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Erano
passati quattro anni.
Quattro
lunghi anni dall’ultima volta che aveva messo piede in
Inghilterra. Dall’ultima
volta che aveva visto Ron.
E
ora, stava per tornare.
“Heather,
sei pronta? Dai, l’aereo parte tra poco!!” una voce
venne dal soggiorno al
piano di sotto.
“Sì.
Sì, arrivo Etienne” rispose.
Le
valigie erano già tutte pronte. Le cose messe in ordine in
vista della
partenza. Quello che proprio non le riusciva di fare era di mettere
ordine nei
suoi pensieri. Non sapeva dire al suo cuore di smettere di battere
all’impazzata. Non poteva impedire al suo stomaco di
annodarsi dolorosamente.
Stava per tornare a casa, stava per rivedere Ron.
La
sera prima, aveva avuto una lunga chiacchierata con Danielle. Sedute
sul divano
di casa sua, lei le aveva chiesto schiettamente come si sentiva.
“Non
lo so” aveva risposto Hermione. “Nervosa. E
agitata. E ansiosa. Ho un po’
paura, Danielle…”
“Hmmm…”
fece l’amica per tutta risposta, pensierosa.
“Hermione, non hai detto l’unica
cosa che volevo sentire. Dovresti essere felice. Questo avresti dovuto
dirmi.
Stai andando a sposare l’uomo col quale vivi da quattro anni.
La felicità
dovrebbe essere la sensazione più forte che provi. Ma invece
non lo è per
niente. Senti, io sono tua amica e devo dirti quello che penso. Non
credo
proprio che sposare Etienne sia una buona idea. Non lo ami. Non
l’hai mai
fatto. Non avete in comune altro che il lavoro. Non uscite mai. E non
è che
state chiusi in casa per fare altro, perché ho la vaga
impressione che nemmeno
a letto ci sia una grande intesa. Sei sicura di volergli fare questo?
Sei
sicura di volerti condannare ad una vita di noia e monotonia? Ne sei
proprio
certa?”
Aveva
ragione lei. Etienne non era stato altro che un tappabuchi per quattro
lunghi anni.
Non lo amava, ma aveva creduto che in qualche modo avrebbe potuto
riempire il
vuoto che si era formato dentro di lei.
Be’,
si era sbagliata di grosso.
“E
cosa pensi che accadrà quando rivedrai Ron?”
aggiunse Danielle.
“Io…
be’, sarà bello rivederlo. Ormai è
passato parecchio tempo dall’ultima volta
che l’ho visto. Certo, sarà un po’
strano, ma entrambi siamo andati avanti.
Abbiamo preso strade diverse, divise. Quello che c’era tra
noi è cambiato e ora
io credo di essere felice con Etienne” concluse Hermione
decisa.
Danielle
la guardò scettica.
“E’
la verità!” disse Hermione, ma non riusciva a
guardarla negli occhi.
“Sì,
certo. Come no. Vuoi dire che questi quattro anni con Etienne ti hanno
portato
gioia e felicità? Vuoi dire che non hai pensato a Ron
nemmeno una volta?
Andiamo…”
“Danielle
sono certa di stare facendo la cosa giusta” rispose, senza la
minima
convinzione nella voce.
Ma
un pensiero la colpì improvvisamente. Aveva finto per
quattro anni, e ora si
trovava in una situazione quantomeno difficile. No, non era per niente
certa di
volere una vita di non amore. Ma era un po’ tardi, no? Come
avrebbe fatto ad
uscirne?
Abbassò
la testa. “Forse hai ragione. Ma presto sposerò
Etienne e non è il momento di
avere certi dubbi. Inoltre…” continuò
titubante. “Sarebbe comunque troppo
tardi”
“Hermione,
non è tardi. Ti prego, dimmi che ci penserai ancora e bene
prima di farlo. Io
voglio che tu sia felice ma non vedo come potrai esserlo se sposerai
davvero
Etienne…”
Ora
che si avvicinava l’ora della partenza, tutto quello che le
aveva detto
Danielle le rimbombava nella testa e lei non riusciva a fermare i
pensieri.
Scese
le scale ed allungò la sua valigia a Etienne.
“Andiamo” disse.
**************
Hermione
sta tornando.
Questa
era l’unica cosa che il suo cervello gli ripeteva
all’infinito. Guardandosi
bene dal ricordargli anche la seconda parte della frase di Harry.
Per
sposarsi.
Ma
l’unica cosa che lui continuava a ripetersi era che Hermione
stava tornando.
“Ron,
che ti prende?” chiese Lavanda vedendo Ron ancora fermo
davanti al caminetto
con lo sguardo fisso nel vuoto, dopo che aveva parlato con Harry.
“Lavanda…
devo dirti una cosa…”
“Uh-oh,
dal tuo tono non si direbbe nulla di buono…”
scherzò lei.
“Ascoltami,
è una cosa seria. Ecco… Hermione sta
tornando” disse alla fine lui.
Lavanda
si ritrovò a trattenere il fiato senza sapere come reagire.
“Questo
significa che… che tornerai da lei?” chiese con
voce rotta, dopo parecchi
minuti.
“Io…
no… non lo so ancora… Però devo
vederla. E parlare con lei.”
La
ragazza gli girò le spalle.
“Sapevo
che questo momento sarebbe arrivato. Sapevo che prima o poi ti avrei
perso.
Anzi, in realtà non ti ho mai avuto…” e
cercò di trattenere una lacrima
solitaria.
“Non
dire così, Lavanda”
“È
la verità Ron… Ho sempre saputo che chi teneva le
chiavi del tuo cuore non ero
io. Solo speravo che magari… magari avrei avuto ancora un
po’ di tempo per
stare con te…”
“Torna
per sposarsi” disse lui cupo.
“Per…
sposarsi?”
Lui
annuì.
“Ma
questo non ha la minima importanza. Io so già come finiranno
le cose. Non hai
mai smesso di amarla, non smetterai mai. Non puoi, e questo
è quanto. So di
essere stata solo un palliativo, ma è stato bello
finchè è durato. Domani passo
a casa tua a prendere la mia roba”
“Aspetta
non… non dire queste cose. Io… io non so quello
che accadrà. Senti, so che
quello che sto per dirti è molto egoista ma… E se
le cose non andassero come
dici tu? Io avrei perso anche te e non credo di poterlo sopportare. Ti
prego,
aspetta” si avvicinò e le carezzò una
guancia.
Lavanda
fece un profondo sospiro. “Ron, non potete stare lontani. Io
so come andrà a
finire… Ma ti starò accanto, se tu lo
desideri”
Lui
la abbracciò stretta e le sussurrò tra i capelli
“Sai, se non ci fosse stata
lei, avrei potuto amarti come meriti”
“Lo
so”
*************
Hermione
prese il telefono e compose un numero. Immediatamente la voce del suo
amico le
rispose all’altro capo.
“Harry!
Sono così felice di sentirti!!”
“Anche
io, Hermione. Mi sei mancata. Senti, volevo dirti che stasera ci
sarà anche
Ron”
Un
piccolo pugnale nel cuore.
“Con…
ehm… con Lavanda”
Altro
piccolo pugnale.
Ci
fu un momento di silenzio, Hermione non sapeva cosa dire.
“Stanno
insieme?” chiese dopo un po’.
“Sì,
da quando tu l’hai, cioè, da quando vi siete
lasciati… più o meno…”
Quante
pugnalate poteva ancora sopportare il suo cuore?
“D’accordo Harry. Ci vediamo stasera”.
No,
non lo pensava. Ma lo aveva sperato.
Aveva
sperato almeno che non avesse una storia fissa, che non avesse un
legame serio.
Bella pretesa, da parte sua.
Ipocrita,
ecco cos’era. Lei, che per quattro anni aveva finto con un
altro uomo…
Ma
Lavanda? Proprio lei? Se non fosse stata tanto stupida quattro anni
prima,
tutto questo si sarebbe potuto evitare. Era arrabbiata. Con
sé stessa,
principalmente. E anche con Lavanda. Come aveva fatto a trovarsi al
posto
giusto nel momento giusto? Com’era possibile che fosse lei a
essere accanto a
Ron ora?
Non
è che questo sentimento era un riaffiorare della vecchia
gelosia degli anni
della scuola?
E
perché mai avrebbe dovuto essere gelosa di Lavanda se ora
considerava Ron solo
come un amico?