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Autore: Ginevra Turner    10/07/2007    1 recensioni
Ecco la mia seconda FF Draco/Hermione! Non ho postato un seguito dell'altra perchè ho preferito approfondire questa... spero che vi piaccia!!Non è proprio Lemon ma per essere sicura l'ho messo. Siamo al quinto anno del nostro Trio e Hermione capirà che il suo cuore batte per un Serpeverde che mi avrebbe immaginato!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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In quei pochi secondi prese una delle decisioni più importanti della sua vita.
Si fidò di quel Serpeverde a cui mai avrebbe dato fiducia.
“Carpe diem” disse a bassavoce, voltandosi verso di lui.
“Come?” chiese il ragazzo mentre le faceva scivolare una mano sui capelli ricci.
“Niente” disse per poi fare quello che mai avrebbe fatto. Guardò il ragazzo così perfetto, quello che ogni ragazza sogna di avere.
Lo baciò appassionatamente, gettandogli le braccia al collo.
Il Serpeverde sorrise, per quanto lui potesse. Le cinse i fianchi con un braccio e la baciò nuovamente.
Con un gesto della bacchetta fece apparire dei cuscini per terra.
Sempre con la stessa espressione, compiaciuta, bramosa, si adagiarono per terra sui cuscini.
Hermione si sedette a cavalcioni su di lui, chinandosi a baciarlo, mentre gli sbottonava la camicia.
Il ragazzo ribaltò la situazione. La sua mano scivolò lungo il suo collo, il suo seno, i suoi fianchi.
In poco i loro vestiti furono sparsi per la stanza.
“Draco….io…io non l’ho mai fatto…” Disse Hermione, con voce malferma.
“Stai tranquilla…” rispose il ragazzo calmo. Nessun pensiero passò per la loro mente, nessuno.
Erano solo loro due…. Nesun altro.

****
Quando si svegliò era notte fonda, forse l’una.
Era avvolta nel lenzuolo che Draco aveva fatto apparire insieme ai cuscini, abbracciata a lui.
Aprì gli occhi e cercò di essere di nuovo razionale, di capire che diavolo aveva combinato quella notte.
“Non ti ci facevo così, Granger.” Disse Draco giocando con una ciocca dei suoi capelli. Hermione si voltò.
“Potresti non chiamarmi Granger?” lo riprese con una punta d’irritazione. “Ce l’ho un nome.”
“Tra noi non è cambiato niente” le rispose. Si mise a sedere, coprendosi col lenzuolo.
“Non è cambiato niente?” ripetè, allibita.
“Esatto”
“Niente? Siamo andati a letto insieme, diamine!”
“E allora. Non mi dire che non t’è piaciuto!” Disse con la solita aria strafottente. Non lo sopportava quando faceva così, ma era dannatamente sexy.
“Tu…tu…sei… un…” iniziò a dire, con una collera nascente. Come poteva non esser cambiato niente?
“Un cosa, Granger?”
“Uno stronzo. Ecco cosa sei.” gli rispose, freddamente. Lo guardò negli occhi poi si alzò.
“Per te….per te è stato un gioco questo vero? Scommetto che domani starai nuovamente con la tua Pansy, non è così?” Gli chiese, mentre si abbottonava la camicetta. “Certo! Perché a te non te ne può fregare di meno!” Aggiuse.
“Senti, Granger, si sapeva che noi due non avremmo mai potuto amarci, non è una sorpresa!”
“Non ti voglio manco ascoltare!” gli disse mentre s’inflava la gonna a pieghe.
Il ragazzo si mise a sedere. Si avvolse attorno alla vita il lenzuolo poi si avvicinò a lei. l’abbracciò da dietro ma la Grifondoro lo scostò bruscamente.
“Hai ragione! Non potrà mai esserci niente tra di noi! Lasciami in pace! È stato un errore colossale! Non voglio più saperne di te!” continuò la ragazza, infilandosi prima un calzino poi l’altro.
“Come potrei lasciarti in pace, Granger?”
“E smettila di chiamarmi Granger, cazzo! Sei venuto a letto con me! Come puoi ancora chiamarmi Granger?!” gli disse, quasi urlando, con gli occhi lucidi.
“E va bene… Hermione” disse cercando di abbracciarla nuovamente, stavolta con successo. La strinse forte, cingendola con le sue braccia, col suo corpo perfetto.
“Basta litigare. Non potremo mai stare insieme in pubblico, questo lo sapevamo. Ma in segreto si.”
“Eh?” Chiese la ragazza, incredula, voltandosi leggermente.
“Nessuno può impedirci di vederci. Nessuno sa niente, nessuno si fa male. Occhio non vede cuore non duole, no?” Spiegò il Serpeverde.
“No, Draco. Non voglio fare questo…. io non lo so che voglio fare….” Confessò la giovane. Si girò, guardandolo negli occhi.
Non voleva lasciare quel ragazzo così perfetto, ma sapeva che se non l’avrebbe fatto ci avrebbe sofferto.
“Senti. Non ci pensiamo. Non pensiamo a niente. Che ci frega di cosa stiamo facendo. Lo facciamo e basta!” le disse per poi baciarla. “Ok?”
“Ok” Disse Hermione, non molto convinta.

****
Quella mattina Hermione tornò in Sala Comune di nascosto, il più silenziosamente possibile.
Nessuno la vide ed era ciò che sperava. Non aveva idea di ciò che aveva fatto quella notte né di che cosa passasse per la mente di Draco, ma poco gliene importava.
Nessuo glielo poteva impedire.
I giorni passarono veloci. Spesso si vedevano di nascosto oppure tentavano di vedersi pubblicamente.
Ogni tanto a lezione capitavano al banco insieme e non mancavano frasi piuttosto provocanti sussurrate all’orecchio, quando nessuno guardava.
Passò una settimana e tra i due sembrava esserci una certa intesa. Quasi ogni sera si vedevano, usando la stanza delle necessità.
Sembrava che non riuscissero a stare l’uno senza dell’altro. Era come una droga.
Una sera in Sala Grande durante la cena planò sul piatto di Hermione un gufo, quello di Draco. Ormai lo conosceva.
“È ancora la Gazzetta del profeta? Non hai ancora sistemato l’abbonamento?” chiese Ron. Hermione non lo ascoltò nemmeno. Aprì frettolosamente la lettera.

Lago Nero, ore 22.
Ho una sorpresa per te.

Lesse la lettera e sorrise. Poi alzò lo sguardo verso gli amici.
“No l’hanno sistemato, per fortuna!” Esclamò, anche se poco convincente. Si sentiva un verme a mentire così agli amici.
Ma che poteva dir loro? Poteva dirgli che era una settimana che andava a letto con Malfoy?
Era un’ipotesi da scartare a priori. Probabilmente con l’estate sarebbe finito tutto. Perché preoccuparsi?

****
Come sempre sgattaiolò fuori di nascosto, cercando di non farsi vedere.
Scese giù fino al lago. Chissà perché voleva vederla lì e più che altro chissà qual’era la sorpresa!
Quando fu sulla riva si guardò un po’ intorno. Ma dov’era? Si aggirò, silenziosamente per la riva fin quando non lo vide.
Era seduto per terra, su dei cuscini, bello come sempre. Le sorrise e levò il braccio per farle cenno di venire.
Lo guardò, un po’ perplessa poi lo raggiuse con passo svelto. Appena si fu seduta accanto a lui il ragazzo la baciò dolcemente, e mentre la baciava con una mano prese una bottiglia.
“Sorpresa” Disse con un tono di voce che la faceva impazzire. Guardò la bottiglia spiazzata ed euforica al contempo.
“Champagne per la mia Grifondoro” continuò il biondino. Poi prese due bicchieri per versarci lo champagne. Gliene porse uno.
“Ma tu sei tutto matto! Ci potrebbero beccare!” esclamò la giovane prendendo il bicchiere. Ne bevve un sorso poi lo baciò.
“Ohoh…. Focosa la ragazza…” Disse ridacchiando.
“E dai! Smettila!”
“Oh no… non è mica male… è sexy”
“Ah davvero?” chiese con aria leggermente incredula. Poi gli sorrise. Era un complimento quello?
“Certo…. Sei eccitante quando fai così…” Disse mettendole una mano sul fianco, attirandola maggiormente a se. Hermione rise.
Era troppo bello per essere vero. In tutti quegli anni l’aveva odiato sempre più. Ora invece avrebbe dato qualsiasi cosa pur di rimanere lì con lui, con il suo angelo.

Quando si arriva al paradiso ci si chiede chi sono gli angeli. Ma lo si può scoprire solo in terra.
Ognuno vorrebbe volare e dispiegare le sue ali, ma esse ci sono proibite.
Ci sono proibite perché sono il massimo della libertà, libertà che l’uomo non potrà mai avere… solo nei suoi sogni.

Spazio Autrice:
Eccomi quì a postare un altro capitolo che ho finito di scrivere ieri sera verso le 11....giusto per voi ragazzi!!!
Sèero vi piaccia e non vi deluda....
Vorrei ringraziare Ciara per aver commentato e spero commenterete ancora!!
Ho tante sorprese in serbo per voi e per questa coppia stupenda...
Baci a tutti!!

  
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