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Autore: miss_brightside    16/12/2012    5 recensioni
Poco dopo sentii la porta aprirsi una nuova volta, mi volta e lo vidi. Il riccio che mi aveva rubato il cuore, e a cui io l'avevo spezzato si trovava in piedi alle mie spalle con un espressione sconvolta, quasi avesse visto un fantasma. Io ero quel fantasma, ma non uno piacevole, bensì uno di quegli spettri che non augureresti a nessuno d'incontrare poichè portano solo dolore e sofferenza nella tua vita.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccolo, lì, di fronte a me, bello come sempre, perfetto nei suoi jeans sbiaditi e camicia di lino bianca, i capelli scompigliati e la fronte corrucciata! Una cosa però era diversa dall'ultima volta che ci eravamo ritrovati così vicini, gli occhi..prima erano occhi pieni d'amore, occhi che emanavano gioia e felicità, ora invece ci potevo leggere lo stupore, la rabbia la tristezza ma più di tutti il dolore! Ed era colpa mia!
Ci fissammo per diversi minuti, senza pronunciare parola, come chiusi in una nostra bolla: i ragazzi erano scomparsi, non ci trovavamo più nell'infermeria della scuola, bensì in un limbo, pieno di parole mai dette e di sentimenti inespressi. Verde su verde!
Avrei voluto dirgli mille cose, ma nessuna parola riusciva ad uscire dalla mia bocca, perciò cercai di trasmettergli tutto il mio rimpianto, il mio dolete, tutti i "mi dispiace" che avrei voluto dirgli, tutta la mia sofferenza con lo sguardo.
Non so se funzionò, ma lui stava per dire qualcosa quando la porta si aprì, e una voce melodiosa ruppe la nostra bolla e dal limbo ricademmo nel mondo reale, dove io ero la stronza che gli aveva spezzato il cuore e che era tornata a rovinargli la vita!
"Ehi Harry, il professor Jopel ti sta cerc.." Non finì la frase perché si rese conto della mia presenza
"Oh povera, ti sei fatta male?"
Non dissi nulla, ma evidentemente lei capí dalla mia espressione e dalle fasciature che non stavo benissimo.
"Ehi, non ti ho mai vista da queste parti, sei nuova?"
"Per cosi dire." risposi in un sussurro, un po' shoccata dal fatto che la ragazza che avevo appena visto baciare il mio ex ragazzo mi stesse parlando.
"Sai anche io sono arrivata da poco, 2 mesi e mezzo..Oh, hai già conosciuto i ragazzi, sono fantastici, vedrai!" Disse con un sorriso a 32 denti.
Avrei voluto dirle che lo sapevo, che loro erano la mia famiglia, la mia forza la mia vita, ma accennai un semplice sorriso!
Mi sarebbe piaciuto riuscire ad odiarla, ma era così carina e gentile che l'unico odio che riuscii a provare era per me stessa, per essermene andata, per aver lasciato Harry, i ragazzi, e per aver permesso che lei prendesse il mio posto.
Harry e gli altri rimasero zitti, quando ad un certo punto il riccio si voltò ed uscì sbattendo la porta.
"Ma che gli è preso?!!" Chiese retoricamente la giovane.
"Oh vabbe, è un po' strano..comunque io sono Cara, la ragazza di Harry." Disse con la mano a mezz'aria, tesa verso di me.
Nel sentire quella parola mi sentii morire dentro perché in un secondo tutto divenne ancora più reale, più difficile da concepire e accettare.
Vidi con la cosa dell'occhio Niall e Liam irrigidirsi, Zayn sposatesi verso Cara e Louis avvicinarsi a me, come se fossero spaventati di un mio improvviso scatto d'ira. Mi stupii di me stessa quando allungai il braccio e strinsi la mano della giovane, replicando con un semplice "Io sono Nicole".
Cara strinse la mia mano, e con un sorriso disse "E' stato un piacere, ma ora è meglio che torni in classe..ci vediamoa pranzo."
Quando anche lei uscì io scesi dal lettino dove ero seduta e feci per andarmene, quando Zayn mi afferrò per il braccio facendomi voltare. Mi sottrassi velocemente alla sua pressa perché premeva sui tagli freschi facendo una smorfia di dolore che i ragazzi notarono.
"Che ti è successo?" Chiese Liam autoritario.
"Che intendi?" Risposi io facendo finta di nulla.
"Non preserci in giro Niky." disse Louis con faccia seria.
Cosa avrei dovuto fare? Mentirgli? Dire la verità, che il mio spacciatore era venuto a cercarmi e a minacciarmi?!
"Mi sono messa un po' nei casini quest'estate, ma risolverò tutto, voi non preoccupatevi"
"Non preoccupatevi?!! Come facciamo a non preoccuparci?! Sei scomparsa per 3 mesi, non avevamo tue notizie ed ora torni a casa all'improvviso con lividi e fasciature dicendoci che ti sei "messa nei guai", é ovvio che ci preoccupiamo, sei la nostra migliore amica, la nostra famiglia..fatti aiutare, dicci cosa ti è successo.." disse Niall guardandomi speranzoso con i suoi meravigliosi occhi azzurri.
Aveva ragione, dovevo smetterla di scappare da loro, dalle uniche persone che realmente tenevano a me e che potevano salvarmi dal baratro di autodistruzione in cui ero caduta.
"Non ora, non qui..venite da me questa sera." dissi io avviandomi verso la porta. Prima di uscire mi voltai e dissi loro sorridendo, per la prima volta da diversi mesi "Sono felice di essere a casa."

 

Andai verso l'aula di lettere, dove si stava tenendo la prima ora di lezione.
Quando entrai il professore interruppe la spiegazione e disse "Oh ecco il ritardatario del primo giorno che decide di degnarci della sua presenza." Finito di parlare si voltò verso la porta con aria severa, ma non appena mi vide l'espressione sul suo viso mutò in una di compassione, la classica faccia che tutti erano soliti fare nel vedermi dopo che i miei genitori erano morti.
"Oh, è lei signorina Moore, si accomodi. Ma che non accada più."
-Evidentemente ha deciso di mantenere un po' di dignità- pensai tra me e me mentre mi guardavo intorno per trovare un banco libero. Notai che in fondo alla classe ce n'era uno a fianco ad Harry. Quello era stato il mio posto per tutti gli anni precedenti: io è lui, sempre vicini, sempre insieme, ma non ora, non quest'anno. Optai perciò per un posto in seconda fila vicino ad uno dei nuotatori della scuola.
Cercai di seguire la lezione, ma era terribilmente difficile sapendo che lui era alle mie spalle a scarabocchiare chissà cosa sul suo libro, com'era solito fare durante le ore del professor Jopel.

~"Quando ti deciderai a seguire una lezione?!!"
"Mai! Ci sei tu che mi passi gli appunti." replicò schioccandomi un bacio veloce sulle labbra senza che il prof ci vedesse.
"Non durerà per molto, sappilo." dissi io facendogli la linguaccia e tornando ai miei appunti.
"Ma guarda che capolavoro che ho fatto." disse indicando il suo banco
Questa volta non si era limitato a disegnare sul libro, aveva deciso di incidere "forever and always" sul banco.
Era la frase che ci dicevamo sempre, una speranza, una promessa.
Lo guardai con uno sguardo pieno d'amore e sorridendogli dissi "Come sei smielato a volte Styles."
Entrambi scoppiammo a ridere e a quel punto il professore ci richiamò minacciandoci di buttaci fuori dalla classe.~


Il suono della Campanella e il rumore dei ragazzi che si alzavano mi riportò alla realtà. Uscii dall'aula il più in fretta possibile evitando lo sguardo del professore che di sicuro voleva fermarmi e farmi le solite domande di rito.
Ritrovatami nel corridoio mi sentii terribilmente spaesata, tutti quei ragazzi che si muovevamo sicuri, senza preoccupazioni, ridendo e scherzando mi riportavamo alla mente tutti i momenti passati con i miei migliori amici nei corridoi di quella scuola. Non volevo scoppiare a piangere di nuovo perciò mi diressi di corsa su per le scale, verso il tetto. Il sole risplendeva in cielo, mente un leggero venticello mi scompigliava i capelli; adoro il mese di settembre, l'ho sempre visto come un nuovo inizio, in cui il vento scaccia via i brutti momenti dell'estate e ti dá la possibilità di rimettere nuova fondamenta. Quel settembre era la mia possibilità di re-iniziare daccapo.
Iniziai a rollarmi una sigaretta, quando la porta alle mie spalle si aprì. Con totale noncuranza del fatto che stessi infrangendo le regole essendo sul tetto mi voltai espirando il fumo. Per poco non mi strozzai quando vidi Harry davanti a me. Ci guardammo intensamente per quello che mi parve un secolo poi lui si girò, per andarsene come aveva già fatto in infermeria.
"Non andartene." dissi cercando si fermarlo.
"Perchè non dovrei, tu l'hai fatto."
E così dicendo se ne andò, di nuovo...

 

 

Ebbene si, sono ancora viva! Chiedo vivamente scusa a tutte/i coloro che stavano aspettando da secoli questo capitolo, ma alla fine ce l'ho fatta!
Ringrazio di cuore tutte/i coloro che hanno messo questa storia tra le preferite/ricordate/seguite e anche chi semplicemente l'ha letta! Mi fa davvero tanto tanto tanto piacere, non sapete quanto significa per me! Un ringraziamento speciale a _Utopia_ <3
Spero di aver scritto un capitolo decente e attendo un vostro parere, di qualsiasi genere!
Un bacio:)
B.

  
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