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Autore: _Heather    22/12/2012    17 recensioni
 
Ho sempre odiato Danielle Peazer, per me era solo un'arrampicatrice sociale. E avevo una megacotta per il suoi fidanzato, Liam Payne.
E cosa feci quando scoprii che ero stata adottata, e che i miei veri genitori erano i Peazer? Andai a vivere da Danielle.
Conobbi Liam e i ragazzi. Feci amicizia con loro, provando ad attrarre Liam.
Ma finii come avevo previsto. Non c'era solo Liam, c'erano altri quattro ragazzi, e con uno feci più amicizia degli altri.
Da una parte Liam, il ragazzo dei miei sogni. Dall'altra Harry, i cui sentimenti per lui erano cambiati parecchio.
Chi sceglierò?
Oh fanculo! Parlo come nei trailer, devo smetterla di guardare film polizieschi.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Matrimonio

 
 
-la sposa deve arrivare in ritardo, non sua sorella!- gridò Liam dal piano di sotto.
-ah-ah! Molto simpatico Payne!- gridai per farmi sentire
Ero rinchiusa nel bagno da quasi un’ora.
Non preoccupatevi, non ero diventata come la mia sistah!
Avevo comprato un vestito per l’occasione. Beige fin sotto al seno, la gonna nera era abbastanza stretta e arriva sopra al ginocchio. Scarpe con tacco nere e borsetta abbinata.
Io al contrario della sposa ci avevo messo dieci minuti a trovare il vestito perfetto.
Avevo perso più di mezz’ora solo per fare un trucco decente, non volevo sembrare l’ultimo dei barboni anche il giorno del matrimonio di mia sorella.
Mi diedi un’ultima occhiata….bah! solita faccia da culo..
Scesi le scale notando che effettivamente eravamo in ritardo. –siamo in rit…- mi morirono le parole in bocca.
Harry e Liam erano…stupendi.
Liam aveva un completo blu con il gilet. E Harry il completo nero con il solito papillon al collo.
Non mi venivano parole per descriverli.
Come dicono su Twitter ashashjsdjha
-Oh Dio…siete stupendi!- dissi girandogli attorno come fanno i cani
Mi guardarono entrambi sorridendo. –anche tu- disse Liam facendomi fare una giravolta.
Andammo in auto e ci dirigemmo verso la chiesa, dove fuori ci aspettavano gli altri.
-Heather! Come sei bella!- disse mia madre stritolandomi in un abbraccio
-g-grazie..ma..non respiro-
Andai a salutare i ragazzi. Anche loro erano dannatamente sexy. 
-oh mio Dio…come siete belli!- dissi saltellando, dimenticandomi di essere su delle trappole mortali chiamati comunemente tacchi. Mi dovetti appoggiare a Niall per rimanere in piedi.
-Heather sei…wow!- disse Niall. Zayn annuì, anche Eleanor.
Invece Louis guardava intensamente Harry il quale era intento a guardare la gente che entrava in chiesa. 
Cazzo Harry...guardami, dimmi che oggi sono bellissima, dimmelo.
Dopo cinque minuti di chiacchiere andammo a sederci anche noi. Io ero fra Eleanor e Zayn.
Fece il suo ingresso sposo, tutto sorridente.
Ma perché Danielle doveva sposare quel francesino? Perchèèè?
Quando mi passò accanto mi fece l’occhiolino. Ma fottiti.
Io saboto il matrimonio. Metto una bomba nel bouquet. Dopo un’attesa che parve infinite entrò una graziosa bambina bionda, vestita di bianco che sparpagliava petali di rose. Modestamente era un’idea mia, vi pare che Danielline ha queste idee geniali? Dopo la bimba iniziarono a entrare le damigelle d’onore, accompagnate dai testimoni dello sposo.
Fece il suo ingresso Perald.
Ma porca miseria…perché ti trucchi così tanto? Sei più bella senza!
Aveva un sorriso a 320 denti, inquietante. E l’abito rosa la faceva sembrare Barbie casa degli orrori.
Dietro Perald c’erano le due oche che erano venute con noi a prendere il vestito da sposa. Ci mancavano le troie… anche loro con un vestito rosa orrendo.
Quando partì la marcia nuziale, Danielle accompagnata da papà fece il suo ingresso.
I capelli erano legati in un’elaborata acconciatura, il viso truccato bene e il suo sorriso a 1000 denti si notava lontano un kilometro.
Però il vestito le stava bene.
Sorrideva gentilmente a tutti. Quando mi passò accanto mi fece l’occhiolino. Si sono trovati sti’due.
Quando la cerimonia iniziò ci sedemmo tutti.
Ma io mi chiedo perché. Perché proprio Philip? Why? Porqué?
Il prete blaterava qualcosa a proposito sul vero amore e bla bla bla. Eleanor teneva la mano a Louis, Zayn guadava Perald e Liam ed Harry non riuscivo a vederli.
-se c’è qualcuno che per qualche motivo ha qualcosa da dire, lo dica ora o taccia per sempre- disse il prete.
Bene, il mio momento è arrivato, mi ero preparata un bel discorso.
I due sposi si guardarono intorno, per essere onesti guardarono me. Anzi, Danielle mi fulminò con lo sguardo. I ragazzi e Eleanor mi guardavano, pronti ad intervenire.
Stavo per alzarmi, ma dopo l’occhiataccia di mia sorella mi toccò stare zitta.
-bene, per i poteri conferitomi vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa- sentenziò il prete
Noooooooo!
Adesso ero imparentata con Philip. Cos’ho fatto di male?
Tutti si alzarono ad applaudire, tranne io. Vedevo le madri degli sposi in lacrime e i padri che cercavano di nascondere gli occhi lucidi. Le tre Barbie degli orrori iniziarono a gridare come oche.
I due sposi uscirono dalla chiesa mentre gli invitati gli tiravano il riso addosso. Velocemente la chiesa si svuotò, restai solo io a rimuginare sulla mia vita seduta sulla panca. Danielle si era sposata a 25 anni, e prima era stata con Liam. Io ero ancora single.
Sentì una mano toccarmi la spalla, sussultai spaventata. –che ci fai ancora qui?-
Era Harry. –ehm…contavo quante piastrelle ci sono, andiamo?- dissi alzandomi
Percorremmo la navata senza fiatare, si sentiva solo il rumore dei miei tacchi. Nonostante avessi quei trampoli ai piedi ero sempre più bassa di lui.
Trovai tutti quanti fuori dalla chiesa, intenti a fare foto. –Heather! Ma dov’eri finita? Vieni qui che dobbiamo fare le foto!- disse mia sorella tirandomi per un braccio e allontanandomi da Harry.
Non ho idea di quante ne scattarono. Foto con la famiglia della sposa, foto dei testimoni, foto dei fratelli e sorelle….e in tutte sfoderai un bellissimo sorriso falso.
Fortunatamente andammo al ristorante a fare cena. Io ero seduta al tavolo con i ragazzi e Eleanor, seduta fra quest’ultima e Liam, perché Danielle pensava che tra me e lui ci fosse qualcosa dal giorno del mio compleanno.
La sala era piena di voci, cosa che mi stava facendo venire il mal di testa. Ad un certo punto Danielle venne al mio tavolo a chiamarmi –vieni, ti presento la famiglia di Philip- disse
La madre era una bella signora, ma sfortunatamente come il figlio aveva quel dannato accento francese insopportabile. Philip aveva un fratello ma aveva più di trent’anni ed era francese.
Si capisce che non mi piacciono i francesi?
Dopo aver scambiato due o tre parole me ne tornai verso il mio tavolo.
-ci vogliono più carote in quest’insalata! Come pretende che si può mangiare altrimenti?!- la voce di Louis si sentiva forte e chiara contro il cameriere.
Mi risedetti al mio posto, annoiata.  Per fortuna avevamo finito le portate principali. Notai che la sedia di fronte alla mia, ovvero di Harry, era vuota. –dov’è Harry?- chiesi a Liam.
-è andato in bagno-
Avevo caldo e tutto quel rumore mi stava facendo impazzire, avevo bisogno di prendere una boccata d’aria. Lasciai la giacca che mi ero portata dietro sullo schienale della sedia e mi alzai.
-Heather! Le mangi quelle patate?- mi chiese Niall indicando il mio piatto.
Feci segno di no con la testa e lo vidi svuotare il mio piatto, ridacchiai divertita alla vista della faccia di Zayn che lo guardava sconsolato.
Andai nel giardino del ristorante. 
Mi ricordo di quando l’avevamo scelto, eravamo venute io, Danielle e mamma. A Danielle era piaciuto subito per com’era dentro e a me piaceva il guardino e la vista mozzafiato, infatti dal giardinetto si poteva vedere buona parte di Londra illuminata, uno spettacolo…
Il giardino aveva anche dei giochi per bambini, altalene, scivoli… a fatica, con quei maledetti tacchi raggiunsi l’altalena e mi ci sedetti sopra.
Domani i ragazzi sarebbero partiti. Cosa avrei fatto senza di loro? Senza di lui? 
Scossi la testa per mandare via i brutti pensieri e mi concentrai sul panorama. 
Londra.
Quante lezioni a scuola avevo passato sperando di venirci e incontrare i miei idoli?
Quante notti insonni?
Quante note e richiami perché appena dicevano Londra iniziavo a strillare?
Fanculo. Adesso che finalmente ero a Londra, conoscevo i miei idoli e la vita sembrava andare per il meglio cosa succede? Vanno in America.
Cos’hanno le americane? Tutto. Non gli basta avere quei fighi di Hollywod, Taylor Lautner e il boss delle torte, no. Loro vogliono i One Direction, ma vaffanculo va.
In questo momento volevo una bella torta di Buddy, una di quelle con cinque kg di cioccolato e dieci di legno per impalcature.
E così Daniellina si era sposata. Pensavo non avrebbe mai trovato qualcuno che la sopportasse, mi sbagliavo. Spero che quei due non avranno figli, poverini, a sopportare due genitori così.
Tranquilli bambini, c’è zia Heather che vi farà fare quello che volete. Io sono la zia trasgry.
Io troverò mai qualcuno che mi sopporta? Che mi ama?
-è proprio bella la vista da qui- sobbalzai e per lo spavento mi dovetti stringere alle catene dell’altalena.
Cazzoculo che spavento. Adesso come minimo avrò i capelli bianchi.
Non mi girai, ma sapevo chi era.
-lo so, è per questo che mi piace. E non ti azzardare a comparire così all’improvviso, ho perso dieci anni di vita-
Lo sentì ridacchiare. –scusa, non volevo spaventarti. Perché sei fuori?- disse sedendosi sull’altalena affianco a me, dondolandosi leggermente.
Alzai le spalle sospirando. –c’era troppo casino là dentro- 
Era sera, era buio, ma la luce tenue della luna lo illuminava, rendendolo…spettacolare. Si spettacolare è l’aggettivo esatto.
Aveva lo sguardo fisso davanti a sé, i capelli ricci che venivano solleticati dal leggero venticello che si era alzato, ogni tanto si inumidiva le labbra.
Dentro partì la musica, che ci fece voltare verso il locale, poi ci guardammo in faccia e abbassai lo sguardo imbarazzata. –ehm...allora domani…partite- sussurrai
-si…-
-be’…divertitevi, immagino che l’America sia fantastica- dissi levandomi le scarpe che mi stavano uccidendo i piedi. Mi guardò divertito mentre cercavo di sfilare la scarpa destra con l’aiuto del piede sinistro. –è bellissima, ma dopo un po’ sento mancanza di casa…-
Annuii. –quanto resterete precisamente?- non mi avevano mai risposto a questa domanda
Si inumidì le labbra con la lingua e rispose senza guardarmi in faccia –penso due, forse tre mesi-
-tre mesi?! Vuol dire che devo passare Natale da sola?-
-no, cercheremo di tornare a casa prima. Non mi fido a lasciarti a casa da sola così tanto tempo!- disse ridacchiando leggermente
-ehi! Io sono una bravissima donna di casa!- dissi dandogli un colpo sul braccio
-certo. Come quella volta che stavi bruciando la cucina, o come quando hai rotto il rubinetto-
-ancora con questa storia? Non è colpa mia se il tovagliolo ha preso fuoco e il mobile si è leggermente affumicato. E poi è il rubinetto che si è rotto! È un caso che io fossi in bagno e mi ha pure bagnato tutta!-
-certo certo…e quando hai rotto il vetro della tua stanza?-
-ti dico che c’era un enorme procione sul davanzale, gli ho tirato una scarpa per scacciarlo via, mica mi metto a urlare come quelle oche là dentro- dissi indicando la sala –non mi ero accorta che era solo il riflesso di un pupazzo che Louis aveva lasciato lì il pomeriggio-
Incominciò a ridere tenendosi la pancia. Mi girai dall’altra parte, incrociando le braccia e facendo l’offesa.
Ad un tratto l’altalena su cui ero seduta incominciò a muoversi, mi girai e vidi che era Harry che mi spingeva. –Harry! Che fai?-
-ti spingo- disse appoggiando le mani sulla mia schiena e spingermi non troppo forte
-ma non sono una bambina!-
-zitta, tanto so che ti piace- e aveva ragione
Mi lascia spingere da lui, i miei capelli mi andavano in avanti coprendomi gli occhi e impedendomi di vedere il panorama e quando tornavo indietro di colpo tornavano indietro anche loro finendo addosso a Harry che sentì un paio di volte lamentarsi.
-fermaaaa!- gridai
Immediatamente bloccò il movimento. –che c’è?- chiese
-senti? È ripartita la musica! Andiamo dentro!- dissi
Mi rimisi le scarpe e poi afferrai Harry per la mano e lo trascinai dentro alla sala. Vedevo già Danielle e Philip ballare, anche Louis ballava contorcendosi in strane mosse e Eleanor lo guardava divertita. Mi diressi al tavolo dove vedevo ancora gli altri seduti, Zayn aveva slacciato la cravatta e aveva quell’aria da sono-il-sesso-che-cammina mi sedetti, mi appoggiai con una mano alla spalla di Liam e mi sfilai le scarpe lasciandole sotto al tavolo. Non ce l’avrei fatta a ballare con quei cosi.
Andai in pista a iniziai a ballare con Louis, entrambi ci contorcevamo in strane posizioni e molti ci guardavano divertiti. Poi ballai con qualche cugino che avevo conosciuto oggi e un po’ con Eleanor.
Mi sentì picchiettare su una spalla, mi girai e vidi Liam. –balliamo?- chiese
Annuii. Allacciai le braccia dietro al suo collo e lui intorno ai miei fianchi, eravamo vicini, ma non così vicini.
Dovevo ammettere che Liam era bravo a ballare, molto più di me. Quando sentì le sue mani scendere verso il mio fondoschiena gliele riportai su e questo accadde un paio di volte. –Liam la pianti di palparmi il sedere?- lui ridacchiò. Pervertito.
Indovinate chi aveva inserito nel cd delle canzoni anche What Makes You Beautiful? Esatto, io.
Appena sentii la melodia familiare mi girai e vidi i ragazzi sorridere, mi avvicinai a loro e ballammo tutti insieme la canzone.
Poi partì la canzone smielata della serata e subito tornai a sedermi al tavolo che in quel momento era vuoto. Louis era con Eleanor, Zayn con Perrie, Liam con una che aveva rimorchiato e Niall era con il suo grande amore, il cibo.
-mi concedi questo ballo?- vidi una mano tesa, Harry.
E me lo chiedi?
Strinse le mani intorno ai miei fianchi e io intorno al suo collo, essendo sempre senza scarpe mi fece salire sui suoi piedi, adesso come altezza gli arrivavo al collo.
Io guardavo dritto davanti a me, ovvero vedevo che il suo pomo faceva su e giù. Sentii due dita sotto al mento alzarmi la testa e vidi quel bel sorriso contornato dalle tenere fossette.
Nessuno dei due parlò, ci limitammo a rimanere in quella posizione. Quando la canzone finì scesi dai suoi piedi e tornammo a sederci perché era il momento della torta. I camerieri ci portarono un piatto con una fetta di torta e prima di mangiare il fratello di Philip fece un discorso.
-…e così voglio augurare tanta felicità ai due sposi!- finalmente sta zitto! È uno di quelli a cui piace ascoltare il suono della sua voce.
Adesso mangiamo va’, la torta ha un aspetto delizioso. –pss..Heather! Heather!- chi mi chiamava?
Mi girai e vidi Danielle e tutta la sala fissarmi. Che cosa avevo combinato?
‘devi fare un discorso, è tradizione che siano i fratelli a farlo’ mi mimò con le labbra.
Cosaaaaaaaaa?
-assolutamente no- dissi
Tutti gli occhi della sala erano puntati su di me, gli unici che mi guardavano curiosi erano i ragazzi al mio tavolo.
Spostai la sedia all’indietro, facendo rumore, presi il bicchiere pieno di champagne e iniziai a blaterare. –ehm...salve a tutti, io sono la sorella della sposa, Heather. Ho appena scoperto che devo fare un discorso. Che tradizione del cavolo però! Di solito sono i testimoni a dover parlare, non i fratelli. Vabbe’..che dire? Da oggi mia sorella è sposata, felicemente credo, con Philip…e..boh..c’è…auguri e figli maschi! Anzi no, perché proprio maschi? Perché non femmine? E perché si dice ‘auguri e figli maschi’? perché non ‘auguri e tanti cagnolini’? i cagnolini sono molto teneri. Mi ricordo che ne avevo uno quando avevo otto anni, si chiamava Tommy, poi è morto, peccato….ci ho sofferto molto. Ad ogni modo, oggi vi siete sposati e aspettate che vada via di casa prima di fare bambini. Adesso brindiamo tutti insieme!- tracannai tutto il mio bicchiere in un colpo solo.
Mi sedetti, che figura! erano tutti sbalorditi, a poi brindarono e iniziarono a mangiare.
-bel discorso!- disse Zayn prendendomi in giro
-l’ho scoperto adesso che dovevo fare un discorso, lasciamo stare va’…-
-sono d’accordo sulla frase ‘auguri e figli maschi’ perché non è ‘auguri e mangiate carote’? sarebbe più bella!- disse colui che dovrebbe avere quasi ventun’anni.
Vorrei seppellirmi.
Altro che discorso della regina.
Il resto della serata lo passai seduta a tavola con gli altri, a ridere, scherzare e ballammo ancora un po’.
Verso mezzanotte ce ne andammo via, meno male, i miei piedi mi stavano chiedendo pietà.
Il giorno dopo si prospettava faticoso: i ragazzi sarebbero partiti.










Writer's Space

Eccomi quaaaa! Come vedete ho aggiornato!
Bene, ho pochissimo tempo.
Un immenso grazie a tutte quelle che hanno recensito: è grazie a voi che continuo.
E voi, mie care lettrici silenziose, fatevi sentire!

Passiamo al capitolo.
Finalmente il famoso matrimonio!
Cosa ne pensate?
E soprattutto....ad Harry piace ancora Heather?
A voi i commenti.

Alla prossima e
GRAZIE di tutto
   
 
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