[110 parole]
Problemi e drammi quotidiani dell’ultimo Uchiha capace di intendere e di volere
15. Non. Piangere.
[Hai visto che con te piange sempre, Sasuke-kun?]
«Coraggio, Itachi, smettila, è solo un graffio» gli intimò, mentre lanciava un’ennesima occhiata alla porta di casa. Sakura non ci avrebbe messo molto a rientrare, stava salutando la Yamanaka, adesso.
Adagiò meglio le spalle di suo figlio al divano, e ripulì ancora una volta l’invisibile striscia di sangue che gli sfregiava la caviglia. «Ti proibisco di piangere davanti a tua madre» gli ordinò.
Il bambino lo guardò negli occhi profondi, zittito. Stette qualche minuto in silenzio, tirando su col naso e mordendosi le labbra.
La quiete prima della tempesta.
Difatti, quando Sakura aprì la porta, le urla di Itachi gli rimbombarono nelle orecchie. E «Lo fai piangere sempre, Sasuke-kun» ironizzò.
Ma quanto tempo! *^*
Me ne è venuta in mente una all’improvviso, e puff, eccola qua. =w=
Per questo adoro le raccolte. <3
Spero che vi sia piaciuta e che, se ancora vi ricordate di questa raccolta, lasciaste un parere, se vi va. :D
Grazie. <3
Ringrazio chi legge e commenta, preferisce(19), ricorda(7) e segue(37)