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Autore: nobodyishopeless    22/12/2012    9 recensioni
Rose è una ragazza di 16 anni abusata da 7 dallo zio Heron, a scuola è la sfigata perchè non parla con nessuno e i 5 ragazzi più fighi della scuola la sfottono, secondo lei non sono questi i problemi della vita e invidia quei ragazzi che come preoccupazioni hanno solo la scuola e la vita sociale. Ce la farà il ragazzo dagli occhi blu a capire i suoi demoni e tirarla fuori dalla fossa?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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"Il fondamento della vergogna non e' il nostro sbaglio personale , ma che tale umiliazione sia visibile da tutti."
Milan Kundera


Il segreto.

LOUIS.
Mi alzo ripensando al concerto di ieri, mi è piaciuto cantare per lei. Ripenso alla sua uscita dal locale, mi ha spiazzato non immaginavo che l’avrei scossa tanto cantando “torn”. L’avevo baciata e poi lei se n’era andata senza dire una parola.
Ora non posso più sostenere questa situazione, devo capire è un bisogno che richiede la mia testa. Devo scoprire cosa accade in quella casa. Mi lavo la faccia e mi vesto, poi prendo il bus e mi avvio a scuola, pensando a chi potrebbe aiutarmi a scoprire il segreto di Rose. Pensai che Harry era la persona migliore, in fondo era il mio migliore amico.
Arrivai a scuola e gli chiesi di trattenersi prima di entrare che gli dovevo parlare.
-Che succede Boo..?- mi domandò allegro
-Devi aiutarmi..riguarda Rose..- risposi
-Quella ragazza ti ha proprio fatto perdere la testa.. ma dimmi!
-Ti ho già parlato di quella casa.. voglio agire!- esclamai
-Louis non è che sei un po’ paranoico?
-No Harry non capisci in quella casa succede qualcosa, qualcosa che non mi piace.
-Ok che vuoi che faccia?
-Dovresti entrare con una scusa e attivare un paio di webcam.- gli dissi tirando fuori due webcam coi cavi- Saltiamo le lezioni del pomeriggio e tu entrerai nella casa scassinando la porta, ho seguito il tipo per tutta la settimana scorsa so cosa fa al pomeriggio, verso le 16 porta Rose a casa e per le 16 noi dovremmo essere a casa mia a vedere cosa accade direttamente sul mio PC!- esclamai soddisfatto del mio piano.
Arrivò Rose mentre Harry acconsentiva al piano, la salutai con la mano, lei ricambiò timidamente. Cercava di evitarmi perché non potevamo stare insieme. Ero davvero felice perché comunque ricambiava i miei sentimenti ma l’idea di non poter averla con me, di non poterla abbracciare per cause esterne, sconosciute e che lei non voleva rivelarmi, faceva male. Tanto male! Entrai in aula di fisica e la vidi seduta sola in un angolo, un ragazzo stava per occupare il posto accanto al suo, lo fulminai chiarendogli le idee, ero parecchio aggressivo e minaccioso quando mi toccavano ciò che amavo, lui impallidì e si sedette sulla fila davanti, lasciandomi libero di sedermi accanto alla ragazza, anzi alla donna che amo. Lei si accorse di me e spostò il peso sul collo facendolo schioccare nervosamente, il respiro lo percepii più affannato, le mie mani sudavano, sfiorai la sua mano appoggiata al banco, quel contatto con la sua pelle fredda mi provocò piacevoli brividi sulla colonna vertebrale , lei tremò e mi guardò mordendosi il labbro inferiore, lo faceva sempre quando era nervosa :-Ciao..-mormorai con voce bassa – Ciao..- rispose in un sussurro, entrò il professore e ci alzammo in piedi. Ogni giorno ero sempre più consapevole dei sentimenti che si scatenavano nel mio cuore, di come quella semplice ragazza mi avesse preso. Pensai a prima che subisse la trasformazione estetica, quando facemmo insieme la relazione di fisica, lei non aveva il trucco in faccia, non si faceva le sopracciglia, si vestiva con felpe abbondanti e non scopriva mai quelle gambe magre slanciate che facevano sbavare qualunque maschio della scuola. Durante la lezione mi persi ad osservarla, ogni suo gesto era come una carezza sul mio collo, che mi faceva sorridere :-Signor Tomlinson sono convinto che Thooren sia una ragazza incantevole e il sogno di ogni uomo ma che ne dice di prestare ascolto alla lezione?- mi disse sarcastico il professore, un moto di gelosia mi avvolse lo stomaco –Sogno di ogni uomo? Lei è mia chiaro!- esclamai forse con voce troppo alta scattando in piedi, Rose mi fulminò –Louis!- disse Rose a denti stretti, mi risedetti e l’insegnante alzò gli occhi al cielo riprendendo la lezione. Tuttavia avevo ormai confessato all’intera classe di fisica i fatti miei e di Rose, a quel pensiero arrossii notevolmente, cosa che non accadeva mai. Il professore ignorò il mio schizzo e riprese la lezione, ma la sua voce flebile non sovrastava i bisbigli dei compagni di classe, Rose mi fulminò :-Che cazzo ti è saltato in testa?- domandò in un sussurro appena suonò la campanella –E’ stato istintivo!- risposi senza sapere cosa dire –Certo.. tu sei davvero un cretino! Ti ho detto mille volte che non potremmo mai stare assieme devi fartene una ragione non puoi..- non la lasciai terminare il suo discorso e posai le mie labbra sulle sue, ricambiò il mio bacio chiudendo gli occhi, leccai le sue labbra e lei le schiuse permettendo alle nostre lingue di toccarsi ancora una volta, era tutto così magico quando la baciavo, sembrava tutto così semplice, ad un tratto aprì gli occhi di colpo e mi spintonò fulminandomi con lo sguardo per poi girare i tacchi ed andarsene, le altre lezioni mattutine le trascorsi un pensando alle labbra di Rose sulle mie, la sensazione perfetta che mi davano, la sicurezza che nessuno le avrebbe potuto fare del male. Quando suonò la pausa pranzo, acchiappai Harry per la camicia e lo feci venire con me a mettere le webcam, mangiammo un panino mentre andavamo in case di quel tipo, Heron Mallow vi era scritto sul campanello, poi andammo a casa mia a due isolati da lì e accedetti alle webcam in casa di Mallow , una inquadrava la camera da letto Harry l’aveva impostata sul computer sulla scrivani in camera da letto, poi una in salotto dove c’era la tv.
Aspettammo le 16.10 e poi vedemmo entrare Rose in casa, aveva uno sguardo atterrito e triste.

ROSE.
Entrammo in casa era arrabbiato perché avevo pregato di lasciarmi stare oggi, avevo le mestruazioni e in quei giorni faceva davvero male quando mi violentava, molto di più che gli altri giorni, cominciai a piangere mentre mi spogliava –Solo per oggi per favore!- singhiozzai con le lacrime che mi sbavavano il mascara ,lui grugnì e non rispose mi buttò a terra, cercai di concentrarmi su qualcosa, di pensare a qualcosa di diverso, pensai alla voce di Louis che cantava Torn, le mattonelle sotto di me erano così fredde, Heron si slacciò i pantaloni e cominciai a singhiozzare ancora più forte :- Louis ti prego salvami..-riuscii a mormorare prima che mi penetrasse con violenza, sentii il mio buco, chiuso e serrato che veniva sforzato, mi sentivo violata più di ogni altro giorno, tutta colpa delle mestruazioni.. urlai, non forte ma neanche piano urlai di dolore e di delusione. Piansi un sacco di lacrime. Verso la fine del rapporto sentimmo bussare, i gemiti di Heron cessarono di colpo, mi ordinò di andare in bagno a sistemarmi e andò ad aprire dopo essersi allacciato le braghe, sentii un che ci fai qui? E poi udii un rumore secco come quello di un pugno, un lamento di Heron, poi avvertii dei passi venire verso il bagno, mi spaventai, e la porta si aprì di colpo e mi trovai davanti Louis seguito da Harry, allontanai le lacrime dal mio viso, mi morsi il labbro inferiore fino a farmelo sanguinare, poi mi resi conto di essere in intimo con le gambe stravolte da sangue e il busto livido. –Andatevene non dovete vedermi così!- esclamai cercando di coprirmi con una maglietta, ormai avevano capito la mia condanna, la mia maledizione. –Rose tranquilla non voglio farti del male!- disse Louis accucciandosi vicino a me, mi toccò il polso, lo shock della violenza di Heron era troppo recente, istintivamente mi staccai da lui di colpo, cominciai a piangere, Louis mi prese in braccio sussurrandomi parole rassicuranti, prima di uscire guardò Heron a terra col naso rotto –Ti denuncio grandissimo figlio di puttana!- ringhiò, poi mi portarono in macchina.
Andammo a casa di Louis credo, mi portò nella sua stanza facendomi stendere sul letto, mi diede una coperta, mi sedetti sul letto :-Louis io devo lavarmi non posso stare così ti prego..- dissi tra i singhiozzi, lui mi abbracciò io mi lasciai andare tra le sue braccia ad un pianto liberatorio –Rose è finita ora è finita..- mormorò lui –Non è vero! Lui tornerà.. tornerà a prendermi io non sarò mai libera Louis.. mi dispiace per non averti detto i miei demoni ma la verità è che mi vergogno, sono sporca, sono orrenda, mi hanno fatto delle cose che non so spiegare e che non voglio ricordare… ho pregato così tante volte che qualcuno venisse a salvarmi ma nessuno può salvarmi..- dissi tra le lacrime guardando per terra pulendomi gli occhi, lui mi solleva il viso e mette quei suoi occhi chiari così puri come lui, io lui non lo merito. –Tu sei la persona migliore che conosca!- mi dice, poi mi solleva, non gli chiedo dove andiamo, mi fido di lui. Mi porta in bagno e mi mette nella vasca :-Ce la fai a lavarti da sola? Intanto ti procuro dei vestiti..- mi disse lasciandomi sola. Mi tolsi l’intimo e poi aprii l’acqua, che subito si colorò di rosso, mi facevo schifo da sola, come avevo potuto permettere a quel mostro di conciarmi così? Louis tornò, mi portai le ginocchia al petto, non volevo che mi guardasse mi vergognavo. Lo notò e si coprì gli occhi di scatto –Scusa..scusa ti ho portato un asciugamano te lo appoggio qua! Poi ho anche dei vestiti, un paio di braghe da mia sorella ha un paio di anni in meno di te e sei molto magra quindi dovrebbero andarti bene le sue cose ho preso anche dell’intimo..-mi disse, poi fece per uscire –Aspetta, potresti restare per favore?- chiesi con voce insicura, non volevo restare sola, mi sembrava troppo bello che fosse quasi finita con Heron, tuttavia mi sentivo stanca e spossata, la mia coscienza mi diceva di resistere che la tempesta era quasi finita. Non volevo stare sola avevo paura che Heron tornasse. Louis annuì, si sedette per terra dando le spalle alla vasca, cominciai a lavarmi –Come mi hai trovato?- chiesi mentre mi sfregavo il sangue secco dalle cosce, sospirò –Io ed Harry abbiamo messo delle webcam a casa di quello stronzo e poi tramite internet le abbiamo attivate!- mi spiegò, avvampai di vergogna –Avete visto tutto?- chiesi a disagio –Sì.. cioè no, appena abbiamo capito la situazione siamo venuti a prenderti!- mi disse , un po’ mi tranquillizzai ma mi sentivo comunque inquieta e avevo voglia di urlare –Da quanto lo fa?- mi chiese –Otto anni!- risposi come se fosse una cosa normale! – Quanti anni avevi la prima volta?- domandò con tono incerto come se non volesse saperlo veramente –Non ricordo.. è tutto così confuso, mi pare sette o otto anni, ero molto piccola e non mi ricordo bene.. non voglio ricordare!- conclusi rabbrividendo , poi finii di lavarmi :- Louis non è che avresti un assorbente?- gli domandai imbarazzata , lui arrossì –Oh.. ehm.. credo di sì!- disse un po’ a disagio, aprendo un cassetto del mobiletto accanto al lavandino e me ne porse uno, Louis mi diede le spalle:-Dimmi quando hai finito!- mi disse , mi vestii in fretta –Ho fatto!- dissi infilandomi una felpa della Puma sopra una t-shirt blu, le braghe erano giuste di larghezza ma erano troppo corte mi lasciavano scoperto metà polpaccio –Ho fatto!- sussurrai, mi asciugai un po’ i capelli con l’asciugamano per poi buttarli indietro con un colpo secco della testa, lo trovai a fissarmi con sguardo meravigliato, francamente non sapevo come comportarmi:-Dobbiamo andare!- esclamò, lo guardai interrogativa –Alla polizia!- aggiunse allora con tono ovvio, abbassai lo sguardo ritrosa, mi vergognavo di me stessa, avevo paura che la polizia non mi avrebbe creduto o che mi avesse detto che non potevano fare nulla, non volevo che mi facesse ancora del male, notò il mio timore, mi abbracciò. Sembra incredibile come un abbraccio possa farci forza se dato dalla persona giusta. –Rose devi denunciarlo! Non può scamparla.. deve pagare per ciò che ha fatto..- mi sussurrò su un orecchio, io annuii mi staccai:- Tu resterai con me?- chiesi timorata –Certo.. per sempre te lo giuro!- esclamò prendendomi la mano. Ci avviammo in automobile, Louis guidò sempre senza togliere la sua mano dalla mia, mi sentivo protetta.
Entrammo in centrale, rabbrividii.. Arrivammo alla segreteria :-Posso aiutarvi?- ci chiese l’agente, deglutii e guardai Louis :-Deve denunciare anni di abusi sessuali, l’ultimo risale a poche ore fa!- annunciò Louis al mio posto. E ora non sapevo cosa sarebbe accaduto.

Ecco un nuovo capitolo! Siamo ad un punto della storia importante (circa a metà) voglio sapere cosa ne pensate, scusatemi se vi ho fatto attendere ma la mia scuola ha affrontato un' occupazione e io sono piuttosto rivoluzionaria, vado ad ogni manifestazione, ho tenuto dei gruppi di dibattito in questi giorni e ho dormito a scuola, abbiamo evitato lo scontro con i carabinieri e siamo andati in giro per il paese in 500 a manifestare per i nostri diritti! Forse non ve ne fregherà nulla ma è la mia giustificazione;) Vorrei sapere i vostri pareri, consigli, critichi e quant'altro. Baci mar :)

  
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