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Autore: Vahly    07/07/2007    4 recensioni
Draco ed Harry hanno una relazione di solo sesso... o almeno così dovrebbe essere. Ma il biondino nasconde qualcosa che non vuole dire al compagno, mentre Harry scopre che forse c'è n modo per riavere indietro il suo padrino...
Non tiene minimamente conto del sesto libro.
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry, Remus/Sirius
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap

Capitolo: 04/ 12 (in prosecuzione)

Pairing: Draco-Harry

Raiting: Nc17
Avvertimenti: yaoi, shounen ai, slash

Cap. 04 – Il marchio parte 01

– Allora, hai deciso?

– Sì. Mio padre mi ha mandato un gufo ieri, e la cerimonia del marchio avverrà oggi…

Piton lo guardò, sconvolto.

– Oggi? E perché non mi hai detto nulla?

– Ero… ero troppo agitato e… non me l’aspettavo. Ieri mi sono comportato davvero da stupido, in tutti i sensi.

Piton lo guardò non molto convinto.

– E che cosa hai intenzione di fare?

– Accetterò il marchio, ovviamente. Non posso sottrarmi…

Piton annuì.

– Capisco. E per la mia proposta? Cosa pensi di fare?

Draco sembrò pensarci un po’ su, per poi biascicare un non troppo convinto.

– Accetto.

– Bene, bene – disse Piton soddisfatto – vado ad avvertire Silente. Tu puoi tornare in camera.

– Ehm, c’è un problema…

Pigolò Draco.

– Sì?

– Mia… mia madre… lei verrà a prendermi a mezzogiorno. Fra io preparativi ed il resto, la cerimonia avrà luogo alle 5.00 di oggi pomeriggio, così domani potrò tornare a scuola, se tutto va bene.

– Mezzogiorno? Ma sono le 11.00 adesso!

– Appunto…

Piton alzò gli occhi al cielo.

– Problemi, sempre problemi…

Borbottò infastidito.

Draco tossicchiò un paio di volte, e provò timidamente a parlare di nuovo.

– Posso fare una domanda?

– Sì?

– Beh, ecco… anche lei è un mangiamorte… io credevo che voi sapeste tutto ciò che succede… insomma…

– Non sono stato avvertito perché hanno fatto le cose in fretta. Evidentemente ci sono stati dei problemi, o non avrebbero velocizzato il tutto a questo modo. Tantopiù che non solo la mia presenza non è indispensabile, ma soprattutto non avrei comunque potuto allontanarmi da Hogwarts, o sarebbe risultato sospetto.

– Già, è vero.

– Ora tornatene al tuo dormitorio a prepararti.

– Sì.

Draco era stremato, davvero.

Dopo aver lasciato Harry, la sera prima non aveva chiuso occhio, senza contare il nervosismo da pre-marchio… quel marchio che lui non voleva nel modo più assoluto, ma che si era ritrovato, in un modo o nell’altro, costretto ad accettare. Si odiava per la sua debolezza. Avrebbe potuto dire di no, avrebbe potuto restare con Harry e continuare la sua vita di semplice studente, e invece no! Stava mandando tutto a puttane per il volere di suo padre, per non correre troppi rischi… ma a quale prezzo? Dopotutto, non correva anche in questo modo dei rischi? Non rischiava di perdere tutto ciò che aveva? E se gli auror lo avessero scoperto? Che cosa avrebbe detto loro? Gli avrebbero creduto, se gli avesse spiegato che non voleva, non voleva davvero, che gli era stato imposto, che era una spia, che non era sul serio dalla parte di… insomma, dalla sua parte? Se gli avesse spiegato che aiutava Silente? Il ministro odiava Silente… Stare dalla parte del vecchiaccio non lo avrebbe aiutato granché. E Potter? Cosa avrebbe pensato di lui? lo avrebbe odiato? Non che avesse più molta importanza, ora, visto che non stavano più insieme, per colpa sua. Ma come l’avrebbe presa? E se fosse diventato un auror…? Se fossero stati destinati a scontrarsi faccia a faccia? Potter avrebbe trovato il coraggio di ucciderlo? O lui, di fare altrettanto? E se il lord oscuro gli avesse chiesto di ucciderlo, finché erano ancora a scuola? che cosa avrebbe fatto? E Pansy? Blaise lo sapeva, e si preoccupava per lui, ma l’amica? Lei era sempre stata contraria, ed aveva rifiutato di farsi marchiare. Certo, non era la stessa cosa, dato che era stata una proposta del padre, e non del signore oscuro, ma… Lei ce l’aveva fatta. Lui, lui no. Theo era stato contattato dal padre per lo stesso motivo, ma aveva preso tempo. Per qualche motivo cercavano giovani reclute… e Draco era stato l’unico coglione ad accettare, alla fine, a non trovare la forza di ribellarsi. Si odiava, davvero.




Quando arrivò in camera, trovò Blaise ad aspettarlo.

– Allora? Novità?

– Lasciamo perdere

– Ehi, che hai? Sei uno straccio!

Draco gli sorrise tristemente, e si buttò sul letto, con lo sguardo fisso verso il soffitto.

Blaise gli si sedette accanto, e lo guardò un po’ preoccupato.

– Ho notato che ieri hai ricevuto un gufo…

Draco annuì stancamente.

– Era mio padre. Oggi c’è la cerimonia.

– OGGI? Ma… ma come…? E tu?

– Io andrò, e mi farò marchiare.

– Ma sei scemo?

– Ho accettato la proposta di Piton…

– Sei lo stesso un kamikaze.

– Un kami-che?

– Lasciamo perdere… Ma perché hai accettato? Insomma, potevi sempre…

– No che non potevo. Questa non è un’idea di mio padre, ma un ordine preciso del signore oscuro.

– Certo che non può essere un’idea di tuo padre, visto che è in prigione.

Draco scosse la testa.

– Era.

– Che vuoi dire?

– Ti ho detto che il gufo era il suo, o sbaglio? È evaso, assieme ad altri mangiamorte. La notizia ancora non è trapelata, non credo che ad Azkaban vogliano far sapere che dopo Black qualcun altro è riuscito a tagliare la corda, però… è a casa, e presiederà la cerimonia. E credo che il signore oscuro potrebbe rivalersi su di lui, o su mia madre, se non accetto… questo, almeno, era ciò che si poteva leggere tra le righe del suo discorso… Quando ha detto la prima volta che intendeva fare di me un mangiamorte.

Blaise rimase di sasso, e gli occhi per poco non gli uscirono fuori dalle orbite.

– Vuol dire che hai parlato direttamente con lui?

Draco annuì.

– Sì. Ha voluto vedermi, prima dell’inizio della scuola. non volevo preoccuparti, e così non ti ho detto nulla…

Blaise era senza parole, e spaventato per l’amico. Sapeva quanto tutto questo avrebbe potuto essere pericoloso…

Ma si chiedeva per quale motivo il signore oscuro potesse volere un ragazzo così giovane, che ancora non aveva terminato gli studi… Poi ebbe un’illuminazione.

– E se ti chiedesse di uccidere Potter, finché sei qui?

Draco tremò leggermente, e strinse i pugni attorno alle lenzuola.

Era proprio ciò che temeva maggiormente, anche se non aveva avuto il coraggi odi porsi seriamente il problema.

E se gli avessero ordinato di uccidere sul serio Potter, che cosa avrebbe fatto lui?

Era rimasto sconvolto dal rendersi conto che avrebbe preferito morire, piuttosto che ammazzare Harry… Possibile fosse già a quel punto, anche se si erano visti solo per tre mesi? Il pensiero del corpo di Harry senza vita, però, lo faceva star male. L’idea di non sentire più la sua voce, e di non vederlo più ridere, né piangere… solo il suo corpo freddo, riverso a terra…

– È proprio quello che temo…

Disse flebilmente con appena un filo di voce.

Blaise annuì mestamente

– Deve essere dura anche solo l’idea di uccidere qualcuno…

Draco si alzò a sedere di fianco al compagno.

– Già. Blay… ti ricordi il ragazzo di cui abbiamo parlato ieri?

– Sì.

– L’ho lasciato, ieri sera.

– Cos’hai fatto? Ma dico io, non ti basta essere costretto a farti marchiare, ora anche questo! Ci tieni tanto a rendere la tua vita una merda?

Non aveva urlato, ma il torno era alto ugualmente. Solo dopo aver finito di parlare si rese conto delle lacrime che, silenziose, scendevano lungo le guance del ragazzo seduto accanto a lui.

– Scusa, Draco… non volevo, io…

Ma Malfoy scosse la testa.

– No, Blay… È vero, hai ragione, ma… io non posso stare con lui ed essere un mangiamorte. Non riuscirei più a guardarlo negli occhi, capisci? E se davvero il signore oscuro mi chiedesse di… io…

Blaise lo abbracciò, cercando di calmare i continui singhiozzi che lo scuotevano, impedendogli di parlare.

– Calmati, Draco… Avanti, non ti chiederà davvero di uccidere qualcuno… ed anche se lo facesse, troveremo una scappatoia.

Draco annuì, e si scansò da Blaise.

Si asciugò gli occhi prima di parlare ancora.

– Blaise, io… non ti ho detto chi è…

– No, non l’hai fatto. Quindi?

– Potter…

– Credo di non aver capito bene…

Mormorò Blaise con appena un fil di voce.

– Harry… Harry Potter… Capisci ora perché ho dovuto rompere con lui? Te lo immagini il salvatore del mondo con un mangiamorte?

Blaise scossa la testa, incredulo.

– Sei assurdo, Dray… con tanti ragazzi, in giro per Hogwarts… Perché lui?

– Non si può scegliere chi amare.

Rispose semplicemente il biondo.

– E a te è toccato il più complicato.

– Già. All’inizio abbiamo iniziato sul serio, per gioco… se avessi saputo che la cosa sarebbe andata oltre, forse non avrei mai iniziato con lui.

– Secondo me invece è un bene.

Draco non capiva.

– In che senso?

– Nel senso che forse lui potrebbe salvarti… stai precipitando sempre più in basso, Draco, te ne rendi conto? E lui… beh, non credo che ti lascerebbe affondare, se solo tu gli dessi la possibilità di salvarti.

– L’ho lasciato Blay… e ci è rimasto anche abbastanza male…

– Spiegagli la situazione!

Draco scosse la testa.

– No, Blay. Non voglio fargli correre altri rischi.

– Sei proprio cotto… lui lo sapeva, almeno?

– No. Era solo sesso, ufficialmente… ricordi?

Blaise scosse la testa.

– È inutile con te… totalmente inutile.

– Già. Ora è il caso che mi dia una sistemata. Fra un po’ mio padre sarà qui.

Blaise annuì.

– Sì, hai ragione. Ah, prima che mi scordi…

– Sì ?

– Ho litigato con Theo.

– Di nuovo?!

– Già. Così il professor Piton, stanco dei nostri continui battibecchi… mi ha trasferito in camera tua.

Draco gli sorrise.

– Quindi mi sono liberato di quei due cretini?

– Apparentemente… Beh, era solo questo. Ora vai a prepararti i bagagli!

– Sì.



Non passò molto, prima che Piton passasse a chiamarlo.

Lo informò dell’esito della discussione fra lui e Silente, di come avrebbero informato l’attuale capo degli auror, per far sì che non rischiasse di venir condannato, delle misure precauzionali che avrebbero preso per far sì che a scuola nessuno si accorgesse del marchio, e così via.

Draco non sentiva realmente ciò che gli veniva detto, così in fretta per non far attendere troppo Narcissa Malfoy, che sarebbe potuta diventare sospettosa.

Pensava a come sarebbe cambiata la sua vita, e considerò l’ipotesi di scappare in quel preciso momento. Non lo fece. Salì invece le scale dei sotterranei a testa alta, mostrandosi tranquillo e sicuro di sé stesso.

Rimase d’accordo con Piton che avrebbero parlato, una volta che fosse tornato.

Passando davanti la sala grande, dove gli altri stavano pranzando, intravide Harry.

Probabilmente anche il grifondoro lo notò, anche se distolse subito lo sguardo. Ma in quei brevi istanti in cui i loro occhi si erano incrociati, Draco lesse la sofferenza nei suoi occhi, e la preoccupazione. Probabilmente si stava chiedendo perché non fosse lì, al tavolo dei serpeverde, perché se ne stava andando. Chissà se aveva intuito qualcosa… Ma di sicuro c’era stato male, era evidente.

“Perdonami, Harry…” pensò Draco fra sé e sé, senza notare che, nei suoi pensieri, tendeva sempre più a chiamarlo per nome.

Blaise era già sceso, e forse stava ridendo e scherzando con i loro compagni.

Chissà se aveva guardato Harry, se aveva cercato di capire che cosa Draco ci trovasse in lui. Chissà se Pansy gli aveva chiesto che fine avesse fatto Draco. Chissà.



Quando vide sua madre, lei gli sorrise, e lo invitò a salire in carrozza, intanto che scambiava due parole con Piton.

Draco non riuscì a sentire che cosa si stessero dicendo, ed in fondo, nemmeno gliene importava granché. Arrivato a quel punto, voleva solo che tutto finisse al più presto.

Il cocchiere aveva saputo da Narcissa che Draco era stato prelevato da scuola per poter partecipare al matrimonio di un suo lontano cugino, e probabilmente, pensò Draco, suo padre aveva rifilato quella scusa a tutti. Così l’uomo seduto alla guida della carrozza cominciò a parlare di quando si era sposato, dei bei tempi andati e di quanto fosse bello essere giovani. Draco di tanto in tanto annuiva e commentava con frasi del tipo “Ha proprio ragione”, “È vero”, e “Lo credo anch’io”, ma non ascoltava ciò che gli veniva detto. Non ascoltava realmente nessuno da ore. In mente aveva solo un paio di occhi verdi, e le labbra morbide del suo ex-amante poggiate sulle sue. Voleva vedere Harry, voleva parlare con lui…

Quando Draco salì in carrozza, trovò Lucius ad attenderlo, nascosto da un incantesimo che impediva a chiunque fosse stato all’esterno della carrozza di vederlo. Draco si sedette di fronte al padre, che con l’aria soddisfatta, gli parlò di come sarebbe stata la cerimonia, e lo rassicurò dicendogli che non doveva avere paura, che certo, all’inizio fa male, ma poi passa subito. Gli ricordò che un Malfoy non prova dolore, e che era un grande onore per lui essere stato scelto. Infine, lo abbracciò, lasciando il figlio di sasso, e gli disse con affetto.

– Non devi preoccuparti, sa che sei giovane e inesperto. Non ti darà incarichi troppo difficili… e ricordati sempre che io sono qui.

Draco annuì.

Aveva finalmente ottenuto l’approvazione e la fiducia del padre, ma per qualche motivo non riusciva a sentirsi davvero felice.




NOTE DELL’AUTRICE


Spero di non avervi fatti aspettare troppo (ma in fondo, per i miei standard, una settimana non è poi molto, no?). Cosa ne pensate di questo capitolo? Un po’ credo di immaginarlo… non odiatemi ^^’’’ (almeno, non troppo)
Ringrazio tutti coloro che hanno letto e commentato: Tuta (ehi, io non sono cattiva! E poi TU hai scritto recensisci presto invece di aggiorna presto ahahaha), ggmalfoy (vedremo…), LCasssieP (beh, in parte l’ho spiegato nello scorso capitolo… in parte si vedrà più avanti ^^), aily (uhm… il fatto che tu la legga per la seconda coppia un po’ mi preoccupa, perché si vedranno parecchio più avanti, e per un bel pezzo sarà solo Harry-Draco – oh, ma non preoccuparti, arriveranno… vero, Harry è un po’ remissivo, me l’hanno fatto notare in tanti ^^ . Per Sirius non ti do anticipazioni, per i dialoghi, purtroppo è vero, spesso tendo a per dermici XD credo che avverrà anche più avanti… non ti da troppo fastidio, vero? Per la recensione del 3° capitolo, beh Harry… chiamarlo furbone è essere buoni. Credo che nel libro della Bowling, a parte alcuni sprazzi di genio donatigli da una fonte divina, sia fondamentalmente un idiota… è fesso poverino, che ci si può fare…) Lake (cough cough… ehm… non posso dirti nulla, però sì. A cosa si vedrà… hai ragione, avevano messo completa, ora l’ho modificato. Grazie per avermelo fatto notare) ximeng (grazie mille, sono felice che ti piaccia. Spero che continuerai a seguirla!)
Un bacione a tutti!
Vahly

   
 
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