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Autore: niallers_hugs    21/12/2012    0 recensioni
“Mi piacciono le timide, alla fine non sono mai cosi timide come credevo” disse, sorridendo malizioso. “C’è sempre un’eccezione” risposi, perdendomi nei suoi occhi.
“Forse dovrei assicurarmene” disse, avvicinandosi a me cosi veloce da farmi venire i capogiri. Era troppo vicino, i nostri nasi erano a pochi centimetri di distanza.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non adesso.

 
 
Per tutto il tragitto di ritorno a casa, Liz non parlò altro che degli occhi verdi verdi verdi (ma proprio verdi) di Harry, di quanto era dolce eccetera eccetera… Io continuavo a pensare a Niall, alle farfalle che avevano invaso il mio stomaco quando aveva pronunciato il mio nome.
“Anche quello moro non è male, saranno mica fratelli??” disse Liz.
“Macchè, sono tutti diversissimi!” dissi io, pensando al sorriso dolce e gentile, anche se malizioso, del ragazzo che mi aveva sfiorato la guancia.
“Si hai ragione… che Dio benedica le madri” concluse lei, alzando gli occhi al cielo.
Arrivate a casa impiegammo mezz’ora buona per mettere a posto il frigo, ma alla fine riuscimmo a chiuderlo senza aver combinato casini.
“E ooooora” disse Liz, enfatizzando la ‘o’ “Shooooppiiiing!” finimmo insieme.
Finalmente potevamo divertirci.
Scendemmo le scale dell’appartamento, arrivammo sulla porta, prontissime per lo shopping, quando sbattei con qualcuno e mi ritrovai schiacciata per terra.
“Jules!” urlò Liz.
“Liz?” chiese Harry.
“HARRY” disse lei, perdendo interesse per me e avvicinandosi a lui.
Io mi trovai faccia a faccia con Niall, i suoi occhi che sorridevano. Sembrava intenzionato a rimanere sopra di me.
“Sono felice di vederti, ma.. Sei un po’ pesante” dissi, iniziando a divincolarmi.
“Vuoi metterti sopra? Magari stai più comoda…” sorrise lui.
Sbuffai e sussurrai uno ‘scemo’ per poi spostarmi da sotto di lui e alzarmi.
Niall mi prese le mani da dietro e mi sussurrò all’orecchio “Scappi?”
“Mi segui?” ribattei.
“In realtà io vivo qui” affermò, deciso a battermi nel botta e risposta.
Io spalancai gli occhi. Poi decisi di non dargliela vinta.
“Terzo piano” risposi, indicando col mento l’ascensore vuota e aperta alla fine del corridoio.
“Mi interessa di più il letto” disse lui, guardandomi molto molto molto intensamente.
“Scoprilo da solo” mi sentii dire. Okay, quello splendore divino viveva nel mio palazzo.
“Con piacere” sorrise, e mi prese in braccio, portandomi verso l’ascensore.
“ehi ehi ehi” dissi “io stavo uscendo” sbirciai sulla porta, ma Harry e Liz erano spariti.
Forse era meglio lasciarli soli, a Liz Harry piaceva…
“E io stavo entrando” replicò Niall “forse dovremmo metterci d’accordo” concluse, nel momento in cui premeva il bottone dell’ascensore con il numero 3.
Mi rimise in piedi, e io rimasi a fissarlo.
Lui si avvicinò, finchè io non arrivai con le spalle al muro. Si avvicinava sempre di più, le mani che fremevano, ma ferme lungo i suoi fianchi. Non voleva costringermi a niente.
L’ascensore si aprì, ci avviammo verso casa. Le mie gambe si muovevano da sole, ma non avevo idea di cosa mi spingesse ad aprire la porta, farlo entrare e chiuderci dentro.
“Wow” disse lui, guardando le valigie strapiene. Erano aperte solo quelle dell’intimo, che avevamo posizionato nei cassetti dell’armadio gigante che stava in camera.
Mi precipitai a chiuderle, mentre lo sentivo ridere. Mi abbracciò da dietro, prendendomi i fianchi. “Non posso guardare? Sono solo curioso” disse, facendomi gli occhioni più-che-dolci. “Ti intendi di reggiseni?” lo provocai.
“Ovvio” rispose, sorridendo beffardo.
Avvicinandosi piano, aprì la zip della valigia e ispezionò con gli occhi il contenuto. Io continuai a fissarlo incantata. Lui se ne accorse e alzò piano gli occhi verso di me. Poi spinse via la valigia e me lo ritrovai di fronte, le mani sulle mie guance, le labbra sempre più vicine.
Gli accarezzai le spalle, ma quando lui fece per baciarmi, mi allontanai un po’.
Lui non insistette, ma notai che era deluso.
“Scusa” disse, senza guardarmi negli occhi.
Gli presi il mento e lo costrinsi a guardarmi “Non ti scusare” dissi “solo… non adesso, okay?”
Annuì con la testa, e guardandomi sorrise “Ti va di fare un giro?”
“Certo” risposi, sincera.
“Dai andiamo” disse lui, alzandosi dal letto e prendendomi la mano, per poi portarmi fuori dal palazzo.
Notai che stava arrossendo un po’. “Che c’è?” chiesi, curiosa.
“Tu… beh insomma ce l’hai un ragazzo?” chiese, inciampando nelle parole e evitando i miei occhi.
“No, veramente no” risposi, e sentii un sospiro di sollievo provenire da quelle adorabili labbra che poco prima avevo rifiutato.
Ci conoscevano da poche ore…
“Oh” fece lui.
“Cosa ne dici se ti compro un vestito?” chiese, sorridendo e indicando un negozio con una vetrina mozzafiato.
Vedendo che mi ero incantata, disse “Dai entriamo”
“No! Cioè si. Ma non devi pagare tu!” dissi, una volta dentro al negozio.
“Non preoccuparti, tu scegli quello che vuoi, tanto ti starà bene tutto” rispose, guardando prima me poi i manichini e poi di nuovo me.
Mi avviai verso il vestito che mi aveva colpito di più.
Era corto, rosa con delle decorazioni nere sul corpetto, che facevano da spallina. Niall lo guardò e sorrise, dicendo “Provalo”



Andai al camerino e velocemente me lo misi. Era davvero stupendo, e mi stava quasi bene…
Scostai la tendina, e trovai Niall seduto sul divanetto vicino.
Spalancò gli occhi. Mi squadrò e si soffermò a lungo sulle gambe.
“Wow” disse, senza togliermi gli occhi di dosso.
Mi guardai allo specchio. “Ti piace?” chiesi, giocando con la spallina nera.
“E’ bellissimo, ma tu sei infinitamente più bella” disse, avvicinandosi e prendendomi per i fianchi. Allo specchio vedevo i nostri corpi ondeggiare, come se stessimo ballando, mentre Niall mi baciava il collo.
“Beh se ti piace lo prendo” dissi, quando notai che il commesso ci fissava. Niall si spostò e mi guardò di nuovo.
“Si che mi piace” confermò.
Mi rifugiai nel camerino, dove mi rimisi la mia maglietta e i miei jeans. Mi guardai allo specchio, pensando a dove fosse Liz. Le mandai velocemente un messaggio: “Ehi scusa se disturbo le tue conquiste, ma ..dove sei?”
Uscii dal camerino col vestito in mano, Niall lo prese e lo mise in una busta, avviandosi verso l’uscita.
“Ma… dobbiamo pagare!” lo chiamai io, mentre cercavo il portafoglio.
“Già fatto” rispose lui, sorridente.
Sbuffai, ma sorrisi anche io e lo raggiunsi sulla porta.
Il suo braccio circondò i miei fianchi e insieme ci avviammo per le vie di Londra, io sempre più innamorata di quel ragazzo cosi dolce che avevo vicino.
  
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