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Autore: He has gone away    20/12/2012    0 recensioni
'Lessy non ti merita'
'Chi scusa?'
'Lexy!'
'No,hai detto Lessy'
'Oh,ma andiamo.Lo sai pure tu che ha una faccia da cane!'
'In effetti'
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ho la minima idea di quanto sia durato il viaggio, forse un’oretta o due, ma chi se ne frega, l’importante è che sia riuscita a riposare. Sento qualcuno invocare il mio nome, la voglia di aprire gli occhi è minima, perciò non lo faccio. Sono una delle vittime della pigrizia,si. 
–Ahi!- urlo spalancando gli occhi –Ma sei matto?- Siamo fermi nel taxi, io e Vittorio. Qualcosa mi dice che siamo arrivati a casa –Perché l’hai fatto?- continuo a urlargli posando tre dita sul braccio, nel punto esatto dove quella piccola peste mi ha lasciato i segni di un morso.
– Perché non mi hai dato le caramelle- risponde con molta tranquillità, balzando fuori dal taxi. Guarda te, pure strafottente è quella peste. Lo guardo torva scendendo dal taxi ancora assonnata e cercando di non cadere sul marciapiede di faccia. La casa non è come me l’immaginavo: bianca con il tetto ramato, il vialetto in pietra e l’erbetta tutt’intorno. No, non è nemmeno una casa. E’ una villetta a due piani, con l’ingresso in pietra beige e il tetto blu. Più moderna di quello che mi aspettavo. Dio sembra di essere in una favola.
–Beh, benvenuta nella nostra umile casa-  Francesca fece gli onori di casa. Alla faccia dell’umile casa, sembrano due! Zio non ha badato a spese,eh.  –Vieni- continua- te la mostro - La seguo con lo sguardo stralunato. Ogni stanza è sempre più bella, il salotto, la cucina, perfino le scale a chiocciola sono stupende. E io adoro le scale a chiocciola! Mi divertirò a fare su e giù per la casa. Al piano inferiore c’è anche una saletta per i giochi. Saliamo al piano superiore. La camera di Francy e di zio è enorme, sarà due volte grande di quella che ho io in Italia. La camera di Vittorio è anch’essa grande, non quanto quella dei genitori, ma abbastanza spaziosa. Bisogna dire che è piena di giocattoli di qualsiasi genere tutti in ordine messi in fila, per essere un bambino di cinque anni è più ordinato di me. Aspettate, cinque..forse sei. No quattro, non ricordo. Sono una frana in queste cose, che cugina orrenda, non ricordo nemmeno quanti anni ha. Boh, diciamo che ne ha cinque e mezzo và.  –Questa è la camera degli ospiti- mi informa. Entro per osservarla meglio
–E’ molto accogliente- dico sorridendole –mi troverò bene-
-Ma che hai capito,tu non dormi mica qua-
-Ah,no?-
-Su,vieni- Mi porta davanti ad una porta infondo il corridoio,prende la chiave dalla tasca e la infila nella serratura –tu dormirai qui-fa cenno di entrare. Ero in fibrillazione,se tutte le altre camere erano fantastiche,tutte ben arredate, la mia lo sarà pure. Ma perché l’avevano chiusa a chiave,che ci fosse nascosto qualcosa di importante dentro? O che avessero rapito e nascosto una persona e io dovevo fargli compagni? Apro la porta e … non ho parole. La camera è vuota,più che altro spoglia. C’era solo il letto, la scrivania e un armadio. Tutt’e tre in legno.
–Ma è vuota!- le sbraito contro
–Tuo zio ha voluto lasciarla così perché vuole che questa sia solo la TUA stanza-  mi dice accentando la penultima parola –Sa’ che hai dei gusti un po’, come dire, difficili e per questo vuole che la personalizzi tu stessa a tuo piacimento. Bene ti ho detto tutto, ti lascio alle tue cose- esce dalla stanca ,chiude la porta e se ne va. Nemmeno il tempo di ringraziarla, che già è sparita.

Spazio autrice.
Belle fanciulle, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Ogni volta che apro Word per scrivere il capitolo successivo, non vedo altro che la pagina bianca. Questo 'parto' è stato un po' complicato, con mamma a letto che mi chiama ogni cinque minuti, il telefono di casa che squilla in continuazione e i compiti che cercano di distrarmi...rimanere concentrata è impossibile. Bene, come sempre vi chiedo una piccola recensione, così per invogliarmi a continuare a scrivere c: Confido in voi. E come la Peazer vi lascio con tanti besos xxxxxxxxxxxxxxxxxx
Hasta la vista chicas,
Chiara.
  
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