buono.

< Ci dai qualche bacetto per curarle? > continuò con voce rauca.

Mi aveva portata completamente fuori dal concetto,per questo non mi accorsi nemmeno della sua mano che si era insinuata sotto il giubbotto e la felpa,accarezzando la pelle calda.

*Amberli,rinvieniti!*

Quante volte mi sarò detta questa frase? Troppe.

< Non provarci Styles,non bacerò sicuramente il tuo culo > risi a fior di labbra.

< Mh,e qualcos'altro? > fece lui,con voce maliziosa.

Inarcai un sopracciglio.

< Intendi la tua bocca? > feci la finta ingenua sbattendo le ciglia.

Harry scosse la testa con quell'odioso sorrisino stampato in faccia.

< Benissimo,perché stasera queste- > feci un gesto circolare intorno alle mie labbra < -non le vedrai! >

A quelle parole il ricciolo mise il broncio.

Perché tutti i ragazzi dovevano essere così pervertiti? 

Percepii una sua mano muoversi lentamente lungo il mio fianco,scendere piano fino al mio fondoschiena.

< Harry che fai? > lo ripresi con tono avvertente.

< Ho dovuto gattonare sotto cinque tavolini,con te davanti in una posizione poco casta e non ho potuto fare nulla.Ora voglio la mia ricompensa! > mormorò quasi per giustificarsi,senza togliersi quello stupido sorrisetto dalla faccia.

Sospirai snervata staccandomi dalla sua presa.

< Possibile che voi maschi non riusciate mai a pensare ad altro? > dissi,quasi incazzata,incamminandomi verso casa.

< Non è vero! > si difese Harry raggiungendomi.

Sbuffai.

< Noo! > feci in tono sarcastico.

< Io conosco molte ragazze ancora più pervertite di me > notò Harry.

< Si chiamano troie,quelle > ribattei acida girandomi dall'altra parte.

< Dai Principessina,scherzavo > disse,piazzandosi di fronte a me.

Cercò di avvicinare di nuovo il suo viso al mio ma mi liberai velocemente dalla sua presa.

< Beh,io no > 

Sospirò.

< Tanto lo so che non riesci a resistermi nemmeno per cinque minuti > 

< Non esserne troppo sicuro,Styles >

< E perché non dovrei? >

Gli lanciai un'occhiata scettica.

< Perché quello che non riesce a stare nemmeno dieci minuti fermo sei tu > 

Harry buttò indietro la testa ridendo

< Vuoi davvero scommettere? > incrociai le braccia davanti al petto.

Lui scrollò il capo ancora ridendo.

< Diciamo che chi cede per primo deve fare per una settimana quel che vuole l'altro,ci stai? >

Finalmente il ricciolo si zittì.

< Dici sul serio? > 

Annuii.

< Ci sto > accettò,lanciandomi un'occhiata maliziosa.

 

 

< Pronta? > mormorò Harry.

Presi un respiro profondo e annuii.

Era arrivato il momento della verità.Tutti i ragazzi,Niall,Liam,Zayn e anche Louis,erano seduti di là in cucina.

Avevo aspettato fin troppo tempo,Harry non si meritava questo.Non potevo essere dipendente a vita da Louis,un giorno o l'altro avrebbe dovuto succedere per forza.

Presi un'altro respiro.

Certo,avevo paura della sua reazione,paura che dopo questo lui non mi avrebbe più parlato,paura che la nostra amicizia sarebbe andata a pezzi,ma ormai era troppo tardi: mi ero già decisa.

Il ricciolo aprii la porta della cucina e io strinsi forte la sua mano.

I ragazzi,che fino a li avevano chiacchierato allegramente fra di loro,si zittirono quando ci videro entrare.

Niall mi rivolse il suo sorriso smagliante,forse per farsi perdonare del suo comportamento del giorno precedente,ma la sua espressione cambiò non appena notò la mano di Harry stretta nella mia.

Liam seguì lo sguardo del biondo,e strabuzzò gli occhi incredulo.

< Ma che… > iniziò attirando l'attenzione degli altri due ragazzi.

Quando Louis si accorse delle nostre mani,strette l'una nell'altra,un'espressione shoccata si dipinse sul suo volto,i suoi occhi mi guardarono sbalorditi.

Tutti gli occhi erano puntati su di noi e io strinsi ancora più forte la mano di Harry.

Niall si schiarì la voce imbarazzato.

< Dimmi che non è quello che penso > lo sguardo di Louis era indecifrabile,sembrava scolpito nella pietra.

< Ma…ma è bellissimo! Sapevo che prima o poi sarebbe successo > sorrise Liam entusiasta,riprendendosi dal momento di shock.

Louis lo fulminò con lo sguardo,per poi rivolgersi nuovamente a me.

Niall si alzò facendo segno a Zayn di seguirlo fuori dalla cucina.

< Vieni,è meglio lasciarli soli > mormorò al ricciolo che,a malavoglia,staccò la sua mano dalla mia e seguii il biondo.

Non appena la porta fu chiusa,Louis scoppiò.

< Sei diventata stupida? > gridò.

Vidi Liam mettere una mano sul braccio dell’amico e lo sentii mormorare un “Louis, calmati”,ma lui lo ignorò, continuando a fissarmi con occhi fiammeggianti.

Sapevo benissimo cosa intendesse Louis,lo conoscevo fin troppo bene e sapevo di cosa aveva paura.

< Louis… > iniziai calma.

< È diverso >

< E perché dovrebbe essere diverso? > continuò lui, alzandosi in piedi 

< Lo sai quante ragazze si è fatto Styles? Ne hai una minima idea?! Oppure hai la stupida convinzione di poterlo cambiare? Allora ti voglio spiegare una cosa,Amberli: Harry non cambierà mai! Resterà sempre il solito puttaniere e non sarai davvero tu a cambiarlo! >

Sospirai.

< Non ho più sei anni,Louis, non ho bisogno di protezione e non sono ingenua come pensi.E soprattutto,Harry non mi ha fatto il lavaggio del cervello,se è questo che credi.Ho scelto di stare con lui,non mi è stato imposto,e credo di essere abbastanza grande da poter fare le mie scelte da sola >

< Invece no! Come diavolo hai fatto a metterti in questa situazione? Tu,Amberli,che lo odiavi a morte,ora mi vieni a dire che è stata scelta tua di starci insieme? >

Louis scosse la testa,passandosi una mano tra i capelli.

< Davvero non me lo sarei mai aspettato da te > 

Liam gli passò una mano sulla schiena,come per conforto.

< Tu non te lo saresti mai aspettato da me,eh? Nemmeno io pensavo tu fossi capace di uscire con una ragazza che non conosci nemmeno,passarci un'intera notte e di uscirci di nuovo il giorno seguente senza dirmi nemmeno una parola! > scoppiai.

< Sai,almeno io sono stata sincera e tel'ho detto,ma tu sei qui a giudicarmi e rinfacciarmi della scelta che ho fatto mentre sei ancora peggio che me! > gli urlai contro.

< Pensavo davvero te ne importasse di più di noi > abbassai la testa,delusa.

Sentii il rumore di una sedia strusciare sul pavimento,poi due forti braccia cingermi il busto e stringermi a sè.

< Amberli,non è vero,tu lo sai che sei tutto per me > sussurrò nei miei capelli.

< Allora perché non mi hai detto nulla? > sospirai.

< Avevo paura che tu ci restassi male,e poi prima di dirti qualcosa volevo davvero esserne sicuro.Se poi non ci sarebbe nato nulla ti saresti solo preoccupata per niente… > spiegò accarezzandomi una guancia.

Restai in silenzio stringendomi al suo petto.

< Allora… ci proviamo tutti e due? > chiesi cautamente.

< Sinceramente, questa cosa può andare male in così tanti modi… > iniziò il ragazzo.

< Non ci pensare! > sorrisi. < Io non ci voglio pensare.Adesso va bene ed è tutto quello che mi interessa.Puoi essere contento per me, almeno un pochino? > gli presi la mano sorridendo.

Louis piantò i suoi occhi azzurri dentro i miei e,dopo qualche secondo,si lasciò andare ad un sorriso.

Sospirò.

< Okay > 

Lo abbracciai entusiasta.

< Ma solo un pochino! > mi ammonì ridendo.

 

 

READ ME

Ciao bellezze! Come state? Manca poco a Natale *w*

Sono fiera di me per essere finalmente riuscita a far chiarire Louis e Amberli perché non ne potevo più çwç ahahah

Spero che vi piaccia questo capitolo perché ci ho davvero messo il mio impegno.

Allora,io parto il 22 e ritorno solo il 6 gennaio.

Porto il pc con me e cerco di trovare il tempo di scrivere e un collegamento ad internet ma non posso promettervi nulla.

ATTENTION PLEASE!

Un favore

per me

da voi

:3

Qualcuno sa spiegarmi come si fanno i banner? Perché mi piacerebbe davvero farne uno per questa storia ma non ne ho la minima idea di come si realizzino.

Qualcuno di voi sarebbe così gentile da lasciarmi una recensione,oppure un semplice messaggio,in cui mi spiega come posso farli?

Mi fareste davvero un grandissimo favore!

Thanks xx Al.

 

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