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Autore: Vahonica    21/12/2012    0 recensioni
Zayn è un fiume, Louis un incendio. Sono totalmente diversi l’uno dall’altro, sono opposti, ma incredibilmente simili.
Harry Styles è un sole, Louis un fuoco: non illuminerà, non incendierà mai tanto quanto potrebbe fare Harry.
Niall è aria, Louis è fuoco. E se Louis è fuoco, ha sempre bisogno di aria, perché c’è ossigeno, e l’ossigeno lo alimenta, lo tiene in vita.
Liam è terra, Louis fuoco e dove corre il fuoco? La fiamma di Louis brucia tutto ciò che trova sulla terra.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry - Sole

La voce di Harry è – come sempre, maledizione a lui – calda, roca, dolcissima mentre si rivolge a lui con le scuse negli occhi e i fiocchi di neve che gli si posano addosso come una coperta – bellissimo.
Che poi, ad essere precisi, Louis si è innamorato di Harry sin dalla prima volta che ha posato lo sguardo su di lui a The X-Factor. Quella massa di ricci che non hanno né senso, né direzione – un po’ come le cose che diceva Harry –, gli occhi grandi e verdi – verdi quando è sveglio, eccitato, quando ride ed è sereno; grigi appena sveglio, quando è di malumore, è triste o gli manca casa, quando, per oscuri motivi o a causa dell’ignoranza della gente, piange forte, nascondendo il viso perché non gli piace mostrarsi così fragile; dello stesso azzurro sporco di quelli di Louis, quando fanno sesso –, le mani grandi, il sorriso stravolgente, le fossette da bambino, i fianchi che col tempo e l’esercizio fisico si sono asciugati – peccato perché prima Harry era tutto morbido, da mordere, da stringere, da coccolare e strapazzare a piacimento (non che adesso Louis non lo morda, non lo stringa, non lo coccoli o non lo strapazzi, anzi, lo fa anche più di prima, se possibile), mentre adesso… adesso è diventato un uomo, e si vede – le gambe chilometriche che Louis si è immaginato più e più volte che non finissero mai, invece hanno sempre una fine e la voce roca, calda, che esce così lentamente da quelle fantastiche labbra carnose – che l’hanno sempre fatto letteralmente impazzire, fin da subito –, che Louis l’ha immaginata, già al primo impatto, mentre geme, mentre urla dal piacere o, più semplicemente, mentre ride. Di cantare non se ne parla, non gli è neanche passato per l’anticamera del cervello di voler sentire quella voce cantare; l’ha subito voluta in situazioni più intime. Anche se ascoltarlo mentre canticchia qualcosa, soprattutto quando è distratto e non se ne accorge, che lo fa ad alta voce, lo manda in visibilio.
Harry lo fa impazzire. A volte lo fa apposta, altre non se ne accorge nemmeno, ma lo fa impazzire sempre.
L’attenzione di Louis è precaria, fa le cose solo se gl’interessano, sennò si mette subito a cercare qualcos’altro di molto più attraente che possa tenerlo occupato. Ma quando si tratta di Harry, be’, l’attenzione di Louis diventa tutto d’un tratto incredibilmente stabile: lo ascolta, lo guarda, lo ama e si perde in lui; lo farebbe per il resto dei suoi giorni, 24h su 24, senza mai stancarsi, senza mai sentire il bisogno di distrarsi con qualsiasi altra cosa. Perché Harry è tutto ciò che gl’interessa veramente, riesce a catturarlo e non lo lascia più andare, se lo tiene stretto, ma attento a non fargli male, sennò potrebbe scappare.
Ormai l’universo di Louis – e Louis stesso – ruota attorno ad Harry, lui è il suo sole. Harry brilla, riscalda e brucia come Louis, che è un fuoco, amplificato per l’infinito. Harry illumina le giornate cupe di chiunque si metta sulla sua strada, ma chi si avvicina troppo resta scottato, chi lo guarda per troppo tempo resta cieco. Puoi ammirare Harry, ma devi stare attento perché è pericoloso.
Lo guardi e rimani abbagliato, ma comunque tutto attorno a te s’accende di una luce che non hai mai visto e che non puoi comprendere se non accetti che ormai è lui il tuo sole.
E Harry scalda tutto, facendo aumentare la temperatura sempre più rapidamente, finché il fuoco non prende vita. È così che Louis si è acceso, Harry gli ha appiccato fuoco.
Harry Styles è un sole, Louis un fuoco: non illuminerà, non incendierà mai tanto quanto potrebbe fare Harry. A Louis piace essere al centro dell’attenzione – e un fuoco, un incendio com’è Louis, è sempre sotto ai riflettori – ma viene eclissato, tutti gli sguardi si spostano e si posano su Harry se lui è nei paraggi. Ovvio che Louis non resta del tutto ignorato, ma dànno maggiore importanza al riccio, perché è un sole, è bello, inavvicinabile e vitale.
Inavvicinabile per qualsiasi persona, ma non per una brace, non per un fuoco, non per un incendio come Louis, perché lui non avverte il pericolo sulla pelle, non sente il calore quasi insopportabile, quando è vicino a Harry, perché bruciano entrambi, in modi differenti, e la cosa peggiore che può succedergli è quella di essere alimentato proprio dal suo sole. Che poi, essere alimentato da Harry non gli dispiace, e sentire il suo calore, che è mille gradi più forte del suo, è la cosa che preferisce.
E il sole, per un fuoco, è casa, così come Harry è casa per Louis. Si sente sempre a suo agio, sta sempre bene, è sempre abbronzato, perché è sempre a casa, è sempre sotto il sole, brucia con lui, illumina con lui.
A Louis non piace essere ignorato, lo detesta. Lui è quello che deve sempre stare al centro del palco, sotto i riflettori, in mezzo al cielo. Ma se c’è Harry Styles nei paraggi, Louis si fa da parte, perché il riccio è l’unico che può spingerlo dietro le quinte, l’unico che può emanare più luce di lui, l’unico che ci riesce, l’unico che sta sempre e comunque in mezzo al cielo.
   
 
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