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Autore: Soul of the Crow    24/12/2012    5 recensioni
Mi ero ripromessa di continuare la mia raccolta, ma avevo in mente questa fic già da un bel pezzo per non pubblicarla: le Divinità della Morte e della Vita lottano da diverso tempo, ma la prima deciderà di risvegliare un'anima per appropriarsi di quelle degli altri umani. E se la sua avversaria avesse inviato un suo Emissario per impedirglielo?
Alcuni personaggi di IE GO, e alcuni miei OC, saranno i protagonisti di questa fic e le pairings principali saranno la RanTaku e la KyouTen, ma potrei decidere di metterne altre nel corso della storia.
Se vi interessa, vi aspetto dentro con i dettagli.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Kirino Ranmaru, Nuovo personaggio, Shindou Takuto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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 Nel Regno della Vita… nell’Isola dell’Est… ai piedi del Monte dell’Alba…
 
I segni della scomparsa del Regno erano sempre più evidenti, anche se variavano a seconda delle isole: quella del Nord rischiava di rimanere immersa nell’oscurità e di essere ricoperta dai ghiacci, in quella dell’Ovest le montagne si sarebbero sgretolate, in quella del Sud le spiagge sarebbero diventate roccia e le palme bruciate, e per finire, su quella dell’Est, la vegetazione avrebbe continuato ad inaridirsi e del Monte dell’Alba non sarebbe rimasto niente.
Gli abitanti correvano il rischio di non sopravvivere in quelle condizioni, ma ad un tratto, le Guardie udirono in lontananza il suono di una campana:
- Che cos’è questo suono? - domandò Kyousuke a Tenma, mentre stavano aiutando alcuni Angeli sopravvissuti ad un terremoto: le scosse si erano verificate anche lì, e di conseguenza anche delle frane. Alcune abitazioni erano state demolite dai massi, ma fino a quel momento non c’erano state vittime.
- è il segnale d’allarme: dobbiamo radunare gli Angeli e andarcene dall’isola. - gli rispose il castano.
- Spiegati meglio. Perché dobbiamo andarcene? - gli chiese ancora.
- Quel suono era quello della Campana del Cielo: quando la senti, vuol dire che una catastrofe sta per abbattersi sul Regno, e l’unica soluzione per fare in modo che gli abitanti si salvino, è fare in modo che raggiungano la Torre del Cielo. - gli spiegò.
- Dimentichi un particolare: gli abitanti delle isole non riuscirebbero a superare la barriera di correnti d’aria che circondano quel luogo. Come intendi fare? -
- Per il momento dobbiamo radunare gli abitanti qui, poi lo saprai. - i due si addentrarono nella boscaglia dell’isola per informare gli abitanti: ci vollero poche ore per radunarli dove si trovavano, ma rimaneva ancora il problema di portarli in salvo.
- E ora che si fa? - domandò ancora il blu a Tenma.
- E poi dicono a me che sono impaziente. Comunque ci servirà il suo aiuto. - rispose Matsukaze indicando il corvo dagli occhi grigio perla che stava volando verso di loro.
- Perfetto, come farà quel corvo a trasportarli tutti fino alla torre? Non riuscirebbe a sollevare nemmeno un rametto. -
A quell’affermazione del blu, gli occhi del corvo cominciarono a splendere di una luce grigio perla che avvolse il rapace; pochi secondi dopo, il corvo era diventato abbastanza grande da riuscire a trasportare gli abitanti dell’isola.
- Allora Tsurugi? Pensi ancora che sia troppo piccolo? - disse il castano, mentre l’altro stava ancora osservando l’uccello nero.
Passò ancora qualche minuto, che le Guardie dell’Est videro il corvo allontanarsi in volo con gli abitanti.
- Dobbiamo andarcene anche noi! - a quell’ordine da parte del Comandante, le Guardie Angeliche cominciarono a volare per raggiungere la torre, ma fecero appena in tempo a vedere la loro isola che stava per rimanere in quella dimensione dove avevano vissuto per tutti quegli anni.
 
 
Poco tempo dopo… in cima alla torre del Cielo…
 
Aki era preoccupatissima perché le Guardie e gli abitanti potevano aver fatto una brutta fine, ma Ichinose non era messo meglio di lei, soprattutto dopo che la compagna si era decisa a spiegargli quello che stava accadendo nelle diverse isole e delle conseguenze che si sarebbero verificate se le procedure di salvataggio non fossero andate a buon fine.
Fortunatamente, i loro timori non si avverarono perché videro quattro corvi giganteschi penetrare la barriera di correnti d’aria che difendeva la torre e volare nella loro direzione: trasportavano gli abitanti delle isole, e al loro seguito, vi erano le Guardie.
- Kazuya, potresti aspettarli tu? Io dovrei andare a controllare come sta Kirino. - Ichinose annuì, e la Kino spalancò le ali, per poi dirigersi verso i sotterranei.
Intanto, gli abitanti erano riusciti a raggiungere la torre, e con le istruzioni date da Kazuya, vennero portati nei diversi piani della torre, evitando il Livello Proibito e la Sala dei Nove Corvi, e rimanendo divisi a seconda dell’isola di provenienza: in questo modo, per le Guardie sarebbe stato più semplice controllare che fossero tutti presenti e verificare che non ci fossero stati feriti in seguito a degli inconvenienti durante il viaggio.
I Comandanti però erano rimasti insieme ad Ichinose perché c’era un problema riguardante i loro corvi: dopo essere tornati alle loro dimensioni prima della trasformazione, erano stati avvolti da un bagliore color zaffiro. Quando la luce si affievolì, dei quattro corvi erano rimaste soltanto quattro piume del colore, ognuna del colore degli occhi dei rapaci: grigio cenere, color cielo, rosso fuoco e grigio perla.
- Che cos’è successo? - domandò Taiyou, prendendo tra le mani la piuma color cielo.
- Evidentemente la regressione ha colpito anche loro. -constatò Makoto, raccogliendo da terra la piuma color rosso fuoco.
- Una cosa è chiara: gli abitanti sono salvi, ma ciò che sta accadendo sta solo causando dolore e problemi a tutti noi. Mi chiedo che cos’altro dovrà accadere… - aggiunse Shuu, prendendo la piuma color cenere e dando quella color grigio perla a Tenma.
- A questo punto, tutto ciò che possiamo fare è proteggere gli abitanti, e sperare che la sovrana ritorni presto. - ammise il castano.
Poco tempo dopo, la Kino li raggiunse, ma aveva un’aria trafelata:
- Aki, che cos’è successo? - le chiese Kazuya.
- Si tratta di Kirino! È sparito! - rispose la Neutrale.
Ecco un’altra delle tante pessime notizie capitate in quella giornata, ma quello che gli Angeli e i due Neutrali non sapevano, era che quello era solo l’inizio.
 
 
Intanto… nel Regno di Mezzo…
 
Ranmaru, anche se con fatica a causa delle ferite, era riuscito a raggiungere il Regno di Mezzo e il Lago degli Spiriti: voleva assistere al processo di Shindou, ma non si aspettava di trovare anche quel portale.
- Chissà dove conduce… beh, c’è solo un modo per scoprirlo. - stava per attraversare il portale, quando qualcuno lo fermò:
- Fermo. Se lo farai, sarai perso per sempre. - Kirino si voltò per vedere di chi si trattasse: era lo spettro del suo maestro, Kazemaru Ichirouta, ma cosa voleva adesso?
- In che senso sarò perso per sempre? Dopo quello che ho rischiato quando quella spada mi ha colpito, non penso di avere molto da perdere. -
- Il motivo è semplice: soltanto i Giudici delle Anime, i Signori del Regno di Mezzo e le Divinità dei due Regni possono entrare in quel portale e sopravvivere in quella dimensione. Le Guardie Angeliche e gli Spiriti Mietitori rischiano di scomparire per sempre là dentro, e di vagare eternamente come spiriti. - gli spiegò lo spettro del turchese.
Il rosa pensò sia al motivo per cui si era diretto in quel Regno e alle parole del suo maestro, ma dopo diversi minuti che sembrarono un’eternità, si decise a parlare:
- Anche se probabilmente non se lo merita dopo ciò che mi ha fatto, lui mi ha aiutato quando ho rischiato di sparire la prima volta… non lo lascerò solo proprio adesso.
Ti devo molto, è vero, ma stavolta non ho intenzione di ascoltarti. - dopo quelle frasi, Kirino attraversò il portale, ma lo spettro era già sparito.
 
 
Intanto… sulla Terra… in una zona isolata di Inazuma-cho…
 
Era una casa come tutte le altre, ma nessuno, nemmeno gli Angeli e i Diavoli, sapeva che lì abitavano coloro che avevano salvato i Regni della Vita e della Morte:
- è inutile: non mi ha dato retta. - un giovane ventenne dai lunghi capelli turchesi e dagli occhi marroni si trovava nel salotto della casa ed era riuscito ad usare quel poco che gli rimaneva dei suoi poteri per creare uno schermo di cristallo argentato e mettersi in contatto con il suo allievo, ma non era riuscito a dissuaderlo dalla sua impresa.
- Allora Ichi-chan, sei riuscito a parlargli? - il turchese si girò per vedere da dove proveniva la voce: si trattava di colui che lo aveva aiutato a salvare i due Regni, ma che aveva fatto in modo che Kirino morisse. Inutile dire che si trattava di Endou Mamoru.
- Non sei troppo cordiale per essere stato un Diavolo? - gli domandò sarcastico Kazemaru.
- E tu non sei un po’ troppo diffidente per essere stato un Angelo? - ribatté Endou, per poi aggiungere:
- Non mi hai risposto. Hai parlato con il tuo allievo? -
- Nonostante ci sia riuscito, non sono riuscito a convincerlo. Deve tenere molto a quel Mietitore. - ammise Ichirouta.
- Chissà perché, ma mi ricordano qualcuno… - disse l’altro.
- Forse, ma spero che non finiscano nella nostra stessa situazione: abbiamo rischiato per salvare i due Regni, ma fortunatamente, i Gemelli della Creazione e della Distruzione hanno deciso di darci un’altra possibilità come umani. L’unico problema è che adesso nessuno dei nostri cari si ricorda di noi, o almeno quelli che sono ancora vivi. -
- Sarà anche vero, ma non ho intenzione di rivedere Natsumi, anche perché avrei troppe cose da raccontargli e dopo quello che Arelia mi ha fatto, non ho più intenzione di mentire agli altri.
Parlando di Diana e Arelia, pensi che risolveranno mai quel loro problema? - domandò Mamoru al turchese.
- Non saprei, ma avendo avuto a che fare con loro, dubito che accadrà presto. Diana mi ha detto solamente che in seguito ad una decisione dei Gemelli sono diventate nemiche. -
- Non pensare che Arelia mi abbia detto chissà cosa: mi ha rivelato solo che la causa di ciò che ha passato è proprio Diana. - aggiunse il castano.
- A questo punto possiamo solo aspettare, e chissà che non accada qualcosa che sistemi le cose. -
 
 
Angolo di Emy
Scusatemi per il capitolo più lungo, ma volevo mettere tutto qui e non avevo voglia di dividerlo in due parti.
Spero che abbiate gradito la ricomparsa di Kazemaru ed Endou, ma vi chiederete chi sono i Gemelli. Vi dico solo che sono due miei OC, ma li vedremo nel prossimo capitolo.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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