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Autore: The_only_exception    18/12/2012    1 recensioni
Io sono Megan Flawless, ho quasi 18 anni e vengo dalla Francia. Non sono altissima, ho gli occhi verdi chiarissimi e i capelli biondi sbiaditi. Odio con tutto il cuore i miei capelli, tendono al bianco e mi fanno sentire vecchia.
Questo è tutto quello che c’è da sapere.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3.Bad ideas makes good aftermath

 
Harry ha perso tutta la mia fiducia, anche quel briciolo rimasto. Deve pagare per questo. Sì, ok, forse ci tengo un casino a lui, ma ciò non toglie che mi ha fatto del male.
Allora, ha detto il mio segreto.
Bene.
E se avesse anche lui qualcosa da nascondere agli altri? Non so, come un ‘Willy’ mal ridotto.
No, purtroppo non è così.
Gli creerò un segreto. Sì.
Lui avrà il mio stesso segreto, diventerà un vampiro.
Deciso, perfetto. Non si torna indietro.
Inizio a vagare per l’enorme struttura, alla ricerca del riccio. Nulla. Alla fine lo trovo chiuso in bagno a piangere.
Aspetta… sta piangendo?
Ok, non pensarci. Non piange per te. Di sicuro non piange per te. Può essersi incastrato il coso nella zip. Non è possibile.
Tossisco, così lui si accorge di me.
Cerca di asciugare le lacrime che sono sul suo volto, ma altre continuano a scendere così mi avvicino.
Spero che non gli vengano i brividi quando sentirà quanto sono fredda.
Poso delicatamente il pollice sulla sua guancia e asciugo una lacrima che sta scorrendo verso il collo.
Lui mi sorride, quasi felice e io vorrei morire.
Lo odio, lo odio da morire perché continua a farmi soffrire, ma lo amo, lo amo da pazzi e quel sorriso mi fa dimenticare tutto.
Sto messa male, ma devo farlo.
“Harry, che ne dici di uscire, io e te, fra.. diciamo.. mezz’ora?”
Non è come pensate, anzi, è tutto molto più malefico.
Lui annuisce e si sciacqua la faccia. Esco velocemente dal bagno degli uomini e vado verso il mio posto segreto. L’ufficio di Lou.
Lì ci sono tutti i suoi vestiti più belli, che più o meno mi vanno.
Scelgo di stare sul semplice, molto semplice.
Dei leggins neri, una felpa fucsia dell’abercrombie e le converse nere.
Tutto qui. I capelli li lascio perdere, tanto fanno schifo lo stesso.
Già, mi viene voglia di tagliarmeli a zero ogni volta che mi sveglio alla mattina. Arg, voglio dei comunissimi capelli castani!
A Toronto il tempo fa stranamente schifo, credo che verrà a piovere. Mi avvicino alla porta di vetro che mi separa dalla strada. Vedo Styles con un Ferrari nera davanti alla porta d’ingresso.
Si deve sempre far riconoscere quello, eh!
Si apre con un rumore metallico, e solo allora riesco a sentire la voce di Harry.
“Hey girl, I’m waiting on you, I’m waiting on you. Come on let me sneak you out”canta.
“And have a celebration, a celebration. The music up, the windows down”finisco la sua frase.
Mi guarda stupito, per poi iniziare a ridere.
Quanto è strano questo ragazzo, ma non ci faccio caso.
È come se stessi per pugnalarlo alle spalle, mi sento una merda, nel vero senso della parola. Voglio dire, prima gli faccio credere che ci tengo ancora a lui, cosa verissima, per poi farlo diventare un fottutissimo vampiro.
Sono terribile, ma è lui che mi ha messa in questa posizione!
“Guido io, devo farti vedere un posto” azzardo.
Non ho mai guidato una Ferrari. In realtà non ho mai guidato.
Lui mi guarda un po’ male, forse incerto, per poi annuire.
Mi siedo al posto di guida. Scrollo le spalle, adattandole perfettamente al sedile di pelle beige, aspirando l’odore di nuovo, forse di plastica, e stendendo i piedi. Se funziona come le macchine di 12 anni fa, posso riuscirci. Speriamo bene.
 
Non ci sono riuscita.
Appena ho cercato di accenderla ho fatto grattare la marmitta e si è spenta di colpo. Dopo aver riso un sacco ho lasciato che guidasse Harry, limitandomi a dare le indicazione, stile Tom Tom vivente.
Ora siamo qui. Un pomeriggio che giravo per Toronto ho trovato questo bosco. Ci sono alberi di tutti i tipi: pini, abeti, salici piangenti, querce e perfino aceri. Adoro l’odore delle foglie, il loro fruscio quando esce il vento e lo scricchiolare sotto i piedi quando è autunno.
Arrivo sotto una quercia enorme, volendo abbracciarla non riuscirei, e mi siedo soddisfatta, come se avessi trovato un posto segreto.
“Tutto qui?” chiede Harry.
Si guarda intorno un po’ disorientato, forse non è mai stato in un bosco,  mentre analizza ogni cosa.
Mi alzo dalla radice dove ero seduta e avanzo minacciosa verso di lui.
“Questo, è il posto più bello di Toronto” faccio una giravolta su me stessa, con le braccia aperte, indicando il paesaggio intorno a me “ Senti. Senti gli uccellini, il vento fra le foglie, l’odore dell’erba, i passi di animali lontani. Senti la calma”
Ormai sono dietro di lui, la bocca vicino al suo collo, la sua colonia che mi pizzica il naso e l’odore di menta che lo avvolge da sempre.
Ho pensato a lungo a dove morderlo, ma devo fare in modo che non si noti, così ho deciso di infilare i miei canini poco dietro l’orecchio, in modo tale che i capelli coprano il morso.
Lascio che i miei occhi diventino di quello strano colore e che i denti escano del tutto. Harry ha gli occhi chiusi, mentre cerca di capire sul serio cosa gli ho detto.
Sono pronta, vai. Veloce e indolore.
Avvicino la mia testa al suo collo. Alcuni capelli gli toccano le spalle, ma sembra non curarsene.
No, non posso.
Chiudo la bocca e sospiro.
“Non ce la faccio…” sussurro.
“Non ce la fai a fare.. “ Harry si gira velocemente, e notando il colore dei miei occhi si allontana di scatto, rischiando quasi di cadere.
“Porca Merda Megan, mi fai schifo!”
Harry si infila le mani nei capelli, cominciando a imprecare, mentre si va a sedere sulla ‘mia’ radice della quercia.
Io rimango impassibile, visto che indietro non posso tornare, e non ho intenzione di piangere. Almeno non per ora, ma c’è sempre tempo.
“Vuoi una spiegazione o me ne vado?” chiedo infine, spazientita.
“Tu, non parlarmi. Non guardarmi. Non starmi vicino. Ok?” mi si avvicina urlando.
“Ascoltami, io non avrei voluto farlo. TU hai detto il mio segreto a Louis. TU mi hai abbandonata. TU non mi hai parlata per due anni. TU mi hai spezzato il cuore. TU non io. TU. Pensa come sarebbe potuta andare, e invece no. Ma la scema sono sempre io. Dovevo farlo. Sai ho sofferto così tanto. Magari condividendo qualcosa saresti cambiato, ma ti amo ancora. Ti amo troppo per costringerti a vivere in questo modo, e mi odio per questo.”
Sì, l’avevo detto sul serio.
Sono troppo crudele? In ogni caso il danno è stato fatto, se si può chiamare danno. Nei confronti della mia futura sanità mentale lo è, per lui no. Sarò solo una delle tante.
Mio odio così tanto.
 
 
Non ha più parlato. Ormai siamo nel suo camerino. Il concerto inizierà fra poco e io lo sto truccando.
Non so cosa abbia intenzione di fare, se dirlo a qualcuno o stare zitto, ma in questo momento non me ne frega. I vestiti che ho scelto gli piacciono, e per la prima volta da diverse ore vedo i suoi occhi illuminarsi.
Mentre si sfila i pantaloni io vado a posare tutto il resto.
Sento delle mani sui miei fianchi, un corpo che combacia perfettamente col mio e un respiro caldo sul collo. Visto che nessuno è entrato, deve essere per forza Harry.
Mi giro per trovarmi il suo viso a pochi millimetri dal mio. Sorride.
Certo che è lunatico questo ragazzo!
“Pace?” chiede facendo il broncio.
Che faccia tosta! Dopo tutto questo pretende anche un bacio magari. E che tutto il mio amore represso lo riversi su di lui. Il ragazzo sta decisamente male!
“Si vede che in questi due anni hai dimenticato anche com’è il mio carattere” dico per poi uscire, e lasciarlo solo in camerino.
 
 
Il concerto è stato fantastico.
Ho visto tutto da dietro le quinte, ascoltato le loro voci che ogni volta mi sembrano più belle. Oggi, per la prima volta, hanno cantato il loro nuovo singolo, Live While We’re Young.
È spettacolare.
Quando sembra che tutto sia finito, Harry mi corre incontro. Io non mi muovo di un centimetro, impaurita.
Prende la mia mano e mi trascina al centro del palco, mentre Louis annuncia un’ultima canzone.
More Than This.
La voce di Liam, sempre perfetta, inizia con la prima strofa mentre socchiudo gli occhi. La testa mi gira così velocemente che potrei svenire sul momento.
Milioni di flash, uniti ai riflettori, illuminano il tutto. Fa caldo, non so se sono io o fa davvero caldo.
Sento un coro alzarsi durante il ritornello, così canto anche io, a bassa voce.
Harry tiene stretto il suo braccio al mio minuto fianco, mentre fa dondolare il bacino da un lato all’altro. Zayn mi passa accanto, dandomi un pizzicotto sulla guancia, per poi farmi l’occhiolino.
Io gli sorrido, decisamente imbarazzata.
Un reggiseno colpisce le mie blazer grigie, così lo sposto leggermente.
La canzone finisce e gli avvenimenti sono così veloci.
Sembra che il sangue abbia completamente abbandonato il resto del mio corpo per concentrarsi in faccia. Le orecchie e le guancie in fiamme, mentre le labbra sono riscaldate da quelle di Styles.
Inizia come un innocente bacio a stampo, che comunque mi fa sentire la sua mancanza quando si stacca. Mi riavvicino per stampargliene un altro, come se fossero la mia droga.
Forse lo sono.
I ragazzi ringraziano tutti e bla bla bla, mentre nella mia testa passo e ripasso il ricordo del bacio. Tengo stretta la mano di Harold mentre ritorniamo dietro le quinte.
Si ferma e mi guarda negli occhi.
“Forse anche tu hai dimenticato com’è il mio carattere…”
Inizio a ridere, di nuovo felice. Di nuovo felice insieme ad Harry. Ad un Harry diverso. Nuovo.
Non so ancora se migliore o peggiore, comunque nuovo.
Anche sul palco, non sembrava lui.
Boh.
Gli faccio segno di farsi una doccia, lui annuisce e, dandomi un bacio a stampo, va via.
Sento la mancanza di qualcosa, anche se non riesco a definire esattamente cosa. Forse qualcuno. Ma no, è impossibile! È andato via da 3 secondi! Non ti manca Harry, non è possibile! Inizio ad aiutare Josh con la batteria, anche se non sono di grande aiuto.
Eppure rimane sempre nella mia mente l’immagine del riccio.
Mi si avvicina Andy. Non nascondo che quello lì mi è sempre sembrato un gran porco.
Forse è per i capelli lunghi biondastri, o per i versi che sento dalla sua camera una notte sì e una pure, proprio non saprei…
“E tu da dove esci bellezza?”
Mi giro con un’espressione quasi schifata sul viso, magari un po’ offesa.
“Sono sempre stata qui, e mi dispiace, ma non sei il mio tipo” alzo le spalle, facendo una finta espressione dispiaciuta.
Josh, di fianco a me, inizia a fare una risatina isterica indicando Andy.
“Ah-ah, è perché sono io il suo tipo”
Senza volere scoppio a ridere, sì insomma, non volevo demoralizzarlo.
“Convinto tu” dico allontanandomi.
Oddio, sono in mezzo a un branco di pervertiti!

BUONSALVEE! *-*
Non metterò mai angolo autrice perchè NON mi sento un'autrice, ma a voi non frega niente.
Torniamo al capitolo.
Non sono riuscita a rileggerlo perchè ho un raffreddore della Madonna e il mio livello di attenzione è veramente basso.
Da quel che ricordo, questo capitolo l'ho cambiato due o tre volte. All'inizio finiva con Harold vampiro, ma non mi piaceva. Già già già.
L'ho scritto un sacco di tempo fa, quando è uscita LWWY quindi ce l'ho buttata in mezzo.
Ho cercato di descrivere di più, ma non so.
*incerta* Ditemi voi, non so che pensare.
Basta, me ne vado.
Vi amo tutte tutte 
 ❤
Adesso mi dileguo sul serio (magari si dileguasse pure il raffreddore e il ciclo!)
#muchlove
Phineas

  
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