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Autore: Mari_BubblyGirls    17/12/2012    6 recensioni
Tutto stava andando a rotoli. Mi ero trasferita in questo cazzo di posto, in cui non conoscevo nessuno, a malapena capivo l'accento i irlandese, figuriamoci, a scuola nessuno mi considerava.
La luce dei lampioni era scomparsa, solo la luna si specchiava vanitosa nella superficie del lago. Il parco era il mio posto preferito. Dove si fermava il tempo, rimaneva solo il buio e la calma. Il silenzio.
A volte la luna sembra ridere di te. A volte le stelle esaudiscono i tuoi desideri.
Anche una risata può salvarti. Never say never. E non smettere mai di credere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
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6. More Than This.


«ciao mamma.»

«Mary.. ti devo parlare.» Sguardo rivolto verso l'infinito, anzi esattamente verso lo stipite della finestra.. ora che guardo bene, là c'è una ragnatela. Che schifo, devo subito correre a prendere lo scovolino per pulire, sì è una buona scusa per scomparire ed evitare una possibile ramanzina..

«..Che c'è?» chiesi fingendo ingenuità.

«.. che romanticone, è venuto a prenderti in carrozza.» Mi sorrise, ma era un sorriso stanco, tirato. Ok, questo non me l'aspettavo. Dove erano finite le urla e le sfuriate?

Anyway, feci finta di niente, e arrossii «Già..»

«Potevi scrivermelo. Mi avresti inviato un sms, non sapevo dov'eri..- sospirò -Mary. Scusa. Mi dispiace, ma non puoi.. non puoi mancare anche tu. Ti prego, scusa perché lo so che è molto difficile, ma non lasciarmi sola anche tu.»

Io rimasi senza parole. La abbracciai, mi sembrò l'unica cosa da fare. Mormorai: «Non mancherò... scusa se non ti ho detto niente oggi dopo scuola.. pensavo mi avreste detto di no..»

Lei replicò ridacchiando: «ti avremmo detto di no.. ma hai fatto bene ad essere uscita. Vorrei poterlo fare anch'io!»

Io sorrisi.

«..Puoi andare.» Disse lei sospirando.

Salii le scale, ma dopo qualche gradino mi girai per vedere giusto in tempo i suoi occhi gonfi e arrossati. Saltai le scale e riabbracciandola dissi «Scusa mamma.. e grazie.»

 

«TUU TUU»

Io mi ero accucciata nel letto con in grembo la felpa di James, mentre il cellulare mi rendeva nervosa. “Rispondi... rispondi..” pensavo.

«Pronto..»

«Sarah! Ascoltami!» Prima che rispondesse iniziai a parlare «Scusa! Mi dispiace! Non sai quanto, ma ti prego ascoltami! So che in questo periodo non ti ho chiamata, ma credimi, credimi quando ti dico che eri in tutti i miei pensieri!! Qui sono sola.. sono sola e i miei genitori non fanno altro che discutere, i miei compagni mi nominano solo quando spettegolano tra loro, non conosco nessuno, perdonami se non ti ho chiamato! Ero troppo incazzata col mondo, e ho commesso un errore assurdo, ti ho inconsapevolmente caricata di tutto ciò, e non avevo voglia di fare niente, neanche di chiamarti...» Ecco, ancora un po' e avrei cominciato a balbettare.

«Mary, aspetta!»

io mi fermai «Scusa! Mi dispiace così tanto..»

«No, Mary, sono io, sono io che ho sbagliato, appena ti sei presentata tu, ho preso la tua lontananza come scusa per sfogarmi.. Scusa..» La voce s'incrinò e la sentii singhiozzare.

..E ora che cazzo facevo? Mormorai: «Shh.. Piccola ora sono qua. Sono qua anche se mi porto dietro tutti i miei errori.. che è successo?»

«Mary.. Stephan..» Respirò cercando di calmarsi «Stephan.. Stephan un giorno scendendo dal pullman ha dimenticato il cellulare. Ho trovato tutti i messaggi, Mary, tutti i suoi messaggi! Ma ho fatto finta di niente, son tornata indietro a restituirlo, anche per chiedergli spiegazioni, no? Solo che mentre tornavo da lui è arrivato un messaggio da quella tipa, una certa Celine, gli diceva di vedersi alle 17 nella piazza davanti a casa sua. Io ho fatto finta di niente, gli restituisco il cellulare, e poi alle 17 vado, ed eccoli lì i due piccioncini, a sbaciucchiarsi!»

Io ero immobile. Ero sbiancata... Stephan mi avrebbe sentito. Io lo sapevo, che quello era un coglione. Aveva merda in testa. O meglio, l'unica cosa di cui era dotato sembrava il cazzo, ma io non ero molto sicura neanche di questo. O se anche ne era in possesso, pensai che presto non se lo sarebbe più ritrovato.

Continuò: «Ah, e la sai una cosa?? Quel bastardo mi aveva anche scritto di incontrarci alle 18.30! Infatti alle 18 l'ha mandata via e mi ha addirittura scritto “dove sei? Io sono già qua”.»

«Spero che tu lo abbia già ucciso!» Sibilai con una voce velenosa.

Lei rise «Ahah, non ancora, ma mi ha sentito..»

Chiesi confusa: «Sarah, ma perché non me l'hai detto?»

«Non lo so.. avevo paura che tu mi trovassi appiccicosa.. e poi, boh, questa cosa che sei lontana un po' mi irrita..»

«Non sai quanto irriti me...» Avrei continuato a dirle che mi dispiaceva, e blablabla, ma mi fermò:

«Mary, ti voglio bene. Potrai mai perdonarmi per la scenata di ieri?»

«Noo sei tu che mi devi perdonare!»

«Ahahah.. comunque - aggiunse - dai, ieri mi stavi per raccontare di un ragazzo..»

Mi illuminai e urlacchiai (?): «Awwww ssssìììììì <3 » e brevemente le raccontai di James, del parchetto, della carrozza e di quanto fosse bello, simpatico, stupido, buono, profondo, splendido, fantastico..

«Come hai detto che si chiama?» Mi chiese pensierosa.

«James Horan. Horan come un cantante, ha detto.»

silenzio.

...

Lei strillò sovreccitata: «Ommioddiooo Mary! Hai detto che è biondo, giusto? Ha gli occhi azzurri, giusto??»

«...Sì... perché tutto questo entusiasmo?» Cosa le era preso?? … Ora magari mi avrebbe detto: ti prego fammelo conoscere è l'uomo ideale per m..

«MA SEI PAZZA??- fui costretta ad allontanare il cellulare per non perderci il timpano. - Mary.. lo conosci Niall Horan, vero??»

«..Ehm... -...... ecco, certo che lo conoscevo (?) “pensa pensa pensa.. chi potrebbe essere??” pensai. - ...è il cantante di cui mi ha parlato?»

«SI', ED E' PROPRIO COME ME L'HAI DESCRITTO TU!» Il tono di voce continuava a salire.

«Allora perché mi ha detto di chiamarsi James e non Niall??» Chiesi scettica.

«..Magari non si vuole far riconoscere!!» Rispose lei ovvia.

«See certo, e un cantante famoso va a cercarsi proprio me '-'»

«Che ne sai, a parte che al cuor non si comanda, poi a volte capita, perché a te non dovrebbe capitare??» Ok. Mi sembrò di vederla, con gli occhi a forma di cuoricini e la nuvoletta sopra la testa che raffigurava il molto prossimo matrimonio con questo cantante.

«........... Sarah.»

«..Daaaai Mary prendi almeno l'idea in considerazione!!» Ecco che cominciava con la lamentela.

Io sbuffai alzando la voce: «Ma figurati! Per poi rimanere delusa dopo??» “No, grazie”

«Che palle che sei... Dai Mary, è il cantante dei One Direction!» Lei a questo punto probabilmente già sbatteva i piedi per terra perché io mi ero permessa di far scoppiare la sua nuvoletta.

«Ma se tu non li segui neanche!» La smontai.

«Beh, almeno io non sono fuori dal mondo come te! Se lo vedessi, lo riconoscerei.»

«Boh.. Domani lo devo vedere.. vabbe' ora devo andare tesoro, ci sentiamo domani!»

«Certo, aspetto news!» Squittì mielosamente.

Pensai che potevo andare a cercare foto di questo Niall Horan su internet, ma il computer era al piano di sotto e, a parte che non avevo voglia di scendere, per qualche strano motivo non volevo. Non volevo sapere niente su di lui, niente che non mi dicesse lui su se stesso. Non volevo scoprire che mi aveva già mentito, magari quel cantante era fidanzato.. Insomma no, non volevo. Finché durava, questo sogno ad occhi aperti, sarebbe durato. Non dovevo essere io a rovinare tutto.

 

Mentre mi stavo per addormentare mi arrivò un messaggio: «Buonanotte principessa.. Già indossate le farfalle e le stelline? <3 ». James. AAAAAAAAAAAAAAAAA era Jameeessss!

Io rimasi qualche secondo a fissare il messaggio poi mi misi a ridere da sola e gli risposi senza pensare «sì e le trovo bellissime! »

Lui rispose dopo un po': «Sei tu a renderle bellissime! Ora sono stanco, sogni d'oro. <3»

«Sogni d'oro a te <3 ..»

Mi addormentai pensando a lui.

La mattina arrivai in ritardo. A scuola sobbalzavo ad ogni rumore, aspettando un suo messaggio, o una sua chiamata. Alla fine non riuscii a resistere e gli scrissi «Buongiorno! C:»

. Fu un suicidio. Più secondi passavano, più cresceva l'ansia, guardavo nervosa tutto attorno a me. Dopo circa 5 minuti andai letteralmente in crisi.

«Milosz, stia attenta!» Gracchiò quella cornacchia della prof. Balzai sulla sedia facendo cadere il diario e l'astuccio. Le penne e le matite volarono per tutta la classe. Guardai la professoressa che mi fissava attonita. «ma cos'hai??» Mi chiese infastidita. Mentre mormoravo un «niente..» mi alzai troppo bruscamente e feci cadere la sedia. Nervosissima, guardai la professoressa e non sapendo che fare chiesi «....Posso andare in bagno?»

Lei «..no. Prima metti a posto.»

Ero un'imbranata. Facendo un chiasso assurdo alzai la sedia, e passai un sacco di tempo a gattoni tentando di recuperare tutti i colori. Decisi che non avrei più portato un astuccio a scuola. Sentivo anche qualche risolino dai miei compagni. Umiliata, mi alzai e senza dire niente mi diressi verso l'uscita.

La prof mi bloccò:«dove stai andando??»

«..in bagno.» Risposi ovvia.

La prof socchiuse gli occhi: «torna a posto e chiedimelo seduta.»

Sbuffai, mi sedetti e chiesi «Posso andare in bagno???»

«No.»

Rimasi a bocca aperta. Ma quanto era stronza quella donna?? «ma come???»

Quella matta fece sbattere le sopracciglia sfoggiando un'espressione da cogliona: «Hai dimenticato la parolina magica.»

Keep calm” mi ripetei tra me e me: «PER FAVORE, posso andare in bagno?»

«ora sì.» Mi sorrise con stronzaggine.

Mi sedetti sulla panchina che c'era nel corridoio a fianco al bagno e fissando la schermata del cellulare mi chiedevo “Ma perché non rispondi?? Ma perché non rispondi?? Ma perché perché perchéééé???”

Provai ad inviargli un altro messaggio: «Hei C: finito il credito??»

Niente.

Niente. Nothing. Nada. Un cazzo. Il silenzio. Non mi fece neanche uno squillo con l'addebito per farmi capire che era vivo e che non aveva soldi. No, quando mai?

Dopo altri dieci minuti chinai il capo e me lo tenni con le mani “Mary, sei una stupida. Stupida stupida stupidissima. Come cazzo potevi pensare che un ragazzo come lui ti calcolasse?” Sentii un conato di vomito e decisi che non volevo rientrare in classe. Dopo qualche minuto passato a guardare l'albero che si vedeva dalla finestra arrivò una mia compagna a dirmi che la prof si stava innervosendo. Le dissi che stavo male e lei mi guardò strana, poi mi diede il suo cellulare con le cuffie e disse: «Tieni, ascoltati qualcosa nel frattempo.». Poi corse via, lasciandomi stupita, e non feci in tempo neanche a ringraziarla. Mi misi le cuffiette e feci partire una canzone a caso.

Forse aveva il cellulare scarico. Forse ora stava con un'altra ragazza e non aveva voglia di parlarmi. Forse non poteva rispondere e forse non ci saremo sentiti mai più...

«I'm broken, do you hear me? Im blinded.. cause you are everything i see..»

Fermai i pensieri e mi concentrai sulla canzone. L'avevo già sentita, non ricordavo esattamente dove, ma l'avevo già sentita, e non ci avevo mai prestato molta attenzione. Guardai il titolo: More Than This. L'artista su quel cellulare era sconosciuto.

La rimisi da capo e la ascoltai tutta. Mi lasciai cullare dal suono di quelle parole, di quelle voci, e un brivido inaspettato mi attraversò la schiena quando sentii una voce diversa dalle altre cantare «If I'm lauder would you see me?» Mi ranicchiai cercando di bloccare il maldipancia e la nausea e guardando fuori mi commuovevo, pensando a tutti quei brevi momenti che avevo passato in due giorni (o insomma, un giorno) con James. Ascoltai quella canzone una decina di volte, poi suonò la campanella per la fine della scuola. Si avvicinò a me la mia compagna che mi aveva prestato il cellulare. La guardai cercando di fare gli occhi da orsacchiotto bisognoso di amore (?): «Ti prego mi invii “More than this”?»

«Certo.» Detto fatto.

Mi avviai verso l'uscita della scuola e quasi ansiosamente guardai fuori, aspettandomi di vedere per la seconda volta una carrozza nera, un cavallo bianco e un ragazzo biondo sorridente.. ma ciò che vidi fuori dalla scuola fu una strada deserta. O almeno, se non deserta, senza neanche una di queste cose. Abbassai lo sguardo e fuggii a casa. Mi sentivo veramente male.

Una volta a casa misi velocemente a posto il soggiorno e mi mangiai uno yoghurt, non avevo fame, poi salii in camera mia e misi sullo stereo More Than This.

Guardavo il soffitto. Il soffitto della soffitta. (?) Realizzai che era il soffitto della soffitta. «Perché soffitto e soffitta si chiamano allo stesso modo?» Inviai a Sarah. Dopo pochi minuti mi rispose: «Tesoro, ti stai facendo seghe mentali? Chiamami.»

«Ssssaaarah?»

«Che succede?»

Bene, dovevo decidere se fingere o meno.. Ma se fingevo, che senso avrebbe avuto averla chiamata? Risposi: «Niente. Sto un po' male..»

«..e il bel biondo ancora non si è fatto sentire.» Terminò la frase.

«........ già.» Le diedi ragione riluttante. Era difficile ammettere che quel ragazzo aveva già tanto potere su di me.

Sbuffò «Maaaary! Non esagerare, probabilmente ti chiamerà stasera!»

«Ma se mi aveva promesso di uscire, stasera!»

«Vabbe' magari non ha credito e non può fare altrimenti..» Cercai di crederle... Ma in quel momento mi arrivò un messaggio. «Mi è arrivato un messaggio! Oddioooo!!» esclamai. Controllai in fretta.

ci rimasi di merda.

«Scusa ma oggi sono occupato. Ciao»

BUM. Il mio cuore si era lanciato da una rupe e ora non emergeva più. Sentivo la voce in lontananza di Sarah che mi chiedeva «Allora?? Maaaryyyyy!!! Rispondi, cazzo! Sei morta??»

Sospirai e le dissi con una voce spenta che neanche riconobbi: «Indovina.»

«Che cosa? Se sei morta?»

ahah. Divertente. «Non fare la stupida hai capito perfettamente!»

«Era.. lui?»

«No era un procione alato! Chi dovrebbe essere??» Esclamai esasperata.

«Erm.. nervosa?»

«No, non senti la felicità che spruzzo da tutti i pori??» Ok, stavo esagerando e me ne resi conto. «Scusa. - mormorai stanca. - Senti qua. “Scusa ma oggi sono occupato. Ciao” testuali parole.»

«...Beh, magari era occupato davvero.»

«Oh questo l'ho dato per scontato. Il punto è il modo in cui me l'ha detto.» Sentii le lacrime inondarmi gli occhi «Scusa, Sarah, devo scappare.»

Chiusi senza aspettare e scoppiai a piangere, misi More Than This sullo stereo e mentre ascoltavo quella canzone piansi come una disperata.

 

 

*my space *

SCIAOS BELLAS GENTAGLIAS (?)

*taaaaaaaa ttaaaaaaaaaaa * (dovrebbe un suono triste.. D:)

E così le cose non vanno molto bene alla nostra cara Mary (a me è cara, in realtà non so se lo sia anche a voi... vabbe', insomma, avete capito.)

Dov'è finito James??? Che fine avrà fatto e perché ha risposto così freddo?

O non era freddo e tutto è solo una sega mentale di Mary (cosa alquanto probabile..)??

Cosa accadrà ora?

Mary si trasformerà in un unicorno rosa???? O un unicorno rosa si trasformerà in Mary? O James si trasformerà in Sarah????

Fatemi sapere cosa pensate :3 vi aspetto nelle recensioni, bellezze.

 

Grrrrrrrrazie a:

sharonbobbo

Daisy_5

OneD_ILoveYou

le righe di tomlinson

annalisastyles

harlydream

niallerrayban

tommo_smile

Mica_97

 

siete troppo cdnsincdiovd <3

Grazie a tutti coloro che l'hanno messa tra le preferite/ricordate/seguite *-* snadcns

 

Kisskiss Mariii :*

 

P. S. HAAHHAHAHAHA “Mi sono fatto la cacca addosso” Liam e Louis sono due geni, mentre Niall è un idiota. #muchlove (fatemi sapere se avete capito di cosa sto parlando e.e muahahah (?) )

  
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