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Autore: antonio maida    20/12/2012    1 recensioni
prima un vampiro, poi i suoi due sosia. meno male che c' è Chanel, senza di lei non sarei mai sopravvissuto, A NULLA E A NESSUNO!
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le domande erano tante, ma non avevo nessuna risposta, nessuna certezza, solo tanta paura, anche perché non avevamo nemmeno una cosa a nostro favore, l’ unica era che l’ altro vampiro stava distraendo un sosia di Miriam. Nel frattempo che io facevo tutte queste riflessioni, il vampiro nel tentativo di prendere Chanel ruppe la scrivania con un pugno e provocò delle crepe sul pavimento oltre al fatto che la casa non aveva più il soffitto perché l’altezza del vampiro era maggiore di quella del soffitto partendo dal pavimento. Poi fece finta di colpire me, ma mi evitò, così io e Chanel scendemmo dalle scale per fuggire, ma proprio in quel momento la casa tremò: era il vampiro che tirò un altro pugno, questa volta sul pavimento, e anche volontariamente. Così le scale crollarono e noi due rimanemmo sepolti sotto i resti delle scale, ormai la casa era distrutta, c’era solo il pavimento del primo piano. Fortunatamente arrivarono i vigili che fecero evacuare la zona, ma scapparono sapendo che non potevano fare nulla, ne tanto meno sapevano che io e Chanel eravamo sepolti sotto tutti quei detriti. Il vampiro abbandonò la casa, pensando che eravamo deceduti. Poi Chanel riuscì a liberarsi da quei cosi di dosso e riuscì ad uscire… Poi scavò nel tentativo di trovarmi, e ci riuscì, anche perché io e lei eravamo coperti dal tavolo della cucina e lei mi tenne la mano tutto il tempo, quindi sapeva dove cercarmi. Dopo avermi fatto uscire da lì, nascondendoci dietro le macchine man mano che avanzavamo, seguimmo il vampiro, sperando che ci potesse condurre dalla vera mamma di Chanel. Fortunatamente eravamo illesi, quindi potevamo proseguire con calma. Arrivammo fino a un magazzino da dove provenivano delle urla, poi Miriam ritornò alle sue forme originali e entrò, avevamo la risposta a una domanda, sapevamo che la vera Miriam era lei: quella con la maglietta rossa e i Jeans. Ma ora dovevamo scoprire se quelle urla erano della vera mamma di Chanel. -Possiamo dire che abbiamo risposto a una domanda e mezzo…- dissi sottovoce a Chanel. Lei con un sorrisino disse –e si…ma non parlare, ti ricordo siamo circondati da vampiri, loro possono sentirci anche se parliamo a bassissima voce-. Infatti, detto fatto! La vera Miriam gridò: -tappate la bocca a quella cosa-(riferendosi alla mamma di Chanel, quindi sapevamo che lei era la vera). Chanel si alzò (era accovacciata perché era nascosta dietro la macchina ) e si rivolse al vampiro ¬¬–cosa sarai tu! Lei è un essere umano, tu sei un vampiro, e i vampiri sono “una cosa”, precisamente una cosa sovrannaturale, diciamo… SCHIFOSA! PROPRIO COME TE!- . Io mi misi la mano davanti gli occhi, Chanel non poteva fare cosa più sbagliata di quella che aveva fatto! Poi Miriam diventò rossa, idem i suoi occhi e i denti erano ancora più aguzzi, affilati e lunghi di prima! Credo proprio che eravamo prossimi a un combattimento, e non dei miglior per Chanel. Se lei partiva veramente con la famiglia, in qualche modo lei poteva tornare da me a Los Angeles, ma se sfida Miriam non credo proprio… sapendo che poteva essere l’ ultima frase che io le avessi detto, le dissi una cosa che le avrei sempre voluto dire: - Chanel, sta attenta, non stiamo giocando, scappiamo!- -no! Ora quel vampiro schifoso se la vedrà con la vera Chanel Jhonson!- -sei la solita testa dura…quanto meno ricordati che io ti ho sempre amato, anche quando stavo con Vanessa, e credo che ti amerò per sempre…-
  
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