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Autore: LaurenSmith    06/07/2007    8 recensioni
La guerra è finita e quello che resta non è un bello spettacolo. Ma due persone vogliono ricostruire sulle macerie partendo da un presupposto: il loro amore. Però, la vita si sa, non sempre va come ci si aspetta e a volte, la sola cosa che resta di un grande amore è una foto sbiadita. Ma la forza di un sentimento può rimettere le cose a posto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6

 

Erano passati quattro anni.

Quattro lunghi anni dall’ultima volta che aveva messo piede in Inghilterra. Dall’ultima volta che aveva visto Ron.

E ora, stava per tornare.

“Heather, sei pronta? Dai, l’aereo parte tra poco!!” una voce venne dal soggiorno al piano di sotto.

“Sì. Sì, arrivo Etienne” rispose.

Le valigie erano già tutte pronte. Le cose messe in ordine in vista della partenza. Quello che proprio non le riusciva di fare era di mettere ordine nei suoi pensieri. Non sapeva dire al suo cuore di smettere di battere all’impazzata. Non poteva impedire al suo stomaco di annodarsi dolorosamente. Stava per tornare a casa, stava per rivedere Ron.

 

La sera prima, aveva avuto una lunga chiacchierata con Danielle. Sedute sul divano di casa sua, lei le aveva chiesto schiettamente come si sentiva.

“Non lo so” aveva risposto Hermione. “Nervosa. E agitata. E ansiosa. Ho un po’ paura, Danielle…”

“Hmmm…” fece l’amica per tutta risposta, pensierosa. “Hermione, non hai detto l’unica cosa che volevo sentire. Dovresti essere felice. Questo avresti dovuto dirmi. Stai andando a sposare l’uomo col quale vivi da quattro anni. La felicità dovrebbe essere la sensazione più forte che provi. Ma invece non lo è per niente. Senti, io sono tua amica e devo dirti quello che penso. Non credo proprio che sposare Etienne sia una buona idea. Non lo ami. Non l’hai mai fatto. Non avete in comune altro che il lavoro. Non uscite mai. E non è che state chiusi in casa per fare altro, perché ho la vaga impressione che nemmeno a letto ci sia una grande intesa. Sei sicura di volergli fare questo? Sei sicura di volerti condannare ad una vita di noia e monotonia? Ne sei proprio certa?”

Aveva ragione lei. Etienne non era stato altro che un tappabuchi per quattro lunghi anni. Non lo amava, ma aveva creduto che in qualche modo avrebbe potuto riempire il vuoto che si era formato dentro di lei.

Be’, si era sbagliata di grosso.

“E cosa pensi che accadrà quando rivedrai Ron?” aggiunse Danielle.

“Io… be’, sarà bello rivederlo. Ormai è passato parecchio tempo dall’ultima volta che l’ho visto. Certo, sarà un po’ strano, ma entrambi siamo andati avanti. Abbiamo preso strade diverse, divise. Quello che c’era tra noi è cambiato e ora io credo di essere felice con Etienne” concluse Hermione decisa.

Danielle la guardò scettica.

“E’ la verità!” disse Hermione, ma non riusciva a guardarla negli occhi.

“Sì, certo. Come no. Vuoi dire che questi quattro anni con Etienne ti hanno portato gioia e felicità? Vuoi dire che non hai pensato a Ron nemmeno una volta? Andiamo…”

“Danielle sono certa di stare facendo la cosa giusta” rispose, senza la minima convinzione nella voce.

Ma un pensiero la colpì improvvisamente. Aveva finto per quattro anni, e ora si trovava in una situazione quantomeno difficile. No, non era per niente certa di volere una vita di non amore. Ma era un po’ tardi, no? Come avrebbe fatto ad uscirne?

Abbassò la testa. “Forse hai ragione. Ma presto sposerò Etienne e non è il momento di avere certi dubbi. Inoltre…” continuò titubante. “Sarebbe comunque troppo tardi”

“Hermione, non è tardi. Ti prego, dimmi che ci penserai ancora e bene prima di farlo. Io voglio che tu sia felice ma non vedo come potrai esserlo se sposerai davvero Etienne…”

 

Ora che si avvicinava l’ora della partenza, tutto quello che le aveva detto Danielle le rimbombava nella testa e lei non riusciva a fermare i pensieri.

Scese le scale ed allungò la sua valigia a Etienne. “Andiamo” disse.

 

**************

Hermione sta tornando.

Questa era l’unica cosa che il suo cervello gli ripeteva all’infinito. Guardandosi bene dal ricordargli anche la seconda parte della frase di Harry.

Per sposarsi.

Ma l’unica cosa che lui continuava a ripetersi era che Hermione stava tornando.

“Ron, che ti prende?” chiese Lavanda vedendo Ron ancora fermo davanti al caminetto con lo sguardo fisso nel vuoto, dopo che aveva parlato con Harry.

“Lavanda… devo dirti una cosa…”

“Uh-oh, dal tuo tono non si direbbe nulla di buono…” scherzò lei.

“Ascoltami, è una cosa seria. Ecco… Hermione sta tornando” disse alla fine lui.

Lavanda si ritrovò a trattenere il fiato senza sapere come reagire.

“Questo significa che… che tornerai da lei?” chiese con voce rotta, dopo parecchi minuti.

“Io… no… non lo so ancora… Però devo vederla. E parlare con lei.”

La ragazza gli girò le spalle.

“Sapevo che questo momento sarebbe arrivato. Sapevo che prima o poi ti avrei perso. Anzi, in realtà non ti ho mai avuto…” e cercò di trattenere una lacrima solitaria.

“Non dire così, Lavanda”

“È la verità Ron… Ho sempre saputo che chi teneva le chiavi del tuo cuore non ero io. Solo speravo che magari… magari avrei avuto ancora un po’ di tempo per stare con te…”

“Torna per sposarsi” disse lui cupo.

“Per… sposarsi?”

Lui annuì.

“Ma questo non ha la minima importanza. Io so già come finiranno le cose. Non hai mai smesso di amarla, non smetterai mai. Non puoi, e questo è quanto. So di essere stata solo un palliativo, ma è stato bello finchè è durato. Domani passo a casa tua a prendere la mia roba”

“Aspetta non… non dire queste cose. Io… io non so quello che accadrà. Senti, so che quello che sto per dirti è molto egoista ma… E se le cose non andassero come dici tu? Io avrei perso anche te e non credo di poterlo sopportare. Ti prego, aspetta” si avvicinò e le carezzò una guancia.

Lavanda fece un profondo sospiro. “Ron, non potete stare lontani. Io so come andrà a finire… Ma ti starò accanto, se tu lo desideri”

Lui la abbracciò stretta e le sussurrò tra i capelli “Sai, se non ci fosse stata lei, avrei potuto amarti come meriti”

“Lo so”

 

*************

 

Hermione prese il telefono e compose un numero. Immediatamente la voce del suo amico le rispose all’altro capo.

“Harry! Sono così felice di sentirti!!”

“Anche io, Hermione. Mi sei mancata. Senti, volevo dirti che stasera ci sarà anche Ron”

Un piccolo pugnale nel cuore.

“Con… ehm… con Lavanda”

Altro piccolo pugnale.

Ci fu un momento di silenzio, Hermione non sapeva cosa dire.

“Stanno insieme?” chiese dopo un po’.

“Sì, da quando tu l’hai, cioè, da quando vi siete lasciati… più o meno…”

Quante pugnalate poteva ancora sopportare il suo cuore?

“D’accordo Harry. Ci vediamo stasera”.

 Cosa si era aspettata? L’uomo più affascinante che lei avesse mai visto, onesto, intelligente, capace di amare come nessun altro al mondo, pensava forse che dopo quattro anni fosse ancora single?

No, non lo pensava. Ma lo aveva sperato.

Aveva sperato almeno che non avesse una storia fissa, che non avesse un legame serio. Bella pretesa, da parte sua.

Ipocrita, ecco cos’era. Lei, che per quattro anni aveva finto con un altro uomo…

Ma Lavanda? Proprio lei? Se non fosse stata tanto stupida quattro anni prima, tutto questo si sarebbe potuto evitare. Era arrabbiata. Con sé stessa, principalmente. E anche con Lavanda. Come aveva fatto a trovarsi al posto giusto nel momento giusto? Com’era possibile che fosse lei a essere accanto a Ron ora?

Non è che questo sentimento era un riaffiorare della vecchia gelosia degli anni della scuola?

E perché mai avrebbe dovuto essere gelosa di Lavanda se ora considerava Ron solo come un amico?

  
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