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Autore: ucancallmethief    21/12/2012    0 recensioni
Ognuno fa degli errori nella propria vita e spesse volte ci si pente. Delle volte però, gli errori portano dei bei avvenimenti nella vita di qualcuno, come accade a Miah...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mancava meno di mezz’ora allo spettacolo di mia cugina Gypsy. Avrebbero interpretato “il brutto anatroccolo” al teatro di Leeds.
Appena arrivate c’erano già tutti i genitori e partenti vari ed i posti erano quasi esauriti, insolito per una recita di scuola materna. Decidemmo, allora, di sederci quasi agli ultimi posti, affianco ai genitori di Colin, visto che il fratello, andava all’asilo con Gypsy.
Il sipario si aprì e le luci si assopirono. Mi sono sempre piaciute le recite, infatti a scuola ne prendevo sempre parte. La cosa bella è il legame che si crea con gli altri, gli abiti a volte insoliti e l’interpretare personaggi che non rispecchiano te stesso.
-Glen, potevi inventarti scuse migliori questo pomeriggio- esordì.
Rise. –Era un modo carino per farlo venire- rispose dispiaciuta.
Aveva ragione e non nego il fatto che mi sarebbe piaciuto che lui fosse venuto, ma la gente avrebbe cominciato a parlare di lui e di chi fossimo io e Glen, inventandosi migliaia di fandonie.
La recita fu molto divertente, soprattutto vedere Gypsy vestita da paperella che prendeva in giro l’anatroccolo, interpretato dal fratello di Colin, chissà perché l’avevano fatto interpretare a lui, ma nel suo caso e in quello del fratello non c’era speranza che diventassero dei bellissimi cigni.
-Per questa sera ho un programma fantastico- disse mia cugina appena uscite dal teatro.
-Cosa?- chiesi entusiasta. Le sue iniziative erano sempre di mio piacimento.
-C’è una festa universitaria a Bradford ed ho pensato che…-
-Glenna, sai che odio le feste!- ribattei.
-Ma è la festa della mia università. E ci sono ragazzi, ragazzi e ragazzi- concluse ridendo.
-Glen, io sono il bradipo delle feste- infatti non le amavo molto. Sono sempre stata un tipo che cerca di nascondersi dietro a vestiti o ad uno schermo e che le danno fastidio gli occhi puntati addosso, figuriamoci se avrei messo piede ad una festa universitaria piena di ragazzi che cercano di toglierti i vestiti in qualsiasi modo.
-Per favore- disse con gli occhi dolci.
-Tra te e Zayn non so chi sia più manipolatore- esclamai avvicinandomi alla macchina.
-Ah, questo Zayn sempre in bocca. Non ti sarai mica innamorata?-
Risi nervosamente ed entrai in auto.
Dopo esserci cambiate a casa andammo all’università di Bradford dove Glenna frequentava “giustizia criminale applicata” e non ho mai capito di cosa si tratti.  Dal nome doveva avere a che fare con i morti e la cosa mi raccapricciava abbastanza da scacciare il pensiero dalla mia mente.
Entrammo in auto e lei era sorridente, così sorridente che se non avessi accettato mi sarei ripetuta infinite volte che ero una buona a nulla da non aver capito che lei ci teneva tanto ad andare a quella festa. Nonostante la sua gamba rotta era bellissima : indossava una camicia lunga beige che le cadeva a pennello; io, sotto il suo consiglio, indossavo un tubino rosa con un fiocco nero che mi cingeva sotto il seno, era troppo estroso per me e mi sentivo a disagio e non facevo altro che nascondermi dietro di lei. Ero davvero patetica.
Arrivate all’università notai che c’era davvero tantissima gente e Glen, essendo lo spirito delle feste, ogni secondo parlava con persone diverse ed in dieci minuti avevo conosciuto si e no trenta persone, un record per me. Infatti cominciai a sentirmi abbastanza scomoda, tutti che chiedevano “di dove sei?”, “cosa studi a Londra?, “cosa ci fai qui?”, “come ti chiami?” e altre domande che non facevano altro che aumentare il mio imbarazzo e la voglia di scappare dalla festa.
Guardandomi intorno mi accorsi che c’era Jeff: lui guardava mia cugina con occhi da innamorato e visti gli immensi favori che lei mi aveva reso, decisi, senza farmi vedere, di andare a parlare con lui.
-Jeff…-
-M…Miah?- chiese sbalordito.
-In persona- risposi con aria minacciosa.
-Cosa ci fai qui?-
Gli lanciai un’occhiata.
- Senti..-
-Tranquillo Josh, non ho intenzione di riempirti di botte, anche se sarebbe una buona idea, ma sono cose che riguardano voi. Bhè, sta arrivando, la lascio a te, ma mi raccomando. Se le accade qualcosa sei morto!- esclamai con tono minaccioso.
Mi rassicurò e subito volò da lei; quest’ultima alla sua vista sorrise e nuovamente la vidi felice.
Mentre loro due parlavano, io decisi di uscire fuori al cortile dell’università. C’erano molti ragazzi, di tutte le etnie che parlavano tra loro ed io, vagavo senza una meta tra di loro, mi sentivo come un pesce fuor d’acqua. A queste feste mi ci trascinava sempre Monica ed andarci senza di lei e Geoff mi faceva un effetto strano anche perché mi mancavano da morire.
-Miah, dove sei?- mi chiese Zayn al telefono. Mi aveva appena chiamata.
-Sono a Bradford con Glenna che è voluta andare ad una festa-
-Non mi hai detto nulla- disse con tono scocciato.
-Scusami, ma Glen mi ha teso una trappola-
 -Io sono nei dintorni. Possiamo vederci un po’, che dici?-
-Certo, io sono qui all’entrata- risposi entusiasta e riagganciai.
-Ciao, sei Miah?- chiese un ragazzo sedendosi al mio fianco. Era alto, magro, capelli castani ed occhi marrone scuro. –Carino- pensai.
-Sì- risposi un po’ sbigottita, ma doveva essere un amico di mia cugina.
-Si parla molto di te-
-Di me?- chiesi sgranando gli occhi.
-Sì, di te e di Zayn Malik. Vi hanno visti a Leeds-
-E quindi?- dissi nervosamente.
-Miah!- esclamò qualcuno dietro di me. Era Zayn, fortunatamente.
-Ciao- risposi un po’ stralunata dall’affermazione precedente del tipo.
Mi abbracciò e lanciò un’occhiata furiosa al ragazzo che si dileguò nel giro di due secondi.
-Chi era quello?- chiese nervosamente.
-Malik, sei geloso?- dissi ridendo.
-Sì- rispose stritolandomi nel suo abbraccio.
Risi e senza badarci, gli presi la mano ed uscimmo dalla struttura. Decidemmo di andare ad un fast food, a dire il vero, la decisione fu mia. Avevo fame!
-Ma guardati, ti sei sporcata tutta!- esclamò ridendo.
Mi guardai le mani e vidi che un po’ di maionese vi era caduta sopra, lo guardai furibonda e mi pulì. Mentre finivo il mio panino, mi accorsi che Zayn mi guardava in modo strano, con gli occhi attenti, mordendosi quelle labbra così belle e perfette.
-Che c’è?- chiesi cercando di capire cosa c’era che non andava in me.
-Dovresti vestirti più spesso in questo modo. Sei più bella del solito- rispose mordendosi ancora il labbro inferiore.
-Mi spiace, questa sarà l’unica occasione della tua vita in cui mi vedrai conciata così-
-Veramente ti ho visto anche al matrimonio- esclamò ridendo.
-Questa sarà l’ultima volta- risposi nervosa.
Finita la mia cena, ci andammo a fare una passeggiata mentre, questa volta era lui che mi faceva da guida turistica. Mi raccontava delle sue marachelle da piccolo con i suoi amici, dei luoghi che frequentava con loro e dove portava le ragazze ai vari appuntamenti.
-Visto che come cantante fai schifo, datti al turismo- dissi ridendo.
Mi guardò negli occhi per due secondi e poi disse –Tu ami la mia voce-
Non risposi. Aveva ragione. Ogni volta che lo sentivo cantare il mio cuore si restringeva, come se ci fosse un nodo che lo intrappolava e che rendeva difficile anche un semplice battito. Era l’unico cantante che riusciva a trasmettermi tutto solo facendo vibrare le sue corde vocali.
-Tra due giorni avremo un meet & greet a Manchester vuoi venire con noi? Dopo andremo a salutare i giudici di X-factor, ci sono le audizioni-
-Io ad X-factor non ci metto piede!- esclamai nervosamente.
Mi guardò perplesso. –Perché?-
-Lasciamo stare- dissi sedendomi su una panchina. Lui, si accese una sigaretta e si sedette al mio fianco.
-Dovresti smettere di fumare-
-Ti da fastidio?-
-Non proprio, mi da fastidio la “puzza” e poi… Hai una voce bellissima, non rovinarla-
Sorrise ed io, in preda a non so che, mi avvicinai e lo abbracciai, poggiando la testa sul suo petto. Riuscivo a sentire i suoi battiti che, di colpo, si fecero sempre più intensi e veloci. Dopo un po’ sentì la sua mano accarezzarmi i capelli e la sua bocca avvicinarsi alla mia fronte e baciarla.
Era da un mese che avevo bisogno di tutto questo, avevo bisogno di lui, della sua pelle e del suo cuore.


SPAZIO ALL'AUTRICE :)
Ciao ragazze e buona fine del mondo! LOL
ecco qui il mio seguito, scusate ma
non ho avuto tempo.
xx

 
  
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