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Autore: _Ellie_    08/07/2007    1 recensioni
Nonsense/poesie, scrittura automatica.
Piccoli frammenti di emozioni, plasmati in inni di passioni e tormenti. Perchè perfino un chiostro di frati a mezzanotte può essere tutto, meno che un luogo di pace.
Genere: Dark, Sovrannaturale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Le tue dita ballano un fragile valzer con le corde del violino.
 
Ma la tua voce non è sola,
altre più potenti si uniscono al ballo.
 
Un ballo dapprima lento,
poi sempre più rapido,
un fiume di sentimento e sensualità.
Il tuo violino suona,
il tuo viso è la via del paradiso.
 
Le tue dita sottili,
bianche,
muovono l’arco,
che strappa lamenti al tuo strumento.
 
O forse è tutto un inganno
ed è il tuo cuore a gemere tanto?
 
La viola e il violoncello si uniscono al tuo ballo.
 
Posa quel tuo strumento,
ecco, così.
 
No,
la musica non smetterà di suonare.
Sempre qualcun’altro gemerà per te.
No, i lamenti non cesseranno.
 
L’orchestra d’anime dannate,
suonerà per noi.
I suoi crini corde,
i suoi legamenti archi.
Carne e ossa,
grancasse e strumenti.
 
Oh, avremo tanto tempo per scontare la nostra pena...
 
Solo un ballo.
Solo uno.
 
Prendi le mie mani.
Non mi lasciare.
Ora che mi sostieni,
non mi lasciare.
 
Potrei cadere,
e nel cadere,
rompermi il cuore.
 
E chi curerà mai il mio cuore?
No, il tuo signore non lo permetterebbe,
il mio nemmeno.
 
{Anch’io vorrei lasciarti,
se pensassi come si pensa.
Però vado dove tu vai.
Anche tu, dai un passo,
prova.
Chiodi di luna fondono
I tuoi fianchi e la mia cintura.}  
 
Non penso più, oramai.
 
Tu sei la padrona dei miei pensieri,
e questi non hanno luogo di esistere,
se tu non ne sei la protagonista.
 
 Tuoi capelli rossi,
sono il mio sangue.
 
 I tuoi occhi verdi,
sono la mia pace.
 
 La tua pelle bianca,
è il mio paradiso di giorno
ed il mio inferno di notte.
 
 Le tue labbra sanguigne,
diventeranno il mio letto di morte.
 
Può un’anima dannata soffrire tanto?
Può trovare la sua pace solo tra le ali di un’angelo?
 
Con te non ho freddo.
Con te non ho paura...
 
Proteggimi con il tuo splendore,
le tenebre non mi troveranno.
Io ti difenderò dal portatore di luce,
io ti difenderò dal tuo signore e sovrano.
 
La notte, pietosa, ci protegge.
La luna ci guida,
le stelle ci illuminano.
Fuggiremo lontano.
 
Ma si può forse sfuggire al proprio Requiem?
 
 
.........
 
La parte entre parentesi graffe è un frammento di "Bodas De Sangre" di Federico Garcìa Lorca. Canzone dedicata da William a Joanna, sempre della mia fanfiction “Angeli & Demoni”. Scritta con in sottofondo  il Requiem di Mozart. Non è il mio meglio, però neppure il mio peggio.
 
   
 
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