Capitolo 3
'The trip'

Quella mattina non c'era verso di svegliarmi, erano quasi le 6 ed io non ero ancora pronta ad uscire dalle
calde coperte del mio letto. 'Driiin Driiin' ecco la sveglia che stava suonando cosi decisi di alzarmi per
spegnerla e mi accorsi che ero in un ritardo pazzesco. Scesi le scale e andai a fare colazione, svegliai i
miei genitori che avrebbero dovuto portarmi in aeroporto, andai in bagno di corsa a prepararmi e misi le
ultime cose nella valigia. Alle 7 ero pronta, i miei genitori mi stavano già aspettando in macchina, cosi
diedi l'ultimo saluto a quella casa che non avrei rivisto per un pò di tempo. Durante il viaggio in macchina
per andare all'aeroporto di Bologna, ascoltai la loro musica che mi faceva sentire sempre più vicino a loro.
La prima canzone che il mio mp3 fece partire fu proprio quella che mi fece innamorare di loro 'Gotta be you',
mi faceva pensare che quella ragazza 'dovevo essere io' e mi piaceva sapere che da li a poco li avrei potuti
incontrare. Subito dopo partì 'What Makes You Beautiful' è si, in quel momento mi sentivo davvero bella
agli occhi degli altri, perchè erano le loro voci che mi rendevano felice e sorridente, e quando una sorride
è sempre bellissima! Per circa un'ora e mezza non feci altro che ascoltare le loro canzoni, fino a quando
i miei genitori non pronunciarono quelle due parole che mi fecero saltare dalla gioia, 'siamo arrivati'!
Erano le otto e mezza precise, entrai in aeroporto e attesi con ansia le nove, ora in cui sarebbe partito
il mio volo. 'Il volo per Heathrow, Londra, è pronto per l'imbarco al Gate 32; si consiglia ai gentili
passeggeri di imbarcarsi in aereo'. Era arrivato il momento dei saluti.
'Ciao mamma, ciao papà vi voglio tanto bene' pronunciai quelle parole mentre i miei occhi si riempivano di
lacrime e le mie braccia erano attorno ai loro corpi.
'Ti vogliamo bene anche noi piccola mia, fai buon viaggio e chiamaci quando atterri'.
'Certo' iniziarono a scendere le lacrime 'Vi voglio bene, ciao', mi girai e andai verso il volo quando mia
madre mi urlò da lontano 'Quando sali in aereo guarda in borsa, ti ho messo un regalo!' la solita mamma di
sempre, non si stuferà mai di farmi sorprese!
Mi avviai verso l'aereo, mi imbarcai, per fortuna avevo il posto vicino al finestrino cosi avrei potuto
godermi il panorama. Ero curiosa di sapere chi sarebbe stato il mio compagno di viaggio, o la mia compagna,
presi le cuffie dalla borsa e cominciai ad ascoltare la musica, partì 'Moments' e appena mi voltai vidi una
ragazza molto carina nel sedire di fianco, che saltava dalla gioia, mi guardò e disse 'Anche tu una fan degli
One Direction?' la guardai, le feci cenno di si con la testa, e capii che saremmo diventate ottime amiche.
Durante il viaggio chiacchierammo un pò delle nostre passioni, della nostra famiglia e del nostro viaggio
che stavamo per intraprendere. Si chiamava Caroline, aveva 18 anni, e viveva a Milano, anche lei come me
aveva preso quell'aereo per incontrare i suoi idoli. Mi presentai dicendo che ero di Ravenna, avevo 20 anni
e mi chiamavo Natascia. Iniziammo ad ascoltare tutte le canzoni dalla prima all'ultima e guardando sul mio
computer le loro immagini per scoprire dove avrebbero potuto trovarsi appena fossimo scese dall'aereo.
Arrivammo a Londra alle dieci e mezza, entrambe telefonammo ai nostri genitori per avvisarli che eravamo
arrivate. Era arrivato un'altro momento dei saluti, anche se speravo di poter stare tutto il viaggio con
lei, ci voltammo, ci guardammo negli occhi e automaticamente aprimmo le braccia per salutarci.
Ci scambiammo i numeri di cellulare e prendemmo direzioni opposte.