Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Francee    16/12/2012    2 recensioni
Abbie. Una ragazza simpatica ma timida, solare con i suoi migliori amici Ginnie e Louis ma in presenza di Zayn diventa acida e schiva.
Tutto però cambierà...come andrà a finire??
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
SCUSATE PER IL RITARDO MA HO ALCUNI PROBLEMI :S
Comunque il capitolo non è incentrato proprio su Abbie e Zayn, ma su un'altra coppia: Abbie e Louis :)
Vi ricordate quando hanno litigato di brutto? Beh ora è il momento per fare pace...
Buona lettura
Baci Fraa <3



 "Pranziamo insieme?" lesse il messaggio nascondendo il cellulare tra le gambe.  
La professoressa era girata, stava spiegando l'esercizio alla lavagna e naturalmente nessuno seguiva la lezione.
Si rigirò fra le dita della mano destra la collana e velocemente rispose al messaggio di Zayn.
Non le sembrava vero, erano due giorni che stavano insieme, il ragazzo era talmente dolce che Abbie a stento credeva che quella  fosse la realtà, forse aveva dei problemi in famiglia, ma il moro riusciva sempre a farle dimenticare ciò che di brutto c'era nella sua vita.
Le mancava solo una cosa tremendamente, sentiva la mancanza delle abituali cene tra amici che da mesi ormai non faceva più, le  mancavano le risate con Louis e le sfide con Niall, con il primo era da molto che non ci parlava e sapeva ben poco di lui, come se  per lui fosse sparita da un momento all' altro, con il biondino invece non ci parlava più di tanto, naturalmente Louis l'obbligava a non  parlarle o a salutarla e basta.
Doveva affrontare la situazione, voleva ricomporre il gruppo e riavere le risate di entrambi i suoi vecchi amici, e ci sarebbe riuscita,  sapeva che ci sarebbe riuscita.
Finalmente la campanella suonò, aspettò Ginnie davanti l'aula di scienze e insieme si diressero in bagno.
-Oggi non pranzo con te- disse felice.
-Bell'amica! Preferisce andare con il suo ragazzo super fico!- scherzò l'amica andando a lavarsi le mani.
-Mi biasimi?- la sfidò ridendo lei.
Quando tornò il silenzio nel bagno deserto Abbie si decise a parlare.
-Senti..- esitò un attimo.
La ragazza si girò verso di lei guardandola in modo confuso.
-Volevo parlare con Louis...- affermò abbassando il la testa.
-Wow... ti piacciono le sfide- scherzò di nuovo.
-Ginnie ti prego è una cosa seria- disse puntando lo sguardo in quello dell'amica.
-Sarà un po' difficile dopo la grande litigata...- ammise incerta -Però siete amici da tanto tempo... perchè rovinare tutto per una  cazzata-
-Lo so, sono stata stupida, però un po' di torto ce l'aveva anche lui- constatò Abbie.
-Si ma voleva solo proteggerti...-
-Ma da chi?- chiese esasperata, non doveva essere protetta da nessuno odiava quando ripensava alla sfuriata con Louis certo era suo  amico e voleva il meglio per lei, ma non aveva bisogno di protezione sapeva cavarsela benissimo da sola.
-Da Zayn, Abbie- rispose in modo ovvio.
-Ma non mi ha fatto o non mi farà del male, anzi con lui sto bene!- 
-E che bene..- ammise con un sorriso malizioso.
-Cretina!- esclamò ridendo e dando una spallata all'amica mentre uscivano dal bagno.
Tornarono agli armadietti.
-Guarda quel cretino- disse Ginnie girandosi e guardando Preston.
-Chi il carciofone?-
-Si Abbie-
Stava appoggiato all'armadietto di una ragazza, parlando e flirtando senza curarsi della presenza della sua ragazza nel corridoio.
-Perchè non lo lasci qual cretino?-
-Aspetto un po'... voglio fargli credere che non sospetto niente dei suoi tradimenti- dichiarò con un sorriso cattivo.
-Malefica- iniziò a ridere Abbie.
 
 
Mancava un' ora al pranzo, purtroppo Abbie era arrivata tardi alla lezione di Storia e si era dovuta sedere nell'unico posto libero che  c'era nella classe, in prima fila davanti alla cattedra.
-Parker hai capito?-
-Si prof- quella l'aveva presa di mira non ce la faceva più, aspettava con ansia il suono di quella maledetta camp...
DRIIN
Si alzò velocemente prese i libri e uscí di fretta dalla classe e andò verso il suo armadietto.
 
 
Il compito di chimica era stato difficilissimo, aveva fatto solo due esercizi e gli altri li aveva copiati dal compagno affianco ma non  sapeva se erano giusti. Prese lo zaino e lo mise sulla spalla, uscì dalla classe e si incamminò sul corridoio.
Alcune ragazze si giravano a guardarlo, ma a lui non interessava aveva in testa solo lei e la doveva trovare per pranzare insieme.
I suoi occhi si spostarono sulla fila destra degli armadietti cercando il suo. Era li stava cercando di mettere i libri nell'armadietto  cercando di non farli cadere.
Si avvicinò di più lentamente senza farsi sentire, le narici si bearono del profumo dei suoi capelli che mossi ricadevano tutti sulla  spalla sinistra, li teneva sempre lì. Alzò una mano, delicatamente le accarezzò l'altra spalla, salì fino alla guancia e tirò una ciocca di  capelli dietro l'orecchio.
-Ciao- le sussurrò dolcemente.
Si girò e lo fissò negli occhi, un sorriso le comparve sul volto, era felice di vederlo come del resto lo era anche lui.
-Hey- disse timidamente.
Il moro si abbassò per ricevere un bacio a stampo che Abbie non gli negò.
-Andiamo?-chiese sempre a bassa voce aiutando la ragazza a mettere anche l'ultimo libro a posto.
-Certo- gli sorrise.
Intrecciarono le mani e si diressero al cortile fuori dal istituto.
Si sedettero sugli scalini e iniziarono a mangiare e a parlare.
Zayn finì il panino quando Abbie ancora stava dando il primo morso, era concentrata, si era incantata a guardare i suoi piedi mentre  pensava a qualcosa a lui sconosciuto.
Si alzò e si sedette sullo scalino dietro alla ragazza cingendole con le gambe i fianchi, le portò le mani sulle spalle e iniziò a farle un  piccolo massaggio.
-Abbie- le chiamò dolcemente.
Di tutta sua risposta la giovane emise un verso di piacere per il rilassante massaggio e tirò indietro la testa. Il moro abbassò il viso e le  diede un piccolo bacio a stampo.
-Che succede?- chiese curioso.
-Pensavo- si limitò a rispondere scrollando le spalle.
-Oddio!- urlò Zayn esterrefatto.
La ragazza si alzò dallo scalino spaventata.
-Che c'è?- gridò impaurita.
-Tu pensi? Questa cosa mi ha stravolto la vita!- affermò iniziando a ridere.
-Cretino!- esclamò ridendo e saltandogli sopra per menargli -Mi hai fatto spaventare!-
Zayn la prese per i fianchi prontamente, la alzò un po' per vedere il suo viso da vicino, era fantastica. Le sorrise la baciò di nuovo e  poi la strinse forte a sè per non farla muovere.
Era più forte di lui non riusciva a stare senza baciarla o senza accarezzarle la pelle, voleva averla sempre accanto a lei e voleva sentire  il suo calore sul corpo.
-A cosa pensavi?- chiese dopo un po' allentando la presa, Abbie si alzò e si mise a sedere sulle sue gambe.
-Ti ricordi la litigata con Louis?-
-E chi se la scorda- rispose velocemente facendosi scappare un sorriso malefico.
-Voglio fare pace- disse tutta d'un fiato.
-Cosa?-
-Louis è mio amico da molto e non voglio rovinare tutto-
-Ma lui non accettava noi due... cioè non tu e me, noi, noi due insieme- cercò di ragionare ad alta voce.
-Lo so però...-
-E se ti mette davanti ad una scelta?-
-Come?- chiese Abbie assottigliando gli occhi.
-Se ti farà scegliere tra me e lui, tu chi sceglierai?- chiese Zayn alzando un po' il tono di voce.
-Non...non- non sapeva come rispondere, teneva ad entrambi -Non lo farebbe mai...- si limitò a dire.
-Davvero? Tu credi che non lo farebbe?- il moro si alzò dallo scalino, facendo alzare anche la ragazza.
-Si-
-Si è incazzato solo perchè ci provavo con te!-
-Magari è cambiato!-
-Non puoi saperlo!- urlò il giovane.
-Non lo saprò mai se non ci provo!-
-Non puoi fidarti sempre di tutti Abbie...- il tono di voce tornò normale.
-Con te l'ho fatto, mi sono fidata di te e mi fido di te- continuò lei.
-Si ma...- non sapeva più come rispondere, certo da un lato aveva ragione lei, come era cambiato lui poteva farlo benissimo anche  Louis, però aveva paura aveva una tremenda paura di perderla, aveva paura che lo avrebbe lasciato per dare ragione all' amico e non  lo avrebbe sopportato. Ma visto da un altro punto di vista se Abbie voleva tornare ad essere amica di Louis chi era lui per  impedirglielo...
Dopo attimi di silenzio il moro parlò.
-Va bene- si avvicinò ad Abbie e le strinse la mano, la abbracciò e le poggiò la testa sulla sua spalla accarezzando i morbidi capelli.
-Se riallacciare i rapporti con Louis ti rende felice, allora voglio che tu sia felice-
Un sorriso comparve sul viso della giovane, la campanella suonò e lei prima di andare via gli lasciò un piccolo bacio sulla guancia.
-Ti voglio bene- gli sussurrò all'orecchio.
-Anche io- le sorrise per poi lasciarla rientrare per la lezione.
 
 
Louis stava parlando con Niall, i due sembravano molto seri.
Fece alcuni passi e si trovò alle spalle del primo.
-Abbie- la salutò sgranando gli occhi il biondo.
-Ciao Niall- 
Louis nemmeno si girò e ciò deluse molto la ragazza che però non si arrese.
-Louis- lo chiamò per farlo girare.
Quando finalmente vide il viso dell' "amico" sentì il mal di stomaco, l'espressione era vuota ed emanava solo tristezza. Dove era finito il Louis solare e simpatico di una volta?
-Ehm- si schiarì un attimo la voce -Possiamo parlare?- chiese timidamente.
-Beh io vado- esclamò l'irlandese salutando entrambi con un cenno di mano.
Fece un bel respiro e disse tutto d'un fiato per togliersi il pensiero.
-Louis so che sei incazzato con me, che magari preferiresti non vedermi o vedermi morta, so che ho un po' esagerato quando  abbiamo litigato però penso che la colpa sia anche un po' tua, non che abbia sbagliato a volermi difendere però non penso io ne  abbia bisogno ecco-
Prese un attimo fiato, alzò lo sguardo e vide l'espressione confusa del moro.
-So che a te non va a genio Zayn, ma a me piace ed è cambiato veramente, ma non è questo il punto, la cosa più importante che  volevo dirti è che mi manchi, non posso stare senza te e senza tutte le tue cazzate, non voglio buttare dei fantastici anni di amicizia per  una stupida litigata e non voglio nemmeno rinunciare alle uscite e alle scommesse da pazzi nelle quali mi mettevi in mezzo-
Era il discorso che si era preparata, l'aveva ripetuto 300 volte e lo sapeva a memoria. Ora non sapeva più che cosa dire, guadava il  ragazzo davanti a lei che era rimasto in silenzio tutto il tempo e che non si era nemmeno mosso. Non aveva fatto una piega e non si  era neanche sprecato a salutarla.
Quel silenzio faceva più male di tutte le offese subite in quegli anni.
-Louis- prese coraggio e ricominciò a parlare -Non voglio perderti...-
Ancora attimi di silenzio, il corridoio ormai era vuoto e per lei era il momento di andare via altrimenti avrebbe perso l'autobus.
-Beh io c'ho provato... se cambi idea fammi sapere, il mio numero ce l' hai... se non l'hai cancellato, ciao- fu l'ultima frese  che disse  per poi dare le spalle al moro e andare via cercando di trattenere le lacrime.
 
 
Aveva anche perso il pullman per parlare con Louis e non era servito a niente, era rimasta delusa ma si ripeteva che almeno ci aveva  provato.
Gli aveva dimostrato che a lui ci teneva ancora ma aveva capito che non gliene fregava più niente di lei.
Stava attraversando il parco per tornare a casa, erano le cinque del pomeriggio, aveva passato due ore a casa di Ginnie a farle un po'  di compagnia e ora con lo zaino ancora sulle spalle non vedeva l'ora di tornare a casa e stendersi sul letto.
-Abbie- si sentì chiamare da una voce familiare.
Era la sua, non lo sentiva da mesi ma non si era scordata del fantastico calore che emanava il suo tono. Non le sembrava vero, le  pareva un sogno ma era la realtà lui era li su una panchina. Louis era su una panchina da solo con le lacrime sulle guance e gli occhi  arrossati.
-O santo cielo Louis che hai fatto?- chiese preoccupata correndo dall'amico.
Si levò lo zaino dalle spalle e lo buttò per terra affianco alla panchina poi si sedette per ascoltare il ragazzo.
Le raccontò tutto quello che aveva passato da quando avevano litigato.
Dalle giornate felici e giocose con Eleanor a quelle più tristi come quando sua nonna era in ospedale. Per un attimo Abbie credette che  la nonna di Louis non ce l'avesse fatta ma fortunatamente il moro continuò il racconto, la nonna stava bene e come sempre  continuava a sfornare quei fantastici biscotti che tutti e due adoravano. Ricordarono i momenti in cui dopo aver giocato per ore nel  parco davanti casa di Katy, la nonna di Louis, puntualmente alle 17.30 la donna li chiamava li faceva entrare in casa e li faceva  accomodare sul morbido divano con una tazza di latte o un'aranciata e con un piatto di fumanti e caldi biscotti al cioccolato.
-Ora nonna sta  bene- annunciò il ragazzo -Era solo un momento di debolezza per lei- continuò rassicurandola.
-Allora cosa c'è che non va Lou?-
-Sono in crisi con Eleanor.. penso voglia prendersi una pausa- disse alla fine tristemente.
Abbie si lasciò un attimo andare tra i suoi pensieri, da una parte era felice Katy stava bene e il suo vecchio migliore amico le stava  ancora parlando però lui stava male, si ricordava ancora della felicità nei suoi occhi quando le aveva annunciato che si era fidanzato,  lui era sempre felice e solare ma quel giorno lo era particolarmente ed ora invece si ritrovava a piangere su una stupida panchina.
-Sei sicuro?- chiese teneramente.
-No..non lo so, è tutta colpa del trasferimento-
-Quale trasferimento?- domando sorpresa.
-Di suo padre, i suoi sono divorziati e lei deve stare un po' qua e un po' là e lo studio e gli amici e io... e poi- iniziò a borbottare cose  sconnesse e Abbie si chiese se stesse bene.
Gli porto una mano sulla fronte mentre l'altra era stretta tra le mani di lui.
-Stai bene? Chiamo l'ospedale ti ricoverano!- urlò lei facendo girare una vecchietta un po' più là spaventata.
L'amico iniziò a ridere osservando la figura fatta dalla ragazza.
-Oh cielo ma cosa urla signorina!- la ammoni la signora altezzosa andandosene via con il cagnolino che sembrava più un topo peloso.
-Scusi- si scusò Abbie con un filo di voce.
Ora il parco era deserto c'erano solo loro due e il rumore del vento che soffiava accompagnato dal dolce tenore della voce di Louis  che rideva come un cretino.
Era tornato. Lui. Il suo fantastico scemo ma dolce e sensibile migliore amico.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Francee