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Autore: chococyrus    18/12/2012    6 recensioni
In conclusione, sono una ragazza che preferisce trascorrere un pomeriggio a casa con i suoi amici, anziché andare ad una festa. Che odia i trucchi, i vestiti e i tacchi, ed ama le felpone, i jeans e le scarpe da ginnastica. Che vorrebbe fregarsene del parere delle persone ma non ci riesce. Che è insicura, su tutto. Che sorride sempre, ma dentro nessuno sa cosa c'è. Che aspetta di essere amata dal ragazzo giusto. Che piange di nascosto, quando è sicura che nessuno la possa vedere, anche perché lei è quella che sorride sempre. Che ride sempre, per qualsiasi stupidaggine, ed ama far ridere gli altri. Che è acida con le persone che le stanno sulle palle, ma dolce con quelle che lo meritano. Che odia il suo corpo e si vede sempre brutta. Che non crede in se stessa, ha un'autostima bassissima e non si sente mai abbastanza per gli altri. Che fa sempre figuracce. Che ama gli abbracci, quelli lunghi, che valgono più delle parole. Che ha la delicatezza di un elefante e la finezza di uno scaricatore di porto. Ma soprattutto, sono una ragazza che non ti colpisce a prima vista, né alla seconda, né alla trentunesima.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'm Destiny.




E' mattina, un raggio di luce passa attraverso la mia tenda color lilla e mi colpisce leggermente il viso, permettendomi di svegliarmi. Mi stiracchio ed apro lentamente gli occhi, mentre un sorriso si fa luogo sul mio volto, vedendo accanto a me il ragazzo che amo, che ricambia il sorriso. Mi cinge delicatamente i fianchi, si fa sempre più vicino, fino a quando…..


'DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN' ad interrompere il mio fottutissimo sogno è quella stramaledetta sveglia che comincia a suonare.
'Perché, perchè non può essere tutto come nei sogni? La vita reale è uno schifo. L'amore è uno schifo' ripeto tra me e me a bassa voce. Allungo il braccio verso il comodino, continuando a tenere gli occhi mezzi chiusi, per spegnere la sveglia che intanto non smette di suonare. Continuo a testare, ma non riesco a trovarla, così mi sporgo sempre di più… e BOOOM!
In un secondo mi ritrovo lunga lunga per terra, con la faccia praticamente appiccicata al pavimento e la sveglia accanto, ormai distrutta in mille pezzi. 

BUONGIORNO EH, NON POTEVO CHIEDERE UN RISVEGLIO MIGLIORE! 

Rimango in quella posizione per minuti a mugnare, aspettando miracolosamente che qualcuno si accorga di me e accorra in mio aiuto. Giusto il tempo di finire di pensarlo, che sento delle risate provenire alle mie spalle.
E chi altri potevano essere se non quelle rompipalle di mia madre e mia sorella?
Marta: 'Des, perché sei a terra? Sei caduta? Ahahahahahah, che buffa!' entrambe non riescono a smettere di ridere, vedendo la scena di me stesa a terra come un prosciutto.
Io: 'No Marta, non sono caduta. E' che il pavimento si sentiva solo, quindi ho deciso di abbracciarlo'
Marta: 'I pavimenti parlano? E si sentono soli? Perché io non ne sapevo niente? Perché il mio pavimento non parla e il tuo si?'
Mamma: 'Ahahahahah, tranquilla tesoro, stava scherzando. Des, smettila di confonderla, non è carino. Sei sempre la solita tonta, adesso rialzati, sù' non ne vogliono sapere di cessare di sghignazzare.
Io: 'Se avete finito di ridere, adesso potete anche aiutarmi a rialzarmi e dopo uscire, che sono già in ritardo per la scuola' dico seria, ma le loro risate sono troppo contagiose, quindi comincio a ridere insieme a loro.
Mia sorella fa per aiutarmi a sollevarmi da terra, ma d'un tratto si blocca e l'espressione sul suo volto e quello di mia madre cambia del tutto.
Marta: 'Oddio, che schifooooo, bleaaah! Cos'è mamma?' strilla lei allarmandosi e rifugiandosi sotto le braccia di mamma.
A quella reazione mi immobilizzo.
Mamma: 'Des, non muoverti e rispondi. Sei per caso caduta col naso?'
Io: 'Beh, tecnicamente è stato quello che ha appiattito la caduta, perché?' dico mettendomi una mano sul naso.
Nel farlo sento un liquido che continua a scendere da li. Sgrano gli occhi mi guardo le dita e vedo del sangue.

Perfetto, andiamo di bene in meglio.


Dopo che mia madre mi aiuta a rallentare quella specie di lago che scendeva dal mio naso, mi porge un cerotto, uscendo dalla mia camera insieme a Marta che continua a strillare schifata per la vista del sangue.

Sbuffo e, dopo essermi finalmente rialzata, mi dirigo in bagno, dove applico il cerotto con del cotone per bloccare il sangue.
Ripenso alla frase che mia madre mi ripete sempre sarcasticamente quando combino pasticci: 'Sei uguale e tale a tuo padre' adesso vi direte 'Cosa c'è di male? E' una cosa bella' no, non per me.
Mio padre è morto e ancora non sono riuscita a superarlo. Sarà perché è successo solo un anno fa, ma non ci riesco proprio.
Con lui potevo parlare di tutto e mi dava sempre degli ottimi consigli, era il mio migliore amico.
Fortunatamente una 'qualità', se così posso definirla, è quella di RIMANERE SEMPRE FORTE di fronte a qualsiasi difficoltà.
In compenso, un mio difetto è quello di tenermi tutto dentro, di non mostrare i miei sentimenti.
Per questo tutti i miei amici credono che io sia forte, ed è vero, lo sono, ma non sempre. A volte crollo.
Adesso siamo rimaste io, mia madre Sharon e la mia sorellina Marta, di appena 5 anni.
Anche se spesso litighiamo, le amo più della mia stessa vita, giuro.  

Mi giro verso lo specchio del bagno, vedo il mio riflesso, lo osservo attentamente, squadrando ogni singolo centimetro.
Il mio nome è Destiny, sono la tipica ragazza 'normale', ovvero che non è né popolare, né un'emarginata dalla società. Ho quindici anni (a breve ne compirò sedici) e vivo nella bellissima città di Londra. Non sono brutta, ma non sono nemmeno bella. O per lo meno, io la penso così. Ho i capelli lunghi fino alla schiena, marroni, lisci, con dei boccoli sulle punte, gli occhi grandi e castani e la pelle chiara. Non sono altissima, ma non faccio nemmeno parte dei sette nani, quindi diciamo che sono una via di mezzo. (?) Infine, non mi definirei affatto una di quelle ragazze con il fisico perfetto, anzi.
Grossa no, è una parola forte, ma in carne si.
Beh, considerato che mangio come un maiale dalla mattina alla sera, a quest'ora dovrei essere come minimo obesa, ma fortunatamente sono una ragazza che 'mangia ma non ingrassa'
Ehi, con questo non sto dicendo che sono magra, le mie curve si vedono benissimo.
Non sono perfetta.
Le mie amiche mi dicono sempre che ho una 'bellezza particolare', diversa dalle altre, che mi rende speciale e che trovano bellissima.

Ah già, quelle due bitches.
Si chiamano Hope ed Aria, e sono le mie migliori amiche.
Dico solo tre parole: ragioni di vita.

Senza loro non so dove sarei adesso, ci sono sempre per me, ed io ci sono sempre per loro.
Ringrazio il cielo per avermi messo accanto due angeli come loro.


In conclusione, sono una ragazza che preferisce trascorrere un pomeriggio a casa con i suoi amici, anziché andare ad una festa.
Che odia i trucchi, i vestiti e i tacchi, ed ama le felpone, i jeans e le scarpe da ginnastica.
Che vorrebbe fregarsene del parere delle persone ma non ci riesce.
Che è insicura, su tutto.
Che sorride sempre, ma dentro nessuno sa cosa c'è.
Che aspetta ancora di essere amata dal ragazzo giusto.
Che piange di nascosto, quando è sicura che nessuno la possa vedere, anche perché lei è quella che sorride sempre.
Che ride sempre, per qualsiasi stupidaggine, ed ama far ridere gli altri.
Che odia la matematica e il latino.
Che ha sempre la battuta pronta, e cerca in ogni situazione di strappare un sorriso a chiunque.
Che è acida con le persone che le stanno sulle palle, ma dolce con quelle che lo meritano.
Che odia il suo corpo e si vede sempre brutta.
Che non crede in se stessa, ha un'autostima bassissima e non si sente mai abbastanza per gli altri.
Che fa sempre figuracce.
Che ama gli abbracci, quelli lunghi, che valgono più delle parole.
Che ha la delicatezza di un elefante, e la finezza di uno scaricatore di porto.

Ma soprattutto, sono una ragazza che non ti colpisce a prima vista, né alla seconda, né alla trentunesima.



Guardo l'orologio, 07:58.
'Cazzoculo, è tardissimo' urlo correndo per la camera e finendo di mettere i libri nella cartella, per poi precipitarmi al piano di sotto dove mamma e Marta stanno facendo colazione.
Stampo velocemente un bacio sulla guancia ad entrambe, dopodiché vado verso la porta.
Mamma: 'Des, e la colazione?' sento urlare mia madre. Ritorno dentro correndo, prendo una crepes alla nutella dal piatto di Marta e la metto tutta in bocca, afferro una mela e mi riprecipito verso la porta.
Marta: 'Ehi, la mia crepes' sento strillare Marta.
'Ti amo' le urlo in risposta per poi uscire e correre verso la scuola alla velocità della luce.
La prima ora ho quella stronza della prof di latino, già mi odia, poi se arrivo anche in ritardo fa tombola.
Devo muovermi.
 








Buonassssera bellezze!
Questo è il primo capitolo, della mia prima storia in assoluto che scrivo.
Proprio per questo, mi piacerebbe tanto avere il vostro parere, anche negativo. 
Spero che continuerete a seguire questa stroria.
Nel frattempo, vi presento le bellissime Destiny, Aria, Hope e Marta.
muchlove.

  
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