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Autore: _itssviolet    18/12/2012    30 recensioni
“Sai Hazza,se potessi tornare indietro nel tempo e rivivere tutte quelle sofferenze lo farei, perchè nessuna di esse è paragonabile alla sofferenza del vederti inerme in questo letto d'ospedale”
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Darkness.

Buio.
Si trovava nel buio, in un luogo senza forma definita: solo infinite pareti nere a perdita d'occhio.
Non riusciva a muovere nessuna parte del corpo.Quei pochi neuroni rimasti cercavano disperatamente di mandare input alle mani,alle braccia o alle gambe senza risultato. Era tutto inutile, tutti gli sforzi non servivano a niente.
Il suo corpo era paralizzato.O forse non esisteva più?
Ma infondo non era così male.
Finalmente Harry si trovava in un luogo privo di sofferenze, in un luogo privo di colori e di vita. In un luogo dove non esisteva neanche più il suo corpo, dove solo l'anima poteva esistere.
Tutto il dolore e le emozioni provate nella vita precedente non esistevano più,erano svanite,scomparse,erano volate via dalla sua gabbia toracica togliendogli un peso immenso. E si sentiva maledettamente bene, Harry. Si sentiva libero. E felice. Provava una malsana felicità nell'essere morto.

'Ma sono veramente morto?'
Non riusciva a darsi una risposta.
Probabilmente era morto sul serio-nessun'altra spiegazione logica poteva reggere. Ma infondo, la morte era quella che aveva cercato a lungo.
'Se sono morto,perchè continuo a respirare?' Ecco un'altra domanda che lo tormentava da ore,da giorni-se mai in quella vita parallela esistesse un'unità di misura per lo scorrere del tempo.
Quanto tempo era passato? Da quanto si trovava così? Perchè sentiva il battito irregolare del proprio cuore rimbombare nel...cervello-o quello che ne era rimasto?
Si trovava in un'immenso spazio buio non definito e non riusciva né vedere né a sentire il proprio corpo; eppure il cervello lavorava ancora, perchè altrimenti non avrebbe potuto continuare a tartassarsi di domande a cui non riusciva a dare risposta, ma non capiva come potesse ancora funzionare.
'Sono morto?'
Continuava a domandarsi.
'Sono morto?'
La risposta a questa domanda l'ebbe ore,giorni o forse mesi dopo-chi può dirlo?- quando sentì provenire in lontananza una voce flebile.
“Harry?”
'Chi sei?'
Era così impaurito, il ragazzo dagli occhi verdi. Aveva sempre avuto paura del buio, e ora avrebbe dovuto passarci..l'eternità? E a chi apparteneva quella voce che continuava quel canto disperato? A chi appartenevano quelle malinconiche suppliche? 
E l'eco lontano della voce continuava insistentemente con quei lamenti strazianti,acuta e tremante chiamava il suo nome, lo supplicava di rispondere: “Harry,puoi sentirmi?”
Quando,improvvisamente,la stanza buia s'illuminò di un bianco accecante, provocando nella mente di Harry un flash-back che durò un attimo.

Dove vai, Harry?” gli aveva domandato la medesima voce, chissà quanto tempo fa,con lo stesso tono allarmato.

A farmi un giro in macchina” aveva risposto lui,sbattendo la porta della camera d'albergo,infuriato e ubriaco come non mai.

'Sono forse in paradiso?'
Perchè quella voce, per Harry, poteva appartenere solo ad un angelo.
Ma non era in paradiso.
Harry era in coma.
E quella non era la voce di un angelo.
Era la voce di Louis. Del suo Louis.
Il cuore di Harry riprese a battere regolarmente./span>
'Allora non sono morto' 

Ma non riusciva a vedere il viso di Louis. Sentiva solo l'eco lontano della sua voce sottile.
Con tonalità fin troppo calma essa continuava a parlare al corpo inerme di Harry,cercando disperatamente una risposta....Che non arrivava.
“Hey Hazza..Allora,eccoci qui..I medici mi hanno lasciato entrare solo ora,sai? Quegli stronzi. Mi credono pazzo...E forse lo sono...Ma sto malissimo. Nessuno potrà mai capire come sto,nessuno di loro potrà mai capire l'angoscia che ho provato durante le notti insonni che ho passato in quel fottuto corridoio d'ospedale, aspettando tue notizie. Aspettando che l'infermiera uscisse dalla tua camera per dirmi sempre la stessa cosa:'è stabile'. Ma cosa mai vorrà significare quel 'stabile'? E' un modo carino per dire 'sta morendo lentamente e senza soffrire'? O in quella parola c'è un fondo di verità?Perchè tu stai benone, eh, Hazza? Tu non stai moren-...” la voce si strozzò e Louis prese a singhiozzare.

Non fare così, Boo; io sto bene. Sto davvero bene. Sono in un posto dove non si soffre più; non mi sono mai sentito così vivo. Sii forte per me. Vorrei tanto essere lì per abbracciarti, per rassicurarti e dirti che andrà tutto bene. Ma non posso. Ormai il mio posto è qui“

Sentì Louis tossire soffiarsi il naso: probabilmente aveva pianto in silenzio, come era solito fare. Poi riprese il discorso: “Sai, i ragazzi non sono molto preoccupati;dicono che sei forte e che ti riprenderai come hai sempre fatto. Ma io ti conosco, Hazza:so che non ti sei mai veramente ripreso. Che tenevi sempre tutto dentro di te ma ad un certo punto i tuoi nervi non hanno più retto. E mi devo scusare per questo perchè è tutta colpa mia. E' colpa mia se quella notte, infuriato dopo una nostra ennesima litigata, sei scappato dall'albergo e sei salito in macchina;é colpa mia se, alla guida della tua Range Rover, hai perso il controllo e sei andato a sbattere contro quel muro. E' colpa mia se adesso ti trovi in questa situazione.” la voce di Louis si spezzò di nuovo, e un dolore lancinante percorse Harry.
Ma in questo posto non doveva non esistere il dolore?

Non è stata colpa tua, Louis. E non è stata neanche colpa mia. E' stato il destino. Il nostro destino era quello. Non saremmo mai potuti stare insieme”

Ci fu silenzio per un po'. Harry era di nuovo da solo in quel luogo buio, nell'oscurità e nel silenzio più totale. Avrebbe veramente dovuto passare l'eternità in quel posto? E dove era finito Louis? Si rese conto che per continuare a far battere il proprio cuore e a fare funzionare i propri polmoni c'era bisogno di quella flebile voce. Ma, allo stesso tempo, essa gli provocava un dolore lancinante.
Come se l'avesse letto nella pensiero, la voce lo saziò di nuovo: ”Ti prego Harry,torna. E' passata una settimana dal giorno dell'operazione ed è una settimana che dormo sulla stessa sedia nel corridoio di questo pulcioso ospedale,aspettando il tuo risveglio. Una settimana che i dottori continuano a dire che sei stabile, che hai buone probabilità di...farcela. Ma come faccio a credergli vedendoti qui,steso e bianco come un morto,senza nessun segno di vita? Senza il tuo solito sorriso con le fossette che ti percorre il viso e che amo tanto? Senza poter contemplare i tuoi profondi occhi verdi smeraldo? “

Smettila di dire così Louis, mi stai facendo del male. Smettila ti prego. Parlami di te, dei ragazzi,di qualsiasi altra cosa. Ma non parlare di noi due.”

Quell'insana sensazione di benessere che inizialmente aveva riscosso l'anima di Harry si era tramuta in sofferenza, in un dolore lancinante. Ascoltando le parole e le suppliche di Louis, il ragazzo non voleva più stare bloccato in quella terra di mezzo fra la vita e la morte. Avrebbe voluto uscire da quel luogo e svegliarsi nelle braccia calde e accoglienti di Louis ancora una volta. Avrebbe voluto rivivere tutte quelle emozioni e quelle situazioni di cui ora,Louis,stava parlando.

“Sai, ricordo ancora il nostro primo incontro, Hazza. Stavi per entrare nei bagni del backstage di X-Factor e senza volere ci scontrammo. Tu mi dicesti 'Ops' e io ti risposi con un impacciato 'ciao'. Poi mi sorridesti con un sorriso così puro e magico che lo ricordo ancora adesso-come potrei scordarlo? Subito dopo ti fermai per scattare una foto,perchè sapevo che saresti diventato qualcuno-o almeno così è quello che dico durante le interviste. La verità è che scattai quella foto insieme perchè mi ero già innamorato perdutamente di te, Harry.”
E Louis continuava a parlare, raccontando,tra una lacrima e l'altra,del loro primo timido bacio,dato di sfuggita nel camerino di X-Factor,della loro prima volta,di come erano impauriti ed emozionati e di come fu meravigliosa nelle sue incertezza;del modo in cui avevano mantenuto tutto segreto, del modo in cui erano perennemente stressati dai menager; della finta relazione con Eleanor e di quanto si sentisse in colpa per quello, di tutte le notti insonni passate l'uno nelle braccia dell'altro a sussurrarsi 'ti amo', delle molteplici litigate che poi avevano tutte lo stesso motivo. Di come lo amasse e continuasse ad amarlo profondamente.

“Sai Hazza,se potessi tornare indietro nel tempo e rivivere tutte quelle sofferenze lo farei, perchè nessuna di esse è paragonabile alla sofferenza del vederti inerme in questo letto d'ospedale” E così ancora giù lacrime, e anche l'anima di Harry stava piangendo, e forse chissà, anche la stanza buia dove era rinchiuso piangeva, perchè le nere pareti iniziarono a sbavare e a gocciolare come mascara al contatto con l'acqua. La precaria superficie dove era appoggiato Harry svanì.
Precipitava.
Stava precipitando nel vuoto.
Caduta libera.
Una scarica di adrenalina travose il corpo di Harry.
Vide di nuovo tutto nero per un attimo.
Poi spalancò gli occhi di scatto.
Luce accecante.
Inspirò l'aria nei polmoni.
Vedeva tutto sbiadito.
'Dove mi trovo?'

Ma la risposta arrivò subito.
Ora riusciva a distinguere,anche se a fatica, il viso rigato di lacrime del suo amato a pochi centimetri di distanza.

“Harry?” la voce di Louis,spezzata dalle incessanti lacrime,era incredula: “Sei vivo”  


Buonasera a tutti!
Premettendo che ho scritto questa...cosa alle 2.30 di notte posso dire che è uscita una cosa piuttosto decente.
Sono abbastanza orgogliosa del risultato finale e anche se non è perfetta,anzi, mi piace come ho scritto questa one shot...Stranamente. Ci tengo particolarmente.
Forse è un po' troppo confusionaria e il finale estremamente velocizzato. Perciò, se avete dubbi o domande a proposito, non esitate e chiedere.
Ci terrei a trovare qualche vostro parere. Anche qualche critica ovviamente. Basta che mi facciate sapere il vostro punto di vista.
Infine, ringrazio le 51 persone che hanno recensito le mie precedenti flash-fic e coloro che le hanno messe nelle seguite/preferite! Vi adoro!
Scusate se ci sono errori di battitura, ma efp ciocca stasera!
Ora vi lascio.
Un bacione e a presto.
   
 
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