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Autore: leedskiss    21/12/2012    3 recensioni
Perché Dan la voleva salvare? Era un caso perso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. A clumsy guy.


Era stesa sul suo letto, si coprì con le coperte, iniziò a fissare il nulla, il nero che la sovrastava.
Immaginava e ricordava tutto in meno di un secondo e allo stesso tempo ascoltava il ritmo della pioggia e pian piano sorrise, alla fine cadde in un sonno profondo.
Per la prima volta non fece il suo normale incubo, certo nei suoi sogni c’era sempre la sua famiglia, ma quella notte sognò che erano felici.
Si svegliò lentamente, come ad assaporare ancora quei pochi attimi di quella momentanea felicità.
Scese di corsa di sotto e preparò la colazione anche per Dan.
Il ragazzo si stupì del fatto e le sorrise.
‘’Oh Allie.’’
‘’Ehi! Ho preparato la colazione ma non abituarti!’’
Il ragazzo corse ad abbracciarla, lei arrossì.
‘’Okay dai proviamo questi pancakes.’’
Mangiarono lì sul divano guardando la loro serie preferita: Friends.
E Dan all’improvviso chiese alla ragazza ‘’Ehi, vuoi uscire oggi?’’
‘’Mr. Lane mi sta chiedendo di uscire o cosa?’’
Dan si fece tutto rosso e poi iniziò a balbettare ‘’Emm, no. Cioè come amici! Dai Allie, non fare la stupida.’’
‘’Comunque ho intenzione di fare una passeggiata e poi ti raggiungo, dimmi tu dove.’’
Fissarono l’appuntamento, Allie salì di sopra, si mise le scarpe e una sciarpa e iniziò a camminare, destinazione sconosciuta.
Il sole splendeva, e lei pensò che forse tutto poteva realmente cambiare, lei poteva cambiare.
Decise di attraversare per andare a dare uno sguardo ad un negozio di antiquariato, una sua vecchia passione.
Entrò e vide che non c’era nessuno, così tossì per farsi notare.
Il negozio era carino, pieno di cose polverose, di libri interessanti, di giradischi, di cose strane di cui lei probabilmente non ne conosceva nemmeno il nome.
Iniziò a girare per le varie stanze visto che non c’era nessuno.
‘’Ti posso aiutare?’’ sentii quella voce proprio dietro di lei e si spaventò a morte.
Si girò di scatto e guardo allibita il ragazzo.
Era alto, capelli e occhi castani, un bel tipo insomma.
Ma che ci faceva un bel ragazzo in mezzo a quel cumulo di polvere?
Il ragazzo, vedendo che Allie non rispondeva, le prese la mano e le disse ‘’Ehi, tutto bene? Ti ho spaventato?’’
Allie iniziò a fissare il ragazzo e poi quasi urlando disse ‘’Eh direi, mi sei venuto dietro e all’improvviso mi urli nell’orecchio. Ma ti diverti o cosa?’’
Adesso era un po’ infastidita.
Il ragazzo iniziò a ridere come un idiota e lei gli disse ‘’Cos’hai da ridere? Piuttosto dov’è il responsabile?’’
Il ragazzo fece una faccia strana, arricciò il naso e puntò l’indice verso il suo petto.
‘’Il sottoscritto: Micky Parsons.’’
Allie lo guardò dall’alto al basso, indossava delle converse, dei jeans stretti e una maglietta nera di una band sconosciuta.
Allie s’incantò per un attimo e poi ritornò sulla Terra e rispose al cellulare che stava squillando da almeno un minuto.
‘’Ehi, dove sei? Mi stai facendo preoccupare.’’
‘’Oh, scusa Dan. Giusto il nostro appuntam... incontro, giusto. Arrivo subito!’’ disse fissando gli articoli nel negozio.
Il ragazzo era scomparso, poi lo intravide all’ingresso dietro il bancone.
Vide una collana, con un simbolo d’oro strano, ma le ricordò subito Dan, nemmeno lei sapeva il perché.
La prese subito e corse verso il bancone.
‘’Prendo questa! E’ perfetta per il regalo che devo fare e poi…’’
‘’Frena, frena babe. Scusami ma quella è mia.’’ Disse Micky afferrando la collana.
‘’Ma era lì!’’
‘’Sì, scusa ma è mia.’’ E il ragazzo strinse sempre più la collana.
‘’Tutto.’’ Sussurrò Allie che in quel momento voleva solo comprare quella collana e scappare via.
‘’Cosa? Non ti capisco.’’ Chiese confuso il moro.
‘’Dimmi tu cosa vuoi, in cambio dammi la collana.’’
‘’Tutto?’’ chiese il ragazzo sorridendo.
Allie annuì e il ragazzo disse ‘’Un appuntamento o come lo chiami tu incontro.’’
Allie lo fissò e gli urlò ‘’ Cosa fai spii le persone? Ma che razza…? Okay va bene, basta che mi dai la collana.’’
Lui le ricordò che le doveva dare il suo numero di cellulare, così prese una penna e glielo scrisse sul braccio.
‘’Ecco a te.’’ Disse il ragazzo porgendole il sacchettino con la collana.
Allie sorrise e poi uscì, ma prima di andarsene si affacciò verso il negozio e chiese allo sconosciuto ‘’Ma fai così con tutte?’’
Non gli diede nemmeno il tempo di rispondere, Allie iniziò a camminare velocemente fumando una sigaretta.
All’improvviso si fermò e fissò il suo riflesso in una vetrina.
Era realmente lei quella ragazza? Perché si era ridotta così?
Dopo pochi secondi scosse la testa, come ad eliminare quel chiodo fisso dalla mente e continuò a camminare.
Quel ragazzo, com’era buffo.

Allie's pov.


“Quel ragazzo, com’era buffo.”
Non so perché ma l’incontro di poco prima mi aveva messo addosso una sensazione davvero strana non capivo cos’era ma.. mi faceva sentire un po’ meglio.
Lasciai cadere a terra la sigaretta e iniziai a correre per la via centrale che portava al parco dove avevamo deciso di incontrarci io e Dan.
Ovviamente eccolo li intento con il cellulare, probabilmente per guardare l’ora.
“scusa il ritardo” il ragazzo sorrise. 
“dovrai trovare un modo per farti perdonare” incrociai le braccia con fare divertito 
“dove ti va di andare?” chiesi.
“non avevo pensato a un posto in particolare..” lo presi per un polso “vieni”.
Attraversammo il parchetto passando tra tutti i bambini intenti a giocare in quella tranquilla giornata.
Arrivammo fino a un piccolo locale, entrammo e subito ci investiti un tepore che mi riscaldò in pochi secondi.
“ti va una cioccolata?” chiesi al ragazzo che annuii subito.
Ci sedemmo a uno dei pochi tavoli liberi in fondo al bar abbastanza isolato dagli altri. 
Una cameriera ci raggiunse subito per le ordinazioni.
“sai Dan avevo proprio bisogno di un’uscita tranquilla..”
Il moro sorrise sistemandosi la berretta che ovviamente non aveva intenzione di togliersi nemmeno all’interno di un locale così caldo.
“Fa sempre bene una buona cioccolata fra amici, sai Allie ti trovo strana oggi va tutto bene?”
Sentii comparire sul mio volto un grosso sorriso, un sorriso che da molto tempo ormai non ero abituata a fare..
“Oggi sono felice, tutto qui.. oh giusto dimenticavo..” iniziai a frugare all’interno della mia borsa, appena trovai quello che stavo cercando alzai lo sguardo e fissai Dan che mi guardava con sguardo stranito.
“Che c’è Allie?” allungai il braccio tenendo stretto un pugno verso il moro.
“Sai ho visto una cosa molto carina oggi che mi ha fatto venire in mente subito te.. ho pensato di prendertela..” aprii la mano, dentro c’era il piccolo ciondolo che avevo preso nel negozio d’antiquariato. 
“Ma.. stai scherzando Allie? E’ stupenda ma non posso accettarla..”
“Figurati, puoi sempre prenderla come regalo di scuse per il ritardo” afferrai la sua mano e lasciai cadere al suo interno la collanina.
“grazie.”
In quel momento arrivò la cameriera con le nostre due cioccolate calde. La assaggiai subito.
“Mmh è buonissima, era da tantissimo tempo che non ne bevevo una”
“Vorrà dire che te ne preparerò una io a casa” mi scappò una piccola risata.
“Si, vuoi fare esplodere la casa preparando una cioccolata?” Dan fece un finto broncio.
“Io sono il mago delle cioccolate, te lo dimostrerò” detto questo iniziò a ingurgitare dalla sua tazza senza fare molto caso al calore del contenuto, era una cioccolata bollente come faceva a berla come se fosse un semplice bicchiere d’acqua?
Dopo avere bevuto le nostre cioccolate ci fermammo all’interno del bar a chiacchierare un po’ approfittando anche della gente che se ne stava pian piano andando lasciandoci un po’ più di tranquillità.
Fu davvero un ‘incontro’ piacevole dopo tutto, mi fece davvero pensare, avrei dovuto ringraziare Dan ogni giorno.. lui c’era sempre per me.

Uscimmo dal locale diretti verso casa.
“Dan aspetta..”
“Che c’è?” chiese.
“Hai in mente che prima ti ho detto che oggi mi sentivo felice..” il moro mi guardò incuriosito da quell’affermazione.
“Certo, perché?”
“Sai, mi sento così perché ho pensato che forse potrei davvero riuscire a cambiare e in qual modo a ricominciare”
Il ragazzo sorrise, non disse niente, si limitò ad un abbraccio.. un abbraccio che significava più di mille parole.

--

yuuuuuuuuupie ccente(?)

Scusate l'enorme ritardo ma la scuola ci impegna tantissimo, perché we are fucking geniuses and we know it.
Nulla finalmente è successo qualcosa di ESTREMAMEEEEENTE INTERESSANTE, lol.
E' entrato in scena Micky (mlml) 
Ci siamo impegnate moltissimo per scriverlo lool e quindi buona lettura,
le vostre
xtheymakemestronger e happenin
ON TWITTAH: xniallersguitar and tommoshorts 
kisses.

 

  
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