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Autore: Mar_Alex01    24/12/2012    1 recensioni
La mia vita era perfetta: i miei genitori non mi avevano mai fatto mancare nulla,i miei fratelli si erano sempre presi cura di me,avevo un fidanzato magnifico,non avrei mai potuto chiedere di meglio,e lo avrei addrittura sposato,avremmo passato la nostra vita insieme.
Poi però,capii che la mia via non era una favola e che i famosi lieti fine non esistono affatto.
[Dalla storia]
L’avevo riconosciuto,non era cambiato di una virgola,i capelli ancora mossi dal vento di fine Ottobre,come quella mattina di Febbraio.
Gli occhi blu che brillavano anche nell’oscurità della notte,scrutavano i miei curiosi di scoprire qualcosa di non raccontato.
Accennò un piccolo sorriso, appena visibile e si mosse,io mi allontanai,e tornai in camera mia.
Mi buttai sul letto,convincendomi di averlo sognato,e non che fosse veramente arrivato a casa, solo quando chiusi gli occhi con un sorriso stampato in faccia capii quanto mi era mancato.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Does he tell you he loves when you least expect it?
Does it flutter your heart when he kisses you neck?
No scientist or biology,it’s obvious when he’s holdin’ me
It’s only natural that I’m so affected.
Little Mix-D.N.A.

 
Amavo la domenica,potevo dormire quanto volevo,e soprattutto niente e nessuno riusciva  a rovinare quel giorno.
Era pomeriggio ed ero sola in casa,mi chiedevo dove si fossero cacciati tutti.
Fuori pioveva a dirotto e quella era la giornata ideale per mangiare popcorn davanti ad un film,sul più bello,mi squillò il cellulare e risposi guardando il nome sul display.
-Harry! Si può sapere dove siete voi e gli altri?- Gli chiesi abbassando il volume della televisione.
-Amanda è da Zayn,io sono con i ragazzi al centro commerciale,e Louis non lo so- Mi disse.
-Che ci fai al centro commerciale?- Chiesi confusa.
-Non dirmi che te lo sei dimenticato!- Mi disse divertito.
-Dimenticato cosa?- Chiesi.
-Che domani è il tuo compleanno,scema!- Disse Zayn,evidentemente Harry teneva il vivavoce.
-Non me l’ero dimenticato!- Dissi io mentendo per tutta risposta.
Il giorno dopo,venti Novembre sarebbe stato il mio ventiduesimo compleanno.
-Ti ho chiamato per dirti che fuori c’è un traffico orribile,tornerò tardi- Mi disse Harry.
-Va bene,ciao!- Gli dissi allegra e buttai il cellulare sul tavolo.
Si faceva scoprire troppo facilmente,non volevo regali,lo ripetevo ogni anno,ma Harry e Amanda puntualmente si presentavo con un pacco a testa.
Stavo diventando vecchia,che tragedia.
Spensi la televisione e mi avviai in cucina per fare una torta,preferivo di gran lunga le mie schifezza fatte in casa che quelle comprate in pasticceria.
Quindi aprii il ricettario cercando la voce “torta al cioccolato” la mia preferita,presi tutti gli ingredienti che mi servivano e cominciai a lavorare.
Dopo aver fatto la pasta mi dedicai alla preparazione della cioccolata da cospargere ovunque.
Mescolavo la glassa marrone in una ciotola di vetro,e aggiunsi un po’ di zucchero ignorando il libro di cucina,meglio dolce che amaro.
Sentii la porta aprirsi,credendo fosse Harry non andai nemmeno a controllare,poi mi ricordai che mi aveva detto che sarebbe tornato tardi.
Ripresi la ciotola e mi appoggiai al bancone della cucina,girata verso la porta,e come iniziavo a sospettare entrò Louis.
-Ciao- Dissi.
-Ciao- Mi disse lui mentre sorrideva e si dirigeva al frigorifero a prendere la bottiglia d’acqua,ma poi lo richiuse,non trovandola.
-E’ sul tavolo- Gli dissi io divertita.
-Ah,ecco- Prese un bicchiere e verso l’acqua poi la bevve e poggiò tutto sul tavolo,e mentre fece tutto ciò non staccò gli occhi dai miei.
-Cosa stai facendo?- Mi chiese avvicinandosi.
-Una torta,per il mio compleanno- Gli dissi ridendo.
-E sei sicura che in questa coccolata non hai messo qualcosa per avvelenarci tutti?- Mi chiese venendo sempre più vicino,tanto che dovetti mettere la ciotola davanti al petto per separarci.
-Vuoi assaggiare?- Chiesi sfidandolo.
-Perché no?- Mi rispose lui sorridendo.
Allora immersi il mio indice sinistro nella ciotola e non feci in tempo a tirarlo fuori che lui mi aveva già preso la mano,e la stava avvicinando alla sua bocca.
Arrossii e lui sorrise,poi si mise il mio dito in bocca,succhiando la cioccolata.
-Buona- Ammise. -Ma so un modo per farla ancora più buona- Mi disse.
-E quale sarebbe?- Chiesi.
Allora lui rise di nuovo,divertito,forse già sapendo che gli avrei fatto quella domanda e scostò i miei capelli,portandoli tutti sulla spalla sinistra.
Poi immerse quattro dita nella ciotola e spalmò la cioccolata sulla mia guancia e sul mio collo. Appena la sua mano fredda mi toccò rabbrividii,ma non era per il freddo. Il suo tocco: ultimo mio punto debole.
-Ops,sei sporca- Disse.
-Bastardo- Risi sotto i baffi.
-Da dove vuoi che inizi?- Mi chiese avvicinandosi,mentre mi toglieva la ciotola dalle mani e la poggiava sul bancone dietro di me.
-L-Louis- Dissi cercando di allontanarlo inutilmente,mettendogli le mani sul petto.
-Inizierò da sopra- Mi sussurrò all’orecchio.
Poi passò a baciarmi la guancia,togliendo ogni traccia di cioccolato dalla mia pelle,arrivò a baciarmi l’angolo destro della bocca e poi passò sotto l’orecchio.
Dopodichè cominciò a baciarmi il collo,quindi chiusi gli occhi,quando esercitò un po’ di pressione sulla mia pelle,istintivamente insinuai le mani tra i suoi capelli,lo sentii sorridere compiaciuto.
Mise le mani sui miei fianchi,facendomi girare e indietreggiando andai a sbattere contro il tavolo,senza pensarci due volte,cercai di salirci sopra e lui mi aiutò a sedermi.
Continuò a baciarmi il collo,facendomi sospirare,ero sicura che quella fosse un’altra delle sue mosse,si spinse verso di me,e incrociai le mie gambe dietro al suo bacino.
Dal collo risalì sulla guancia,una porta si aprii e si richiuse,non ci feci caso,il mio cervello non riusciva a pensare,il mio cuore batteva troppo velocemente.
Sentii una voce borbottare qualcosa a proposito di una pasticceria e di una carta regalo,e mentre Louis cercava di baciarmi qualcuno entrò in cucina.
-Scusate- Disse Harry pallido come un fantasma in viso.
Louis si staccò da me con disappunto da parte mia,non volevo che se ne andasse, e io scesi dal tavolo.
-Harry,non è come credi- Dissi ritornando alla mia ciotola.
-No,io…vado di sopra,tanto la torta la stai facendo tu- Mi disse e poi sparì.
Lui rise ritornando da me.
-No! Non c’è niente da ridere,fammi finire di cucinare- Esclamai versando l’impasto in una teglia che avevo precedentemente imburrato.
-Volevo solo dirti che hai ancora una macchia qui- Mi disse indicando un punto sulla mia pelle,feci un respiro profondo e mi pulii con una salvietta.
-Puoi uscire,per favore?- Chiesi ancora arrabbiata.
Lui non parlò e uscì silenzioso dalla cucina.
Cosa mi stava succedendo? Perché volevo che continuasse,che non si fermasse?
Era solo una delle sue mosse,tipo quella di togliersi la maglietta di fronte a me,o di fare il gentiluomo,o di sciogliermi con un sorriso e un complimento da quattro soldi.
Misi la torta in forno e aspettai che cuocesse,intanto lo spiavo dalla porta semichiusa della cucina,stava guardando la televisione cambiando canale continuamente,facevo anche io quando mi annoiavo,oppure quando stavo pensando talmente tanto che ero convinta che i miei pensieri avessero potuto uscire dalla mia testa e spaccare i muri.
Salii di sopra,ben sapendo che Harry mi stava aspettando,infatti quando entrai in camera mia mi aspettava seduto sul letto.
Mi guardava,evidentemente aspettava che parlassi.
-Senti Harry, se sei venuto a rimproverarmi,è inutile,non avevo la minima idea di ciò che stavo facendo,è stato tutto così improvviso- Dissi e lui mi bloccò.
-Kate,se non fossi arrivato io ci avreste scopato su quel tavolo!- Disse a voce un po’ troppo alta.
-Non esageriamo- Dissi sedendomi accanto a lui.
Mi guardò male e io allora ripresi a parlare: -Okay,forse abbiamo esagerato,ma io stavo solo facendo una torta- Mi giustificai.
-Si,certo,Kate è passata solo poco più di una settimana da quando avete deciso di ritornare amici- Mi disse Harry,evidentemente preoccupato. -Non ti sembra un po’ esagerato?-
-Io ho cercato di fermarlo- Dissi,ma sapevo che una volta che aveva cominciato non mi sarei mai stancata di lui.
-Stai attenta- Mi disse Harry.
Malgrado a volte i rimproveri di Harry risultassero pesanti e inutili,anche per il fatto che ero più grande di lui di due mesi,servivano,mi aiutavano a rimanere con i piedi per terra,aveva ragione,forse sia io che Louis stavamo correndo troppo.
Io annuii e lui uscì dalla mia stanza,adesso potevo riprendermi psicologicamente da quello successo quel pomeriggio in cucina.



BUONA VIGILIA A TUTTI!
Ma cosa più importante,oggi è il compleanno di Lou,asdfghj ho un sonno micidiale,ieri sono stata sveglia fino all'una e mezza e quel bastaddo non mi ha cagata di striscio.
Ma c'est la vie.
Allora questo è un capitolo abbastanza pervy ʘ‿ʘ 
lol
E il tredicesimo lo sarà ancora di più,mlmlmlml si perchè prima c'è quello dolcioso.
ASLKHJFHS.
Okay,passiamo al quando avrete quello dolcioso.
Domani non sono a casa e nemmeno dopodomani,quindi dato che ce l'ho già mezzo scritto dovrei pubblicarlo il 27,o il 28.
Poi si vedrà.
Passiamo a questo capitolo,allora primo vorrei taaante recensioni perchè è il capitolo pervy e dato che siete tutte le pervertite vi piacerà mlmlml.
No ok.
Ci tengo particolamente perchè l'ho riscritto 200 volte T_T
Recensite e per chi ancora non mi segue su twitter sono
@MarziaeAlessia 
Aspetto le vostre recensioni u_u numerose u_u
Perfavore :3
LOVE YA ♥
-Mar

  
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