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Autore: LadyDenebola    22/12/2012    4 recensioni
"Bentornata a casa, Violet!" Violet Rosenao, ancora fresca di Mago, torna a Hogwarts come assistente bibliotecaria intanto che sta cercando la sua vocazione. E vi ritroverà anche un professore che non vede da una sera di sette anni fa, e al quale vuole ancora dire molte cose... I personaggi (per loro fortuna) appartengono alla Rowling, io come al solito mi limito a farli soffrire...Buona lettura!^___^
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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<< Non me lo sarei mai aspettato, sul serio >>commentò Piton accarezzando i capelli di Violet che gli aveva posato la testa sul petto, una sera d’inizio estate.
<< Ancora non ci credi? >>
<< Ero convinto ti piacesse Purblack. Dove c’era lui c’eri anche tu >>
<< So che potrebbe suonare banalissimo, ma ci incontravamo davvero per caso >>obiettò Violet senza sollevare la testa, lasciandosi cullare dal respiro regolare dell’altro.
<< Pensa se ti avesse morso >>disse all’improvviso Piton con voce pensosa.<< Avrei dovuto tenere d’occhio anche te, una piccola vampira maldestra che si incendia la gonna senza neanche sapere come ci è riuscita >>
<< E’ successo due settimane fa! Per quanto ancora vuoi rinfacciarmelo? >>
<<… e che quando si è alzata stamattina ha allagato metà bagno >>proseguì implacabile Piton.<< In confronto a te, Purblack è un tipo affidabile e quasi noioso >>
<< Be’, se la metti così sembro un disastro ambulante >>
<< E’ quello che ha pensato anche la vasca da bagno >>
<< Quante storie per un po’ d’ acqua in più >>bofonchiò Violet.<< Volevo sbrigarmi a far uscire l’acqua calda e mi sono fatta prendere la mano >>
Un colpetto alla porta li fece sobbalzare e Piton andò ad aprire reprimendo uno sbuffo. Violet rimase distesa sul letto ad ascoltare distrattamente la McGranitt dirgli qualcosa, concitata. Seguì una pausa. Poi Piton disse:
<< Hanno già allertato qualcuno? >>
<< Squadre Cattura-lupo sono già arrivate a Hogsmeade, dice il Ministero. Temono però che possano venire qui, come l’altra volta >>
<< Vuoi ristabilire turni di sorveglianza supplementari? >>
<< Per stanotte no: voi professori domani dovete presiedere agli esami. Ma sono fiduciosa: abbiamo difese maggiori rispetto allo scorso autunno. Volevo solo metteri al corrente >>
<< Ti ringrazio, Minerva. A domani >>
<< Cos’è successo? >>esclamò subito Violet quando Piton tornò da lei.<< Ancora lupi mannari? >>
<< E’ maleducato origliare… ma te l’avrei comunque detto >>
<< Come hanno fatto a farseli sfuggire di nuovo? >>
<< Stavolta è solo uno. E, ti faccio notare, quei lupi devono vivere liberi come chiunque altro, a meno che non facciano del male a qualcuno >>osservò Piton sdraiandosi al suo fianco.
Violet si voltò verso di lui, accigliata.
<< Come fai a essere così tranquillo? >>
<< Hai sentito anche tu Minerva: la scuola è ben protetta. Domani sarà luna piena, ma gli studente se ne staranno tutti qui fino alla prossima settimana. Perciò, il rischio che si imbattano in quel lupo è molto basso >>
Violet però non riusciva a calmarsi al ricordo di essersi trovata faccia a faccia con un lupo mannaro per ben due volte. Piton notò il suo turbamento. Le cinse la vita con le braccia e la baciò mormorando:
<< L’ultima volta ti sei data tanto da fare per scovarli, adesso lasciamo che sia il Ministero a occuparsene >>
<< Tanta leggerezza non è da lei, professore >>scherzò Violet cedendo ai suoi baci.
Piton sorrise e la spinse giù.
<< Sei tu che hai una cattiva influenza su di me >>
 
Il giorno seguente trascorse nella lentezza esasperante tipica del periodo d’esame, ma trattandosi dell’ultimo giorno c’era anche una prudente eccitazione in vista della fine delle prove. Quando gli studenti posarono definitivamente le piume e riposero le bacchetta, quel pomeriggio, il castello stesso sembrò tirare un lungo sospiro liberatorio.
I corridoi si riempirono in fretta di chiacchiere vivaci, sebbene alcuni ragazzi stessero ancora pensando ai test. Altri invece già si proiettavano nel clima di vacanze tanto agognato.
Seduta ai piedi di una scalinata poco trafficata, Violet li vedeva sfilare con un sorriso sulle labbra, e una fitta di tristezza le strinse il cuore al pensiero che di lì a una settimana Hogwarts avrebbe chiuso.
<< Cosa fai qui? >>la salutò Will che stava passando in quel momento con i suoi compagni.
<< Aspetto Severus >>rispose Violet con naturalezza, anche se colse lo sguardo che si erano scambiati due ragazzi alle spalle dell’amico.<< Come sono andati gli esami? >>
<< Uno schifo! >>bofonchiò Will prima di beccarsi uno schiaffo sulla nuca da Michael.
<< Non dargli retta, Violet. Questo rompiscatole fa sempre il modesto anche se sa di essere il migliore. Il professore gli ha fatto anche i complimenti >>
<< Macché! Mi ha chiesto di mostrargli l’Alohomora, ma la piuma che stavo facendo levitare è arrivata fino al soffitto invece che restare sospesa davanti a me >>si lamentò Will.
<< Se non la smetti, stasera ti affogo nell’idromele >>lo minacciò Marika.
<< Idromele? >>ripeté Violet spostando lo sguardo dall’uno all’altra.<< E dove lo prendete? >>
<< Ehm, ecco, noi pensavamo… >>cominciò Will con evidente panico.
<< Di farcelo prestare giù, dalle cucine >>concluse Michael.
<< Quindi darete una festa? >>
<< Sì, qualcosina fra noi Serpeverde, sai >>disse Will.<< Per festeggiare la fine degli esami >>
<< E starete in Sala Comune? >>
<< Certo >>rispose all’unisono tutti quanti.
L’arrivo di Piton impedì a Violet di indagare a fondo e diede ai ragazzi la scusa per andare via. Violet poteva anche essere ingenua, ma non aveva dimenticato gli atteggiamenti elusivi degli studenti quando organizzano qualcosa all’insaputa degli insegnanti. E Will e i suoi amici non erano stati tanto bravi da non destarle dei sospetti. Ne parlò con Piton, che scosse la testa con rabbia rassegnata.
<< Per fortuna dobbiamo sopportare solo qualche altro giorno >>disse.
<< Posso controllarli da sola >>disse Violet mentre scendevano a cena.<< Tu riposa pure >>
Piton provò a opporsi, ma alla fine Violet l’ebbe vinta. Dopo mangiato si appostò ai piedi della scala di marmo dall’altro lato della Sala d’Ingresso in modo da non essere vista da chi saliva dai sotterranei. Non era passato molto tempo che emerse Will, da solo.
Il ragazzo risalì di corsa la scala di marmo. Violet s’affrettò a seguirlo cercando di non fare rumore. Si stava chiedendo dove sarebbero arrivati quanto si accorse che erano diretti al settimo piano. Degli altri, però, nessuna traccia.
“Dovevo immaginarmelo” pensò Violet quando Will si fermò davanti al muro accanto all’arazzo di Barnaba il Babbeo e l’ingresso della Stanza delle Necessità prendeva corpo.
Ma, inaspettatamente, Will si girò verso di lei, divertito.
<< Volevi imbucarti? >>gridò.
<< Da quanto mi avevi scoperta? >>esclamò Violet raggiungendolo.
<< Da subito. Avresti dovuto usare un incantesimo d’elusione. Ricordatelo, la prossima volta >>
<< Dove sono tutti? >>sbottò Violet.
Erano entrati in una grande stanza priva di mobili e… di persone. L’unico oggetto presente era il ritratto di una ragazza giovane dall’aria fragile, che Violet riconobbe all’istante. Will guardò l’amica, indeciso.
<< Senti, mi prometti che non ci denuncerai a Piton? >>
<< Cos’avete in mente? Andate a Hogsmeade? >>
<< Vogliamo festeggiare ai Tre manici di scopa. Ecco, lo sapevo che ti saresti arrabbiata >>esclamò Will mentre lei strabuzzava gli occhi.<< Nessuno se ne accorgerà, se starai zitta. Abbiamo affittato una stanza – Michael si è trasfigurato per farlo – e rientreremo prima di colazione. Tu però non dire niente, ok? >>
<< E gli altri? Non dirmi che sono già lì >>
<< Sì, sono andati mentre stavamo ancora a cena >>Will scostò il quadro e si arrampicò nel passaggio che nascondeva. Violet lo afferrò per la maglietta.
<< Non dovete uscire dal castello! >>
<< Staremo attenti >>tagliò corto il ragazzo.
Violet cercò di tirarlo indietro, ma la sproporzione fra loro era tale che Will la trascinò per qualche passo prima di riuscire a scrollarsela di dosso.
<< Will, è pericoloso! >>
<< Non hai niente di meglio da fare? Tipo passare la serata con Piton >>disse lui, secco.
<< C’è un lupo mannaro in giro! >>
Will scoppiò in una risatina di scherno.
<< Neanche i bambini si lasciano più spaventare da una scusa del genere >>
<< E’ la verità! >>esclamò Violet, indispettita che Will non la prendesse sul serio. Gli raccontò dell’ultima volta che i lupi mannari si erano aggirati a Hogsmeade fino ad arrivare a Hogwarts. Quando terminò il racconto, Will si voltò lentamente versi di lei, terrorizzato.
<< Madama Rosmerta non ce l’ha detto, quando abbiamo prenotato l’altro giorno >>
<< Si è saputo solo ieri. Will, devi tornare indietro! >>Violet lo afferrò per un braccio costringendolo a fermarsi.<< Torna al castello, io cerco gli altri >>
<< Non ti daranno mai retta >>sbottò lui riprendendo a camminare più in fretta.<< Però la nostra idea è restarcene ai Tre manici di scopa. Lì non correremo pericoli >>
<< Non dovreste comunque starci! >>
Ma Will non l’ascoltava più. Erano emersi alla Testa di Porco sotto lo sguardo burbero di Aberforth Silente.
<< Brutta notte per andarsene a spasso >>commentò.
Nonostante le serate si fossero fatte più calde, Hogsmeade era deserta. Per le strade non c’era anima viva, e mentre le attraversavano rapidi Violet notò molte persone spiare fuori da dietro le tende delle loro case.
Con un brivido, Violet scrutava nei viottoli bui che superavano, la bacchetta sfoderata e i nervi tesi, e per questo andò a sbattere contro Will che si era fermato di colpo. Il ragazzo accennò davanti a loro, in direzione della fine della strada oltre i Tre manici di scopa. Anche nell’oscurità Violet individuò una grossa massa accucciata.
<< Manda un messaggio al castello >>soffiò.<< Io cerco di allontanarlo >>
Avanzò di qualche passo, quel tanto che bastava per provocare il lupo e fargli sollevare la testa. Quasi con disinvoltura Violet scivolò nel vicolo che precedeva il pub, che costeggiò fino ad arrivare sul ciglio del villaggio. Il lupo mannaro si voltò con lentezza quando se la ritrovò dietro, attese alcuni secondi e poi si decise a seguirla, indolente.
Violet camminava all’indietro, le gambe tremanti, incespicando appena ma senza osare togliere gli occhi di dosso dalla bestia. Quando le case di Hogsmeade furono abbastanza lontane si fermò, ed altrettanto fece il lupo.
“Coraggio, Violet. La prima volta ti ha messo in difficoltà, ma la seconda l’hai battuto tu. Adesso devi chiudere in bellezza”
Una folata di vento spazzò la strada e, come se quello fosse stato il segnale, il lupo scattò.
Il primo Stupeficium di Violet andò a vuoto e lei fu costretta a balzare di lato. Il lupo aveva saltato con troppa foga così che atterrò un metro oltre il punto dal quale Violet si era allontanata.
<< Petrificus Totalus! >>
Il lupo scansò anche quell’attacco e balzò a zanne scoperte. Atterrò Violet, ma lo slancio era stato troppo forte da farlo ruzzolare via. Violet urlò. Nel momento in cui il lupo veniva allontanato da lei dalla forza del balzo, sentì un dolore lancinante percorrerle tutto il corpo. Rialzandosi s’accorse di un taglio aperto sul braccio.
<< Stupeficium! >>
Il getto di luce rossa planò a tre metri dal lupo, che si rialzò con un ringhio esasperato, e Violet capì che si era stancato di giocare con lei. Scattò in avanti, a quattro zampe… e un fascio di luce bluastra lo colpì alla schiena facendolo rotolare per parecchi metri oltre Violet.
<< Ho un deja vù! >>urlò Will emergendo dal buio.<< Sectumsempra! >>
Il lupo scartò di lato e tornò subito all’attacco, schivando a zigzag gli incantesimi congiunti di Violet e Will. I due si separarono all’ultimo secondo, e quello atterrò nel vuoto. Poi si fermò e sollevò il muso per fiutare l’aria.
Michael e altri amici di Will erano appena arrivati, pronti a combattere. Il lupo scoprì le fauci come a invitarli a farsi avanti, e loro non si fecero pregare. Attaccarono nello stesso istante. Il lupo si appiattì sulla strada e i loro incantesimi cozzarono e presero direzioni diverse. Violet scansò una fattura, e il lupo ne approfittò per balzarle addosso.
Violet urlò di dolore e paura sentendo il suo peso premerla a terra e l’odore di sangue e pelo sporco inondarle le narici.
<< STUPEFICIUM! >>
Cinque lampi rossi fecero tremare l’enorme corpo del lupo mannaro, lo sollevarono e lo scagliarono lontano.
Il fiato mozzo, Violet si lasciò rimettere in piedi da Michael, che tuttavia fissava – come gli altri – Piton.
Il professore li stava guardando uno ad uno con una furia tale che Violet non si sarebbe stupita se i ragazzi avessero preferito essere finiti dal lupo piuttosto che affrontare l’esplosione di Piton.
<< Cosa fate qui fuori? >>scandì lui con voce glaciale.
Will gli confessò l’idea della festa e, pur essendo più alto di Piton, sembrò farsi minuscolo sotto il suo sguardo.
<< Tornate ai Tre manici di scopa. Aspettatemi lì. E guai a chi proverà a tornare al castello senza di me >>
Atterriti, Will e gli altri fecero per allontanarsi, ma rimasero inchiodati lì dov’erano. Il lupi si stava rimettendo in piedi, le zampe malferme, ma con uno sguardo di vendetta omicida.
Violet e Piton corsero in avanti.
<< Stupeficium! >>
<< Incarceramus! >>
Il lupo piombò a terra una seconda volta. Spesse funi lo fasciarono come una mummia, anche se il sesto Schiantesimo l’aveva messo definitivamente al tappeto.
<< Andate! >>sibilò Piton ai ragazzi. Poi sparò in aria con la bacchetta alcune scintille rosse.<< Quelli del Ministero saranno qui a momenti >>Lui e Violet si guardarono e, senza dirsi una parola, si abbracciarono.
<< Ahi! >>urlò Violet afferrandosi il braccio. Si era completamente dimenticata della ferita. Piton la esaminò con un velo d’ansia negli occhi, ma riuscì a rimarginargliela con un sol gesto.
<< Andiamo a recuperare quei piccoli disgraziati. Poi ti porto da Madama Chips >>
Tutto il settimo anno di Serpeverde li aspettava col fiato sospeso, nella stanza dei Tre manici di scopa. Il racconto del lupo mannaro li aveva spaventati, ma mai quanto l’apparizione di Piton, momentaneamente offuscata dall’avventura di Will e gli altri.

Violet rimase in disparte mentre Piton riversava su di loro tutta la sua ira, con urla da far tremare il pavimento e, con ogni probabilità, da far passare loro ogni voglia di festa per almeno un anno.
Violet non lo ascoltava. Il braccio le pulsava ancora un po’ e si sentiva la testa pesante. Prese confusamente nota di stare alla larga da Hogsmeade per qualche tempo, magari la prossima volta si sarebbe anche fatta gli affari suoi… Ma almeno, l’aveva avuta vinta lei, col lupo mannaro...
 
Quando Violet riaprì gli occhi la prima cosa che vide fu un soffitto vagamente familiare. Fu l’odore di erbe medicinali a farle capire che si trovava in un letto in infermeria.
Si mise seduta e Piton, che fino ad allora aveva sonnecchiato appoggiato al bordo del letto, si svegliò con un sussulto.
<< Come ti senti? >>le domandò subito. Alla luce della candela Violet poteva vedere quant’era preoccupato.<< Sei svenuta all’improvviso. Ti ho portato subito qui… pensavo che quel lupo ti aveva infettato… invece Madama Chips ha detto che hai solo perso un po’ di sangue >>
Non le diede neanche il tempo d’aprir bocca che l’abbracciò. Tremava.
<< Ehi >>mormorò Violet tentando di suonare spensierata.<< Guarda che sto bene >>
<< Lo so >>Piton la guardò dritto negli occhi, ma era chiaro che non riusciva a trovare le parole.<< Dovevo controllarli io, quegli incoscienti… Non sopporto l’idea di averti fatto rischiare così >>
<< Chi se l’aspettava che avrei incontrato quel lupo proprio stasera? Anche se ammetto di avere un certo fascino per le creature pericolose >>
Piton fece un verso strano, come se avesse soffocato una risata. Violet si guardò intorno nell’infermeria. Erano soli.
<< Devo per forza passare la notte qui? >>
<< Direi di no. Madama Chips ha insistito che rimanessi finché non ti saresti svegliata >>Piton si alzò e si stiracchiò, guardandola severo.<< L’altro giorno mi hai chiesto perché ho aspettato sette anni prima di tornare a Hogwarts >>
<< Ma non mi hai risposto >>ricordò Violet mentre lasciavano l’infermeria.
<< Be’, non è chiaro? Torno dopo sette anni e mi ritrovo a fare la guardia a vampiri e ad adolescenti scalmanati… e a fare da accalappiacani >>sbottò lui con una vaga nota di sgomento nella voce.
<< Una cosa positiva però c’è stata >>osservò Violet.
Piton sorrise e le passò un braccio attorno la vita.
<< E quale sarebbe? >>mormorò sfiorandole il collo con le labbra.
Violet gli restituì lo sguardo languido e gli mordicchiò giocosamente il labbro inferiore.
<< Ho imparato a tener testa ai lupi mannari >>
  
                                                                                                                    End



 

Note: ebbene sì, eccoci arrivati alla fine... Un po' mi dispiace, ma era ora che questi due si godessero un po' di pace, no? Allora? Come vi è sembrato quest'ultimo cap.? Spero vi sia piaciuto ^^ Volevo ringraziare tutti, ma soprattutto tuttE, che hanno letto e seguito la storia fino alla fine, ringrazio tutte le ragazze che hanno commentato spronandomi a continuare la fanfic. Grazie mille a tutte!!! Ps: vi ringrazia anche Violet, che se la storia fosse rimasta inconclusa non si sarebbe mai messa con Sev XD Pps: ancora non lo so, ma potrei fare un seguito (muahahahahahah non mi stancherò mai di tormentarvi!).
Ancora grazie e alla prossima!!!^____^


   
 
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