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Autore: Mar_Alex01    17/12/2012    1 recensioni
La mia vita era perfetta: i miei genitori non mi avevano mai fatto mancare nulla,i miei fratelli si erano sempre presi cura di me,avevo un fidanzato magnifico,non avrei mai potuto chiedere di meglio,e lo avrei addrittura sposato,avremmo passato la nostra vita insieme.
Poi però,capii che la mia via non era una favola e che i famosi lieti fine non esistono affatto.
[Dalla storia]
L’avevo riconosciuto,non era cambiato di una virgola,i capelli ancora mossi dal vento di fine Ottobre,come quella mattina di Febbraio.
Gli occhi blu che brillavano anche nell’oscurità della notte,scrutavano i miei curiosi di scoprire qualcosa di non raccontato.
Accennò un piccolo sorriso, appena visibile e si mosse,io mi allontanai,e tornai in camera mia.
Mi buttai sul letto,convincendomi di averlo sognato,e non che fosse veramente arrivato a casa, solo quando chiusi gli occhi con un sorriso stampato in faccia capii quanto mi era mancato.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You tell me that you’re sorry
Dind’t think I’d turn around and say…
That it’s too late to apologize,it’s too late.
One Republic-Apologize

 
Mi incamminai nuovamente verso casa,camminando veloce,volevo dire ad Harry e ad Amanda che avevo un lavoro,ero in prova,ma avrei fatto di tutto per averlo,poco ma sicuro.
Ripercorsi la stessa strada che avevo fatto circa un’ora prima,la città si stava svegliando sempre più,c’erano più persone,più automobili per strada,si alzato anche un po’ di vento che scompigliava i miei capelli color nocciola,giunsi a casa e tirai fuori le chiavi per aprire.
Entrai e sentii un dolce tepore avvolgermi,mi tolsi velocemente sciarpa e giacca che appesi all’appendi-abiti,riposi le chiavi nella borsa che appoggiai sul solito mobile,che ormai era graffiato per tutte le volte che ci avevamo appoggiato le chiavi sopra.
Il salotto era vuoto,se non per due piedi appoggiati al tavolino,che dedussi essere di Harry,avevo riconosciuto le sue scarpe.
Mi avvicinai di nascosto e poi urlai:
-Riccio, ho una notizia fantastica!- Dissi saltando fuori e buttandomi addosso a lui,ma solo dopo qualche secondo riconobbi che i suoi capelli non erano ricci e i suoi occhi non erano del mio stesso verde,ma del colore del mare.
-Mi hai scambiato per Harry?- Mi chiese Louis divertito.
Io avvampai di colore sulle guance -No,ma…s-scusami- Balbettai,poi mi alzai in piedi,credevo di essere un peperone,guardai a terra mentre Louis continuava a ridere.
-Sai dove sono Harry e Amanda?- Chiesi ancora rossa in volto.
-Amanda è uscita,Harry è di sopra- Mi disse Louis.
-G-grazie- Balbettai e mi avviai verso le scale.
Ero un disastro,saltare addosso a Louis come se niente fosse,come diavolo era successo?
-Ehi tutto bene?- Ho sentito un tonfo!- Urlò Harry dal corridoio del piano superiore.
Io salii e lo raggiunsi nella sua camera.
-Si,solo io che sono saltata addosso a Louis- Dissi con molta nonchalance.
-Tu cosa?- Mi chiese stupito.
-L’ho scambiato per te! Imparate a mettervi scarpe diverse la prossima volta- Sbottai.
Harry mi guardava ancora con una strana espressione,ma non mi andava di spiegargli perché gli fossi saltata addosso,quindi mi limitai a fare un gesto con la mano,per dirgli di lasciar perdere.
-Dovevi dirmi qualcosa?- Mi chiese accendendo la televisione e successivamente la play-station.
-Oh,si! Ho un lavoro!- Esclamai buttandomi sul suo letto. -Cioè sono in prova,ma farò di tutto per averlo-
-E brava Kate!- Mi disse porgendomi uno dei joystick.
Voleva davvero che io giocassi a quei giochi impossibili a cui giocano i ragazzi.
-Oh,io non so giocare- Dissi ridendo.
-Dai,ci andrò piano- Mi disse.
Allora lo guardai con un’aria di sfida e gli presi il joystick dalle mani,mi misi a sedere sul letto davanti la televisione.
-Ti straccerò- Sussurrai con un sorrisetto malefico sulle labbra.
-Vedremo- Mi rispose lui.
Fatto sta che passammo l’intero pomeriggio davanti ai videogiochi,precisamente videogiochi su automobili,corse e gare,non giocavo a quei cosi da quando mio fratello Mark ha smesso di giocarci e quando a me hanno cominciato a piacere i vestiti e i trucchi,ma partita su partita che perdevo ci stavo riprendendo la mano.
-Styles ti fecevo più bravo- Dissi dopo la prima partita che finalmente vinsi.
-Questo perché ci stavo andando piano- Mi rispose posando il mio e il suo joystick sul comodino.
-Bella scusa- Dissi io alzando un sopracciglio.
Sentimmo qualcuno bussare e Harry invitò ad entrare chiunque fosse dietro quella porta anche se in casa c’era solo Louis,e se fosse stata Amanda non avrebbe neanche bussato.
-Posso?- Chiese Louis
Che c’era? Mica stavamo facendo qualcosa di sconcio,anzi avevamo appena finito di giocare alla play-station,forse il fatto che fossimo rimasti chiusi in camera così tanto tempo lo aveva fatto insospettire.
-Louis,posso parlarti un secondo?- Gli chiese Harry.
-Certo-
Gli occhi verdi del riccio si puntarono su di me,cosa dovevo fare?
Guardava ripetutamente me e il corridoio,ci misi qualche secondo a realizzare che dovevo uscire.
-Ok,me ne vado,tranquilli- Dissi alzando le mani in aria e rivolgendo gli occhi al cielo,era solo il primo giorno e già non andava bene,ne rimanevano altri cinquantanove,sarebbe stato un lungo inverno.
I due mi chiusero fuori dalla stanza,ma non volevo origliare come l’altra volta,sarebbe stato solo peggio,andai giù e guardai il calendario: 27 Ottobre.
Dalla mia promessa erano passati tre giorni,e in tre giorni era andata in fumo.
In tre giorni,Louis era riuscito ad entrare nella mia vita di nuovo,mandando all’aria tutti i miei piani per dimenticarlo,dannazione.
La cosa positiva era che dopo il week-end avrei iniziato ad andare all’Università.
Intanto ripensavo a cosa si stessero dicendo Harry e Louis al piano di sopra.
Stavano parlando di me? Dei due mesi che Louis avrebbe passato qui?
Non mi sembrava una delle cavolate di Harry a dire la verità,il suo sguardo era serio,il modo in cui mi ha guardato negli occhi per dirmi di uscire era severo.
Mi sdraiai sul divano cercando di dormire un po’,chiusi gli occhi e cercai di addormentarmi.
Dopo un po’ sentii dei passi leggeri provenire dalle scale,sicuramente non i passi di Harry che quando scendeva faceva un chiasso abominevole.
Tenni gli occhi chiusi e finsi di dormire,volevo evitare ulteriori conversazioni con lui,perché sapevo che Harry l’aveva mandato giù a parlarmi.
Aprii un occhio e lo vidi prendere qualcosa dalla poltrona,non avevo idea di cosa fosse,ma quando si girò di nuovo verso di me richiusi l’occhio e cominciai a respirare pesantemente per fingere che stessi dormendo.
Poi sentii il mio corpo avvolto da una coperta,era la coperta di lana che stava sulla poltrona,Louis l’aveva presa e me l’aveva messa addosso,istintivamente sorrisi,perché era un gesto premuroso da parte sua anche se non aiutava affatto la nuova me.
La mia vocina interiore mi diceva che era sbagliato,che quel gesto non avrebbe dovuto farmi sorridere,avrei dovuto essere totalmente indifferente alla semplicità colma di dolcezza di quel piccolo gesto.
Ma io lo sapevo,non ero mai stata una che dava retta alla propria coscienza,avevo sempre fatto di testa mia,secondo il mio istinto e prontamente la mia vocina mi diceva che aveva sempre avuto ragione lei.
Forse avrei dovuto cominciare ad ascoltare quel che diceva di tanto in tanto,e in quel momento mi stava dicendo che non avrei più dovuto provare niente per Louis,solo totale indifferenza.
Facile a dirsi.
Aprii di nuovo un occhio,e vidi che Louis era rimasto lì,su una delle due poltrone a leggere una rivista.
Lo richiusi,ma non troppo in fretta perché lui alzò lo sguardo su di me e sorrise meravigliandosi che fossi sveglia.
-Stai dormendo o no?- Mi chiese.
Io feci di no con la testa,quasi avvolta dalla coperta anche quella.
-Posso dirti una cosa?- Disse ancora.
Io non risposi,o meglio mi tolsi la coperta e lo feci con altra domanda.
-Posso dirtela prima io una cosa?-
Lui annuì,posando la rivista sul tavolino.
-Tra me e Harry non c’è niente,puoi entrare in camera sua senza bussare- Gli dissi divertita.
Lui rise e si morse il labbro,questo non doveva farlo.
Rallentava il mio cervello,mandava la mia coscienza a farsi benedire e soprattutto  rendeva più difficile seguire il fatto  che la mia testa mi diceva di ignorarlo,era maledettamente sexy.
-Tocca a me ora?- Mi disse facendo una domanda retorica,mi raggomitolai contro il bracciolo del divano ed annuii.
-So che in questo momento tutto quello che vorresti fare è scuoiarmi vivo con un pelapatate ma…- Iniziò.
Quella frase mi fece scappare un sorriso,esagerava,va bene che non lo potevo vedere ma non lo avrei mai scuoiato vivo con un pelapatate,a parte che era illegale.
-Mi farebbe piacere se ricominciassimo da zero,come due perfetti estranei,io non conosco te e tu non conosci me,che ne dici?- Mi chiese.
Deglutii non pronta ad una domanda del genere.
Io e Tomlinson,ricominciare come due sconosciuti.
Quanto avrebbe potuto essermi di aiuto? Di certo fingere di non conoscerci per ricominciare non avrebbe aggiustato le cose tra noi,il distacco sarebbe rimasto.
-Ci penserò- Dissi,non volevo dirgli di no al suo primo approccio verso la riappacificazione,ma non so se quel no fermo nella mia testa sarebbe potuto diventare un si,traballava,non sapevo se sarebbe caduto o se il vento  lo avrebbe fatto cedere.

 

Eccomi qui con l'ottavo capitolo?
*Accidenti Marzia,sei già arrivata fino a qui mi sorprendi*
Okay,per me è un gran traguardo vuol dire che la storia continuerà a vivere :'D negli ultimi tre mesi ho cancellato due storie e nessuna era arrivata all'8 capitolo.
YEAH!
OKay,spero che vi piaccia,perchè non vedo l'ora di pubblicare il prossimo.asdsyhsrhy (si ce l'ho già scritto,miracolo!)
Quindi domani sono a casa di una mia amica,perciò se ci riesco e se il mio pc acconsente lo pubblicherò Mercoledì :D
Adesso vi lascio,ho un compito di greco valido per l'orale domani.
Tutti i pronomi,il futuro sigmatico,delicanzioni di aggetivi irregolari,ARGH!
*piange*
Recensite che mi fate sciogliere quando lo fate,asddfds
A mercoldì :3 love ya ♥
-Mar

  
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