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Autore: AngelWithoutWings    21/12/2012    3 recensioni
Cazzo Lyn, non puoi scegliere lui!
Perché tu meriteresti di essere amata. Amata davvero. Amata come saprei fare io.
Meriti di essere guardata con degli occhi davvero innamorati, che ti facciano sempre sapere quanto sei bella. E per me, sei la ragazza più bella che abbia mai incontrato.
Ma sei molto più di questo.
Meriti di essere accarezzata, sfiorata come se fossi ciò che di più prezioso, raro e delicato c’è al mondo.
Meriti di avere al tuo fianco un uomo che ti infonda sicurezza e su cui tu potrai sempre contare.
Meriti di non essere tenuta nascosta, ma di essere mostrata al mondo intero.
Meriti di sentirti ripetere ogni giorno, ogni ora, ogni secondo, ad ogni sguardo quanto sei importante, quanto sei perfetta e quanto sei amata.
Io lo farei, Lyn.
Io sarei tutto questo per te.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Little Bird'
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Beauty queen of only eighteen 
She had some trouble with herself 
He was always there to help her 
She always belonged to someone else
Maroon 5 – She will be loved 
 

 

2  ~ Chris

 
“Ma che…” brontolò Sum , aprendo gli occhi, continuando a sentire uno strano prurito alle dita dei piedi “Ouch!” saltò, alzandosi a sedere.
Le si presentò davanti Juls, sua sorella minore, che smise di mordicchiarle l’alluce “Buongiorno!” prima di scappare fuori dalla stanza, cantilenando “Tu vai a scuola, io no! Ah, ah, ah!”
Lei, per tutta risposta, sbuffò, buttandosi a peso morto sul materasso “Marmocchia…”
 
La porta sbatté, svegliando Hayley, come quasi ogni mattina.
Sospirò, voltandosi e si accucciò nella parte ormai fredda e vuota del letto, respirando il suo profumo rimasto sulle lenzuola.
Qualche minuto dopo, quando ormai stava per riaddormentarsi, la porta si aprì e si richiuse di nuovo, con più rumore “Alza il culo!”
“Spina nel fianco…” mugugnò, sgattaiolando fuori dal letto infreddolita, vestendosi.
 
“Hope, sono quasi le 8!” bussò Frank alla sua porta, prima di seguire il padre per andare a lavoro.
“Cosa!?!” scattò a sedere, tirandosi fuori dalla montagna di coperte. Si scostò con le mani i capelli biondi ancora arruffati lontani dal viso e si voltò verso il comodino.
‘07:10’ lampeggiava a caratteri cubitali sul display della sveglia.
“Ti odio…” brontolò, sbadigliando. Rabbrividì, alzandosi e ciabattò di malavoglia fino alla cucina.
 
Chris si stropicciò gli occhi, sbadigliando per la quinta volta, mentre posava la tazza di latte e caffè sul tavolo e si sedeva. Accese la tv, sintonizzandosi su MTV mentre la porta si apriva e si richiudeva.
“Buongiorno.” Disse freddo, senza neanche voltarsi.
“Fratellino!” Ammiccò James, sedendosi affianco a lui con il suo solito sorriso beffardo “La mia colazione?”
Ancora, senza guardarlo in faccia, Chris indicò il frigo, poi il caffè dietro il vetro del pensile ed il pacco di biscotti sul bancone.
L’altro annuì, scuotendo la testa e versò il latte nella sua tazza “Devi sempre essere incazzato con me la mattina?”
“Sei stato da Lyn?” si voltò appena.
James annuì, sedendosi affianco a lui.
“Allora sì.” Chris si alzò, lasciando la tazzina nel lavello e il fratello solo in cucina.
 
“Buongiorno!”
Hayley saltò ed Harry sorrise.
“Oh, ciao.” Alzò la mano, noncurante.
“Vai a scuola?” continuò lui, camminando sul proprio vialetto con lo stesso passo della ragazza.
Lei si limitò ad annuire.
“Fai la brava bambina, eh!” ammiccò, salendo nella sua auto prima che potesse rispondergli.
La guardò, prima di fare retromarcia e lei gli sorrise, acida, mostrandogli il medio.
 
“Ciao Zombie!” sorrise Chris, schioccando un bacio sulla guancia di Summer.
“Spiritoso, hai idea di cosa significhi dormire con mia sorella influenzata?” sbadigliò lei “Mamma, ho caldo. Mamma, ho freddo. Mamma, ho il cuscino sudato. Sum, dammi il tuo cuscino. Mamma, devo vomitare…” imitò la voce della sorella.
“Buongiorno!” sorrise Hope, raggiungendoli davanti al cancello di casa di Chris “Hai dormito stanotte?” chiese all’amica quando si avvicinò per salutarla con un bacio.
“Più o meno.” Rise l’altra, alzando le spalle.
“Ecco qualcun altro che non ha dormito stanotte…” commentò Chris, mentre si avvicinava Lyn.
“Di sicuro non sono io.” Si avvicinò, salutandolo con un bacio sulla guancia “Mai dormito meglio…”
Si voltarono, quando la porta si chiuse alle loro spalle e James uscì “Pronti per il test di geografia?” li salutò, sorridendo appena a tutti, soffermandosi su Lyn. Poi si voltò e se ne andò per fatti suoi a scuola.
 
“Foster.” Chiamò la professoressa, scorrendo i nomi sul registro.
Summer alzò la mano.
“Jones.”
Hope alzò la mano.
“Lauren.”
Hayley alzò la mano.
“Trent 1.”
Chris alzò la mano, alzando gli occhi al cielo. Possibile che ancora non avesse capito, dopo quattro anni, che quella non fosse una battuta divertente!?!
“Trent 2.”
James alzò la mano.
“Bene, potete iniziare il vostro test.” Chiuse il registro, alla fine dell’elenco.
 
Suonata la campanella dell’ultima ora, Chris uscì con il resto della classe. Lasciò andare avanti le ragazze, aspettando che il fratello parlasse con il prof.
Notò come, mentre lo raggiungeva nel cortile, il suo sguardo fosse concentrato su qualcun altro dietro di lui. E Chris sapeva esattamente a chi James rivolgeva quello sguardo perciò preferì non voltarsi...
Lo riscosse, chiedendogli “Quando dici che ci tieni a lei…” e non serviva un soggetto, entrambi sapevano di chi stesse parlando “Dici sul serio?”
“Si può sapere chi diavolo è quello!?!” esclamò scocciato James, invece di rispondere.
Chris alzò lo sguardo dal sassolino che stava calciando, trovando le ragazze ferme all’angolo della scuola. Stavano parlando con un ragazzo, che doveva avere qualche anno in più, aveva le mani in tasca ed era poggiato con le spalle e un piede al muro e sembrava fosse concentrato soprattutto su Hayley.
“Certo che ci tengo a lei.” Continuò “Ecco perché ora le raggiungiamo.”
“Questo significa essere gelosi di una persona, non tenerci.” Commentò il minore “O possessivi, visto che lei non è la tua ragazza…”
 
“Un giro della scuola?” stava ridendo Lyn, quando le raggiunsero.
Harry annuì, alzando le spalle “Non posso?”
“E’ l’unica scuola qui, devi esserci venuto anche tu.” Rispose lei “Non capisco perché dovresti visitarla.”
“Magari ne sento la nostalgia e voglio vedere cosa è cambiato.” Sorrise lui, sghembo, scostandosi i capelli con la mano.
“A chi è che manca la scuola?” entrò nel discorso Chris. Lyn indicò Harry.“Io e te la pensiamo diversamente, comunque, io sono Chris.” Gli porse la mano, sorridendogli.
“Harry.” Gliela strinse, restituendogli un sorriso.
“Quanti anni hai?” gli chiese Summer.
“23.” Rispose lui.
“Oh, sembravi più piccolo.” Commentò sarcastica Lyn, facendogli il verso.
Lui rise, tornando a guardarla “Già.” Hayley rise, scuotendo la testa divertita.
“Vivi qui?” continuò Sum.
“Per un paio di giorni sì.” Distolse lo sguardo per un attimo dalla mora, per risponderle “Sto dai miei.”
“I miei vicini.” Sottolineò Hayley.
“Aspetta, tu sei Harry… il figlio di Anne, quell’Harry?” esclamò Hope.
“Sì, direi di sì.” Rise lui.
“A proposito, tua sorella è una dea!” Ammiccò Chris, facendoli ridere.
“Lavoravi nella panetteria dietro la biblioteca, qualche anno fa?” insistette Hope.
Harry annuì, confuso.
“Oh mio Dio!” esclamò la bionda, dando un colpo al braccio di Hayley “Hai capito chi è?”
“Harry. Il figlio irritante della mia vicina di casa.” Rispose, sorridendogli acida quando gli lanciò la frecciatina.
“E…” insistette l’altra. Ma, quando vide che Lyn si limitava ad alzare un sopracciglio, confusa, sbuffò “Ok, lei ha una memoria di merda, lascia stare…” la spinse leggermente con un fianco “Quando aveva più o meno dodici anni aveva una cotta megagalattica per te. Venivamo tutti i giorni a comprare la pizza e…”
“Sì, ok!” le tappò la bocca, incenerendola con gli occhi “Abbiamo capito il concetto, brava.”
Notò Harry sorridere divertito mentre la guardava insistentemente.
Quando Chris scoppiò a ridere si voltò verso di lui e solo allora notò che era insieme a suo fratello.
James alternava uno sguardo glaciale verso di lei e uno assassino verso il riccio.
“Comunque…” interruppe il silenzio quest’ultimo, concentrandosi su Harry “Quello è l’angolo dei pedofili.”
“Oh, scusa.” Harry si allontanò dal muro “Ti ho rubato il posto?”
Chris batté le mani, come faceva ogni volta che rideva di gusto e le altre due ragazze dovettero trattenersi per non fare lo stesso.
Era raro che qualcuno zittisse James…
Lyn, invece, si voltò di scatto verso James, guardandolo arrabbiarsi sempre di più e ne prese le parti, interrompendo il momento di gloria del riccio “Non dovevi fare un giro della scuola?”
“Ah, giusto.” Le si avvicinò, afferrandola per le spalle, cingendogliele con un braccio e la fece voltare “Grazie per esserti offerta volontaria.”
“Volontaria per cosa?” provò a divincolarsi.
“Per farmi da guida.” Sorrise lui, voltandosi appena per salutare gli altri, con un cenno del capo e un sorrisetto diretto a James.
Lyn sbuffò, insultandolo in ogni modo possibile ed immaginabile, rientrando nel cortile.
 
“Io gli spacco la faccia!” commentò James, sistemando lo zaino in spalla, prima di andarsene di fretta.
“Quel tizio è un genio!” Chris stava ancora ridendo “E se Hayley non si fosse completamente rimbecillita a forza di stare con quel mongoloide se ne sarebbe già accorta.”
“Tuo fratello non sembra pensarla allo stesso modo.” Puntualizzò Hope, guardandolo allontanarsi.
“Certo che no. E’ più che evidente che ci sta provando con Lyn.” Rise Summer, riprendendo a camminare.
“Fino adesso, nessun ragazzo lo aveva sfidato, avvicinandola.” Rifletté Hope “Forse James si deciderà a fare un passo avanti.”
“Forse invece Lyn si accorgerà che mio fratello è uno stronzo e capirà che c’è di meglio in giro.” Sperò Chris.
“Chissà che stanno facendo…” sorrise Summer.
 
 
 
Chris non poteva più sopportare quella situazione.
Hayley era la sua migliore amica. La conosceva dai tempi dell’asilo e ormai erano come fratello e sorella.
Lui sentiva di doverla proteggere.
Ma lei non lo stava ad ascoltare…
Possibile che non si accorgesse di come James la stesse usando?
Aveva provato tante volte a farglielo capire, ma Lyn aveva un caratteraccio e non era per niente facile riuscire a prenderla.
“Lui non mi sta usando!”
“Lui ci tiene a me!”
“Lui non vuole davvero le altre!”
“Lui dice che con me è diverso.”
“Lui è gentile.”
“Lui è premuroso.”
“Lui è bello.”
“Lui mi fa sentire bene.”
Povera Lyn…
 
Chris di certo non era un Don Giovanni come suo fratello. Non riusciva a camminare muovendo le spalle da duro, non storceva le labbra quando espirava il fumo di una sigaretta in modo accattivante, non andava in palestra per poter indossare canottiere scollate e maglie aderenti.
No, lui era semplice. Era bello proprio per questo.
Era semplicemente bellissimo.
Portava i pantaloni a vita bassa perché era fiero di mostrare la sua collezione di boxer colorati e stravaganti – e ne aveva davvero di ogni tipo, nel cassetto… - perciò a volte il suo modo di camminare risultava buffo, fumava perché lo rilassava e faceva sport perché lo skate era la sua ancora, a cui si aggrappava nella speranza di andarsene da Holmes Chapel.
Certo, magari le ragazze non cadevano ai suoi piedi perché faceva il capo come il fratello, non gli lanciavano bigliettini o occhiatine durante la lezione e non speravano in una notte con lui ma, se vogliamo dirla tutta, aveva anche lui le sue ammiratrici segrete, solo che era troppo occupato con lo skate e preoccupato per i problemi della sua migliore amica per accorgersene.
Però un po’ ne capiva anche lui di donne.
 
Cos’è che le ragazze desiderano più di ogni altra cosa?
L’amore e la bellezza, pensava.
E poi c’era Lyn, a cui non importava del parere degli altri, che era pronta a prendere a calci in culo gli ipocriti. A lei non era mai importato di essere bella.
Eppure Dio, la genetica o chi ne sapeva lui, gli aveva donato la bellezza, lo stesso.
Ed era stata la sua rovina.
Lei stessa, spesso doveva considerarla tale.
Pur facendo di tutto per non dare nell’occhio, sembrava che gli occhi di tutti fossero sempre puntati su di lei e questo la infastidiva.
Finché, un bel giorno, quasi un anno e mezzo fa, lasciò avvicinare l’unica persona a cui avrebbe dovuto spaccare il culo e se ne innamorò.
 
“La tua amica…” esordì James.
“Hayley?” gli chiesi, alzando lo sguardo dalla ferita sul ginocchio che mi ero procurato sulle piste.
L’altro annuì “E’ carina.”
“Beh, te ne sei accorto presto.” Risi, richiudendo la cassetta del pronto soccorso “Frequenta questa casa da 16 anni.”
Lui alzò le spalle, sdraiandosi sul mio letto “Sarà perché ora che mi hanno steccato e stiamo in classe insieme, le ho prestato più attenzione.”
Aggrottai le sopracciglia, voltandomi verso di lui, serio “In che senso?”
“Credo che sia la ragazza più bella che abbia mai visto.” Confessò, sorridendo trasognato, lasciando perdere lo sguardo sul soffitto, immerso nei suoi pensieri.
Sentii un senso di gelosia attanagliarmi lo stomaco.
No,non pensate male, eh! Gelosia, nel senso…  Un fratello maggiore con il primo ragazzo della sorellina!
“E tu ne hai viste parecchie di ragazze...” Commentai acido, continuando a guardarlo.
“Sì, ma con lei sarebbe diverso.” Insistette lui, continuando a non prestarmi attenzione.
Mio fratello era uno stronzo. Lo era sempre stato, ma era peggiorato da quando aveva scoperto che le ragazze non gli ‘servivano’ solo per copiare i compiti…
Ma, stupidamente,guardandolo,  pensai che Lyn fosse davvero diversa e che magari avrebbe potuto cambiarlo.
“Stasera verrà a vedermi alle piste.” Gli sorrisi “Potresti parlarle.”
 
Stupido. Stupido. Stupido!
 
Chris alzò il volume dell’Ipod, finché la voce di Jim Morrison sovrastò qualsiasi altro suono della realtà.
Era nel parco, nel viale principale. Non c’era quasi nessuno a quell’ora del pomeriggio, con quel freddo.
Accelerò il passo, a mo’ di jogging.
 
“Prometti che non ti arrabbi?” si scostò i capelli, sistemando una ciocca dietro l’orecchio con le dita affusolate.
“Lyn, posso arrabbiarmi con te?” le sorrisi, rassicurandola.
 “Io e James, ieri sera…” mi sorrise, visibilmente felice, guardandomi negli occhi ed io feci lo stesso, perché non avevo idea di quello che mi avrebbe detto poi “…abbiamo fatto l’amore!”
 
Accellerò, alzando il volume.
Respirava tramite la bocca, scambiando nuvolette di condensa con l’ossigeno ad un ritmo sempre maggiore.
 
“Io ti ammazzo!” esordii, piombando in camera di mio fratello dopo che una ragazza se ne era appena andata.
“Addirittura?” rise James, infilandosi un paio di pantaloni “E, posso almeno sapere perché?”
“Non ci arrivi? Allora sei una completa testa di cazzo!” lo incenerii con lo sguardo, mentre si accendeva una sigaretta, dandomi le spalle per avvicinarsi alla finestra, tranquillo “Chi cazzo era la ragazza che ti sei portato? Te lo dico io, non era Lyn!”
Si voltò verso di me, sentendo pronunciare il suo nome e liberò una nuvola di fumo.
“Avevi detto che sarebbe stato diverso.” Lo accusai, stringendo i pugni lungo i fianchi, calmando il tono della voce.
“E’ diverso.” Mi interruppe.
“Ah davvero?” risi, scettico “A me sembri sempre il solito puttaniere…” indicai la porta da cui era uscita quell’altra “Lei qualche ora fa mi ha detto che avete fatto l’amore ed ora ti trovo con un’altra…”
Spense la sigaretta, lasciandola a metà, schiacciandola sul davanzale in marmo “Lei è diversa dalle altre e ora che mi sono avvicinato non posso più lasciarla andare.” Si voltò, avvicinandosi e afferrò la maglietta da terra “Ma io non posso cambiare da un giorno all’altro.”
“Tu non cambierai e basta.” Commentai, stringendo ancora di più i pugni.
 
Chris correva così veloce che quasi non si accorse di essere inciampato in una radice sporgente finché non si ritrovò il terreno sdruccioloso a qualche centimetro dal naso.
Posò le mani a terra, ma non fu grazie a queste che evitò l’impatto.
“Preso!” sentì una voce e solo allora notò la presa salda sui suoi fianchi.
Si rialzò, aiutandosi con le ginocchia e si ritrovò di fronte al ragazzo riccio di quella mattina, che gli aveva appena salvato la faccia “Ti ringrazio… Harry, giusto?”
Lui sorrise, annuendo “Di niente, Chris.”
Fece per congedarsi, con un gesto della mano, ma lo fermò “Scusa!” si voltò, tornando a guardarlo “No, fa niente, se vai di fretta…”
“In realtà mi stavo annoiando facendo su e giù.” Si scosse i capelli, alzando le spalle.
“Oh, perfetto!” sorrise, soddisfatto “Allora posso chiederti che cosa avete fatto tu ed Hayley oggi?”
Harry annuì, indicando una panchina in pietra alle loro spalle. Si sedettero “Allora, dopo avermi insultato e smesso di sbuffare…” premise “Abbiamo camminato per il cortile e poi siamo andati sul retro…”
“Eh, eh… sporcaccioni!” lo prese in giro, ridendo.
Scoppiò a ridere, una risata troppo buffa e spontanea, per un ragazzo di 23 anni e scosse la testa “A giocare a basket!”
“Fingerò di crederci…” ammiccò il roscio.
Sorrise, continuando “Poi ci siamo seduti sugli spalti e abbiamo chiacchierato fino all’ora di pranzo.” Alzò le spalle “Per quanto mi riguarda, il tempo è passato troppo velocemente. Ma credo che anche lei sia stata bene.” Lo guardò, alzando un sopracciglio, curioso “Lei non ti ha raccontato niente?”
“Oh, beh… in realtà sarebbe dovuta venire a casa mia per studiare e poi le avrei estorto la verità…” passò una mano tra i capelli “Cioè, in realtà è venuta a casa mia, ma non è mai arrivata in camera mia.”
Alzò un sopracciglio “E perché?”
“Si è fermata in quella di fronte.” Alzò le spalle, storcendo la bocca “O meglio, mio fratello l’ha rapita.”
Lui annuì, ma non poteva sapere tutta la storia “Lui è… il suo ragazzo?”
Scosse la testa “Non stanno insieme!” feci una faccia buffa “Mi raccomando eh, ci tengono a sottolinearlo!”
Harry rise, confuso “Quindi, sono una specie di… scopamici?”
Stavolta fu Chris a scoppiare a ridere “Non li avevo mai definiti così. James si incazzerebbe da morire…” scosse la testa “No, in realtà nessuno ha ancora capito cosa siano. Si sa solo che mio fratello è un coglione.”
“E lei?” chiese, serio.
“Lei… è complicato.” Sospirò, passando di nuovo una mano tra i capelli.
“Ma lei è forte.” Lo rassicurò lui “O almeno, da questa impressione.”
“Hai detto bene.” Annuì“E’ un’impressione.”
“Beh, ad ogni donna capita uno stronzo, almeno per una volta.” Tentò di nuovo, sorridendogli.
“Che cosa pensi di lei?” lo guardò, interessato, aspettando che parlasse.
Sorrise, impercettibilmente e probabilmente involontariamente mentre pronunciava il suo nome “Lei è una di quelle persone che ti stregano, dal primo momento in cui le conosci.” Annuii, d’accordo “E’ divertente, intelligente… anche un po’ acida a volte.”
“Ma, raramente…” commentò ironico.
Rise, annuendo “Oh, ed è bellissima.”
Annuì, d’accordo. Gli scappò l’occhio sull’orologio da polso del riccio e si alzò “Scusa, ora devo proprio andare.”
“Beh, non so quando ci rivedremo…” si alzò anche lui “Parto domani.”
“Allora, a presto!” gli sorrise, stringendogli la mano “Lyn lo sa?”
“A dire la verità sua sorella mi ha invitato a cena da loro stasera, ma non credo che la minore ne sia a conoscenza.” Si scostò i capelli, alzando le spalle “Non sarei partito senza averla salutata.”
 
Chris rientrò a casa, ripensando a quel ragazzo.
Avrebbe scommesso tutti i suoi denti che se Hayley non avesse perso la testa per quel cretino del fratello, si sarebbe accorta che Harry è…
Beh, in realtà non sapeva come definirlo, perché non si intendeva di classificare i maschi. Però, almeno era meglio di James.
Salì le scale e sentì delle voci dalla camera del fratello.
Si affacciò, guardando dentro dalla fessura che la porta socchiusa lasciava.
Suo fratello era seduto ai piedi del letto, a petto nudo e con la sigaretta in mano, come l’aveva visto tante altre volte e guardava un punto impreciso del muro davanti a lui.
Stava per andarsene, quando oltre la spalliera del letto comparve una testa e poi notò anche un corpo esile sotto le coperte “Sei arrabbiato?”
Lyn.
Entrambi, la guardarono.
“Sai che non posso essere arrabbiato con te.” Rispose lui, espirando del fumo, con un tono dolce, che raramente aveva sentito usare dal fratello.
“Allora perché mi hai chiesto di Harry?” insistette Hayley.
Lui non le rispose subito. Prima si alzò, raggiungendo il davanzale e spense la sigaretta. Si voltò verso di lei e la guardò dalla finestra. Anche nella penombra, Chris riconosceva gli occhi del fratello guardare avidamente il corpo della ragazza. Le si avvicinò a carponi, una volta sul letto, fino a sedersi davanti a lei “Perché non riesco a levarmi dalla testa il modo in cui ti guardava. Quando ti sorrideva o quando ti ha presa per le spalle.” Le accarezzò il viso, allontanandovi i capelli “Dovrei essere l’unico a poterlo fare.”
“Tu sei l’unico.” Posò una mano sul suo viso, accarezzandoglielo dolcemente, avvicinandosi.
L’ultima cosa che Chris vide, fu la schiena nuda di Hayley staccarsi dalla spalliera del letto e le due teste che si avvicinavano, muovendosi in simultanea.
Poi decise che per oggi si era già fatto abbastanza male e si chiuse in camera sua.

Ehilà!?!

Rieccomi, dopo meno di una settimana.
Non so per quanti di voi questa sia una buona notizia,
dato che al capitolo precedente,
solo uno di voi ha lasciato una recensione...

Ma vabbeh...
era solo il primo, spero che andrà aumentando di popolarità scrivendo.

Ma parliamo di questo capitolo.
Che cosa ne pensate?
Chris è un ragazzo d'oro, eh?
E, a giudicare dalla foto sotto, non è neanche maluccio...

Questo è un capitolo di cui sono piuttosto soddisfatta,
ergo,
posterò il prossimo...
a
3 recensioni.

Si può fare?

Un bacio,
 spero di ritrovarvi numerosi! <3

 

  Christofer, Tigro. :3
  Foto scattata da Hope, alle piste.
  

  
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