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Autore: haroldsbook    21/12/2012    3 recensioni
Se vi aspettate una bella storia romantica beh avete proprio sbagliato. Harry è un ragazzo diverso, è quel genere di ragazzo che si umilierebbe per la ragazza che ama, che farebbe di tutto per farla sorridere e per renderla felice. Una ragazza l'ha capito, il suo nome è Juliette e anche lei di storie ne ha da raccontare. Tutto questo incorniciato da una profonda amicizia che supera i pregiudizi.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"I seen you somewhere" "where?" "in my dream"

"Io ti ho già visto da qualche parte"-disse Louis guardando la bella Cher che al suono di quella voce indirizzata a lei sobbalzò, Louis si portò la mano al mento con fare pensieroso e poi sorrise, illuminando la visuale di Cher – "Forse nei miei sogni"-disse Louis avvicinandosi a lei, Cher ruotò gli occhi e sorrise spingendo Louis dalle spalle, cercando di resistere all'istinto di baciarlo e di abbracciarlo. Quei meravigliosi occhi azzurri entravano dentro Cher cercando di leggere dentro di lei, dove tutto è confuso e caotico proprio come lei.
"Oddio Tomlinson sei proprio scontato"-disse Cher ravvivandosi un po' i capelli portandoseli da una parte soltanto, Louis rimase estasiato da quella mossa che poteva essere per tutti una cosa così comune da rimanere indifferente, ma per lui era qualcosa di paradisiaco. La cura che metteva nel posizionare i capelli e l'estrema minuziosità nel toccarli, era qualcosa di perfetto. Ed era qualcosa che lui aveva già visto fare a qualcuno...
"Come sai il mio cognome?"-chiese confuso Louis guardandola negli occhi nocciola, Cher boccheggiò cercando una risposta da dire senza sembrare una perfetta sciocca sotto il sorrisetto compiaciuto -"Allora sei tu quella che mi sogna"-sussurrò malizioso Louis avvicinandosi al suo orecchio accarezzandogli i capelli, Cher a quel contatto si sentì come in paradiso, tutti sparirono e non le importava più di niente.
"Sei... sei un giocatore della sq-squadra di football tutti ti conoscono"-balbettò imbarazzata Cher abbassando gli occhi nascondendo un sorriso, Louis sorrise lasciando beare Cher di quello splendore e annuì.
"Cher oggi hanno spostato le lezioni della Thompson"-disse Niall rivolgendogli un sorriso splendido, Cher sgranò gli occhi e fece gesto di tacere, Louis la fissò confuso.
"Canti?"-chiese Louis estasiato, Cher si battè una mano in testa e fulminò Niall con lo sguardo.
"... s-si"-rispose Cher, mentre Niall e Liam ridevano sotto i baffi. Cher era la più brava cantante dell'istituto e Niall era il solo a conoscere la sua vera identità. Si esibiva nelle partite, nei balli scolastici, in tutti gli eventi della scuola sotto falsa idendità per non farsi riconoscere, aveva questa strana paura e solo il biondino lo aveva scoperto.
"Grazie Niall"-disse tra i denti Cher fissandolo truce, Niall alzò le spalle dispiaciuto mimando con le labbra un mi dispiace.
"Wow allora sicuramente conosci quella splendida cantante che canta alle partite, cavoli ha una voce stupenda"-disse con aria sognante Louis guardando altrove, Cher sorrise.
"Si, sai Cher lui ha una enorme cotta per questa misteriosa cantante"-disse Harry accanto a Juliette che la guardava sorniona, doveva già aver capito tutto.
"Oh ma davvero?"-chiese confusa Cher, Louis fulminò Harry con lo sguardo, che alzò le spalle.
"N-n-non è proprio una cotta... diciamo che mi piacerebbe tanto conoscerla"-disse balbettando Louis, Juliette poggiò i gomiti sul tavolo e fissò la sua nuova amica.
"Può essere che l'hai già conosciuta ma non lo sai, insomma mi avete detto che tipo si maschera quando si esibisce giusto?"-chiese in modo plateale Juliette a tutto il tavolo, che annuì -"Quindi potrebbe anche essere una persona che conoscete"- disse Juliette lasciando un po' di suspance in quel tavolo, tutti i ragazzi si guardarono curiosi mentre Cher cercava di non sprofondare dalla vergogna.

Cher dopo il pranzo trascinò la sua nuova amica fuori dalla mensa approfittando dei minuti rimasti prima della sua lezione per parlare con lei.

"Hai già capito tutto vero?"-chiese supplicante quasi la ragazza sedendosi sotto l'albero del giardino della scuola, Juliette annuì incrociando le braccia al petto soddisfatta.
"Ti piace Louis, e sei la cantante di cui lui è cotto, si ho capito già tutto"-disse sorridendo la bionda -"Perché hai creato questa doppia identità alla Hannah Montana?"-chiese curiosa Juliette, Cher si portò le mani al viso.
"Non riesco a cantare in pubblico sapendo che il pubblico vede Cher, ecco il perché della doppia personalità da cantante. Vestita in modo diverso e con la maschera sul volto nessuno mi riconosce"-spiegò con ovvietà Cher portando le mani sulle ginocchia osservando davanti a se dove gli studenti parlavano tra di loro.
"Ma Niall allora?"-disse Juliette, Cher sospirò sorridendo.
"Niall mi ha scoperto mentre mi toglievo la maschera nel camerino del teatro"-ridacchiò Cher ripensando alla faccina sconvolta del povero Niall dentro l'aula canto.
"Sai che prima o poi dovrai rivelare al mondo, o almeno a scuola la tua identità?"-chiese Juliette mentre Cher si alzava per andare alla sua lezione di canto, la ragazza annuì e poi si allontanò velocemente verso il grande edificio. Juliette stava bene in quella scuola, era passata solo una giornata e aveva trovato degli amici fantastici, decise di rimanere sotto quell'albero vista l'ora buca, e prese un filo d'erba iniziando a giocarci.

Harry sbuffò uscendo dall'edificio, l'ennesima minaccia da Nhoel aveva rovinato quella mezz'ora passata con Juliette. Scorse la figura splendida della sua amata... di Juliette, sotto un albero e tutto sembro dissolversi in un attimo, sorrise poco e si avvicinò.
"Harry"-disse felice Juliette notando la figura del ragazzo, che gli fece un cenno di saluto e si accomodò di fianco a lei con un espressione assente nel viso.
"Nhoel mi ha minacciato ancora"-sputò velocemente Harry fissando il vuoto, Juliette alzò la schiena poggiata sulla corteccia dell'albero e sgranò gli occhi.
"Io lo ammazzo quel figlio di puttana"-urlò fuori di sè Juliette alzandosi dall'erbetta umida del giardino della scuola, Harry si alzò più rapidamente di lei e la bloccò fra le sue braccia. Juliette si voltò e si ritrovò a pochi centimetri da Harry stretta a lui, il ragazzo sentiva il respiro di lei sbattergli contro le labbra e gli occhi brillavano, come una goccia di rugiada su una foglia alle prime luci dell'alba, risplendendo ancora di più il bellissimo colore.
"Sei imprevedibile, e ti conosco da poche ore"-sussurò Harry con la voce roca facendo sciogliere tutta la rabbia di Juliette.
"E'-è positivo?"-chiese Juliette ancora intrappolata tra le splendide braccia di Harry, il ragazzo sghignazzò e annuì avvicinandosi a lei portando le mani su per la sua schiena. Juliette era rimasta così incantata a guardare quegli occhi verdi, così meravigliosi, che aveva perso coglizione del reale. Harry non riusciva più a controllarsi, fissava le meravigliose labbra della ragazza di fronte a se immaginando di violarle più e più volte fino a quando il fiato sarebbe finito, ma scacciò velocemente quel pensiero e iniziò a lavorare lucidamente con la mente. Sorrise leggermente e si allontanò da quel contatto forse troppo ravvicinato, con grande dispiacere di Juliette, e prese lo zaino portandolo su una spalla.
"Perché continua a minacciarti?"-chiese Juliette, Harry sospirò e alzò le spalle.
"Sono debole e gli piace vedermi soffrire"-disse Harry piano mentre la campanella suonava, Juliette annuì affranta e presa da un'impulso strano strinse il petto del ragazzo abbracciandolo. Harry strabuzzò gli occhi sentendo il calore della ragazza, era una cosa che non provava da tempo... tanto tempo... forse troppo. Era così piacevole il suo contatto e così rassicurante quasi protettivo, Harry poggiò le mani sulle spalle della ragazza stringendola a se chiudendo gli occhi, ispirò tutto il suo profumo riconoscendo l'aloe verde che emanavano i suoi capelli dal colore indefinito e si lasciò cullare da quell'odore inebriante.

Tutti i ragazzi al finire delle lezioni si riversarono nel cortile molto ampio della scuola e iniziarono ad andare a casa. Cher camminava con le cuffie nelle orecchie canticchiando la nuova canzone che avrebbe dovuto fare il pomeriggio alla partita di football, la canzone era Total Eclipse of Heart, una delle sue canzoni preferite, mentre la ascoltava ogni singola frase del testo di quella canzone gli veniva in mente Louis. I suoi occhi, i suoi lineamenti perfetti, il suo sorriso che gli illuminava il cervello e la sua adorabile voce. Ad un certo una moto gli sfrecciò davanti facendola indietreggiare, sbuffò e passò avanti superando il ragazzo che era sceso dalla moto senza togliersi il casco. Ma mentre lo stava superando questo gli bloccò un braccio, Cher si girò confusa e quando vide il ragazzo togliersi il casco gli mancò il respiro.
"Piccola dove vai così di fretta?"- una voce dura e per niente ironica arrivò alle orecchie di Cher collegando il volto del ragazzo di fronte a se con una parola: pericolo. O forse in quel momento la parola giusta era paura, una paura folle che stava prendendo il sopravvento sulla povera Cher. Il ragazzo davanti a lei era stato la sua prima volta, la sua orribile prima volta, si chiamava Sam, biondo con due occhi nocciola fantastici, all'apparenza il ragazzo perfetto. Cher credeva di aver trovato l'amore della sua vita, i primi appuntamenti dolci e romantici, i messaggi della buonanotte e del buongiorno, il primo mese di fidanzamento così perfetto che non ci credeva nessuno, e facevano bene. Dopo Sam iniziò a forzare Cher a fare sesso con lui, e lei ovviamente non si sentiva pronta, e così un giorno la constrinse con la forza, Cher poi riuscì a lasciarlo ma lui ancora a torturarla. Cher deglutì cercando di andare avanti, ma Sam era più forte della piccola ragazza.
"Ti ho visto parlare con Tomlinson, oh ingenua! Sei troppo poco per lui, insomma lui è Louis Tomlinson il mitico giocatore di football. E tu? Tu sei solo una piccola e sfigata studentessa che cerca di diventare una cantante ma non ci riuscirà mai perché non ha la grande voce che tutti si aspettano"-disse tagliente Sam, e mentre dagli occhi di Cher iniziarono ad uscire grosse lacrime lui sgommò via con la sua moto lasciando Cher li. La ragazza iniziò a singhiozzare coprendosi con la sua sciarpa, forse Sam aveva ragione.

Insomma chi era lei? Nessuno e non aveva la grande voce per diventare una cantante, invece Louis era perfetto, sia a scuola che nella sua passione, avrebbe avuto un futuro in quel campo invece lei era sempre più convinta di no. Iniziò a correre senza una meta mentre le lacrime cadevano veloci sulle sue baffute guancie rosse per il freddo, perché lei non aveva una meta. Non l'aveva nella vita e non l'aveva neanche in quel momento, arrivò al parco e si sedette in una panchina portandosi le ginocchia al petto per via del freddo iniziando a tremare mentre ancora qualche lacrima sfuggiva e cadeva lenta giù per il suo viso.

"Cher?"- arrivò alle orecchie della ragazza una voce ovattata, alzò a fatica la testa e con gli occhi appannati dalle lacrime riuscì a scorgere la figura splendida di Louis -"Oh Cher che cosa è successo?"-disse Louis preoccupato avvicinandosi alla ragazza stringendola a se. Cher in quel momento sentiva il suo cuore pulsargli nella gabbia toracica forse più veloce di una mandria di bue impazziti nella prateria, i singhiozzi iniziarono a placarsi solo a quel contatto così tanto sognato per Cher. Louis non sapeva perché era li a stringere una ragazza che conosceva a malapena, ma in quel momento qualcosa dentro di lui a vederla in quello stato si frantumò ferendolo troppo forte per i suoi gusti. Poggiò il mento sulla testa di Cher stringendola ancora di più mentre la ragazza stringeva la sua maglietta blu.
"Va meglio?"-chiese dolcemente Louis allontandola poco, Cher annuì poco -"Ti va di parlarne?"-chiese piano Louis cercando di non essere invadente, Cher tirò su con il naso.
"Louis perché non sei all'allenamento della partita?"-chiese Cher con la voce rotta dal pianto, Louis sorrise e alzò le spalle.
"Inizia fra mezz'ora, e poi adesso voglio sapere chi ti ha fatto stare così male e andargli a spaccare la faccia"-disse Louis in modo serio facendo sorridere Cher -"Vedi ti faccio anche sorridere, sono un grande"-continuò Louis in modo vittorioso.
"Non ti faccio perdere tempo, sono solo una sfigata e tu... tu sei tu, scusa Louis devo andare non voglio farti perdere tempo"- Cher fece per alzarsi ma Louis gli bloccò un polso facendola voltare.
"Chi ti ha detto che sei una sfigata?"-chiese Louis alzando un sopracciglio, Cher sbuffò.
"Oh andiamo, tu sei il grande Louis Tomlinson"-disse lei facendo le virgolette -"Bravo a scuola, gentile, dolce, bravissimo nel football, bellissimo, con una carriera davanti. Ed io sono solo Charlotte, una sfigata con una voce che non è degna di salire su un palco, è la verità e non posso illudermi che sia diverso da com'è"-concluse Cher liberandosi gentilmente dalla presa di Louis e iniziando a correre verso casa. Il ragazzo rimase impassibile davanti quella panchina, forse più confuso del perché quella strana e splendida ragazza lo tratteneva ancora li, sbattè le palpebre più volte quando squillò il suo cellulare.
"Pronto?"-disse Louis iniziando a camminare verso il campo per gli allentamenti.
"Brò sono Liam, dove sei finito? Gli allenamenti stanno cominciando"-disse Liam velocemente con un tono preoccupato, Louis alzò gli occhi al cielo e iniziò a correre.
"10 minuti e arrivo"-staccò la chiamata e posò il telefono in tasca.

 

YOOOOOOOO 'NDO CULO AI MAYA! SIAMO ANCORA QUA EHHHHH GIA'
Buona fine del mondo a tutte le mie lettrici muah!
Ecco finalmente ho avuto il tempo di pubblicare il capitolo e con l'arrivo delle vacanze avrò molto più tempo per scrivere e pubblicare, sarò la vostra tortura (povere voi) Mi piacciono molto i momenti dolci tra Louis-Cher e Juliette-Harry, è stato un parto questo capitolo davvero!

Anticipazioni del prossimo capitolo:

"Ho fatto il mio spettacolo, ora completa il tuo, buonafortuna"-disse Cher dolcemente, Louis si avvicinò e gli lasciò un bacio sulla guancia, che mandò Cher totalmente in tilt.
"Grazie piccola"-sussurrò Louis all'orecchio della ragazza per poi correre fuori dalle quinte.

Grazie mille a tutti quelle che stanno seguendo e che hanno recensito la mia storia, siete dolcissime ahgdlkajshdlkas
Peace and love Juls.

 

La "bad bitch" Cher



La dolce Juliette



Il tenero Harold



Lo sfacciato Louis

 

  
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