Era stato irresponsabile, semplicemente irresponsabile. Era venuto meno alla parola data, all’impegno di apprezzare quella che ormai era diventata sua moglie.
Anais c’era riuscita, era riuscita ad incantarlo e lui s’era lasciato andare.
Il Re di Gerusalemme, il padre di Jolanda, sapeva. Ma teneva ai titoli, alla gloria del genero.
Jolanda aveva soli tredici anni, come poteva vivere accanto a lui, un imperatore potente, rispettato ed esaltato?
E lui, mai come in quel momento, si sentì davvero il “Puer”, il ragazzino della Puglia; un ragazzino incapace di assumersi le proprie responsabilità.