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Autore: PZZ20    21/12/2012    5 recensioni
Ambientata circa sei mesi dopo la morte di Freezer e l'annuncio da parte di Trunks sul futuro. Il compleanno è quello di Bulma, le età sono del tutto inventate e l'ambientazione è il terrazzo della C.C. la sera dopo la festa.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '3 Years...In between'
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-Ma dove vai Vegeta?-

 

La sua voce l'aveva raggiunto poco prima che si librasse in aria e, per qualche assurdo motivo, era bastata a fermarlo.

 

-Non vorrai mica piantarmi qui da sola la sera del mio compleanno?-

 

Beh, sì, in effetti l'idea era proprio quella... Non capiva però per quale motivo esitasse nel portarla a compimento. Non era proprio da lui, si stava rammollendo a furia di stare vicino a quegli inetti.

Nuovamente i suoi occhi, limpidi e grandi, trovarono il loro spazio nella sua visuale immobilizzandolo ulteriormente.

 

-Su, scendi da lì. Non vorrai lasciare una signorina bella come me tutta sola su questo terrazzo?-

 

Bene, ora lo stava pure provocando. Se ci teneva tanto ad essere violentata poteva dirlo subito, ci avrebbe pensato lui a...

Ma che diamine gli stava prendendo? Si era bevuto il cervello? Sì, decisamente non era in se', fare certi pensieri su una femmina terrestre era assolutamente inaudito.

Lui era il principe dei saiyan, non un volgare umano. Non si sarebbe mai abbassato a tanto.

 

-Di un po' donna... Perché non vai a rompere da quel rammollito che ti porti sempre appresso?-

 

 

Oh mamma... Una frase intera. E si era pure girato verso di lei per pronunciarla. Doveva essere la sua serata fortunata... Finalmente lo scimmione stava comunicando.

Certo, tramite insulti e minacce ma era pur sempre una forma di contatto.

Forse valeva la pena di calcare un po' la mano.

 

 

-Stai parlando di Yamcha? È andato a dormire un'ora fa... Ubriaco. Non avevo la minima intenzione di stare a sopportare le sue cavolate, non in quelle condizioni. No di certo. Ah... Ma domani mi sente!-

 

 

Accidenti, che caratterino. L'aveva notato da subito ma, ora come ora, gli sembrava ancora più aggressiva del solito. Con quegli occhi blu poi e la luce della luna...

Se solo avesse avuto ancora la coda...

Le avrebbe dimostrato come era un vero maschio e... Maledizione. No. Ci stava cascando di nuovo.

Doveva andarsene.

 

Fece ancora per spiccare il volo quando si sentì afferrare per un polso. Una presa delicata, calda e morbida che gli fece ribollire il sangue nelle vene.

Maledetta donna. Era davvero troppo tempo che non se la spassava con una femmina: ecco qual'era il problema.

 

-Lasciami.-

 

Accidenti, forse aveva esagerato, lo aveva innervosito troppo.

Il desiderio di parlargli, però... Di scoprire qualcosa di più su di lui... Era così intenso che la spingeva ad avvicinarsi, perfino a toccarlo per tenerselo vicino quella sera. Ma forse, a ben vedere, le sarebbe bastato giusto quello: un contatto...

 

-Avanti Vegeta... Non mi hai nemmeno fatto un regalo di compleanno...-

 

Ancora con quella storia del compleanno?

Che accidenti pretendeva da lui? Era già tanto che fosse ancora viva. Ecco, quello era il suo regalo: sarebbe sopravvissuta a quella serata.

 

-Non ti ucciderò. È questo il mio regalo.-

 

Già, c'era da aspettarselo... Doveva ribattere e in fretta, o lui avrebbe colto l'occasione per defilarsi e non poteva permetterglielo. Quella doveva essere le sua serata e lei aveva tutta l'intenzione di ottenere un regalo da quel Principe.

 

-Non lo faresti comunque. C'è Goku che dorme a due passi da qui... E tu non sei ancora abbastanza forte per affrontarlo... Perciò, Vegeta, non mi fai paura...-

 

 

Che cosa? Dannata, sfacciata, furba e bellissima donna. Accidenti, era sempre più difficile tenerle testa e riuscire ad andarsene da lì senza farla sembrare una vera fuga. Tanto valeva stare al gioco.

 

 

-Russa come un maiale il tuo caro amico. Si accorgerò di te e del tuo stupido cadavere solo una volta morta, dopo che avrai già cominciato a marcire.-

 

 

Ed ecco la minaccia tremenda. Quella che seguiva ogni loro incontro e ne sanciva la fine: era quasi giunto il momento di chiudere la faccenda e uno solo di loro, avrebbe vinto. Era arrivata l'ora di scoccare la sua frecciatina, quella che funzionava sempre e lo portava a fare quello voleva lei, il più delle volte. Era comunque l'unico modo che conosceva per gestire quell'ospite davvero unico.

 

 

-Certo, tu parli-parli ma, intanto, io sono ancora qui e non vedo nessun regalo... Vegeta, non dirmi che ti senti in imbarazzo perché sono una donna e non sai cosa regalarmi...-

 

 

Aveva sbattuto le ciglia e si era avvicinata ulteriormente.

Era stanco, provato, provocato ed irritato. Meglio farla finita subito e cercare di accontentarla. Meno problemi e meno casino. Infondo poi, lei gli serviva... Per i suoi allenamenti e per il cibo. Valeva la pena sfruttarla finché poteva. Ad ucciderla ci avrebbe pensato poi...

 

 

-Mphf! Allora si può sapere che vuoi, terrestre?-

 

 

Ecco, perso all'amo. Ora non le restava che prendere un po' di coraggio e farlo. Non sapeva perché ma era una cosa che le frullava in testa da un bel po'. E quale occasione migliore del suo compleanno per realizzare un proprio desiderio?

 

 

-Ok. Ti faccio vedere che regalo voglio... Però devi chiudere gli occhi e fidarti di me, Vegeta.-

 

 

Che cosa? Si era bevuta il cervello?

 

 

-Scordatelo.-

 

 

"Ora, Bulma", si ripeteva, "ora o mai più".

 

 

-Andiamo, non avrai mica paura?-

 

 

Paura lui? Ma per chi l'aveva preso? Non doveva osare dire una cosa del genere. Lui era il grande Principe dei saiyan. Non aveva paura di nessuno, tanto meno di una stupida donna dagli occhi blu e le labbra piene e...

 

Si era distratto.

 

Un contatto, morbido, umido e caldo. Sulle labbra.

Delicato come un soffio di vento e profumato come il paradiso che non avrebbe mai conosciuto.

Era durato un attimo soltanto ma l'aveva stordito come una tempesta; sconvolto.

Si era sentito caldo, tutto ad un tratto, agitato e... Leggero.

 

Non aveva più nemmeno fiatato. Era arretrato di un passo e velocemente, come era comparso su quel terrazzo, se n'era andato.

 

Un soffio di vento, fresco e dal profumo virile, le aveva scosso lievemente la chioma riccioluta.

Vegeta era sparito.

 

Un sorriso, ebete e felice, le si era allora dipinto in volto mentre, con la lingua, si accarezzava le labbra alla ricerca del suo sapore.

Avrebbe voluto di più, Bulma, ma si rendeva anche conto di aver giocato con il fuoco e di aver incominciato, suo malgrado, a bruciarsi.

Non sapeva dove l'avrebbe portata quell'incendio che, per il momento, le aveva tracciato solo una sottile scia sulla bocca dischiusa, ma aveva tutta l'intenzione di scoprirlo.

In fondo, si disse, c'era tempo e come inizio le poteva anche andare bene. Sicuramente, per lo meno, era il regalo di compleanno più bello che le avessero fatto quel giorno.

 

 

Alzò il viso alla volta celeste e, mentre un paio di occhi d'ossidiana ardevano nell'oscurità spiandola, sussurrò tutta la sua gioia alla luna:

-Un buon compleanno.... Il migliore che potessi desiderare.-

 

 

Fine.

 

 

 

Ed ecco il finale..

Volevo aspettare domani a pubblicarlo ma, purtroppo, nonostante sia sabato, mi hanno messa di turno in laboratorio in mattinata e al pomeriggio sarò impegnata. Così... Ecco la conclusione di questa FF. Spero vi sia piaciuta e che mi facciate sapere se il finale si è rivelato all'altezza delle vostre aspettative.

Uno speciale augurio a chiunque compia gli anni in questi gironi^^.

Buona notte.

Sophya (PZZ20).

  
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