Roy rimase a fissare ancora per un po' quel cerchio, non gli importava se avrebbe fatto tardi a lavoro quel giorno.

L'unica cosa che ora gli interessava in quel momento era il suo Edward.

Sarebbe stato disposto a mandare al diavolo tutto quello che era riuscito a costruirsi con fatica se avrebbe fatto tornare il suo Fullmetal.

Non si era mai perdonato una cosa.

Avrebbe dovuto andare con lui, chissà poi il giovane alchimista come avrebbe interpretato quel gesto.

=Sicuramente mi avrebbe dato del pervertito= si rispose e sorrise.

Piegò le gambe in modo da essere più vicino al terreno.

Sospirò, ormai sospirava sempre, aveva perso quella carica orgogliosa che era Roy Mustang.

Forse perché era proprio grazie a quel ragazzo che riusciva ad essere così.

Ora non gli importava.

Aveva perfino smesso di uscire con tutte le ragazze che gli ronzavano attorno, alcune erano davvero molto carine, ma lui le rifiutava senza nemmeno conoscerle.

Non gli importava più di essere quel "dongiovanni" come tutti lo reputavano.

Aveva smesso, non ce ne era il motivo per esserlo ancora.

Voleva solo lui.

Si ritrovò a pensare una cosa = È vero che quello che si ha sotto gli occhi non ci sembra importante finché non lo si perde = .

Abbassò la sua mano destra fino a toccare quel cerchio alchemico.

=Ti prego Ed, ritorna= disse infine.

-------

Edward rimase ancora un po' così.

Rimase in piedi a fissare un punto indefinito del suolo fino a pensare.

Di certo a pensare al suo Roy e di quanto fosse stato duro con loro il destino.

In oltre si continuava a rimproverare di tutte quelle volte in cui lui e il colonnello erano soli nell'ufficio dell'ultimo e quante volte avrebbe avuto l'occasione di aprire il suo cuore ma non ci era riuscito.

Tutte quelle volte a parlare di questa missione o di quell'altra...perché non aveva vissuto a pieno quei momenti?

Era una domanda che nella testa di Edward era come un promemoria che ogni dieci minuti gli risuonava fra i pensieri.

Smise di pensare a quella persona e pensò invece a suo fratello.

= Sarà in pensiero, meglio che vada = pensò mentre si voltava e si dirigeva verso l'uscita di quel luogo.

Tutto inutile.

Dopo pochi passi tornò indietro. Non voleva andarsene da lì.

Non riusciva a comprendere egli stesso cosa gli stava capitando. Era attirato da quel posto.

Come dargli torto dopotutto.

Ormai era disposto a sacrificare tutto, tutto ciò che aveva se servisse a riuscire a rivere lui, il suo colonnello.

Si avvicinò nuovamente a quel cerchio alchemico.

Si abbassò piegando le gambe e poggiò una mano, quella sinistra, su quel simbolo.

= Roy, voglio rivederti. Voglio poter stare di nuovo accanto a te =

-------

Da entrambi i mondi i due cerchi, toccati nello stesso istante, si attivarono aprendo dei portali ciascuno.

I due non riuscirono a capacitarsi di quello che stava accadendo.

Nessuno aveva utilizzato l'alchimia eppure si erano aperti.

Quegli insoliti esserini neri oltrepassarono il portale nel mondo dove si trovava Edward.

Si avvicinarono a lui e gli si aggrapparono alle braccia e alle gambe trascinandolo con loro dentro il portale.

Il povero giovane cercava di liberarsi ma invano.

Dietro a loro la porta si chiuse facendo aprire quella davanti a loro dove venne fatto uscire Edward.

Dall'alto, nel cielo del mondo dove si trovava Roy, si aprì un piccolo passaggio dal quale cadde un ragazzo.

Roy lo fissò come se fosse incantato.

Una coda alta, capelli biondi quasi dorati, quelle stesse iridi color del sole, gli stessi lineamenti.

Non poteva essere vero, era senz'altro un'allucinazione.

Voltò lo sguardo su un altro punto per poi tornare a guardare quel ragazzo.

Non era un'allucinazione.

Era davvero il suo Edward quello.

Tutto nel giro di pochi secondi e il colonnello, ormai generale, si mise a correre verso quel ragazzo.

-Edward?!- disse mentre gli si avvicinava.

Il ragazzo si guardò attorno, non vi era nessuno oltre a loro due.

-Ehi, Edward- disse Roy arrivando davanti al ragazzo.

Questo si alzò e notò che quell'uomo ce l'aveva con lui.

-Parli con me?- domandò infine.

-Certo, con chi altri altrimenti- disse sorridendo.

Era felice di essere riuscito ad averlo indietro, non sapeva come era stato possibile ma non gli importava.

Il ragazzo lo guardò un po' stupito.

-Ma ci conosciamo?- domandò con un po' di timore il giovane.

Roy iniziò ad irritarsi.

-Che scherzo idiota Fullmetal- disse seccato.

-Ma io non la conosco e poi chi sarebbe questo Edward? E Fullmetal? Mi deve aver scambiato per qualcun altro- disse Edward un po' impaurito perché non capiva cosa stesse accadendo.

A Roy invece gli si spezzò il cuore.

Possibile che lui non lo ricordasse?

E che non ricordasse nemmeno il suo nome?

Finito il terzo, lo dedico alla mia nee-san (Nemesi) per tutto quello che ha fatto e fa per me (sperando che gli piaccia)^^

baci liena

  

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