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Autore: martygleek    16/12/2012    4 recensioni
Storia Natalizia targata Brittana. Cosa succederebbe se Santana desiderasse di non essere mai esistita? Cosa cambierebbe?
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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ca.2 Ciao a tutti
Ecco il secondo capitolo di questa mini-long. Come ho già detto questa FF non è tutta rose e fiori..
Buona lettura :)

*******

Gli anni erano passati e i desideri di entrambe si erano avverati.
Brittany e Santana dopo il diploma si trasferirono a New York convivendo in un bellissimo appartamento fino a quando non decisero di sposarsi e pochi anni dopo mettere su famiglia.
Cosa potevano desiderare di più dalla vita?
Brittany era una ballerina professionista con un lavoro stabile presso una famosa compagnia di Broadway mentre la latina insieme al suo amico Puck aveva formato una società d’affari.
Avevano due bellissime bambine, gemelline bionde con gli occhi azzurri proprio come quelli di Brittany, Sugar e Maddie che avevano inoltre preso il carattere allegro e svampito della mamma ed erano il tallone d’Achille della latina che non riusciva a resistere ai tre paia di occhi azzurro cielo.
Era la vigilia di Natale ma la sveglia in casa Lopez-Pierce suonò anche quel giorno facendo sbuffare la latina che si alzò frettolosamente per spegnerla.
-Buongiorno paperotta!- disse Santana ritornando sul letto e lasciando lievi baci sul braccio e sulla spalla scoperta di Brittany emettendo anche delle pernacchie contro la sua pelle per farla ridere
-Buongiorno San!- rispose ancora con la bocca impastata dal sonno Brittany che poco dopo si girò a darle un bacio sulle labbra –Devi andare per forza a lavorare anche oggi? Non potresti restare a casa a farti fare le coccole da me?-
-Non sai quanto lo vorrei Britt ma ho quell’importante riunione con Puck e non posso mancare!-
-San, ti ricordi che oggi pomeriggio c’è la recita delle piccole vero?-
-Come potrei dimenticarmene? Arriverò in tempo!- disse la latina dandole un altro bacio e alzandosi dal letto per vestirsi
Prima di uscire di casa si affacciò all’uscio della cameretta delle sue piccole e le guardò dormire beatamente per alcuni minuti
-Mamma!- disse Maddie facendole segno di essere presa in braccio
-Ehi amore che fai già sveglia? Torna a dormire!- disse Santana accoccolandosela sul petto
-Vero che oggi verrai a vederci?- chiese la bambina mentre anche Sugar si svegliò e sorrise alla latina facendole segno di essere presa in braccio anche lei
Santana tirò su pure Sugar e le guardò dolcemente –Certo che verrò, non me lo perderei per nulla al mondo! E poi dopoandremo a prenderci una bella cioccolata calda con su una montagna di panna!-
Le bambine iniziarono ad urlare facendo ridere Santana e sorridere Brittany che sentito tutto quale rumore si era affacciata alla camera per vedere quella scenetta che le faceva battere il cuore ogni volta.
-Promesso?- chiesero le bambine dandole il mignolo
-Promesso!- rispose Santana avvolgendo le loro ditine con la propria
–Ora scricciole tornate a dormire ma prima voglio un bacio proprio qui!- disse Santana porgendo le guance
Le bambine non se lo fecero ripetere due volte e lasciarono un bacio sulle guance della latina che rise divertita.
-Buonanotte cucciolotte!- disse rimettendole a letto e uscendo dalla stanza trovandosi Brittany ad aspettarla
-Cosa fai anche te sveglia? Torna a dormire su..- disse Santana alla bionda
-Stavo vedendo che mamma fantastica eri.. ti amo tanto San!-
-Ti amo anch’io!- rispose baciandola prima di mettersi velocemente il cappotto e fiondarsi giù in strada a prendere la sua macchina e dirigersi al lavoro.
Arrivata in ufficio qualcosa non quadrava, di solito si respirava un aria allegra e spensierata in quel posto e essendo il giorno prima di Natale la felicità doveva essere raddoppiata ma entrando in quella stanza tutto quello che riusciva a sentire era gelo e tristezza.
Senza ulteriore indugio si diresse nel ufficio del suo socio e lo trovò accasciato in un angolo con le mani sugli occhi che tratteneva le lacrime. Non l’aveva mai visto così:
-Che diavolo sta succedendo?- chiese Santana facendolo trasalire
-San.. io…- Non riuscì a finire la frase che scoppiò a piangere disperato –Ho combinato un casino..-
-Suvvia se hai tradito la nana era questione di tempo.. sono sicura che capirà!- cercò di consolarlo Santana
-Ma che dici.. riguarda l’azienda io ho… perso tutti i soldi!- confessò Puck
-E’ il mio orecchio non funzionante o hai appena detto che hai perso tutti i soldi?-
Puck la guardò ma non disse nulla
-Che cos’hai fatto?- urlò la latina
-Ho sbagliato a fare una transizione e abbiamo perso tutti i soldi..- disse tornando a piangere disperato
-Come faremo adesso Puck? io ho una famiglia da mandare avanti, come ci arriviamo alla fine del mese, lo stipendio di Brittany non è così alto..-
-Credi che per me non è lo stesso? Io ho una moglie da mantenere!-
-Ci dev’essere una soluzione!- il mondo di Santana le era caduto addosso in pochi minuti
Si misero a controllare e ricontrollare i fascicoli e le varie transizioni per tutta la mattinata e per tutto il pomeriggio.
Il cellulare di Santana continuava a suonare e lei esasperata lo chiuse cercando di non sentirsi in colpa.
Orami era tarda serata –E adesso che facciamo?- chiese Puck rassegnato
-Non ci resta che accettare il fatto che dovremmo chiudere l’azienda!- disse Santana
-No io non mi do per vinto, troverò una soluzione!-
-Non c’è una soluzione Puck- gli urlò prendendo poi la giacca e con un misto di rabbia e disperazione uscì dall’ufficio e tornò a casa.
Arrivò a casa e trovò Brittany ad aspettarla sul divano del salotto che le braccia incrociate
-Alla fine ci hai degnato del tuo onore!- disse Brittany sprezzante
-Non è serata Britt!-
-Ah non è serata? E io cosa devo dire che ho passato tutto il pomeriggio a consolare le bambine che la loro mamma aveva promesso le avrebbe portate a bere una cioccolata? Fai sempre così!-
Santana non replico perché due bambine corsero verso di lei abbracciandola –Mamma! Perché non sei venuta alla recita?- chiese Maddie tristemente
-Sei una bugiarda!- protestò Sugar -Ti odio!-
-Ora basta.. Siete tutte e due in punizione andate in camera vostra e domani niente regali!- urlò Santana facendo spaventare le piccole che iniziarono a piangere -Filate a letto!- urlò ancora mentre Brittany andava a consolare le bambine e l’accompagnò nella loro cameretta.
In quel mentre Santana raggiunse il ripiano degli alcolici e si verso della Vodka in un bicchiere e si mise a sedere sul divano con gli occhi chiusi sorseggiando l’alcolico quando Brittany ritornò per affrontarla
-Si può sapere che ti prende?- urlò la bionda
-Non voglio parlarne..-
-Invece ne parlerai eccome..-
Santana si alzò di scatto  lanciando il bicchiere contro il muro che si ruppe in mille pezzi
-Lo vuoi sapere veramente? Bene.. sto maledicendo il giorno in cui ti ho incontrato, nel quale mi sono innamorata di te sin da primo momento. Sto maledicendo il fatto che sono nata- disse con rabbia mentre riprendeva il giubbotto e si dirigeva fuori di casa
-San.. dove stai andando?- disse Brittany con le lacrime agli occhi. Santana sentì il cuore della ragazza spezzarsi in mille pezzetti –Non pensi alle nostre bambine?- continuò Brittany parandosi davanti
-Lasciami passare Brittany!- intimò la latina
-No!-
Santana la spinse facendola cadere per terra. Non si preoccupò minimamente di vedere se stesse bene. Prese la sua macchina e andò in un bar per bere qualcosa
Bevve come una spugna  e quando le arrivò il conto e la sua carta di credito si rifiuto di collaborare cadde nella depressione più totale.
Prese la macchina e guidò fino al ponte di Williamsburg dove parcheggiata velocemente la macchina si arrampicò sul parapetto guardando l’acqua scura con in mente quella voglia di buttarsi e farla finita per sempre.
Sulla strada non c’era nessuno, tutti infatti stavo festeggiando con i propri cari il cenone di Natale.
Prese un profondo respiro e si sistemò meglio
-Vorresti farlo veramente Santana?- chiese una voce femminile a fianco a lei
La latina si spaventò non poco –E tu da dove salti fuori? sparisci biondina!-
La bionda si mise seduta sul parapetto e guardò l’orizzonte –Mi chiamo Quinn!-
-Non mi interessa!- rispose sprezzante la mora
-Perché lo vuoi fare Santana?-
-Come sai il mio nome?- chiese la latina curiosa
-Io so molte cose di te- disse sorridendo Quinn guardandola –Comunque non hai ancora risposto alla mia domanda.. perché lo stai facendo?-
-Perché non c’è più niente per cui vivere.. ho perso tutto.. La vita è uno schifo!-
La ragazza si mise a ridere –La vita è stupenda Santana come fai a non accorgerti di quanto il mondo sia meraviglioso?-
Santana non rispose
-Guarda intorno a te quante cose stupende che ci sono.. il mare, il sole, la luna.. Tu dici che non hai niente ti sembra niente la vita, l’amore di Brittany che ti ama con tutta se stessa, l’abbraccio delle tue bambine, gli amici?  Sai anche il dolore che provi adesso ti sembrerà poi meraviglioso un giorno!- continuò Quinn
Santana si commosse per quelle parole ma non accennò a scendere da li
-Prima hai detto che hai desiderato di non essere mai nata-
-Come lo sai?- chiese Santana
-Lo so!- disse  Quinn –Bene voglio esprimere questo tuo desidero. Voglio mostrarti il mondo come sarebbe stato senza di te!-
-Ma tu chi sei?- chiese curiosa Santana
-Sono un angelo naturalmente! non si era capito?- disse Quinn prendendola per mano e spingendola giù dal ponte.

*****
Non credo che ci sia molto da dire... Nel prossimo capitolo avremo un AU dentro un AU con tanto Angst. quindi preparatevi...
Ringrazio come sempre chi ha deciso di seguire la storia e metterla già nelle preferite solo con un capitolo. Questo vuol dire tanto per me. E grazie a chi commenta.
Ieri ho aggiornato Marry You capitolo 6.
FB ; Twitter
A presto :)
  
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