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Autore: Ari_92    19/12/2012    11 recensioni
Una piccola long Natalizia in occasione della Warblers week :)
Si tratta di una AU ambientata nella seconda stagione, dove però c’è già Sebastian. Le coppie principali sono Thadastian, Niff e Klaine. Grazie in anticipo a chi leggerà, e buon Natale *-*
Day#1: Il calore del camino [White Christmas]
Day#2: Cioccolata in tazza [Are you okay?]
Day#3: Pattinare sul ghiaccio [Revelations]
Day#4: Neve [Best. Fight. Ever.]
Day#5: Baci sotto al vischio [Love is in the air]
Day#6: Ricordi di Natale [Extraordinary Merry Christmas]
Day#7: Prepararsi alla notte di Natale [Raise your hand]
Day#8: Mezzanotte [Stars' light]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Revelations
Rating: Verde (come tutta la storia)
Ship: Niff; Kurtbastian (non come coppia però :’))
Prompt: Mercoledì 19; Pattinare sul ghiaccio
Lunghezza: 2000 parole
Note: Alla fine :)
 
 
 
 
 

#3_Revelations

 
 
 
“Questa è la più bella iniziativa della settimana!”
Esclamò entusiasta Nick, mentre piroettava su se stesso a braccia spalancate – rischiando peraltro di tirare un ceffone a buona parte degli ignari avventori della pista. Jeff sbuffò una nuvoletta di vapore, sbattendo forte i denti e stringendosi le braccia attorno al corpo.
 
“N-Non so tu, ma questa smania di celebrare tutti gli aspetti delle feste mi-mi sta uccidendo. Cioè, amo il Natale, ma n-non sono di-disposto ad ibernarmi per questo.”
Nick si cimentò in un’altra piroetta, mentre Jeff rimaneva immobile ad una certa distanza di sicurezza – non ci teneva ad essere sfigurato dal suo migliore amico, grazie tante.
 
“Dovevi vestirti di più, genio. Non ti sei neanche messo i guanti!”
“Come facevo a sapere che avrebbe fatto così freddo, s-scusa?!” Protestò, scosso da un tremore un po’ più forte, mentre una folla di bambini urlanti gli passava affianco facendolo traballare. Nick inarcò le sopracciglia, cosa che fece sorridere Jeff perché con quelle si era spostato anche il bordo della sua ridicola cuffietta rossa.
 
“Chissà, magari perché è dicembre inoltrato e siamo su una lastra di ghiaccio?”
“Ah-ah. Il tuo sarcasmo è esilarante, davvero.” Nick roteò gli occhi – possibile che dovesse essere sempre così insopportabile? – e lo afferrò per un braccio, trascinandolo fino a bordo pista.
Raggiunsero la balaustra qualche istante più tardi – grazie a un goffo slalom attorno a Kurt e Blaine che passavano di lì proprio in quel momento.
 
“Dammi le mani.”
 
Jeff socchiuse la bocca, improvvisamente in preda ad un formicolio alle ginocchia che per una volta non sembrava dovuto al freddo. Nick aveva strani effetti su di lui ultimamente.
“E-Eh?” Il ragazzo sbuffò per l’ennesima volta e si limitò a prendergli le mani, stringendole tra le sue nel tentativo di scaldarle con il calore dei guanti di lana che – a differenza di Jeff – aveva avuto il buon senso di portarsi.
 
“Così va un po’ meglio?” Chiese Nick dopo qualche istante e, a forza di provare a scaldarlo, sembrava aver finito per alzare anche la propria temperatura. Inspiegabilmente, soprattutto a livello delle guance.
“...Molto meglio.”
 
“Voi due mi manderete in coma diabetico uno di questi giorni.”
Nick lasciò istintivamente le mani di Jeff, riuscendo in qualche modo ad arrossire ancora di più di quando non avesse già fatto.
“Voglio dire, perché non siete rimasti alla Dalton? Bastava chiedere, Nick: vi avrei lasciato la stanza.” Sebastian gli strizzò l’occhio, appoggiato alla balaustra di metallo che circondava la lastra ghiacciata, esattamente dove era rimasto tutto il pomeriggio dato che a suo dire pattinare era infantile.
 
“Non ci serve nessuna stanza, idiota.” Replicò Jeff, di nuovo tremante di freddo, cosa a cui Nick aveva intenzione di provvedere al più presto, appena fossero riusciti a togliersi Sebastian dai piedi.
“Fase di negazione? Ancora? Ragazzi, sul serio, scopate.”
 
“Chi è che deve scopare?”
Domandò allegramente Thad, che arrivava proprio in quel momento dal centro della pista e si fermava con una frenata in grande stile davanti a Sebastian: evidentemente aveva proposto al Concilio la pista di pattinaggio per un motivo, visto che a quanto pareva ci sapeva fare sul serio.
“Io e te?” Ribatté Sebastian con un sorrisetto, mentre Jeff e Nick ne approfittavano per pattinare silenziosamente verso l’uscita, nell’intento di fare una piccola pausa all’insegna di una buona bibita bollente e passando inosservati ai commenti del loro maligno compagno di squadra anche grazie all’arrivo di Kurt e Blaine.
 
“Voi due che cosa, ragazzi?” Chiese con un gran sorriso Blaine, senza dar segno di voler scollare il suo braccio dalla vita di Kurt. A Sebastian veniva seriamente da vomitare.
“...Noi due stavamo per farci un giro di pista.” Rispose prontamente Thad, ancora un po’ infastidito – sì, infastidito era la parola giusta, o qualcosa di simile – dall’ultimo tentativo di quel giorno da parte di Sebastian di fare sesso con lui.
 
No!” Ribatté impallidendo, cosa che non fece tuttavia desistere Thad, il quale l’aveva già tirato per il cappotto facendolo finalmente staccare da quella sua amata balaustra.
 
Sebastian barcollò.
Poi cadde miseramente al suolo.
 
Ne seguì un lungo momento di silenzio, non interrotto da altro se non l’allegra musichetta di sottofondo e gli schiamazzi dei bambini. E poi Blaine e Thad scoppiarono in una risata così fragorosa che per poco non rischiarono di perdere l’equilibrio e stramazzare al suolo a loro volta.
“Vi prego, ditemi che avete una macchina fotografica!” Sebastian sbuffò, lasciando che se la ridessero nella speranza che finissero per cadere sul serio; a quel punto nessuno l’avrebbe trattenuto dall’attuare la sua legittima vendetta.
 
“Quando avete finito...”
“Okay, questa la devo raccontare agli altri. Vieni al bar, Sebastian?”
No!” Oh, avrebbe decisamente preferito un didietro assiderato piuttosto che essere sfottuto dagli altri Warblers per tutto il resto dei suoi giorni. Perché diavolo non era rimasto in Francia?
 
“Come ti pare. Tu vieni, Blaine?” Il ragazzo sorrise, stringendo un po’ più forte la mano sul fianco di Kurt.
“Certo. Anche tu, vero?”
“...Uhm, vi raggiungo tra due minuti.” Thad e Blaine annuirono, l’uno tranquillo, l’altro vagamente rattristato, e proseguirono insieme verso l’uscita della pista.
 
E Kurt rimase solo con Sebastian.
 
Il ragazzo alzò gli occhi dalla lastra ghiacciata sotto di lui – d’accordo, doveva seriamente trovare il modo di alzarsi da lì se non voleva morire congelato – e incontrò lo sguardo di Kurt Hummel.
In tutta sincerità, Sebastian doveva ancora capacitarsi di come Blaine potesse davvero preferire quel ragazzino a lui: non l’aveva mai visto prima di quella mattina e – se fino a quel momento si era immaginato una specie di Dio sceso in terra – beh, era rimasto quantomeno sorpreso da quel Kurt Hummel che... che era stato l’unico a non ridere di lui, ora che ci pensava.
 
“Non potevi semplicemente ammettere che non sai pattinare invece di stare tutto il giorno attaccato alla balaustra?” Chiese Kurt, con un’aria di superiorità abbastanza simile alla sua da far sorridere Sebastian.
“E chi ti dice che non so pattinare, esattamente?”
“Il fatto che sei caduto cinque minuti fa e non ti sei ancora rialzato?” Sebastian scosse la testa, vagamente divertito dalla situazione.
 
“Come ho già detto, trovo che pattinare sia stupido.”
“Ti hanno mai detto che negare l’evidenza è infantile?”
“Ti hanno mai detto che la tua faccia è la cosa più gay di questo universo?”
 
Kurt lo fissò in silenzio per qualche secondo, come se lo stesse giudicando e avesse tutto il diritto di farlo.
Passò un altro lungo istante prima che allungasse una mano verso di lui; Sebastian fissò le dita coperte da un guanto di Dolce e Gabbana – oh, ovvio – che si protendevano in sua direzione, senza sapere cosa fare esattamente.
 
“Prendila.”
“Non ci penso neanche.” Kurt inarcò un sopracciglio, abbozzando un sorrisetto.
“Allora resta lì a gelarti il sedere e torna alla Dalton strisciando. Preferisci?”
Sebastian sembrò considerare l’ipotesi per un momento. Quale sarebbe stata la cosa meno umiliante? Trascinarsi sul fondoschiena fino all’uscita o accettare l’aiuto di quella sottospecie di manifesto da gay pride?
Alla fine, ritenne che farsi tirare su da Kurt non sarebbe stato poi così tremendo. Allungò il braccio, gli afferrò il polso e – nel tentativo di alzarsi più in fretta possibile – per poco non perse l’equilibrio un’altra volta.
 
“Perché?” Chiese semplicemente, senza smettere di fissare Kurt, che si strinse nelle spalle.
“Le persone che fanno battutine squallide come le tue mi fanno pena.” Disse in tutta tranquillità. E fu più o meno in quel momento che a Sebastian cominciò a piacere Kurt Hummel: non era facile per lui imbattersi in qualcuno abbastanza tosto da tenergli testa.
 
“Ah sì?”
“Certo. E poi voglio insegnarti a pattinare... e chiederti una cosa.” Sebastian ridacchiò.
“Prima di tutto, non ho intenzione di imparare a pattinare. E secondo: per me si può anche fare. Dimmi posto e ora e vedrò se non sono già impegnato con qualcun altro.”
In tutta risposta Kurt lo afferrò per un braccio, trascinandolo di peso in mezzo alla pista: non che Sebastian potesse fare molto per opporsi dato che se voleva stare in piedi doveva appoggiarsi a lui, e se si appoggiava a lui finiva inevitabilmente per muoversi in avanti.
 
Hummel- ”
“Ti vorrei far notare che hai appena ammesso di non saper pattinare. E ti prego, non provare a fare proposte strane.”
Sebastian – nel tentativo di mantenere l’equilibrio e di non aggravare la sua posizione – gli appoggiò entrambe le mani sui fianchi e beh, magari Blaine non era così fuori di testa ad essersi messo a sbavare su quel ragazzino. Kurt tentò di nascondere come poteva il disagio che provava nel sentire un tipo come Sebastian così vicino: dopotutto aveva una missione da compiere.
 
“Okay, domanda: ti piace Thad Harwood?”
Se solo non fosse stato così strettamente avvinghiato alla sua vita, Kurt era abbastanza sicuro che Sebastian sarebbe caduto a gambe all’aria; e quella volta non sarebbe stato per via della sua incapacità a mantenersi in piedi su un paio di lame di metallo.
 
Prego?”
“Non è una domanda così difficile.”
“Hummel, sei serio?”
“Tu gli piaci, e anche tanto se perde tempo a starti dietro; per cui mi chiedevo- ”
Io? Io che piaccio a Thad Harwood? Io e Thad Harwood ci odiamo. Non so che razza di funghi allucinogeni Blaine ti nasconda nel caffè per convincere uno come te ad andare oltre i baci, ma questa è seriamente la storia più assurda che abbia mai sentito.”
 
Kurt gli afferrò istintivamente il polso e sollevò di qualche centimetro le suemani– non avrebbe potuto giurarlo, ma sospettava che le avesse fatte scendere un po’ più in basso – rifiutandosi categoricamente di pensare a quanto aveva appena detto su Blaine perché... no.
Assolutamenteno.
 
“...Jeff è il mio compagno di stanza, e ieri sera mi ha raccontato che Thad voleva portarti una cioccolata, secondo l’iniziativa. Ma tu eri in un locale.” Spiegò, continuando ad avanzare lentamente per la pista.
“Perciò, se anche lui ti piace, potrei darvi una mano a mandare in porto la cosa.” Concluse con un certo entusiasmo: fare da intermediario era sempre stato un passatempo divertente per lui, soprattutto in casi disperati come quello. Sebastian sorrise, facendosi un po’ più vicino di quanto non fosse necessario.
 
“Sei simpatico, Kurt. Sai, a pensare che se mai avessi bisogno di un consiglio verrei a chiederlo a te, che non riesci neanche ad entrare nei pantaloni di Blaine quando te lo sta praticamente chiedendo in ginocchio.” Esclamò tra il divertito e il disgustato, stando dietro a Kurt con un’ostentata sicurezza. Il ragazzo scosse la testa, senza riuscire ad impedirsi di arrossire.
“N..Non vedo cosa c’entri Blaine adesso. E comunque io gli piaccio solo come amico.”
“Sì, è esattamente per questo che nelle precedenti due settimane non ha fatto altro che aggirarsi per la scuola sbavando e ripetendo il tuo nome come un idiota.”
Le labbra di Kurt si piegarono di loro iniziativa verso l’alto, e il ragazzo alzò lo sguardo oltre la sua spalla, per cercare una qualunque traccia di menzogna nello sguardo di Sebastian.
 
“...Davvero?”
“Non si è accorto che io stavo cercando di rimorchiarlo: doveva essere parecchio fuso. ...Perché te lo sto dicendo? Usciamo da questa pista, non voglio che la tua sentimentalità mi contagi.” Kurt sogghignò.
“Vorrai dire: Kurt, per favore, portami fuori da questa pista; io sono un impedito- ”
“Una sola parola con gli altri e dico a Blaine che ci hai provato con me.” Kurt sgranò gli occhi.
 
“Ma io non ci ho provato con te!”
“Raccontalo alla regina del dramma che ti viene dietro.”
Lui alzò gli occhi al cielo: magari decidere di fare da intermediario fra Thad e Sebastian non rientrava esattamente nella top ten delle sue idee migliori.
 
 

***

 
 
 
 
 
Eccoci qua ^_^!
Prompt del pattinaggio, già... Dopo la puntata di Natale in realtà avrei voluto cimentarmi in qualcosa di più Klainoso, ma ormai avevo in mente questo capitolo e ho dovuto scriverlo, anche perché è piuttosto funzionale al resto della storia u.u
Spero davvero che vi sia piaciuto, e ne approfitto per ringraziare chi ha recensito quello di ieri: siete adorabili, non sapete quanto mi faccia piacere sapere di avervi fatto sorridere! Un grazie particolare come sempre va alla mia beta: cosa farei senza di te çç?
Grazie ancora, e a domani con il prossimo capitolo *-*! Un bacione!
_Ari
 
As always, per qualunque cosa mi trovate qui: http://www.facebook.com/pages/Ari_92-EFP/409314062440527?ref=hl
  
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