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Autore: _Mezzosangue_    20/12/2012    7 recensioni
[Finale 3 stagione] Klaus è vivo, l'incantesimo di Bonnie non ha funzionato.
Cosa succederà adesso a Elena?
Klaus è deciso a portala con se via da Mystic Falls ma, la proposta di Caroline lascerà tutti senza fiato.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11

 
 
Tornando da casa Salvatore Elena cercò di sbollire la rabbia prendendosela con qualsiasi cosa incontrasse in strada, tirando calci come se fosse un pallone su un campo di calcio.
Non ci posso credere!Urlò nella sua testa.
Era sicura di non aver mai visto i fratelli Salvatore più d'accordo su qualcosa di come lo erano stati fino a poco fa. Si era meravigliata di Stefan quando le aveva detto, per la cinquantesima volta forse, che non aveva intenzione di fare proprio niente.
Stava combattendo contro quei due da settimane, ormai.  Dopo quello che era successo con Luka, era ancora più convinta di dover salvare  Caroline, ma ovviamente, nessuno le dava ascolto. Non aveva mai chiesto di essere protetta, nè a Stefan, nè a Damon, nè a Caroline o a qualsiasi altro cittadino di Mistyc Falls, nessuno aveva mai creduto che fosse capace di badare a se stessa o di scegliere con la propria testa e questo la irritava tantissimo.
Certo, era infinitamente grata a tutti per le loro attenzioni e per averle dimostrato che le volevano bene in un modo che nessuno avrebbe osato fare ma, quante persone erano morte a causa sua?
Troppe.
Cominciando dai suoi genitori e finendo con Alaric.
Certe volte si chiedeva se non avesse dovuto morire quel giorno insieme a sua madre e suo padre, ma poi, pensava a Jeremy, al fatto che sarebbe rimasto solo e immediatamente scacciava quel pensiero deprimente.
Pensando a Caroline, si rese conto che adesso era lei quella sola e in balia di un mostro; non riusciva a non sentirsi in colpa per ciò che aveva fatto. Come avrebbe potuto convivere con tutti questi rimorsi?
Sarebbe stato meglio abbandonarsi a Klaus sapendo, almeno, che quelle persone a lei care erano al sicuro.
Il problema era che nessuno glielo avrebbe permesso.
Vorrei tanto essere una ragazza normale, pensò sconfortata, aprendo la porta di casa.
-Jeremy ci sei?- gridò affacciandosi verso il piano di sopra.
-Sono in camera mia!- Rispose il ragazzo per poi spuntare dalla ringhiera di fronte alla camera - Tutto Okay?-
-Si, ero con Stefan e Damon- Abbassò lo sguardo sentendo la rabbia bollire di nuovo -Non vogliono aiutarmi a salvare Caroline-
Il ragazzo scese le scale e le andò in contro rassicurandola.
-So che è dura, ma Caroline sa badare a se stessa lo sai. Ha fatto una scelta, nessuno l'ha costretta-
-Non fate altro che ripeterlo!- Scoppiò la sorella - Ha fatto una scelta, ha preso una decisione, beh, le decisioni posso cambiare! E se adesso si fosse pentita di quello che ha fatto e stesse aspettando che noi, che considera i suoi amici, la andassimo a riprendere?-
-Anche Matt la pensa come te, più o meno- rispose lui, non prendendosela minimamente per la sfuriata di Elena.
Per quanto la sorella volesse tenerlo al di fuori di tutto quel dolore, la verità era che Jeremy era cambiato, non era più quel ragazzino problematico di prima,probabilmente era molto di adulto persino di lei.
Vedendo che Elena non rispondeva, lui continuò.
-Ho incrociato lo sheriffo questa mattina, sembrava in partenza... credo che la scelta di Caroline abbia ferito lei più di tutti. Beh, è sua madre-  disse - credo che volesse riprendersi la figlia-.
-Quale madre non lo vorrebbe? Ma Liz non è stupida, sa chi è Klaus e cosa può farle; non andrà mai a cercarli- Rispose Elena con più calma.
Dopo un breve silenzio carico di tensione, Elena dichiarò di voler andare a dormire e Jeremy filò di nuovo in camera sua chiedendole di svegliarlo domani prima di andare a scuola.
La scuola era un altro argomento che ora, dopo tutto quello che era successo, le sembrava superfluo. Forse sarebbe stato meglio ritirarsi completamente e accettare l'idea di non riuscire mai a prendere il diploma, dato che aveva passato più giorni ad ammazzare vampiri che a spaccarsi la schiena sui libri ma, Caroline ci teneva tanto, perciò decise che lo avrebbe fatto per lei.
Salita in camera, sistemò il letto e infilò il pigiama, dormire ormai era diventato più facile senza il pericolo costante di Klaus.
Quella notte riuscì a dormire senza sognare, perciò quando il campanello suonò, svegliandola, credette di essere in un sogno. Era troppo stanca per alzarsi, persino nel sogno,così lasciò perdere. Qualcuno bussò di nuovo, e di nuovo; a quel punto Elena cominciò a pensare che non stesse succedendo davvero nella sua mente e si costrinse ad alzarsi. Uscì dalla sua camera e gettò un occhiata sulla porta semichiusa di Jeremy. Il ragazzo dormiva.
Sbadigliò e barcollò fino alle scale aggrappandosi al corrimano per non cadere.
Il campanello suonò di nuovo e lei cominciò ad irritarsi.
Giuro che se è Damon gli conficco un paletto nel cuore personalmente.
Aprì la porta già pronta a scaraventare una montagna di parolacce su chiunque avesse di fronte ma, quando se la ritrovò davanti, improvvisamente rimase senza parole.
Caroline.
La vampira era sconvolta, gli occhi erano rossi e gonfi e, ancor prima che Elena potesse dirle qualcosa, le gettò le braccia al collo e la strinse forte.
Elena ricambiò l'abbraccio, più felice che mai; adesso aveva seri dubbi sulla vera natura di quella scena.
Fa che non sia un sogno, supplicò.
-Caroline! Sei davvero tu?- Elena cominciò a piangere.
-Sono io , sono io- ripeté la ragazza sciogliendo l'abbraccio. Sorrise, vedendo le lacrime dell'amica. Elena l'abbracciò di nuovo,presa dalla felicità di quel momento.
Poi si staccò di botto, rendendosi conto che, in effetti, lei non avrebbe dovuto trovarsi lì.
-Un attimo, che è successo?-  domando. Poi, guardando il viso della ragazza disse - Hai pianto, Caroline, d-dov'è Klaus?-
La vampira singhiozzò sul punto di piangere - Oh, Elena... Klaus... mia madre...-  si accasciò a terra in preda ai singhiozzi bagnando il pavimento con le sue lacrime.
Elena spinse la porta e la chiuse prima di inginocchiarsi davanti all'amica e abbracciarla.
-Car, cos'è successo? Klaus ti ha fatto del male?-
-Elena? Ma che... Caroline!- Jeremy sbucò alle spalle della sorella sbadigliando. Alla vista di Caroline gli occhi gli si sgranarono increduli.
-Jeremy per favore, chiama Stefan e Damon- gli disse Elena.-  e anche Bonnie-
Mentre il fratello correva in cucina a fare le telefonate, Elena cercò di portare Caroline in salotto; la fece sedere sul divano e le offrì un fazzoletto per asciugare le lacrime.
-Mi dispiace- esclamò lei
-Non preoccuparti, mi racconterai tutto quando sarai pronta- le disse dolcemente l'amica.
I Salvatore arrivarono dopo pochissimi minuti, nel frattempo Caroline si era già quasi calmata del tutto. Stefan, quando la vide s'illuminò, evidentemente contento.
Damon invece, si limitò a chiedere se dovesse aspettarsi un attacco a sorpresa da Klaus; entrambi, erano increduli sul fatto che lui non fosse lì.
-Forza biondina, vuoi dirci cos'è successo o no?- la incalzò Damon.
-Damon!- lo ammonì Elena.
-Che c'è?-
-Potresti essere più comprensivo!-
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo in modo esasperato e si rivolse al fratello - Dai Mister gentilezza, provaci tu-
Stefan si inginocchiò di fronte alla vampira e le disse- Caroline,qui sei al sicuro okay? Dimmi, perché sei così sconvolta?-                                                                                      
La ragazza annuì, pronta a parlare. Elena capì che per lei doveva essere un enorme sforzo, stava cercando di mantenere la calma.
-Mia madre... è morta- disse.
Tutti rimasero di sasso.
Com'è possibile?
-Liz? - disse Damon - Sei sicura?-
-È successo davanti ai miei occhi!- esclamò Caroline. - Ero in albergo con Klaus, lui non c'era... poi sono spuntati Tyler e mia madre dicendo di volermi portare via, ho provato a dirgli che non poteva funzionare, che lui li avrebbe uccisi, ma non mi hanno ascoltato e, quando Tyler ha rifiutato di andarsene lui ha ucciso mia madre- Scoppiò di nuovo in lacrime, mentre il resto del gruppo dovette sforzarsi a respirare.
Nessuno meglio di me sa cosa sta provando.Pensò Elena comprendendo la disperazione dell'amica.
-Poi cos'è successo?- la incoraggiò Damon.
- Lui... se ne è andato.-
Andato?
-Andato?-
-Andato- confermò. - Tyler mi ha riportata qui, mia madre, adesso si trova a casa... ma, io non riesco a guardarla- Elena la strinse forte facendo da cuscino alle sue lacrime.
- Dov'è Tyler adesso?- chiese Elena.
-Gli ho detto che mi serviva tempo-
Elena non si sentì il cuore di chiederle qualcos'altro.
Quando arrivò Bonnie, raccontarono la storia anche a lei, Jeremy cercò di chiamare anche Matt, ma il cellulare squillò parecchie volte a vuoto così gli lasciò un messaggio. Le tre amiche si strinsero in un abbraccio infinito e decisero che, per le ore che restavano prima dell'alba avrebbero dormito tutte lì, e Caroline non sarebbe mai rimasta sola.
Il giorno seguente la notizia della morte dello sheriffo si propagò in quasi tutta la città, la causa della morte ovviamente venne accuratamente occultata dal sindaco e dal medico  come semplice infarto.
Elena sapeva che non era la prima volta che succedeva una cosa del genere ma,era comunque un colpo forte, pensare a Liz, che l'aveva vista crescere, come morta.
Caroline, nel pieno della disperazione, aveva confessato a Bonnie e Elena che pensava fosse colpa di Tyler.
-Se avesse rispettato la mia decisone, tutto questo non sarebbe successo- aveva detto.
In quel momento Elena riuscì a comprendere di aver sbagliato a passare tutto quel tempo combattendo per cercare un modo per salvarla,visto com'era andata si rese conto di aver avuto torto per tutto il tempo.
In cuor suo però, sapeva che l'amica non diceva sul serio; non era da lei dare la colpa a qualcuno per una cosa che non sarebbe dovuta succedere.
Una volta, credendo che dormisse, la sentì dire -Perchè l'ha fatto?L'avrei seguito comunque- ma non sapeva se si riferisse a Tyler o a Klaus. Ma dopotutto, perchè avrebbe dovuto riferirsi a Klaus?
 
 
 
Due giorni dopo il suo arrivo a Mistyc Falls, Caroline si stava preparando per il funerale di sua madre. Era a casa, davanti allo specchio, cercando la forza per riuscire a indossare l'abito nero che Elena le aveva preparato. Tyler era fuori in macchina che l'aspettava, non gli aveva ancora detto niente su quello che provava, non nè aveva ancora la forza ma, ormai tra loro si era creato un sipario così spesso che probabilmente anche il ragazzo se ne era accorto. La notte del suo arrivo, aveva riflettuto su quello che era successo. Klaus si era dimostrato esattamente per quello che era. Un assassino. Se per un solo secondo lei aveva pensato che potesse essere diverso, che lui potesse essere diverso, ormai non  lo credeva più. Si convinse che forse era stato lui a spingerla ad andarci a letto, perché come poteva averlo fatto di sua volontà? Quella teoria, però, se ne andò dalla sua testa, tanto velocemente quanto era arrivata. In fondo sapeva di averlo voluto; credeva davvero di star quasi per innamorarsi, se non lo era già.
Comunque, ormai non aveva importanza. Uccidendo sua madre Klaus aveva ucciso anche quella piccola fiamma di speranza.
Non poteva perdonarlo.
Aveva deciso, si sarebbe vendicata.
Avrebbe dovuto ucciderlo già molto tempo fa.
Si vestì velocemente e pensò a come nascondere quel disastro che erano i suoi occhi. Sapeva che al funerale non avrebbe pianto perché aveva versato già tutte le lacrime che aveva in corpo. Uscì di casa qualche secondo dopo, vestita e truccata, raggiungendo l'auto di Tyler ferma davanti al vialetto.
Il ragazzo era appoggiato allo sportello del passeggero in abito elegante, con un espressione evidentemente colpevole sul viso.
Non avevano ancora parlato da quando erano tornati ma Caroline sapeva che prima o poi qualcuno avrebbe dovuto iniziare il discorso. Di sicuro non quel giorno.
-Hey- lo salutò Caroline.
-Hey- ricambiò lui, aprendole la portiera del passeggero.
La ragazza salì in auto e presto si ritrovò a cercare il coraggio di scendere davanti alla chiesa. Le gambe avevano cominciato a tremarle.
Sii forte Caroline.Si disse.
-Tutto bene?- le chiese Tyler notando il suo nervosismo.
-Si- Per quanto una che ha perso sua madre possa stare bene.
Cominciava a pensare che in quella città troppa gente era diventata orfana.
La vampira scese dall'auto e si avviò insieme al ragazzo verso l'entrata. Si sedette nella prima fila di panche, al fianco di Elena.
Per tutto il tempo Caroline restò come ipnotizzata dai suoi stessi pensieri, la cerimonia, le persone che parlavano di sua madre, erano per lei come delle ombre.
Non ascoltare, era l'unico modo per rimanere lucida e non farsi prendere dal panico.
La cerimonia si spostò nel cimitero. La tomba venne trasportata da un gruppo di volontari fino al sepolcro dove il pastore pronunciò le sue ultime benedizioni.
Caroline, che per tutto il tragitto era stata attaccata al braccio di Bonnie, vide con la coda dell'occhio qualcuno avvicinarsi alla buca e lanciare una rosa rossa prima che cominciassero a coprire il tutto con la terra fresca. Un brivido, che non aveva niente a che fare con la pioggia fredda che colpiva gli ombrelli, le corse lungo la schiena quando si accorse che la persona che aveva fatto quel gesto era Klaus.
Era lì, vestito elegante, come se fosse stato invitato.
L'aria si era fatta improvvisamente più densa;Caroline poteva sentire i muscoli dei suoi amici irrigidirsi quando i loro occhi si posarono sull'ibrido in abito scuro confuso nella mischia di persone lì presenti.
Questo è troppo!Urlò Caroline nella sua testa.
Era arrabbiata, avrebbe voluto prendere Klaus e infilzarlo cento volte per quello che aveva fatto, e ancora di più perché aveva osato presentarsi lì, dove tutti erano riuniti in memoria di sua madre. Stando in quel cimitero lui infangava tutto.
-Voglio che se ne vada- Sussurrò la vampira all'amica continuando a fissare il ragazzo sperando di incenerirlo con gli occhi, ma lui sembrò non notarla neanche.
-Sta calma Caroline, non puoi fare una scenata davanti a tutta la città- le ricordò Bonnie.
La vampira cercò di calmarsi. Bonnie aveva ragione, doveva aspettare.
Quel raggio di tempo che passò fu per Caroline come una tortura, quando finalmente la cerimonia finì Caroline disse a Bonnie che non ce la faceva più ad aspettare, la ragazza si offrì di accompagnarla credendo che fosse pericoloso andare da sola ma Caroline le disse di no, chiedendole di dire anche a gli altri, nel caso volessero seguirla di lasciarla andare da sola.
Vide Klaus allontanarsi dalla parte opposta all'uscita lanciandole un occhiata. Evidentemente era un segnale; voleva che lo seguisse.
S'incamminò a passo svelto verso l'ibrido abbattendo le barriere che impedivano alla rabbia di esplodere. Non le importava fare qualcosa di stupido, l'unica cosa che voleva era sfogarsi.
-Tu!-  Lo chiamò notandolo di spalle di fronte a un albero. Il ragazzo si voltò appena prima di essere scaraventato contro la corteccia dalla ragazza.
-Che diavolo sei venuto a fare? Vuoi prendermi in giro? Oh, dimenticavo. L'hai fatto per tutto il tempo!-
-Caroline, non ti sembra di esagerare?- rispose lui, con la solita non curanza.
-ESAGERARE? Hai ucciso mia madre!-
-Beh, se proprio vuoi saperlo- disse mentre con uno strattone si liberava dalla presa della ragazza- Se il tuo ragazzo non mi avesse minacciato non sarebbe successo-
-Che significava quel fiore?-
Il ragazzo sospirò, piantando i suoi occhi in quelli di lei- Che mi dispiace-.
Caroline restò per un attimo senza parole. Era la prima volta che sentiva uscire una cosi sincera scusa dalla bocca del ragazzo. Ma, questo non cambiava niente.
-Ti dispiace! Ti DISPIACE!Cosa dovrei farmene delle tue scuse?-
-Non ho detto che ti chiedo scusa. Ho solo detto che mi dispiace. Mi dispiace che tu sia circondata da un branco di incapaci che sanno solo andare alla ricerca di missioni suicide-
Lo sapevo.
Almeno, non ha ancora fatto quel suo sorriso strafottente.
-Come al solito, non ti smentisci mai.- rispose, cercando di darsi una calmata. Non poteva vincere contro Klaus -Che sei venuto a fare qui? Per uccidermi e completare l'opera?-
-Sai benissimo che non potrei ucciderti- Disse lui. Per un istante Caroline ebbe come la sensazione che dicesse sul serio.
-E invece forse dovresti- disse lei mantenendo lo sguardo duro - perché, se non mi uccidi tu, allora sarò io ad uccidere te-
Non le sembrava ci fosse qualcos'altro da dire, così si voltò e cominciò a camminare verso l'uscita ma Klaus la fermò afferrandola per un braccio.
-Aspetta. Non ho ancora finito- disse. Caroline si liberò con uno strattone.
-Beh, io si invece. Non ho nient'altro da dirti-
-Rispondimi, dimmi cos'ha significato per te quella volta- La sua espressione era un tormento, non c'era traccia di ironia o scherno.
-Non so di cosa parli-
Invece sapeva benissimo a cosa si riferiva e lui lo sapeva.
-Lo sai invece. Vuoi sapere cosa provo io? - Le disse, avvicinandola a lui.
-No, non vo...-
Caroline non  riuscì mai a finire la frase perché improvvisamente le sue labbra erano incapaci di parlare. Klaus la stava baciando.
Caroline cominciò a vergognarsi. Vergognarsi delle emozioni che stava provando. Non c'era odio, non c'era rabbia, c'era...amore.
 Cosi non va bene  si disse, prima di respingere il ragazzo e allontanarlo.
Lui era l'assassino di sua madre, non poteva farlo.
- Sta lontano da me!- gli disse- Non importa cosa è successo, non importa cosa ho provato o cosa provo. Non ti perdonerò mai Klaus!-
 
 
 
*Nel prossimo capitolo (anche se ancora non so quale!)*
 
-Avanti, fallo Caroline. Mi hai in pugno- La incoraggiò Klaus, fissandola in volto come se il paletto puntato sul suo petto nudo non fosse qualcosa di cui preoccuparsi.
Caroline, sopra di lui, cercò di non tremare mentre la mente le suggeriva di spingere con tutta la sua forza e strappare il cuore dell'assassino di sua madre.
Se non si fosse decisa a fare in fretta, presto sarebbe stato troppo tardi.
 
 
 
*Angoletto autrice*
 
Salve gente!
Lo so, stavolta ci ho messo daaavvero parecchio.  Mi scuso con tutte.
Sta diventando un abitudine eh? Sono stata per parecchio tempo influenzata e senza internet :(
Comunque, come al solito vi chiedo un parere su cosa ne pensate di questo capitolo e, magari, di cosa vi aspettate nei prossimi!
Spero di poter rispondere a tante recensioni!
A presto (spero)!
 
 
 
  
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