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Autore: YummiHoran    16/12/2012    2 recensioni
- Sei vanitoso, fai degli stupidi giochetti, non sai quello che vuoi, dici di amarmi ma ti piace quella là, mi fai ridere e piangere e poi la settima cosa che odio di te è che... -
Lui seppe solo zittirla con un bacio. E appena le loro labbra si lasciarono andare, lei concluse:
- La settima cosa che odio di te è che mi hai fatta innamorare. -
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Took a minute girl, to steal my heart tonight
With just one look, girl
I waited for a girl like you

One Direction – Stole My Heart

 
 
 
 
 
 
Erano abbracciati sul divano a guardare i cartoni animati, quando Alicia, la madre di Olga, tornò a casa.
- Ciao amore, sono a casa.. Oh, ciao Zayn! – disse, passando distrattamente davanti alla porta del salotto. Poi, in piena scena da film, camminò all’indietro fino a fermarsi sulla porta, osservandoli. Ollie guardò lei, poi Zayn, poi seguì la linea del braccio di lui che l’abbracciava e capì. Sua madre ancora non sapeva.
- Ecco, ciao mamma! Ciao e… -
- Buongiorno, Alicia – la fermò lui sorridendo.
- Sì, ciao Alicia – continuò Ollie in panico – Ecco, vedi Alicia, la situazione è questa: lui è Zayn, vabbe ma lo sai già lo conosci, solo che prima te l’avevo presentato come amico cioè insomma conoscente solo che adesso… - roteò gli occhi e sparì sotto il braccio di Zayn.
Zayn scosse piano la testa con un sguardo della serie “Cosa ci posso fare io?”, Alicia rise e annunciò che sarebbe andata in cucina. Ollie sarebbe stata lì a guardare i cartoni per ore, purtroppo tornava bambina davanti a due figurine animate che si muovevano. Per fortuna Zayn era uguale a lei. La madre li chiamò a tavola e nel momento in cui si sedettero al tavolo, arrivò anche Adam, il padre di Olga. Alicia gli fece un eloquente segno di starsene zitto quando vide sua figlia con la testa appoggiata alla spalla del ragazzo. Zayn si presentò anche al padre della sua ragazza e cenarono insieme. Dopo di che, Ann annunciò che sarebbe andata a farsi un bagno e che poi sarebbe andata a dormire, poiché era troppo stanca, mentre Adam disse che sarebbe andato nel suo ufficio a sbrigare dei lavori. Ollie e Zayn si sistemarono davanti al televisore a guardare il programma The X Factor, mentre Ollie iniziò a sentirsi le palpebre pesanti.

***

Un raggio di sole le colpì il viso. La sera prima doveva aver dimenticato le persiane aperte, pensò Ollie. Ancora a occhi chiusi si stiracchiò e poi si ricordò del giorno prima. Si portò una mano all’inguine, sopra i pantaloni, pensando alla sua verginità presa per sempre. Alla sua prima volta. Dio, quanto era stato bello. Poi si rese conto. Quello era l’ultimo giorno di scuola. Voleva che la sua estate iniziasse, che l’estate sua e di Zayn iniziasse. Poi le venne un’idea. Scese e chiese a sua mamma:
- Senti… Mi chiedevo se.. Quest’estate… Io e Zayn potessimo, per caso eh solo se vuoi, andare 2 o 3 giorni nella casa al mare… - azzardò abbassando lo sguardo.
Alicia spalancò gli occhi, sorpresa. Le venne una fitta di dolore, la sua bambina era cresciuta. Ma non voleva certo trattenerla dal farlo.
- Certo amore, per me va benissimo, se i genitori di Zayn sono d’accordo, ovviamente.. –
- Graaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaazieeeeeeeeeeeeeeeee – sbottò lei, saltando al collo alla madre. – Vado a prepararmi, a dopo! –

***

Ollie non fece molto caso alla giornata. Pensava solo a lei e Zayn, nella casa al mare, da soli, per amarsi. Al suono dell’ultima campanella, salutò quei compagni che non avrebbe rivisto se non di sfuggita durante l’estate e poi si concentro sulla persona che avrebbe visto più di tutte.
- Amore, sei pronto? –
- ...Per cosa? – chiese Zayn guardandosi intorno.
- Io ho una casa al mare. E io e te ci andremo insieme. Se vuoi, ovviamente. –
Zayn allargò gli occhi, abbozzò un sorriso, la prese in braccio e la baciò, con la solita voglia di lei.
- Se voglio? Non vedo l’ora, piccola. – le sussurrò tra i capelli. – Ma… quando? – chiese poi.
- Quando vuoi tu. Anche se io pensavo questo week end. Ormai fa caldo, siamo quasi a fine Giugno e il bagno lo si può fare! –
- Ti faccio sapere amore. Ma so che nessuno avrà niente da ridire su questo. –
Poi Ollie vide Harry che li guardava in cagnesco, con la testa appoggiata alla spalla di Ann. Allora corse subito da lui a spiegargli tutto:
- Harry, è stato tutto un equivoco! Non era lui! Era Zack, del quarto. Guardagli i capelli, sono uguali, come potevo non confonderli? Scusamiii per averti fatto arrabbiare, ma ho sbagliato io! Per fortuna! – poi abbracciò forte il suo amico, un po’ confuso da quell’orda di parole, e se ne andò.

***

Venerdì mattina Olga si ritrovò a preparare la valigia per quei tre giorni con il suo ragazzo, mettendoci un’insolita allegria. Per una volta, constatò, non era in panico da “cosa mi porto dietro?” Verso le 11, Zayn le mandò un messaggio, con scritto di scendere. Caricarono i bagagli e partirono, con lui alla guida. La radio cantava, il sole splendeva e i due si amavano. Ollie si sporse a stampare un bacio sulla guancia a Zayn ,per poi accoccolarsi sul sedile, gambe sul cruscotto.
Si fermarono in un autogrill e Ollie andò in bagno, mentre Zayn si accese una sigaretta. Mentre erano seduti vicini, mano nella mano, si diedero un bacio, un bacio che sapeva di fumo, dopo barba e Daisy di Marc Jacobs, il profumo di lei. Fu un bacio tenero, scandito da piccoli morsi. I due si staccarono, giusto in tempo per notare due signori anziani che li osservavano. Ollie cercò lo sguardo di Zayn e poi sorrisero loro, un po’ confusi.
- Siete veramente carini figlioli – disse la signora sorridendo tenera.
- E lei è troppo gentile, signora. – rispose Zayn, mentre Olga la osservava sorridendo.
- Oh, fidati che non è così. Arrivederci. – salutò, per poi girarsi ed andarsene a braccetto col marito.
- Sei tu qui quella veramente carina – disse Zayn piano buttando la sigaretta, mentre Olga arrossiva.
- E tu sei troppo gentile, signore. – lo canzonò lei, alzandosi e fingendo un inchino.
Arrivati a destinazione, Olga fece strada al ragazzo nella casa:
- Qui c’è la mia stanza, lì il bagno, quello è il salotto con la cucina di fianco. Metti qua le valigie – disse a un ricoperto di borse Zayn. Lui le mise giù e poi all’improvviso prese in braccio Ollie.
- E tu? Dove ti metto? – disse ridendo, pieno di una strana e inspiegabile allegria.
Lei rideva e intanto urlava, con la testa buttata all’indietro, e il ragazzo pensò che non aveva mai visto niente di più bello. Con un colpo le fece raddrizzare la schiena per farla avvicinare a lui.
“Vicini da non respirare, vicini da morirci, vicini da amarci” pensò Ollie, accennando a un sorriso.
Lui la portò nella sua camera, la adagiò sul letto e la baciò.
Lei avrebbe voluto fermarsi a quel momento per sempre. Non le serviva altro se non lui.
Poi lui la fece sua, in un amore fatto di gioia e passione, col rumore del mare in sottofondo, poesia perfetta.
 
- Stasera ti porto a cena! – annunciò solenne Ollie uscendo in accappatoio dal bagno.
- Da quando sei diventata il ragazzo e io la ragazza? – rispose Zayn divertito.
- Da quando non sapevi nemmeno che questo posto esistesse! – gli fece lei il verso.
- D’accordo, allora mi porti a cena, signore! – disse lui con la vocina, atteggiandosi a ragazza. Atteggiandosi male, tra l’altro.
- Guarda che solo perché ti tingi come una femminuccia non vuol dire che tu debba essere tale! Se vuoi, però, stasera ti trucco! –
Zayn rimase serissimo e allargò gli occhi.
- Come ho i capelli io? – chiese arrancando.
- TINTI, DA FEMMINA! – lo prese in giro lei.
- E’ la tua morte. – concluse serio, prima di buttarla sul letto e prendere a farle il solletico sotto i piedi e sul sedere, unici posti dove lo soffriva.
Mentre si dimenava, per quanto potesse essere strano, Olga si sentiva le lacrime agli occhi dalla felicità. Ringraziava il cielo di stare così bene con il suo ragazzo, dopo tutto il tempo a stare da sola o a essere presa in giro. Ringraziava che quel ranocchio malvagio si fosse trasformato davvero nel suo principe azzurro, nella metà che la completava. L’amore per lui le occupava tutto il corpo, credeva di aver perso tutte le interiora, per fare posto al suo cuore che si era sempre di più ingrandito e continuava a farlo. Gli bloccò le mani e lo baciò, in astinenza dal sapore delle sue labbra, dal sapore di lui. E si ripromise che lo avrebbe baciato per sempre.
 
Ollie e Zayn entrarono per mano nel ristorante “Your House”, che Ollie frequentava sin da piccola, ogni volta che andava lì in vacanza. L’ormai anziano proprietario si illuminò vedendola entrare e le corsa in contro:
- Olga! Quanto tempo! Quanto sei bella! Come stai? –
- Buongiorno signor Murphy! Tutto bene e lei? – rispose Olga sorridendo. Amava quanto quel signore la chiamasse col proprio nome, pensò sorridendo.
- Tutto bene, tutto bene, a parte qualche acciacco! Chi ha l’onore di accompagnarti, questa sera?  - rispose l’uomo, indicando Zayn con un gesto della testa.
- Oh lui è Zayn Malik. Sarebbe.. il mio ragazzo – rispose lei, stringendogli forte la mano. Zayn allungò l’altra e si presentò al signor Murphy.
- Il tuo ragazzo? Sei già così grande? Come passa il tempo! Comunque complimenti, davvero un bel ragazzo! – disse il proprietario, mentre Zayn sorrideva in segno di ringraziamento, sostenendo lo sguardo. Poi da dietro il bancone comparve un ragazzo dagli occhi azzurri che, senza alcun preavviso, affrettò il passo fino a Ollie e la prese al volo in un abbraccio. Lei, sorridendo, lo abbracciò e gli diede un bacio sulla guancia, per poi prendere a parlarci. Zayn si guardava intorno, confuso e geloso, storcendosi le mani. Da dove spuntava adesso questo? Chi era? Ma, soprattutto, davvero era biondo tinto?
Il signor Murphy, notandolo tanto teso, gli disse:
- Tranquillo ragazzo, è mio figlio Niall, si conoscono da quando sono piccoli, non essere geloso. –
- Non sono geloso, signore. – affermò risoluto lui.
- Ricordati che non esiste amore senza gelosia – disse eloquentemente lui, per poi avvicinarsi ai due.
Zayn fece lo stesso e si piantò di fianco a Olga, come a farsi vedere.
- Amore, lui è Niall, è il figlio del signor Murphy. Niall, lui è Zayn. – spiegò lei sorridendo.
Niall allungò una mano sorridente, mostrando un quasi invisibile apparecchio:
- Piacere, Niall Murphy –
- Zayn Malik. – rispose lui freddo, allungando la mano.
- Sai, io e Olga giocavamo sempre insieme da piccoli quando lei d’estate veniva qui in vacanza. – spiegò lui, con un accento che a Zayn suonò quasi incomprensibile.
Zayn sorrise cordiale, per poi tirare una mano ad Ollie, come per dirle di sedersi.
- Ma come parla? – chiese ad un tratto Zayn.
Ollie scoppiò a ridere: - Sono irlandesi – spiegò.
Infatti, mangiarono una perfetta cucina irlandese, salutarono tutti e poi si avviarono verso la spiaggia.
 
Passarono la serata a passeggiare in riva al mare, mano nella mano, in silenzio. Ogni parola avrebbe rotto il perfetto equilibrio che c’era in quel momento. Zayn sfiorò con due dita l’acqua e la sentì tiepida. Il suo lato bambino ebbe la meglio su di lui. Incurante delle urla, prese Ollie in spalla a sacco di patate, fece qualche passo nel mare e lei cominciò a urlare più forte, lamentandosi delle scarpe e del vestito e del trucco e dei capelli. Proprio mentre lui fece per gettarla dentro, lei strinse la presa su di lui e lo costrinse a seguirla. Lanciò un urlo al contatto con l’acqua che non si poteva dire proprio piacevolmente calda e poi, guardandosi i vestiti completamente zuppi, non potè fare altro che scoppiare a ridere, lasciandosi andare. Tanto valeva giocare, ormai.
- Amore andiamo al largo a nuotare! – lo incitò lei.
- ..No. – rispose lui, bloccandosi.
- E perchèèèè scusa? – piagnucolò lei.
Lui si passò una mano tra i capelli: - Io.. Non mi piace l’acqua. –
Olga scoppiò a ridere buttando la testa sott’acqua: - Non ci credo! Il grande, coraggioso, onnipotente Jawaad ha paura dell’acqua? –
- Non ho paura. E non mi chiamare Jawaad. – rispose lui, tremendamente serio. Ollie gli si avvicinò, notandolo piuttosto imbarazzato, gli mise una mano sulla spalla, gli diede un bacio sulla guancia, lo prese per mano e, in silenzio, riportò entrambi a casa.
Una volta cambiatisi, si accoccolarono sul divano con una tazza di cioccolato in mano e si misero a scorrere noiosamente i canali della televisione. Ollie insistì per guardare la fabbrica di cioccolato, il suo film preferito, che guardò commentando tutto il tempo Johnny Depp.
 
Qualche ora dopo, Olga si svegliò di scatto appoggiata alla spalla di Zayn. La luce delle immagini in televisione gli illuminavano il bellissimo viso e lei si perse qualche secondo a osservarlo. Poi, muovendosi e sentendo male a tutta la schiena, convenne che sarebbe stato meglio svegliarlo e spostarsi in camera.
- Amore.. – gli sussurrò dolcemente vicino al viso – Che ne diresti di spostarci su un letto? –
Si godette la visa di lui che apriva piano gli occhi, per poi sbatterli velocemente e strizzarli. Gli diede un leggero bacio sulle labbra e si alzò.
Lui la bloccò e la fece risedere:
- Aspetta qui, devo fare una cosa – le disse piano in un orecchio, per poi baciarle la guancia. Lei annuì confusa e lo vide allontanarsi verso la camera. Riapparì 10 minuti dopo, sorridendo fiero. Di cosa, lei non poteva averne idea.
Le prese la mano e la tirò davanti alla porta della camera.
- Ti ho fatto una sorpresa – spiegò Zayn, iniziando ad aprire lentamente la porta.







 

--------------------------------My corner.
Ciao bellissime! Scusate se
aggiorno solo ora, ma la scuola non mi ha dato tregua!
So anche che non è un capitolo pieno di avventura, per così dire,
però volevo un po' descrivere questo romantico week end. Che ne dite??
Passiamo ai ringraziamenti:
un graziiiiiiissimo a 2directioners e vavavoom per aver recensito l'ultimo capitolo;
un grazie enorme a anninsss, CloeStyles e HelenPayne che la seguono;
un grazie altrettanto enorme a CloeStyles e Kebabbaro_Zecsi che la ricordano;
e infine un grazie a 2directioners, benn_yoo, CloeStyles, DoubleEsse, morethanshe e nadaiseyes per averla messa tra le preferite!
Con le vacanze, giuro che sarò più presente e aggiornerò più presto, dato che sarò più libera!
Grazie a tutte voi che mi leggete e seguite, vi voglio un mondo di bene!
Olga xx
  
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