You are pain.
Dolore.
C'è solo dolore intorno a te.
Fuori e dentro di te, cosa c'è? Il vuoto, il nulla, è tutto freddo e scuro, l'unico lampo di luce, simile ad un fulmine, è il dolore, che percorre l'animo, saetta attraverso gli occhi, spezza la spina dorsale e ti fa cadere a terra, agonizzante. Ti raccogli su te stessa, cerchi di comprimerlo, raccoglierlo in un punto della pancia e poi provare ad eliminarlo come se fosse una maglietta sporca.
Ti scoppia la testa, troppi pensieri, troppi problemi.
Stringi convulsamente il cuscino fra le mani, inghiottendo lacrime amare che come al solito non vogliono uscire.
Deglutisci più volte, respiri velocemente, ti raccogli le ginocchia al petto, come a voler riempire l'enorme vuoto che c'è lì.
Ma non puoi, sotto le costole c'è solo un immenso buco nero, che divora tutta la felicità e ti restituisce solo il dolore.
Cazzutissimo dolore.
E per cosa, poi?
Per chi?
Perché?
Non sai dare una risposta precisa. Per tutto e per niente. Per ogni singola cosa che c'è nella tua vita e per tutte le fottutissime cose che mancano.
Ti dondoli sui talloni, cercando di calmarti.
Fra poco tua madre tua madre tornerà e tu dovrai essere perfettamente calma.
Ti trascini fino al letto e t'infili sotto le coperte, stai tremando.
Mordi il cuscino per non urlare.
La tua testa non ha un ordine, è un continuo susseguirsi di parole, immagini, pensieri, luce.
A poco a poco ti addormenti, con il corpo esausto, la testa che scoppia e gli occhi secchi, come sempre.
Cosa c'è adesso intorno a te?
Il vuoto, solo e sempre il vuoto, nero ed insensibile.
E tu, tu cosa sei?
Dolore, solamente dolore.