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Autore: LovleySev394    18/12/2012    4 recensioni
[Johnny Depp/Helena Bonham Carter/Tim Burton]
Questa ff è una cosa un po' particolare, basta su qualcosa che tutte le fan di Johnny Depp e Helena Bonham Carter hanno almeno una volta immaginato.... E se.... questa cosa fosse la realtà?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Giovedì 23 Settembre.
Ore 17.
Pioveva.
E quando dico pioveva non intendo una pioggerellina da niente, ma un pioggia fitta e insistente che scendeva a catinelle sui i tetti di Londra.
C’era una nebbia fittissima che impediva di vedere più in la del palmo del proprio naso.
Ero fuori dal solito bar, dove io e Tim ci incontravamo quando dovevamo discutere su qualche film o semplicemente per una chiacchierata tra vecchi amici.
Un posticino tranquillo, non troppo affollato, dove si poteva andare in pace a bersi qualcosa per ripararsi dal freddo pungete della città.
Ero fuori sotto la tendina.
Non mi andava di entrare, volevo aspettare Tim e la sua nuova compagna fuori.
Devo dire che Tim non è stata mai una persona molto puntuale quindi non mi stupì che il quarto d’ora accademico accademico passò con ampio margine.
Mi aspettavo da un momento all’altro di vedere apparire un taxi e di vederne scendere Tim e Helena.
Non mi ricordo bene come me la immaginavo, forse avendo un po’ il modello di Lisa Marie (la ex di Tim) mi aspettavo di vedere uscire Helena elegantissima, con i capelli perfetti, truccata con cura e con un sorriso da foto modella stampato sulla faccia…..
Ok, devo ammettere che in realtà Lisa non mi è mai piaciuta molto perché la trovavo troppo: ‘sono una gran bella donna e ne vado fiera!’… infatti notavo che lei e Tim ultimamente non andavano più tanto d’accordo. Era chiaro che appartenessero a due mondi diversi. E quando mi ha annunciato che si sarebbero lasciati, non mi sono troppo stupito.
Mentre ero immerso in queste riflessioni dalla nebbia vidi affiorare una strana coppia: entrambi vestiti con due grandi cappotti neri e un largo cappuccio per la pioggia. Non riuscì a vederli subito in viso perché erano coperti dai cappucci. La donna indossavo uno smisurato strato di vestiti: un assurdo collant sulle tonalità nere, con sopra delle specie di calze ricamate abbinate con scarponi neri grossi fatti a stivaletti con un infinità di lacci che si intrecciavano.
L’uomo indossava un semplicissimo paio di pantaloni neri… ma c’era qualcosa nella camminata che…. ma si certo ma perché non l’aveva riconosciuto prima?!
“Ehi Tim!”, esclamai Johnny.
L’uomo sollevò lo sguardo ed era proprio lui, con i grandi occhiali tutti appannati dal freddo.
“Johnny!”, esclamò, “Questi dannatissimi occhiali, non ci vedo nulla!”, disse dogliendoseli e pulendoli con il lembo della sciarpa.
Ci abbracciammo e subito dopo Tim disse:
“Johnny ecco qui Helena che forse potrai vedere meglio quando saremo dentro dato che si mette sempre cinque strati in più di vestiti di quanto serva… Helena lui e Johnny…”.
Finalmente la donna sollevò il viso così che potei guardarla bene: era spettinata con i capelli ricci tutti bagnati che gli gocciolavano intorno al viso, non era affatto truccata, anzi aveva l’aria piuttosto trasandata, ma sorrideva in un modo in cui non avevo mai visto sorridere nessun’altro, un sorriso che aprì in un momento la cortina di nuvole di Londra, illuminando quella donna, che non era vestita in modo elegante, o ricercato, che non aveva un fisico da paura, ma anzi era completamente avvolta in sciarponi di ogni genere, quella donna che non aveva i capelli come se fosse appena uscita da un parrucchiere di alta classe, ma alquanto spettinati e in disordine, quella donna che non era ara truccata, con il sorriso perfetto…. ma non ostante tutto… era la donna più bella che avessi mai visto.
“Ciao Johnny”, disse porgendomi la mano completamente fradicia.
“Ciao Helena è un vero piacere!”, disse stringendogliela e cercando di fare il mio meglio per sfornare il più bello dei miei sorrisi e cercare di essere un po’ meno timido e intontito.
 
“Che cosa prendete allora?”.
Eravamo seduti a un tavolino in un angolo del locale.
Helena e Tim erano seduti vicini, Helena non aveva perso l’occasione per chiedere al cameriere se poteva appoggiare le sue cose sul termosifone vicino al tavolo per asciugarle e aveva già creato una specie di accampamento con tutti i cappotti e le sciarpe e già che c’era si era anche tolta le scarpe per farle asciugare.
Si era distesa sul divanetto appoggiando i piedi sopra le gambe di Tim e lasciandosi completamente andare:
“Secondo me mi scacciano dal locale perché sembro un barbone che si è accampato su un tavolo…”, disse ridendo mentre guardava il menù.
Io risi divertito.
Era già lei.
Era già lei con le sue uscite assolutamente fuori luogo.
“Va bene basta io prendo un latte caldo perché ho freddo”.
“Già che ci sei Helena chiedi anche un biberon e dei biscottini allora…”, disse Tim ridendo e lasciandomi uno sguardo d’intesa.
“Io credo che mi prederò un bel boccale di birra”, conclusi io.
“E io una fetta di crostata ai lamponi”, esclamò Tim.
“Ma vi immaginate cosa pensano questi di noi?”, disse Helena riedendo, “Una tipa che ordina del latte come i neonati, con uno che ordina della birra alle cinque del pomeriggio e l’altro che non si sa perché  ordina una crostata ai lamponi”.
Tutti e tra scoppiammo a ridere di gusto e quando arrivò il cameriere dovemmo trattenerci dal non scoppiargli a ridere in faccia.
E poi iniziammo a parlare.
Parlammo di tantissime, tantissime cose.
Ci sentivamo già così completamente a nostro agio l’uno con l’altro che vista da fuori sembravamo tre che si conoscevano da una vita e per me e Tim probabilmente era così, ma Helena… la conoscevo da appena un ora e già la sentivo come fosse una delle mie migliori amiche. Era proprio come Tim… e in un certo senso proprio come me! Cera qualcosa che ci univa tutti e tre inspiegabilmente… e che ci avrebbe sempre unito.
Dopo poco il cameriere venne a d avvertire Tim che la crostata era esaurita e lui lanciò uno sguardo a Helena del genere “E tu dicevi che la crostata non la prendeva nessuno?”, poi seguì il cameriere che lo accompagnava a scegliere un altro dolce tra quelli che avevano, così rimanemmo solo io e Helena. Soli per la prima volta.
Non dissi niente perché mi sentivo molto imbarazzato, ma per fortuna fu lei a iniziare a parlare:
“Allora Johnny dici che andrà a finire prima o poi io te e Tim facciamo un film insieme?”.
Mi fa quasi ridere il fatto che mi abbia chiesto se ‘avremo mai fatto un film insieme’ visto che da quel momento in poi praticamente non abbiamo fatto altro.
“Ah si sarebbe una grande idea! Ma io devo averti visto in qualche film sai…. anche se non mi ricordo molto…”.
“Io ti ho visto in Cry Baby dove mi sono pazzamente innamorata del tuo personaggio e sto ancora aspettando che mi venga a prendere con la sua moto…”, disse allegramente.
“Dovrei ancora avere quella moto da qualche parte, sai? Magari la presto a Tim in modo che arrivi sgommando sotto la tua finestra…”.
Helena scoppiò a ridere divertita:
“Si dai Johnny come regalo di compleanno!”.
“Bene aspetta che lo segno nella lista delle cose da fare prima di morire… Quando compi gli anni?”.
“Il 26 Maggio e te?”.
“il 9 giugno”.
“Ma allora siamo tutti e due gemelli!”.
“Si è vero”, esclamai, “E accidenti noto anche una certa somiglianza!”.
“Questa non faceva ridere”.
“Grazie ti voglio bene anche io”.
E scoppiammo tutti e due a ridere proprio mentre stava tornando Tim:
“Che fate iniziate a divertirvi senza di me?”.
“Certo amore, e chi ti vuole a te?”, e così dicendo Helena gli si avvinò posandogli un dolce bacio sulla bocca.
Sentì qualcosa.
Come una profonda fitta nello stomaco.
Gelosia?
Sciocchezze, ci conoscevamo da giusto un ora!
La gelosia è un sentimento che ti sale dentro negli anni, dopo tempo e tempo che si ha condiviso qualcosa con una persona e ce la si vede sfuggire davanti portata via da qualcosa di più forte di te che non puoi fermare.
Quella non era gelosia.
Perché quello era il mio migliore amico.
E Quella una donna che da poco conoscevo.
Non era gelosia, era semplicemente il sentimento di guardare qualcosa che non potrà mai essere tuo.



Ed eccomi qua con un nuovo capitolo!!! Ok avete il diritto di sgridarmi perchè ci ho messo un po' ad aggiornare, però... spero che mi perdonerete! Intanto ecco questo nuovo capitolo in cui mi sonon veramente divertita a scriverlo... spero vi sia piaciuto!  Fatemi sapere!! E vorrei dire anche questa piccola cosa: ognuno di voi che mi lasciate le recensione può esperimere il desiderio che succeda qualcosa in questa FF, come vi piacerebbe che andasse avanti o eventi che vi piacerebbero acadessero! E poi se la vostra idea non sconvolge troppo la storia potrò inserirla! fatemi sapere allora!!! 
Un bacio a tutti
 
  
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