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Autore: French18    20/12/2012    1 recensioni
Elisabeth quando entra nell'istituto Corner's non sa che la sua vita verrà completamente stravolta da Laurel e Matt che diventeranno i suoi migliori amici ma sopratutto da Daniel. Un ragazzo che sembra essere uscito da una rivista di moda. Tra amicizia, litigi, incomprensioni e amore riuscirà Elisabeth ad arrivare sana e salva fino alla fine dell'anno ?
[ Dal capitolo 8 ]
La preside si volta verso noi due. Merda. Lo sapevo che Kate è una stronza.
" Ma bene ! Complimenti. Siete contenti adesso ? "
" Io si " dice sicuro Daniel.
E' impazzito ? Decido di sostenerlo.
" Anch'io sono contenta. Almeno abbiamo messo un po' di allegria in questo posto " dico con voce sicura.
" Venite in presidenza con me. Subito. "
" Non possiamo andarci a prendere una cioccolata calda ? Conosco un bar dove la fanno davvero buona " dice Daniel facendo scoppiare a ridere le persone intorno.
" Io preferisco una crêpe alla nutella " dico facendo una smorfia da bambina capricciosa.
" In presidenza ! Subito ! "
La voce della preside non ammette repliche. Io e Daniel ci guardiamo e sorridiamo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Cap.23 – Tornare a casa

 

<< E' stato un piacere conoscerti, Elisabeth. Abbiamo passato dei bei momenti insieme e poi devo ammettere che... >>

Millicent si interrompe e mi guarda sorridendo.

<< Che... >> chiedo curiosa.

<< Che il tuo ragazzo con il cappello da renna è davvero carino >>

Scoppio a ridere.

<< Ho provato a farglielo indossare di nuovo... ma non mi ascolta. Mi continua a dire : Altro che ragazzo carino e coccoloso, sembro un cretino. Però sono riuscita a fargli una foto >>

Le faccio vedere la foto che ho fatto due giorni fa a Daniel con il cappello da renna.

<< E ovviamente ho chiesto a sua figlia di farmene una copia, che ho deciso di regalare a lei >>

Millicent prende la foto che le porgo.

<< Grazie, Elisabeth. Questa foto finisce nel mio ufficio >>

Dopo aver salutato tutti prendiamo le nostre valigie e usciamo fuori dall'albergo. Aiutiamo l'autista del pullman a ritirare i nostri bagagli poi iniziamo a salire sul mezzo. Daniel è dietro di me che sta salutando ancora una volta Millicent.

Una volta seduti, guardo fuori per l'ultima volta cercando di memorizzare più particolari possibili.

Accanto a me si è appena seduto Daniel che mi prende una mano.

<< Pronta per tornare a casa ? >> mi chiede.

Si riferisce sicuramente all'istituto. Mi viene fuori una smorfia strana.

<< Io tornerò a casa solo tra qualche settimana. Quando sarò a New York nella casa dei miei genitori >> dico con tono incolore.

 

 ****

 

<< Ti rendi conto ? Un falò sulla spiaggia. Non è una cosa stupenda ? >>

E' questa la frase che Laurel continua a ripetermi da due giorni. L'altro ieri quando siamo tornati dalla gita siamo stati avvertiti che per Capodanno andremo a fare un falò sulla spiaggia.

Non è il periodo adatto perchè fa davvero freddo ma tutti vogliono andarci perchè poi ci saranno anche i fuochi d'artificio.

<< Laurel, anch'io ero presente quando ce l'hanno detto. Quindi potresti smetterla di ripeterlo ? >>

dico seria.

Da quando siamo tornati sono ogni giorno sempre più nervosa. Ho chiesto più volte alla preside un colloquio ma mi ha sempre detto che ha molte cose da fare e di riprovare dopo le feste.

Ma io non voglio aspettare. Tra pochi giorni sarà il mio compleanno e appena mi lasceranno il permesso voglio tornare subito a New York, a casa.

C'è solo un piccolo problema. Daniel non ha ancora compiuto 18 anni. Il suo compleanno è il 12 febbraio. Due sono le possibili scelte che posso fare.

La prima, stavo pensando che posso tornare a New York e poi Daniel mi raggiungerà. Ma non mi ispira molto. Preferisco averlo accanto quando tornerò a casa.

La seconda invece è aspettare che Daniel compia gli anni e poi partire insieme.

Ne parlerò con lui. Per adesso voglio solo godermi questi ultimi giorni di questo anno che sta per finire.

 

 

<< Liz, non ti senti bene ? Oggi non hai mangiato niente >> mi dice Matt.

Scuoto la testa e sorrido.

<< No, sto bene. E' solo che ultimamente ho troppi pensieri per la testa >>

Lui si alza e si viene a sedere vicino a me.

<< Sai, vero, che sei hai qualche problema puoi parlarne con me ? >>

<< Si,si. Lo so. Però non sono sicura di quello che mi frulla per la testa. Quando riuscirò a dare un nome a questa ''cosa'', se avrò dei problemi, ti dirò tutto >>

Lui sorride e mi scompiglia i capelli.

Mi sento in colpa. Ho detto una bugia. So benissimo cos'ho...

E' da un po' che mi chiedo come sarà tornare a casa. Lo so, avevo detto che non ci avrei più pensato ma è più forte di me.

Certo ci saranno i miei amici, Daniel ma... i miei genitori no.

Un bacio sulla guancia mi distoglie da i miei pensieri.

<< Tutto bene ? >> mi chiede Daniel sedendosi.

Anche Laurel arriva con un vassoio pieno di cibo.

<< Certo >>

Altro sorriso.

Altra bugia.

 ****

 

Manca un giorno solo a Capodanno. Tutti sono in fermento e non vedono l'ora di andare in spiaggia.

Io e Daniel siamo appena rientrati da una passeggiata in giardino.

Appena chiude la porta si gira verso di me e mi guarda in un modo strano.

<< Liz, sputa il rospo. Cosa ti succede ? >>

Mi giro verso l'armadio e inizio a mettere a posto i miei vestiti.

<< Cosa dici ? Sto benissimo >>

Lui non risponde e rilascio un sospiro sollevata. Forse non mi farà altre domande.

<< Basta ! Non prendermi per stupido ! Si vede da un miglio che c'è qualcosa che non va ! >>

Io continuo a ripiegare le mie maglie.

Lui mi afferra per un braccio e mi fa voltare verso di se. E in quel momento guardandolo negli occhi non riesco più a trattenermi.

Calde lacrime iniziano a scendere dai miei occhi. Daniel mi avvicina a sé e mi abbraccia.

<< Ti prego, Liz. Non farmi preoccupare. Dimmi cos'è che ti preoccupa >>

Tiro su col naso e continuo a stringerlo forte.

<< Ho p-paura di non essere a-abbastanza forte. Voglio tornare a casa ma h-ho paura di n-non riuscire a n-non pensare a loro. Stare in quella casa mi... mi ricorderà tutti i momenti che ho vissuto con loro. Io...io.. >>

Non riesco a finire la frase.

Daniel continua a passare la sua mano sulla mia schiena.

<< Shh...Adesso calmati. Prendi un bel respiro..>>

Mi fa staccare da lui.

<< Dai, facciamolo insieme. Un bel respiro >>

Dopo averlo fatto mi sento già un po' meglio.

<< Bene, adesso ascoltami attentamente. I miei genitori mi hanno lasciato qui quand'ero molto piccolo. Non ho un ricordo di loro. Non ho niente. Ma tu sì. Ed è per questo che quando tornerai a casa dovrai avere sempre il sorriso e continuare a pensare a tutte le cose che hai detto o fatto con loro. Non vorrebbero mai vederti così triste. E poi non dimenticare che io sarò con te >>

Dopo aver finito di parlare porta le sue mani sulle mie guance per eliminare le ultime lacrime. Poi si apre in un grande sorriso.

<< Grazie ! >> esclamo abbracciandolo di nuovo.

<< La mia piccola Elisabeth >> sussurra vicino al mio collo dopo averci lasciato un bacio.

Passa qualche minuto, poi mi viene in mente una cosa.

<< Daniel ? >>

<< Mh.. >>

<< Hai voglia di suonare qualcosa con la chitarra ? >>

Annuisce e si volta verso l'armadio.

<< Come mai questa richiesta ? >> dice mentre tira fuori la custodia della chitarra.

Passo una manica della maglia sulla mia faccia per asciugare le ultime lacrime.

<< Me lo avevi promesso tempo fa... >>

Lui senza dire niente si siede sul letto, tira fuori la chitarra e inizia a strimpellare qualcosa per vedere se lo strumento è accordato. Poi, finalmente inizia a suonare. La melodia all'inizio sembra una ninna nanna ma poi diventa sempre più veloce e ritmata.

Daniel suona per cinque o sei minuti, non ne sono sicura. Perchè per me il tempo si è arrestato.

Quando finisce di suonare non dico niente mi limito a spostare lo sguardo da lui alla chitarra.

<< Allora, sono stato così pessimo ? Perchè non dici niente ? >> mi dice con la faccia da cucciolo bastonato.

Pessimo ?!? E' fantastico in tutte le cose che fa ma in questo momento ho solo una cosa da dirgli.

<< Quanto sei sciocco, Daniel ? >> gli dico scoccandogli un bacio sulla guancia.

 ****

 

Toc. Toc.

<< Avanti >>

Entro nell'ufficio della preside. Lei mi guarda con aria scocciata.

<< Posso parlarle ? >> chiedo sperando in una risposta affermativa.

<< Si, certo. Siediti. Allora ? Cosa mi devi dire di così importante che non può essere rimandato ? >>

<< Volevo sapere se dopo che avrò compiuto 18 anni posso andarmene da qui e tornare a casa mia o.... >>

Lei non mi fa finire neanche la frase ma mi azzittisce con un gesto della mano.

<< Mi hai fatto perdere tutto questo tempo solo per chiedermi una cosa banale. E' ovvio,tesoro, che una volta raggiunta la maggiore età potrai andartene e fare quello che vuoi >>

Questa donna è davvero....'' simpatica''.

<< Bene, grazie per l'informazione >>

Mi alzo e dopo aver salutato esco dall'ufficio. Scommetto che se non le avessi detto niente quando sarei dovuta partire mi avrebbe creato dei problemi.

Appena metto un piede fuori vengo trascinata via da Laurel che grida come una pazza.

<< Muoviti, Liz !! Tra due ore dobbiamo andare in spiaggia e tu sei ancora conciata così !! Forza, c'è molto da fare !! >>

Non oppongo resistenza perchè so che sarebbe tutto inutile.

Seguo Laurel nella sua stanza.

<< Laurel, ti avverto. Io non metto niente di scollato o vestitini leggeri >>

<< Certo, certo >> sussurra mentre cerca qualcosa nel suo armadio.

Tira fuori dei jeans chiari e una grande felpa con sopra uno scoiattolo.

<< Allora, cosa ne pensi ? Questa sera voglio mettere queste cose ma non mi convincono >>

Sospiro felice.

<< Per una serata davanti ad un falò, secondo me, va benissimo. Ma come mai chiedi consiglio a me ? Non mi avevi definita : il mostro della moda ? >>

Lei arrossisce. E' la prima volta che la vedo arrossire. Cosa bolle in pentola ?

<< Matt, mi ha chiesto di essere la sua ragazza. Questa sera sarebbe il nostro primo ''appuntamento''>> mi dice.

<< Sono così felice per voi !! >> esclamo abbracciandola.

Lei ricambia l'abbraccio ma poi mi guarda seria.

<< Ehi, non pensare di scampartela !! Dobbiamo ancora occuparci di te !! >> urla cercando di afferrarmi. Riesco a sfuggire alla sua presa e ad uscire dalla stanza.

<< Ci vediamo stasera !! >> dico chiudendo la porta alle mie spalle.

Uff, salva per un soffio.

 

 ***

<< Pronta ? >>

<< Uhm, io sono nata pronta ! >> dico cercando di essere convincente.

<< Liz, per favore. Lascia da parte il tuo macabro umorismo. Non fai ridere >> mi dice Laurel.

<< Laurel ha ragione >> le dà corda Matt.

Ma... ma … che cattivi !

Finalmente Daniel ci raggiunge.

<< Pronto ? >> chiede questa volta Matt.

<< Certo, io sono nato pronto ! >>

E a quel punto è impossibile non scoppiare a ridere.

<< Bene, dopo questa possiamo pure smetterla di chiederci come fanno a stare insieme questi due >> esclama Laurel continuando a ridere.

Io e Daniel sbuffiamo e dopo ci giriamo andando verso il pullman che ci porterà in spiaggia.

Mi sento afferrare per un braccio.

<< Laurel... ma che fai e.. >>

<< Senti, Liz. Dopo Matt ed io, quando ci saranno i fuochi d'artificio, andremo a farci un giro >>

<< Un giro ?!? Laurel che stai dicendo ? >>

<< Uffa, allora l'ultima volta che siamo stati in spiaggia abbiamo visto una macchina che non funzionava più. Matt gli ha dato un'occhiata ed è riuscito a metterla a posto. Quindi, andremo a farci un giro >>

Sbuffo.

<< Cavolo, Laurel ! Ti rendi conto di quello che dici ? E' troppo pericoloso >>

Laurel non mi ascolta più, si gira e raggiunge gli altri.

 

 ***

Continuo a guardarmi in giro nervosa tenendo sotto controllo Laurel. Non posso farle fare una sciocchezza simile.

<< Tutto bene ? >> mi chiede Daniel.

<< Uhm, si. Mi stavo solo guardando intorno. Non vedo l'ora che sia mezzanotte >>

Daniel annuisce.

Passiamo il pomeriggio a rincorrerci e a giocare sulla spiaggia. Il sole pian piano inizia a calare.

<< Che bello ! Ci siamo quasi >> esclamo felice.

<< Non sapevo che i fuochi ti mettessero così di buon umore >>

Non rispondo ma continuo a saltellare felice.

La serata passa più velocemente di quanto pensassi. Mangiamo tutti accanto al falò. Laurel è sempre vicina a me. Forse ha cambiato idea su quello che vuole fare.

Qualcuno inizia a gridare che manca poco.

<< Forza, facciamo il conto alla rovescia ! 10 ! 9 ! 8... >>

Il conto alla rovescia finisce, in cielo iniziano a sparare i fuochi d'artificio.

Daniel mi bacia e mi augura un buon anno nuovo.

E poi... BUM !! Un botto pazzesco !

Ci voltiamo e ….

 

 

 

Angolo dell'autrice :

 

Toc, toc... Ok, so che vorreste ammazzarmi ma questa volta non è colpa mia per il ritardo. Ho avuto qualche problema con il sito che non accettava più il mio profilo e non mi faceva entrare O__o

Vabbe, lascio perdere le giustificazioni. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Cosa pensate sia successo ? Sono aperte le scommesse. Sono di fretta quindi rimando i ringraziamenti al prossimo capitolo che pubblicherò presto, promesso.

Nel frattempo vi auguro un Buon Natale e un felice anno nuovo.

Ciao !!

 

Francesca

 

 

  
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