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Autore: Unlesslove    19/12/2012    0 recensioni
“Ma perché non ti apri amico! Suvvia non mi obbligare ad usare le maniere forti!” – e si metteva come per tirargli un pugno –“dai armadietto non fare il timido apriti che devo andare in classe!” – il ragazzo ad un tratto si girò verso di mè e …
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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liam 345









Mi rigiravo nel letto da ormai troppo tempo, non volevo alzarmi non volevo vedere nessuno, volevo solo stare a pensare, è strano come quando ci si ferma un attimo a pensare si diventi tristi perchè ci si rende conto dell'immensità delle cose che ci circondano, di come noi siamo degli esseri insignificati, e di come nonostante siamo inignificanti  visti come abitanti della terra siamo importanti per le persone a noi care  e di come una loro mancanza ci faccia stare male.
Prendo forza  e mi alzo dal divano dove mi ero assopita, la casa come avevo capito la sera prima non è la mia, cerco la cucina e appena la trovo ci entro così da cercare qualcosa da mangiare, ma appena entro mi si mostra davanti una scena dolcissima Emmet addormentato con la testa poggiata sulla spalla di Liam che ha la testa poggiata al muro dietro e la bocca semi aperta e un rivolo di saliva che gli cola dalle labbra.
Un leggero sorriso mi si forma sul viso, non vedevo mio fratello così rilassato da un sacco di tempo, mi appoggio allo stipite della porta rimanendo ad osservare ancora un pò la scena, poi decido di andare in bagno a vedere in che condizioni fossi.



DOPO 2 GIORNI......

 Sono impedi davanti lo specchio a controllare per la centesima volta se sono in ordine per andare a dare l'ultimo saluto a mia madre, ma come al solito trovo mille difetti in me, sono una ragazza bassa (1,60) e abbastanza muscolosa a causa dello sport che pratico, i capelli vaporosi e ricci di un marrone tendente al rosso e gli occhi marrone scuro incorniciano un viso ormai distrutto dalle troppe lacrime versate.
Mi giro di schiena pe vedere se si vede il segno delle mutande dai jeans neri che indosso,mi rigiro e controllo per l'ultima volta se il maglioncino è a posto le amate clarks nere pure prendo un bel respiro ed esco dalla camera, mi chiudo la porta alle spalle e scendo al piano terra dove trovo Emmet, Annabell e mio padre ad aspettami, senza proferire parola ci dirigiamo in macchina con destinazione chiesa.

Entrati nella struttura a dir poco opprimente ci sediamo in prima fila, la cerimonia inizia ed è come sempre uno strazio, il prete che blatera le solite parole per lui senza senso e tutti che si soffiano il naso e piangono, cerco la mano di mio fratello, la cerco perchè lui c'è sempre stato e sempre ci sarà è la mia unica certezza, appena trovo la  sua mano la stringo e lui fa lo stesso, ci scambiamo un occhiata veloce, piena di significati, poi lo sguardo si riperde nel muro ormai scostato della chiesa.

Finita la funzione e dopo le migliaia di condoglianze, la rimanenza della famiglia Smith ritorna a casa, nessuno aveva ancora proferito parola e la cosa iniziava a darmi sui nervi, non è che perchè notra madre era morta nessuno doveva più parlare! Decido così di rompere il silenzio con una semplice richiesta

"Papà potresti accendere la radio perfavore? " -tutto tace, dopo la domanda tutti hanno fatto finta di nonsentire nulla!

Mi stò iniziando ad arrabbiare, e non poco  decido che magari sono l'unica ad avere voglia di ascoltare la musica così mi metto  le cuffie e schiaccio play nello schermo dell Ipod , appena la macchina di mio padre si ferma sul vialetto di casa io prontamente scendo e corro in camera mia, non voglio avere nulla a che fare con tutti loro, mi avevano ignorato e questo mi dava molto fastidio, vogliono stare seduti uno di fronte all'altro a guardarsi in faccia, che lo facciano ma io non parteciperò!


è ormai da tre ore che ascolto la musica a palla, sono appallottolata tra le coperte con ancora su le scarpe, ad un tratto sento qualcuno toccarmi la spalla, mi giro trovandomi davanti mio padre che alza i lati della bocca cercando di dare forma ad un sorriso, mi fa sengo di togliermi le cuffie ed io eseguo prontamente ciò che mi è stato richiesto di fare.

"Coroline sò che è difficile questa situazione soprattutto costatando che sei nel periodo dell'adolescenza.....bla bla bla" - continuava a blaterare cose senza senso con paroloni che solo lui capisce quando ad un tratto la mia attenzione ricade sulle parole che sta pronunciando

"Mi dispiace molto ma io devo partire per l'arabia saudita, mi hanno trovato un progetto al quale non posso riunciare e a causa di questo tu e i tuoi fratelli resterete in codesta dimora, io farò ritorno ogni qual volta mene sarà possibile, mi dispiace molto funghetto"

Non ebbi nemmeno il tempo di spostarmi che lui mi strinse in un abbraccio e mi diede un bacio sulla fronte, dopo di che sene andò chiudendo la porta della mia camera alle sue spalle.


Sette giorni dopo.....

Sto
Stò andando a scuola a piedi come ormai d'abitudine, solo che questa volta non sono sola di fianco a me c'è Liam, da una settimana a questa parte ci siamo avvicinati molto, quasi ogni pomeriggio è a casa nostra e quando la sera torniamo dall'allenamento aspetta che mi addormienti per andarsene, non sò perchè ma lui mi ispira sicurezza e tranquillità.

"Allora oggi che materie hai?" - mi chiede lui per rompere il silenzio

"Geografia, Spagnolo, Inglese e letteratura inglese tu?"

"Tedesco, Inglese, educazione fisica "

"Perchè solo tre ore?"

"Esco prima da scuola"

"Perchè?"

" Arriva mia madre dall'australia e le voglio fare una sorpresa"

"Che bravo figliolo che si ritrova " - gli dico con il classico tono da presa in giro

"Smettila hahah"

"Figliolo modello lo chiamavano haha"

Ridendo e scherzando arrivammo a scuola e le 4 ore scolastiche volarono, mentre stavo tornando a casa a piedi, si accostò una macchina al marciapiede


"Coroline !!" - e se fossero stati dei rapitori !!! Io quella voce non la ho ma sentita!!

"Coroline !" - Aspetta questa però è la voce di Liam, mi giro e realizzo che la macchina di Liam era piena di ragazzi che muovevano energicamente la mano

"Ciao Liam !!! Mica dovevi andare a prendere tua mamma all'aereoporto? " - dissi avvicinandomi alla macchina

"Noooo altro che mamma siamo arrivati noi !!!! " -disse un ragazzo con degli occhi blu e una maglietta a righe

" Ha " - non sapevo che pensare non sapevo nemmeno l'esistenza di questi amici

"Comunque sono Louis !!! " - disse il ragazzo spogendosi e porgendomi la mano

"Coroline piacere ! Io ora devo andare ci vediamo domani mattina Liam? "

"Sì sì, ma non vuoi un passaggio? " - le chiese Liam

"No grazie " - rispose la ragazza un pò scocciata

Dopo l'incontro con Liam Coroline non riusciva a smettere di farsi domande su quie ragazzi, come mai Liam non gli aveva detto del loro arrivo? Perchè non le aveva mai parlato di loro?






  
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