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Autore: FanEdward92    23/12/2012    4 recensioni
Eravamo solo noi due e tutto era così piacevole e confortante. Le sue guance si arrossavano leggermente ogni volta, per l’alcool, e io rimanevo puntualmente estasiato da quella visione paradisiaca.
Lui è meraviglioso. Lo sapevo benissimo, ma purtroppo ai suoi occhi non ero quello che lui era per me.
....Ma era giusto che fosse così e io non lo avrei forzato in nessun modo, perché eravamo soltanto dei semplici amici...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kyuhyun, Ryeowook, Sungmin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui con il secondo capitolo.... Scusate il ritardo >__<
Prima di tutto vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto e soprattutto chi ha lasciato una recensione (mi ha fatto veramente piacere ^^)
Spero non ci siano errori, in caso fatemelo pure sapere >__<
Buona lettura, spero vi piaccia ^^



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Capitolo 02 - Pochi secondi


Anche quella notte non riuscivo ad addormentarmi e avevo bisogno di parlarne con qualcuno.
L’unico che sapeva del mio segreto era Wookie, uno dei miei migliori amici di sempre, e anche se mi dispiaceva svegliarlo nel cuore della notte, avevo proprio bisogno del suo conforto.

Presi il cellulare e gli scrissi velocemente un messaggio:
'Puoi venire in camera mia, per favore?'
Non ci fu nessuna risposta, ma sapevo che aveva letto, infatti dopo qualche minuto sentii qualcuno bussare delicatamente alla porta.

«Entra…» Dissi con un filo di voce, quanto bastava per essere udito da Ryeowook.
Entrò e mi raggiunse, sedendosi sul letto accanto a me. Ero sdraiato a pancia in giù e con le braccia stringevo forte il cuscino sul quale stavo pressando la faccia.

«Ancora per lui…?» Domandò senza dire altro. Ormai mi conosceva bene e sapeva sempre quando stavo male e per quale motivo, senza bisogno che glielo dicessi.
Mi tirai su e annuii, abbracciandolo per cercare un po’ di conforto.

Lui sapeva già tutto da molto tempo. Io amavo Kyu dal primo momento in cui lo avevo visto.
Quando, sei mesi dopo il nostro debutto, ci dissero che sarebbe arrivato nel gruppo un nuovo membro, sapevo che molti di noi non l’avrebbero presa bene e che i fan non gli avrebbero reso la vita facile i primi tempi, per questo volevo essere buono con lui.
Quando entrò da quella porta… non saprei come poterlo spiegare, ma ne rimasi davvero colpito… Era proprio un ragazzo bellissimo, con occhi grandi, lineamenti delicati e una voce dalla quale, quando lo sentii cantare per la prima volta in sala prove, fui completamente incantato.
Era davvero meravigliosa, quasi angelica. Tanto dolce e profonda che la trovavo persino più bella di quelle di Yesung e Wookie.
Anche i fan lo avrebbero adorato, ne ero certo.

Eravamo diventati molto amici e io sapevo già di amarlo sin da quando lo vidi la prima volta, quasi come se mi fossero bastati solo pochi secondi per rendermene conto.

Dopo qualche mese, ero riuscito anche a confessarlo a Ryeowook, sapendo di potermi fidare di lui.
Era il mio confidente sin da allora ed era sempre stato un buon amico, quindi ogni volta che per me era troppo difficile il peso di quell’ amore segreto da sopportare, lo chiamavo nella mia stanza.

Lui mi aveva sempre sostenuto, dicendomi che probabilmente sarebbe stato meglio confessargli ciò che provavo, ma io avevo troppa paura di perderlo e la mia unica certezza era che il mio Kyu mi voleva bene solo come se ne può volere ad un amico.

Scoppiai a piangere sulla sua spalla, lui mi strinse forte e mi coccolò, accarezzandomi i capelli affettuosamente.

«Wookie…non ce la faccio più..» Riuscii a dire dopo qualche minuto, mentre le lacrime continuavano a scendermi sulle guance.

«Hyung, so che per tutto questo tempo non hai voluto dirgli niente perché temi possa allontanarsi da te…» Mi sussurrò lui per farmi calmare.

Aveva ragione. Era proprio questo che mi terrorizzava a morte e non avevo mai trovato il coraggio di parlargli.
Lo sapevo che mi avrebbe rifiutato e se mi avesse addirittura odiato, non avrei più potuto vivere.
Lui era come l’aria per me, come avrei potuto respirare se ne fossi stato privato?
Faceva male, maledettamente male, non poterlo abbracciare e baciare come avrei voluto fare, ma almeno potevo stargli vicino.
Se non avesse più voluto nemmeno parlarmi, la sofferenza sarebbe stata ancora più insopportabile. No. Ne sarei morto sicuramente, perché la mia vita senza lui non avrebbe più avuto alcun significato.

Era il mio sole, la mia acqua, la mia energia... era semplicemente tutto quello che mi serviva per vivere, perché mi completava. Senza lui non ero niente.

Ecco perché l’unica cosa che mi era permessa era bere del vino nella sua stanza e parlare con lui.
Ubriacarmi si era rivelato utile per mascherare questa profonda sofferenza ai suoi irresistibili occhi, ma certe volte era troppo difficile e prima che potessi perdere il controllo di me stesso, ero costretto ad uscire da lì con la scusa di andare a dormire.

Si era mai accorto di quanto per me fosse difficile tenere le distanze? Ero certo di no… e per mantenere intatta la nostra amicizia, ero costretto a scappare, prima che le lacrime sgorgassero incontrollate e rivelassero quella verità che stavo in tutti i modi cercando di nascondere.

Mi sforzavo così tanto per non far trapelare nemmeno una goccia del mio amore per lui, ma ogni giorno diventava sempre più difficile per me incontrarlo, parlargli e guardarlo negli occhi, trattenendo l’istinto di spingerlo al muro e fare mie quelle labbra terribilmente invitanti.

Continuai a piangere fin troppe lacrime, facendo preoccupare il mio amico rimasto al mio fianco in silenzio per tutto questo tempo.

«Io credo che… dovresti dirglielo» Azzardò, guardandomi e aspettando la mia reazione.

Ne avevamo parlato così tante volte del perché non potevo dirglielo per nessun motivo, ma lui continuava sempre a sostenere che sarebbe stato meglio parlargli.

«Sai che voglio solo il tuo bene, per questo te lo dico…»

Continuò dopo essersi assicurato di non avermi fatto arrabbiare per aver di nuovo tirato fuori questo argomento.
Come potevo arrabbiarmi con lui? Infondo sapevo che voleva solo aiutarmi.

«Sai che ho sempre rispettato la tua decisione di soffrire in silenzio, ma…» Mi disse pacatamente e con dolcezza.
«In ogni caso, continuando così… ti farai comunque scoprire da lui. Non sarebbe meglio se glielo dicessi tu?»

Anche questa volta aveva perfettamente ragione. Era più piccolo di me, ma certe volte sembrava molto più saggio.
Sapevo anche io che la situazione era diventata quasi insostenibile per me e che prima o poi avrei davvero potuto compiere qualche gesto che avrebbe reso fin troppo chiari i miei sentimenti.
Era proprio per questo che quella sera rifiutai l’invito a bere in camera sua, ero certo che non sarei riuscito a fermarmi quella volta.
Sicuramente ne sarebbe rimasto sconvolto, in qualunque modo lo avesse scoperto, però probabilmente era meglio dirglielo con calma.

«Cosa… cosa posso fare?» Dissi, alzando gli occhi per guardarlo, mentre tremavo e continuavo a piangere copiosamente.

Lui mi sorrise dolcemente e mi disse che il giorno dopo mi avrebbe assolutamente costretto a dichiararmi, anche se fosse stato necessario chiudermi in una stanza con Kyu finché non avessimo finito di parlare.

Smisi di piangere e, con le guance ancora bagnate e gli occhi rossi, gli rivolsi un mezzo sorrisetto per quelle parole affettuose.
Lui mi prese il viso tra le mani e asciugò le lacrime rimaste con i pollici, mi abbracciò ancora una volta e tentò di alzarsi.
Lo afferrai per il polso e gli chiesi di rimanere con me quella notte.

Avevo bisogno della vicinanza di qualcuno, un po’ per trovare il coraggio di fare quello che mi aveva appena convinto a fare, un po’ perché non mi ero ancora calmato del tutto ed ero impaurito per quello che sarebbe successo il giorno dopo.

Wookie sapeva come mi sentivo abbattuto quella sera, non se lo fece ripetere due volte e si infilò sotto le coperte.
Cercai il suo abbraccio e tentai di calmarmi mentre mi accarezzava la testa.

Se fossi stato da solo quella notte, sarei davvero impazzito, ma con il mio amico accanto mi sentivo un po’ più protetto e dopo un po’ riuscii anche a rilassarmi, tanto che mi ero quasi abbandonato alle braccia di Morfeo.

Poco prima che mi addormentassi completamente, sentii un rumore.
La porta si aprì di colpo ed una figura era in piedi davanti ad essa.

Mi stropicciai gli occhi, assonnato, per vedere meglio chi fosse. Anche Wookie si era svegliato e si era girato verso quella direzione.
Kyuhyun era lì.

Per mettere a fuoco e capire chi fosse, mi bastarono pochi secondi.
Era davvero ironico come in pochi secondi fosse iniziato tutto e avessi capito di amarlo, e in altrettanti pochi secondi le mie già poche speranze si fossero completamente frantumate.

«Scu…scusate…» Fu l’unica cosa che disse.

Che ci faceva a quest’ora della notte in camera mia? Non ebbi nemmeno il tempo per farmi questa domanda, che la porta si chiuse alla stessa velocità alla quale si era aperta e la figura scomparve nel buio della notte.
Io e Wookie ci guardammo per un secondo. Aveva frainteso.

Oh, no! Pensai. E adesso come faccio a spiegargli che lo amo? Non mi crederà mai.

Io rimasi paralizzato, mentre Wookie si alzò leggermente poggiandosi sui gomiti.

Mi guardò stupito e mi disse: «Che aspetti?! Seguilo subito e chiarisci!»

Continuai a rimanere immobile, non sapendo cosa fare, ma quando vidi il suo sguardo spazientito mi decisi ad alzarmi riluttante e mi diressi nella sua stanza.

Percossi il corridoio che ci separava e mi fermai davanti alla sua porta.
Bussai, ma non mi rispose nessuno.

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Anche il secondo capitolo è finito. Spero di non metterci così tanto per aggiornare con il prossimo >__<
Se volete, fatemi sapere cosa ne pensate, accetto anche le critiche e i commenti negativi ù__ù
Ci vediamo al terzo ed ultimo capitolo ^^
  
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