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Autore: giasten    22/12/2012    5 recensioni
'..Quell’unica speranza che le era rimasta di essere adottata e di vivere in una famiglia felice, con delle persone che le volevano bene, sebbene non fossero i suoi veri genitori. Era sola. Non aveva nessuno.Era come una punizione. Ma per cosa?Eccolo, quel bambino che le metteva paura ma allo stesso tempo lo affascinava. I suoi boccoli castani e quegli smeraldi che aveva al posto degli occhi lo facevano sembrare un angelo sceso in terra. Purtroppo non era così. La prima volta che la piccola Rachel stava cercando di dire tutto ad una delle suore le fu dato uno schiaffo in pieno viso, proprio da HARRY.'
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DUE.
La ragazza aprì un occhio per poi richiuderlo immediatamente a causa della luce accecante che oltrepassava il vetro della finestra riscaldando la sua camera. Lentamente aprì entrambe gli occhi color del ghiaccio e si scrollo’ di dosso le coperte a quadri bianchi e rosa,infilando con tutta la calma possibile le sue adorate pantofole con gli orsacchiotti.
Uscì dalla sua camera e scese le scale per fare colazione ma, essendo molto distratta e ancora estremamente assonnata, non si accorse della presenza di una t-shirt viola su uno degli ultimi scalini ed inciampo’.
In un attimo Rachel si ritrovo’ spiaccicata con la testa su un petto coperto da un tessuto rosso e sorretta da due braccia forti e possenti. 
‘Sta piu’ attenta la prossima volta!’ la rimproverò il ragazzo ridacchiando. Accortasi della figuraccia colossale appena fatta, Rachel si sposto’ e riprese immediatamente conoscenza.
‘Oh,scusami, io.. non..’ borbottò qualcosa simile a delle scuse ma fu interrotta dal biondo.
‘Tranquilla, non è nulla.’ Le sorrise rassicurante e riprese a parlare con tono amichevole. 
‘Vieni a fare colazione con me?’ La castana annui’ leggermente,ancora rossa in viso.
Il biondo, intanto, prese a camminare e lei lo seguì a ruota puntando lo sguardo, pur non volendo, sul suo sedere. Arrossì ancora di più e,alzando lo sguardo, controllo’ che Ryan non si fosse accorto di nulla.


‘Vuoi un passaggio a lavoro oggi?’ chiese gentilmente il biondo. Rachel alzò gli occhi dal libro che aveva in mano.
‘Tranquillo,non serve.’ Rispose lei ammiccando un sorriso di risposta.
‘Sicura?’ ripetè lui un po’ incerto.
‘Sì, non c’è problema.’ Disse cortesemente ritornando a leggere uno dei suoi libri.
‘Va bene’ la interruppe di nuovo il biondo sempre con un tono leggermente incerto. Indossava dei jeans marroni a cavallo basso ed una t-shirt bianca con un giubbotto di pelle.
‘Io esco con alcuni amici e credo che non tornerò a dormire. Non hai paura di stare sola, vero?’ Sussurrò le ultime parole all’orecchio della ragazza avvicinandosi da dietro.
Lei sussultò e per un attimo trattenne il respiro, non si era mai ritrovata in una situazione del genere. Scosse violentemente la testa, sentendosi  imbarazzata. Il biondo la guardò per alcuni istanti.
‘Sei tutta rossa’ sbottò per poi piegarsi in due dalle risate mostrando la serie di denti bianchi che possedeva.
La castana si alzo’ imbarazzatissima e un po’ stizzita ma appena aprì bocca non ebbe modo di parlare.
‘Dai scherzavo Rachel.’ Disse il ragazzo sorridendole amichevolmente. ‘Scappo via,ci si vede!’ e in un attimo scomparve dietro la porta.


‘Perché ho l’impressione che sto dimenticando qualcosa?’ si chiese Rachel per l’ennesima volta dopo aver indossato il cappotto nero, disperata più che mai.
Aveva la convinzione che stesse dimenticando qualcosa di importante.
Dopo aver meditato qualche minuto in attesa di qualche lampo di genio, decise di prendere la sua grande borsa beige e andare via.
Camminò a passo svelto per le strade di Chelmsford poiché non aveva l’intenzione di arrivare tardi il secondo giorno di lavoro. Lei adorava essere puntuale e soprattutto odiava aspettare agli appuntamenti. Qualsiasi tipo di appuntamento fosse.
Intanto l’aria fredda le pizzicava le guance,diventate di una sfumatura rosata. Teneva le mani in tasca ed indossava sul capo un cappellino beige. Non era sicuramente miss universo, ma non era neanche poi così brutta.
La ragazza girò l’angolo ed entrò subito nel locale caldo ed accogliente. Sfreccio’ velocemente verso il bagno per cambiarsi per poi dirigersi verso la cucina.
‘Buonasera!’ esclamò sorridendo a tutti i dipendenti che si trovavano lì dentro.
Nessuno alzò lo sguardo per salutarla, nessuno tranne la mora che la salutò con un cenno del capo ed un sorrisone in volto. Le fece segno di andare vicino a lei ed aiutarla a portare i bicchieri, le posate ed i tovaglioli nella sala, dove avrebbero apparecchiato e Rachel ordinò subito.
‘Quanti anni hai?’ le chiese Julia sempre molto cordialmente.
‘Diciassette e tu?’
‘Diciotto.’ Disse mentre posava accuratamente con le mani ben curate i tovaglioli di seta.
Entrambe iniziarono a parlare e a conoscersi meglio, fin quando il locale non si riempì ed ognuno inizio’ a lavorare per conto suo.
Improvvisamente, la ragazza dai boccoli castani,passando da un tavolo all’altro, scorse la sua ‘amica’ Julia parlare con dei ragazzi nell’altra sala, dove tutti gustavano i propri cocktail seduti su divanetti in pelle molto comodi.
Aspetta, quelli li conosceva. Erano quei ragazzi della sera precedente estremamente insopportabili e molto pieni di sé. Rachel scosse la testa leggermente ripensando alla sera precedente.


 ‘Hai visto quei ragazzi com’erano carini?’ senza preavviso’, sbuco’ Julia nel bagno e la ragazza,mezza nuda, sobbalzò per lo spavento.
‘Oddio, perdonami, non volevo..’ Rachel la interruppe ‘Non preoccuparti’ le sorrise gentilmente.
Si preparò velocemente ed uscirono fuori dal locale.
Entrambe si strinsero nei loro cappotti per l’aria diventata ancora più fredda di quel pomeriggio.
‘Va bene, allora ci ved..’ L’espressione calma e tranquilla sul viso di Rachel scomparve in un attimo per dare spazio ad un’espressione abbastanza terrorizzata.
‘Cosa succede?’ Le chiese Julia, evidentemente preoccupata. Passarono alcuni secondi di silenzio, mentre la ragazza dai boccoli fissava l’asfalto.
‘Andiamo Rachel, vuoi dirmi cosa succede?’ Sbottò la mora un po' spazientita.
Rachel fece un sospiro profondo. ‘Ho dimenticato le chiavi a casa e non so come aprire la porta!’ disse disperata alzando lo sguardo per vedere l’espressione della mora.
‘Qual è il problema? Dormi a casa mia!’ esclamò contenta prendendola sotto braccio. Rachel non sapeva se fidarsi o meno. Decise di rischiare.
‘Lo faresti davvero?’ la mora annui’.
‘Sei un angelo, grazie mille!’ Entrambe sorrisero.
Incominciarono a camminare e parlare, quando udirono un suono ripetuto di un clacson.
Si girarono e notarono i volti di due ragazzi che non riuscirono ad identificare subito a causa del buio.
‘Ciao ragazzi!’ li salutò calorosamente la mora dopo qualche secondo e avvicinandosi all’auto. Probabilmente li aveva riconosciuti, erano suoi amici. Rachel restò lì, ferma. Non nascondeva di avere un po’ paura.
‘Volete un passaggio?’ un ragazzo con una cresta sporse la testa fuori dal finestrino. Rachel fece segno di no alla mora, la quale ignorò completamente la sua amica.
‘Si, ci servirebbe proprio!’ disse lei, fiera di non aver ascoltato la sua amica.
Rachel la maledisse mentalmente ma fu costretta comunque ad entrare in auto.
Appena la ragazza dagli occhi ghiaccio entrò, riconobbe subito i due ragazzi guardandoli dallo specchietto: il biondo al posto del passeggero e il riccio al posto di guida. Il riccio voltò lo sguardo anche lui verso lo specchietto guardando la castana. Quest’ultima spostò lo sguardo fuori dal finestrino, ammirando il paesaggio poco illuminato che le si presentava dinnanzi, leggermente infastidita dal ragazzo che la scrutava. Lo conosceva, lo aveva già visto da qualche parte.
Julia indicò la via al ragazzo che sfrecciò a tutta velocità provocando un rumore assordante delle ruote.

Durante il viaggio,il moro continuava a guardarla, sorridendo ogni qual volta lei spostava lo sguardo da qualche altra parte.
Intanto, gli altri due parlavano come se nessun’altro esistesse.
‘Eccoci arrivate. Grazie mille.’ Disse la mora scendendo dall’auto e posizionandosi di fianco alla sua amica.
Rachel girò i tacchi, intenta ad entrare nell’appartamento della sua amica e rimproverarla del fatto che non dovevano andare in giro con sconosciuti ma fu fermata da una voce roca che la interruppe.
‘Non si ringrazia, bel culo?’ sorrise sghembo il riccio facendo formare due adorabili fossette ai lati della bocca. Il suo amico che si trovava di fianco a lui, ridacchio' sommessamente.
Rachel si girò e gli rivolse un sorriso beffardo.
‘Grazie, casco di banane.’



SAAAAAALVE.
WE’RE BAAACK. Siamo ancora vivee! Allora, prima di tutto ci dovremmo andare a nascondere, lo sappiamo. Dopo più di due settimane siamo tornate per lo più con un capitolo da far cagare. Scusateci çç
Nei prossimi capitoli scoprirete meglio le identità di tutti i ragazzi e le loro personalità.
A dir la verità, il nome ‘casco di banane’ ci piace molto HAHAHAHAHAH. Okay, ci ritiriamo.
Come sempre vi chiediamo di contribuire e lasciare una piccola recensioncina a queste due sfigatelle che stanno scrivendo. Un bacio enorme.
C&G.


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