Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: WhoLocki_Martell    18/12/2012    2 recensioni
No. non sarà la solita storia su Sirius e Marlene, con lo sfondo dei Malandrini.
Sarà una cosa demente, per dirla tutta.
Sirius si ritroverà nella mia città, ed io farò di tutto per conquistarlo, e lo stesso lui.
Vi consiglio di leggerlo se la sera sognate Sirius invece del vostro ragazzo.
Buona lettura :)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
last

Ciao a tutti :D finalmente mi sono decisa a pubblicare :D non è una gran conclusione, ma spero di rallegrarvi per una decina di minuti.

Buona lettura :D

 

Qualche anno dopo

 

<< E ti ricordi  di quando, a Bournemouth, andasti a bussare alla sua stanza e ti venne ad aprire in accappatoio? >>

<< Eh, lo ammetto, ero proprio bellissimo a 17 anni >>

Tutti scoppiammo a ridere, mentre Patty sorrideva, ma non replicò, troppo imbarazzata per farlo.

Stavamo parlando della nostra memorabile vacanza studio in Inghilterra che avevamo fatto il 4° anno di scuola superiore.

Che ricordi!

Beh, sì, avevo un po’ esagerato nel rivangare quell’episodio, ma in fondo era dal terzo anno di scuola superiore che volevo vedere Patty e M. insieme, quindi ero scusabile.

E poi, era da un po’ che non vedevo una delle mie migliori amiche. Precisamente da qualche anno prima, da quando mi ero trasferita a Londra insieme a Sirius.

Il mio adorato fidanzato era seduto al mio fianco, di fronte a M.

Ci trovavamo in un agriturismo un po’ fuori Cerignola, e Sirius non aveva bevuto la Polisucco.

Gli avevo chiesto di non costringermi a mentire almeno di fronte a loro, e lui aveva accettato, anche se per un momento M. ci aveva guardati come due spostati.

Io e Patty incrociammo gli occhi, soddisfatte della felicità di cui eravamo protagoniste.

Cosa potevamo desiderare di più?

<< Patty, se fossi al posto tuo la ripudierei for ever >> le disse Sirius, per stuzzicarmi.

<< Io, invece, se fossi al posto tuo farei meglio a tacere >> replicai pronta.

M. ci guardò divertito, poi scosse la testa per far ondeggiare i capelli, che portava più lunghi da un lato, e disse << la mia bellezza fa scandalo >>

Scoppiammo ancora a ridere, mentre Patty esclamava – come al solito - << LOL! >>

Quella parola mi riportò in mente mille cazzate fatte insieme, e mi prese un agrodolce nostalgia dei bei tempi andati.

<< Vieni, Patty, andiamo in bagno >> dissi tutt’ad un tratto.

Quello era l’unico posto dove potevamo parlare da sole, senza che quei due potessero seguirci.

E poi, si sa che le donne in bagno ci vanno solo in due.

La toilette era stupenda, decorata con marmo rosa e con della musica in sottofondo.

Gli specchi erano immensi e c’era persino un distributore di trucchi.

<< Che c’è? >> mi chiese lei appena mi chiusi la porta alle spalle.

Bene. Aveva capito che qualcosa mi frullava in testa.

<< Allora, come va? >> le chiesi.

Lei non rispose, ma aprì la pochette nera che aveva portato insieme con lei e mi mostrò una scatolina di velluto blu.

<< Me l’ha regalati qualche mese fa >> spiegò, e poi mi porse il pacchetto.

Io lo aprì subito, curiosa.

L’anello all’interno era d’oro bianco, con un diamante molto grande (non so quanto, non sono un’orafa) incastonato al centro.

Non aveva nessun altro decoro, se non il nome di M. inciso all’interno.

<< E perché non lo indossi? >> chiesi, aggrottando la fronte.

<< Devo ancora dirlo ai miei >> spiegò.

Io tacqui, pensando che quella era davvero la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra – altro che calendario Maya!

<< E tu? >> chiese << non ti ha ancora chiesto di sposarlo? >>

Arrossì e non risposi, mentre il ricordo di una sera di qualche settimana prima mi colpiva con tutta la sua forza.

<< Allora? >> insisté Patty, e io le raccontai tutto: di come una sera mi avesse bendato gli occhi, per poi restituirmi alla luce solo una decina di minuti dopo.

Allora mi ero guardata attorno e avevo riconosciuto una delle cabine del London Eye, nella quale appunto ci trovavamo, con il suggestivo sfondo dell’Houses of Parliament e del Big Ben illuminati e riflessi nel Tamigi.

E lui mi teneva strette le mani, e mi guardava intensamente.

No, non ora, avevo pensato, ma era proprio quel che credevo.

<< E perché hai rifiutato? >> mi chiese lei incredula.

<< Non ho rifiutato, ho solo detto che mi serve del tempo… >> tentai di spiegare, ma lei mi interruppe e continuò << Tempo? E perché? sono cinque anni che state insieme, non pensi che abbia aspettato abbastanza? >>

<< Non sono pronta! >> la interruppi furiosa.

<< Non sei pronta? Fa’ come vuoi! Ma ricordati che non aspetterà in eterno >>

Dopo queste parole, Patty uscì dal bagno, lasciandomi da sola con i miei dubbi: e se lui non mi avesse aspettata?

No, dovevo fare qualcosa, e adesso, immediatamente.

Non potevo perderlo per la mia stupida paura di crescere.

Ritornai al tavolo e guardai Patty, facendole l’occhiolino. Aveva colto il messaggio, così attirò su di sé – con piacere – l’attenzione di M.

Io mi voltai verso Sirius e cominciai : << Un po’ di tempo fa mi hai chiesto una cosa… >>

Lui fece finta di non capire, mostrandosi incredulo. Voleva sentirmi ammettere tutto?

Ok, se l’era cercata.

<< Ti ricordi? Eravamo sul London Eye, e tu eri inginocchiato davanti a me, e mi hai detto un sacco di cose sdolcinate del tipo “sei la mia vita”, ecc… >>

<< Sì, sì, ho capito di cosa parli >> mi interruppe, tagliando corto.

Gli sorrisi beffarda. A certi giochi si può giocare in due.

<< Scommetto che c’è un motivo, se mi stai dicendo tutto questo proprio ora >>

<< Già >> balbettai. Perché riusciva sempre a rimettermi al mio posto?

<< E non sei in grado di capirlo da solo? >> gli chiesi sfidandolo.

<< Sì >> rispose sussurrando, avvicinandosi a me << ma voglio che me lo dica tu >>

In quel momento, decisi di ammetterlo.

<< Te lo dirò solo ogni tanto, per cui ascoltami attentamente: ti amo, e voglio sposarti >>

A quelle parole, sorrise e mi diede un casto bacio sulle labbra.

Accidenti, che autocontrollo!

<< Non preoccuparti >> mi disse, quasi mi avesse letto nel pensiero, dopo aver ordinato una bottiglia di Fontana Fredda << noi due festeggiamo dopo >>

---------------------

Angolino dell’autrice

Non so davvero che dire.

Una storia nata per scherzo, che mi ha fruttato tanti complimenti. E anche qualche critica, ma quelle ci sono sempre, perché nessuno è perfetto.

Spero che la mia storia vi sia piaciuta, davvero, che vi abbia emozionato quanto ha emozionato me.

Arrivederci a tutti :D

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: WhoLocki_Martell