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Autore: _diana87    21/12/2012    4 recensioni
1969. L'uomo sogna di andare sulla Luna. Uno scienziato fallito non ha ancora perso le speranze, ma nessuno sembra disposto a metterlo alla prova. Una giornalista in cerca di scoop decide di dargli fiducia.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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man on the moon

 

 

 

 

capitolo 7: lanciatore di battute

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'essersi trovato così vicino a lei, quasi sul punto di baciarla, l'aveva fatto sentire più vivo e più sicuro di sé.

La primavera iniziava a farsi sentire. L'aria era più mite, seppur si era ancora a metà marzo.

Alla fine, l'emblema sul razzo era stato quello dettato dalle leggi del governo, e Rick non aveva potuto far nulla per impedirlo, ma accettare gli incarichi delle alte cariche.

Per quanto riguardava Kate, la giornalista aveva passato le ultime settimane tra casa Castle e il suo lavoro per il programma "See It Now."

La Gates si era accorta che la giovane si era fin troppo calata nel suo ruolo di reporter, dato che aveva comprato giornali e riviste dedicate all'argomento dello spazio e sulla vita degli astronauti. Passò davanti il suo ufficio e vedendola assorta nelle sue letture, non poté fare a meno di fare un mezzo sorriso, subito bloccato quando Lanie le mostrò dei documenti da firmare.

Allora la dura "lady di ferro-Iron Gates", metteva di nuovo il broncio, nascondendo il suo sorriso. Se c'era una cosa che aveva permesso a quella donna di arrivare ad essere co-editor era il suo temperamento freddo, decisivo e distaccato che manteneva nei rapporti con il suo personale lavorativo. Sfortunatamente, la sua vita personale non le permise di avere un saldo matrimonio.

Dopo che Gates si allontanò dall'ufficio di Kate, Lanie allungò lo sguardo prima verso la capa, e poi verso la sua amica e comprese tutto.

"Stai facendo una buona impressione su Iron Gates, tesoro!" disse la segreteria entrando muovendosi sinuosamente, come al suo solito.

Kate alzò lo sguardo che mostrava delle leggere occhiaie coperte grazie alla cipria. Lanie invece non fece altro che mostrare il suo grosso anello all'anulare.

"Anche Javi deve aver fatto una buona impressione sui tuoi genitori." disse Kate sorridendole.

Lanie si finse disinteressata, e la giornalista continuò a fissarla sperando che sputasse il rospo. E dopo qualche secondo, la segretaria gonfiò il petto e alla fine disse tutto d'un fiato il fatto che Javier aveva chiesto ai suoi genitori la sua mano, ed era abbastanza imbarazzato. Kate la ascoltava, ma nella sua mente c'era sempre lui. Il suo scienziato pazzo che sognava di andare sulla Luna.

 

Quel pomeriggio, Kate aveva preparato lo script per la serata speciale del "See It Now", dedicata a Richard Castle. Ryan si era occupato della parte grafica, e aveva fatto stampare volantini per sponsorizzare l'evento, un cartellone da appendere fuori alla CBS. La giornalista era orgogliosa del lavoro che aveva svolto finora. Tutto stava andando come aveva sempre desiderato.

Una carriera, un programma da organizzare tutto per sé.. e forse anche un uomo al suo fianco. Arrossì pensando alle mani calde e forti di Castle che l'avevano toccata, e le avevano fatto venire le farfalle allo stomaco.

Dal canto suo, Rick anche era in fibrillazione. Apparire in televisione non era mai stato un problema. Farlo però dopo mesi e mesi da quell'incidente e dalla morte dell'equipaggio dell'Apollo 1, era decisamente un'altra faccenda. Nonostante quella mattina Kate lo avesse rassicurato, ricordandogli di dire le cose che erano scritte nel copione, come se stessero recitando un film, per lui fu comunque una parte difficile.

"Io ti faccio le domande, e tu rispondi. Segui il copione, puoi divagare un pochino, ma non fare mai propaganda!"

"Dillo ancora." le aveva chiesto sorridendo. Poi le porse il caffé sul tavolo dello studio.

Lei si era trovata a disagio di fronte a quel sorriso genuino e quel gesto inaspettato. Era la prima volta che lui le portava la colazione.

"Dire cosa?"

"Propaganda. Mi piace come lo pronunci. Ti riempie la bocca e ti fa fare le fossette alle guance. E' uno spettacolo. Sembra la superficie lunare. Semmai l'Apollo 11 riuscirà a fare l'allunaggio!" rise in tono sarcastico.

Quella descrizione la spiazzò completamente che non riuscì a far altro che giocherellare con la matita che aveva tra le mani.

"O-okay allora, se sei pronto, possiamo iniziare le prove per lo show di stasera.."

Di nuovo, lui la sorprese, come stava accadendo già troppo spesso ultimamente, posando la mano sulla sua. La guardò intensamente negli occhi e Kate si pietrificò.

"Sì, credo di essere pronto."

Quelle frasi non erano buttate a caso. Non era un mistero che tra i due ci fosse qualcosa di più che un rapporto professionale. Lanie se ne era accorta da tempo, essendo la sua migliore amica. Ryan ed Esposito ci erano arrivati dopo, ma del resto, erano uomini... per queste cose non ci arrivavano subito! Perfino la Gates aveva notato il cambiamento di umore - e di look! - della sua caparbia giornalista.

In quel momento, nelle menti dei due passarono tanti pensieri.

Avremo dovuto baciarci quella sera a casa mia, pensava Castle.

Avrei dovuto baciarti prima, Castle, pensava Kate.

 

Qualche ora dopo, e dieci prove dopo, erano le otto di sera e tra qualche minuto sarebbero andati in onda. Kate era agitatissima.

Teneva i capelli tirati in su, occhiali da vista e un tailleur a quadri bianco, marrone e rosa. La truccatrice la sistemò per l'ultima volta, poi passò a Richard, mettendogli della lacca sui capelli. Lui scansò la giovane ragazza guardandola storta.

Kate rideva.

"Tranquillo, Castle. E' per tenerti i capelli in bella vista!"

"I miei capelli stanno benissimo!" rispose a mo' di offesa. "Rilassati, Kate. Sono un lanciatore di battute perfetto. Una volta che attacco a parlare, non mi ferma più nessuno. Sono come un campione di baseball!"

Da vicino la telecamera, il tecnico indicava con le dita il countdown della messa in onda. Richard tornò dietro le quinte. Quando Kate l'avrebbe chiamato, lui si sarebbe presentato sedendosi di fronte a lei, su una poltroncina rossa.

"4... 3... 2... 1... On air!"

Rick per poco non si emozionò. Quel conto alla rovescia lo fece tornare indietro di qualche anno, quando stava progettando il suo primo Apollo...

 

"4... 3... 2... 1... Partito! Ma ti immagini, Richard, una cosa del genere?"

James era eccitato come un ragazzino davanti quel piccolo razzo nella sala riunioni.

"E' incredibile i passi da gigante che ha fatto l'uomo nell'ultimo secolo!"

Anche a Rick brillavano gli occhi. Davanti a quei 'giocattoli', chiunque poteva ritornare ragazzino. C'era chi sognava davanti ad una enorme stazione dei treni giocattolo di diventare capotreno; e chi, come loro due, sognava di diventare astronauta. O scienziato.

Rick alzò lo sguardo. Davanti a sé c'era Robert che guardava lui e il suo collega divertito, per poi rimproverarli di tornare coi piedi per terra, ricordando loro che il razzo ancora non era partito.

L'equipaggio coi tre astronauti, invece, era radunato nella sala inferiore a giocare a carte. Poco dopo, avanzavano le loro mogli, e i tre dimenticavano il gioco per correre ad abbracciarle. Era una bella scena familiare che riscaldava il cuore.

Richard sorrideva orgoglioso di aver assistito al miracolo più bello che esista: la vita umana.

 

"Buona sera a tutti, sono Kate Beckett e state guardando 'See It Now', la realtà nuda e cruda come non l'avete mai vista."

Da dietro le quinte, a Lanie, Kevin e perfino Javier, scappò una risatina, ma smisero immediatamente quando la Gates si voltò di scatto per incenerirli con lo sguardo.

Lo slogan andava decisamente rivisto.

"Come sapete, siamo abituati a farvi vedere le cose in grande e gli scoop degli ultimi tempi, sempre aggiornati. Questa sera ho l'onore di avere con me un uomo che ha dato un grande contributo alla scienza, e che dopo il fallimento dell'Apollo 1, non si è perso d'animo per tornare a sognare le stelle... o nel suo caso, la Luna. Signori e signore, un applauso a Richard Castle, scienziato della NASA!"

In quell'istante appena Rick mise un piedi dentro lo stage, vide tutto a rallentatore intorno a sé. Si coprì gli occhi, accecato da quelle luci puntate addosso. Avanzò verso Kate lentamente. E di nuovo ricordò qualcosa...

 

"Fuoco, sento odore di fuoco."

Un lampo. Una fiamma. C'era improvvisamente troppo calore e troppa luce. Puzza di bruciato.

Non ci fu il tempo necessario per capire cosa stava succedendo, quando Rick si avvicinò alla capsula contente i tre astronauti... o almeno, ciò che restava dei tre poveri uomini.

Si portò una mano sulla bocca per non urlare.

 

Le luci continuavano ad infastidirlo, ma nonostante ciò arrivò a sedersi sulla poltroncina rossa davanti a Kate. Lei era bellissima, e questo riusciva a distrarlo almeno fino a quando le luci della ribalta si spostarono per inquadrare lui e la giornalista. E a quel punto, Rick vide il pubblico davanti a sé. Gli sembrava di rivedere lo stesso pubblico che qualche tempo fa era davanti a lui e quelli della NASA per giudicarlo. Per accusarlo del 'crimine' che aveva commesso.

"Allora, signor Castle, cosa ci sa dire di preciso su questo nuovo progetto? Tra pochi mesi partirà la nuova missione Apollo 11, vero?... signor Castle?"

Lui tentava di aprire bocca, ma le parole non gli uscivano. Si guardava le mani, se le sfrigolava continuamente, sudando freddo. Le parole continuavano a non uscire, ma la sua testa si riempiva di ben altre cose cattive.

Assassino.

Codardo.

Vigliacco!

Li ha lasciati morire... incenerire lì dentro!

Ha lasciato tre moglie e figli senza genitore!

"...Castle?" la voce di Kate si fece greve e più preoccupata.

"I-io... a--" 

Nessuno capiva cosa stava succedendo, ma Kate lo sapeva purtroppo. 

Richard era in preda al panico. Il lanciatore di battute non aveva tirato verso il bersaglio. Si era bloccato nella sua posizione.

Qualcosa aveva scatenato in lui vecchi ricordi. Scosse la testa e fece segno al cameraman di bloccare la trasmissione. Manco a dirlo, la Gates, sbatté qualcosa a terra e girò i tacchi furiosa.

Kate si voltò verso Lanie che col labiale le diceva "Mi sa che non l'ha presa bene."

 

"Cosa ti è saltato in mente, Beckett?! Io mi fidavo di te!! Ho lasciato il posto di Thomas per farti condurre la trasmissione!! E tu cosa fai?? Mi porti un Richard Castle che non sa parlare?? Che cosa gli è preso? Volete rovinarmi entrambi?!"

"Signora, io---"

"Non cercare scusanti!! Pensavo sapessi ciò che stavi facendo..."

"E infatti è così, mi creda!"

Mentre Gates e Kate discutevano animatamente dietro le quinte e lontane da sguardi indiscreti, Rick ebbe la brillante idea di andare a scusarsi con la giornalista. Rimase però nascosto quando vide le due alzare la voce.

"Ho iniziato a seguirlo per capire come era, la sua vita, i suoi sogni, le sue aspirazioni.. e capire il suo progetto. Ed è andato benissimo! Mi sono sentita per la prima volta sicura di me stessa e di quello che facevo!"

"Se è così tanto sicura allora non sarà facile scegliere tra il lavoro e il suo scienziato. Buona serata, Beckett."

La Gates si allontanò lasciando una Kate in un mare di guai. Ma chi aveva il cuore spezzato e si sentiva tradito era soltanto Rick.

"E' così allora, Kate?"

La giovane si voltò verso l'uomo dal volto sconvolto. Le parole stavolta gli erano uscite, ed erano dure e aspre.

"Mi stavi seguendo solo per far carriera? Ero solo questo per te? Uno scoop?!"

Kate cercò di spiegargli, ma ormai per lui era inutile. La guardò per l'ultima volta prima di lanciare un'ultima battuta.

"E io che pensavo fossi diversa da tutti questi giornalisti ipocriti di oggigiorno."

Questo l'aveva decisamente fatta collassare. Cadde a terra, sciogliendosi i capelli e con le mani si coprì il viso. In una sola serata, aveva quasi perso il suo lavoro e perso per sempre, forse, l'uomo che amava.

 

 

 

 

 

 

Angoletto dell'autrice (poco) sana di mente:

Ora capite perchè ci ho messo un po' per aggiornare... capito lunghetto :p

Le cose tra i nostri due 'colleghi' si mettono male, sia professionalmente e sia personalmente.

Ci mancava solo che Rick attraverso i riflettori ricordasse la sua precedenza e brutta esperienza...

E Kate ha cercato solo di fare il suo lavoro...

Chi glielo spiega a Rick?

Ora però arriva il punto di scegliere: il lavoro o l'uomo che ama?

Alla prossima!!

D.

   
 
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