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Autore: Lucash99    23/12/2012    1 recensioni
Nessuno avrebbe mai pensato che chi era lui non era lui... e che chi non era lui era lui...
Continue evasioni e omicidi, questo é ciò che sta per accadere... ma qual'é il perché di tutto questo?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Un lato oscuro'
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N E' L preparava la sua vendetta ed escogitava un piano per evadere l'ennesima volta, ma non era né il primo, né il secondo il problema più grande. Mancava ancora un tassello, c'era ancora un enigma da risolvere... come rintracciare un uomo di cui non si sa niente? Non aveva dati per scoprire dove abitasse, addirittura non conosceva nome e cognome. Il medico non gli avrebbe mai detto il nome di quell'uomo, d'altronde non lo conosceva nemmeno lui, ne aveva solo sentito parlare... e i genitori di N E' L non pronunciarono il suo nome nel giorno fatidico.

Jonathan ne sapeva ancora di meno rispetto al medico, aveva gli stessi dati che aveva N E' L... un veggente.

«Jonathan!»

«Cosa é successo N E' L?»

«Devo trovare quel dannato veggente...»

Disse con voce bassa ma colma di rabbia.

«Beh, non sarò certo io a dirtelo... non voglio mica essere tuo complice. Per quanto ti voglia bene, non ti aiuterò a commettere un altro omicidio.»

«Vuol dire che ne sai qualcosa?»

«So le stesse cose che sai tu.»

«Cioé?»

«E' un veggente, non so nient'altro e non ho nulla da nascondere.»

«Non ne dubito, ti si legge in faccia che non stai dicendo una bugia.»

Ore dopo...

Come faccio? So già come evadere, ci metterei 5 minuti... ma inutile farlo se non so come trovare quel maledetto. Forse é meglio mettersi l'anima in pace, ma se potessi trovarlo lo farei subito fuori... ha rovinato la mia vita e quella della mia famiglia...”

Poi si mise a piangere... ma pochi secondi dopo, udì la voce di Jonathan.

«N E' L, c'é una persona che vuole parlarti!»

«Vuole parlare con me? E chi é?»

«Non lo so, chiedilo a lui.»

Chi può essere? Una persona che vuole parlare con N E' L? Che sia un suo parente sopravvissuto?

 

 

«N E' L, c'é una persona che vuole parlarti!»

«Vuole parlare con me? E chi é?»

«Non lo so, chiedilo a lui.»

Arrivato allo sportello...

«Ciao, ma tu chi saresti?»

«Sono... sono... sono venuto qui per chiederti scusa.»

«E cosa mi avresti fatto?»

«Ho letto il giornale dell'ultimo giorno, per questo sono venuto.»

N E' L iniziava ad innervosirsi.

«Smettila di parlare in codice! Dimmi chi sei e cosa vuoi da me!»

«Va bene, io sono... la persona che tu odi di più.»

«Quindi tu sei... quello che mi ha rovinato la vita!»

«Sì... e sono qui per chiederti scusa...»

Si mise a piangere.

«Ormai é troppo tardi! Stai piangendo solo per evitare la mia vendetta, ma io non ci casco.»

«No, non é così.»

«Dopo ci penseremo. Ora...»

Alzò gradualmente la voce fino ad urlare.

«Dimmi che cosa ti é saltato in mente quel giorno! Come ti é venuto in mente di rovinare totalmente la vita di una persona?»

«Sai che il lavoro di un veggente, é quello di guadagnare soldi sull'ignoranza della gente. E poi non credevo si potesse dare così tanta importanza alle parole di una persona qualsiasi, questo significa... che potrei decidere il destino di mezzo mondo con le mie parole... e questo mi rende molto triste.»

«Smettila con questa finta! Non ci casco nel tuo tranello...»

Di nuovo si arrabbiò molto, ma stavolta gridò molto più forte della volta scorsa.

«Tu hai rovinato la mia vita... e indirettamente hai distrutto un'intera stirpe! Ti rendi conto di cosa hai fatto con quelle tue dannate parole? Quanto ti hanno pagato?»

«200 euro...»

«E secondo te la mia vita vale 200 euro?»

Rimase affannato, ma continuò a gridare, la sua ira non poteva fermarsi.

«Allora? Rispondimi!»

«Io... quel giorno... te lo giuro... sono pentito. Secondo te, perché sarei venuto a scusarmi, pur sapendo che vuoi uccidermi?»

«Rispondimi!»

«Ora ti dico di no, ma al tempo... purtroppo pensavo di sì. Ti prego, perdonami...»

Divento triste e si mise a piangere, magari era davvero pentito.

«Potresti anche star dicendo la verità, anzi ora credo di sì... ma non posso perdonarti. Se lo vuoi sapere... ti sei tirato la zappa sui piedi.»

«Lo so benissimo... e forse sarà giusto che pagherò. Sono stato un uomo senza cuore...»

«E smettila di piangere! Non cambio idea, tu pagherai... per ciò che hai fatto a me... e alla mia famiglia.»

«Il tempo é finito, puoi tornare in cella.»

Guardando con odio il veggente, N E' L disse a bassa voce e senza farsi sentire... con tono vendicativo:

«Sarà meglio...»

N E' L é pronto, si compirà la sua vendetta verso il pentito veggente? L'attesa sta per finire, il momento della verità sta per arrivare...

 

 

Mentre il veggente andava via, N E' L stava già evadendo, quale momento migliore per vendicarsi definitivamente contro chi gli aveva distrutto la vita?

Infatti... nemmeno un minuto dopo...

«Emergenza! N E' L é di nuovo in libertà! Uscite tutti, sta per commettere un altro omicidio! Non possiamo permetterlo, ha già sparso troppo sangue.»

Arrivati fuori, trovarono il veggente, tenuto fermo da N E' L che stava per spararlo in testa.

«Tu, devi pagare... se non ti ho ancora ucciso é per farti soffrire, devi soffrire come ho sofferto io per i primi 18 anni della mia vita... e come soffrirò per tutto il resto della mia vita. Per colpa tua... non c'é futuro per me! Se vuoi, puoi chiedere scusa per l'ultima volta nella tua vita... voglio che tu soffra ancora un po'.»

«Scusami... per piacere non uccidermi... mi consegnerò alla polizia e mi farò rinchiudere in prigione, così soffrirò come hai sofferto tu.»

«Sono scuse inutili... hai già più di 40 anni, non soffriresti abbastanza.»

«Va bene, allora uccidimi pure.»

«Bene, perché era quello che volevo sentire. Tre, due, uno...»

«Fermati N E' L! Non voglio più vederti uccidere. E poi cosa ci guadagneresti?»

«Mi vendicherei...»

«Ma questo non ti porterà niente... allungheresti solo la lista delle tue vittime.»

«Deve pagare... e poi un altro omicidio non cambierà certo la mia vita.»

«Allora se non riesci a darti motivazioni da solo, fallo per me. Io sono l'unica persona che ti ha mai voluto bene e se me ne sei grato... non ucciderlo, fallo per me. Se vuoi ucciderlo, sappi che non ti rivolgerò mai più la parola.»

Lasciò cadere l'uomo, che poi scappò a gambe levate... ma nessuno lo fermò.

«Hai ragione, non ucciderò più nessuno.»

Disse piangendo.

«Ti ringrazio, con questo mi hai ripagato di qualunque cosa.»

«Ma sappi che l'ho fatto solo per te. Però... prometto che non evaderò mai più, e soprattutto non ucciderò più nessuno.»

«In fondo, se non fosse stato per colpa sua... tu non avresti mai ucciso nessuno, avresti vissuto una vita normale... e tutto questo non sarebbe successo. Se non fosse stato per vendetta... non ne avresti avuto il coraggio. Odio quell'uomo almeno quanto lo odi tu... e se devo dire la verità... nella stessa situazione, forse, l'avrei fatto anch'io»

«No, Jonathan... tu non avresti ucciso come ho ucciso io. Io, invece... sono stato un essere senza scrupoli... e ora devo pagare per ciò che ho fatto. Ma se potessi tornare indietro... non rifarei niente di tutto ciò. Ti ringrazio ancora...»

«Sai qual'é l'unica cosa che davvero mi dispiace?»

«Quale?»

«Mi dispiace... che tu dovrai vivere tutto il resto della tua vita in cella. Anche se hai ucciso, non lo meritavi... avresti potuto costruirti una vita, invece sarà gettata all'aria...»

Jonathan continuò ad essere triste e sul punto di piangere, invece sul volto di N E' L comparve un lieve sorriso, e con tono malinconico aggiunse:

«Non fa niente, almeno... potrò viverla assieme all'unica persona che mi ha mai voluto bene.»

  
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