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Autore: Vahonica    21/12/2012    3 recensioni
Zayn è un fiume, Louis un incendio. Sono totalmente diversi l’uno dall’altro, sono opposti, ma incredibilmente simili.
Harry Styles è un sole, Louis un fuoco: non illuminerà, non incendierà mai tanto quanto potrebbe fare Harry.
Niall è aria, Louis è fuoco. E se Louis è fuoco, ha sempre bisogno di aria, perché c’è ossigeno, e l’ossigeno lo alimenta, lo tiene in vita.
Liam è terra, Louis fuoco e dove corre il fuoco? La fiamma di Louis brucia tutto ciò che trova sulla terra.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liam - Terra

Eh no, eh. No. Liam non può fargli questo. Non può guardarlo con la faccia da cucciolo – la faccia da cucciolo di Payne: impossibile dirgli di no – mentre canta con la sua dannatissima voce bassa e sexy. Non può, semplicemente no, è sleale.
Distoglie lo sguardo da Liam – o rischia di commuoversi come una donnetta, non è il caso.
Ma poi torna a guardarlo, sempre e comunque.
Liam.
Eh, sì, Liam.
Liam è quello che fa sciogliere Louis ogni volta che dice qualcosa. È la personificazione della dolcezza. Se Louis dovesse disegnare Liam, farebbe un barattolo, con braccia e gambe, con su scritto “ZUCCHERO” a lettere cubitali, che cammina per le strade. Perché Payne è così schifosamente dolce che Louis, alla fin fine, non può fare a meno di lui. Ha quella faccia da cucciolo – che Louis ha seriamente detestato per un buon periodo di tempo, perché non riesce mai a dirgli di no – che impedisce a chiunque di arrabbiarsi con lui per un qualsiasi motivo e poi, cosa più importante – cosa che gli fa guadagnare dieci punti pieni agli occhi di Louis –, si prende cura di lui, di loro.
Louis, si sa, è un bambino ancora. E ha bisogno di qualcuno che gli stia dietro, che lo sgridi quando fa una cazzata, che lo coccoli quando ne sente il bisogno e che, be’, stia dietro alle sue stupidaggini, anche solo fingendo di dargli corda. Liam è fatto apposta per questo: quando si trovano da qualche parte, non perde mai di vista il maggiore, nemmeno per un secondo; quando Louis ha spaccato la finestra del salotto, gli ha fatto la ramanzina per più di mezz’ora, menandola tanto per dire solo che a calcio si gioca al parco e non dentro casa; quando il maggiore hai suoi momento no – come tutti, d’altronde – e si sente fragile come un bicchiere di cristallo, si accoccola contro di lui, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo, sentendosi protetto perché il suo odore è sempre lo stesso, non cambia mai – se cambiasse si sentirebbe orribilmente spaesato, perso, come se lo avessero strappato dalla sua città per piantarlo in un paesino sperduto ai piedi del Kilimangiaro – fino ad addormentarsi stretto a lui, sul divano, così poi il Daddy Directioner lo porta a letto, in braccio, gli rimbocca le coperte e gli dà pure il bacio della buonanotte, sulla fronte; e quando Louis ha estremo bisogno di qualcuno che stia al suo gioco, lui c’è sempre, non importa cosa sia successo: Liam c’è, questa è una certezza sulla quale ormai tutti e quattro si aggrappano saldamente.
Louis, a conti fatti, non può vivere senza Liam, non solo perché con lui si sente protetto, ma anche perché sennò non avrebbe più nessuno da far arrabbiare per poi fargliela passare con quattro coccole e uno di quei suoi sorrisini monelli. E se Louis non ha nessuno da tormentare, che scopo ha la sua vita?
Tormentare Liam è semplice come respirare. Liam è terra, Louis fuoco e dove corre il fuoco? La fiamma di Louis brucia tutto ciò che trova sulla terra, la lascia spoglia, senza nulla, ma le permette di germogliare di nuovo, di tornare verdissima e rigogliosa, prima di distruggere tutto un’altra volta. Louis distrugge Liam ogni volta che ne ha l’occasione, ma poi torna sui suoi passi e aspetta paziente che sia rinato, lo aiuta a tornare come prima e meglio di prima. Louis tempra Liam, cosicché poi non ci sarà più nulla da distruggere, perché è diventato troppo forte per essere bruciato. Gli piace vedere l’effetto che ha su Liam quando passa, lo sconvolge. Ed è vero, lo brucia, brucia la sua terra, ma non arriva mai a fargli veramente del male, perché se annientasse davvero la terra che è Liam, non potrebbe più nemmeno vivere, perché senza una terra da bruciare, il fuoco si estingue.
E la terra trema, si spacca durante il terremoto, quando Liam si arrabbia, e non gli permette di andare avanti, di superare il burrone che si è creato e il fuoco si ferma lì. Quello è il limite che Liam impone ogni volta che giocano: lascia che lo distrugga, lo lascia fare sempre, ma poi gli dice basta, perché Louis perde il controllo senza accorgersene e ha bisogno di essere bloccato, di sentirsi dire che deve smetterla e Liam deve lasciargli il tempo di assimilare il concetto. E quando Louis lo mette in atto, si ferma, aspetta che Liam torni come prima, più forte di prima, più verde, più rigoglioso, sempre più vitale, sempre più difficile da radere al suolo, perché a Louis piacciono le sfide e sa che un giorno Liam sarà così difficile da radere al suolo che non ci riuscirà e arderà per sempre e senza fine su di lui.
Louis non vede l’ora che arrivi, quel giorno. Vuole ardere su Liam senza incenerirlo, vuole fargli sentire quanto può essere caldo, quanto può essere piacevole sentirsi bruciare senza sosta e quanto possono essere belle le sue fiamme se prese sul serio.
Liam è terra, è la terra di Louis. È la terra dove si trova Harry, il suo sole, la sua casa, colui che lo mette in ombra. È la terra dove scorre Zayn, il suo opposto, colui che lo spegne, che gioca con le sue braci. È la terra dove soffia Niall, il suo vento, il suo ossigeno, la sua vita. È la terra dove arde, dove brilla, dove muore, dove vive Louis.
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Eccomi qui...
Sì, lo so che in teoria dovrei postare un nuovo capitolo della mia long-fic, ma sentite, mi è venuta in mente questa cosa qui e dovevo assolutamente postarla u.u
Fatemi sapere cosa ne pensate, perché secondo me non è granché.
Ok, grazie di aver letto, comunque!
Baci :3
   
 
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