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Autore: hexleviosa    25/12/2012    3 recensioni
Cosa accadrebbe se durante "Harry Potter e il principe Mezzosangue" Draco e Hermione si fossero segretamente fidanzati e ora fosse giunto il momento di separarsi per la ricerca degli horcrux?
Dal capitolo 16:
“Grifondoro, culla di coraggiosi e nobili di cuore”? Pf, avrebbero fatto meglio chiamarla “Grifondoro, culla di masochisti e pazzi suicida”!
RIELABORAZIONE IN CORSO! RIELABORATO CAPITOLO 1!
Genere: Fluff, Guerra, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Per la Vita che Verrà'
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PER LA VITA CHE VERRÀ

18. MERLINO, CHE NOTTE

 

-Io non sono d'accordo!- esordì Draco incrociando le braccia.

-Ah, sì? Che strano!- ribattè Hermione sarcastica.

-Ok, ok. Non iniziate a litigare, ragazzi.- si intromise Harry cercando di fare da pacere.

Dopo la loro avventura alla Gringot erano tornati a Villa Conchiglia per decidere il da farsi. E qui avevano già trovato le prime difficoltà: tutti pensavano che andare ad Hogwarts fosse la cosa migliore. Be'... tutti tranne Malfoy.

-È troppo pericoloso! Ci prenderebbero subito.-

-Be' io, Harry e Ron ci andremo! Non è vero, ragazzi?- chiese rivolta ai due amici che annuirono appena, un po' intimiditi dal biondo.

-Se tu non vuoi venire con noi, puoi benissimo rimanere qui.-

-Facciamo il contrario: io vado con Potter e Weasley e tu rimani qui.- propose lui.

-Neanche morta. Non puoi tagliarmi fuori.- ribattè piccata.

-Ehi, sfigati, fate qualcosa! Non potete permetterle di venire!- chiese aiuto a loro.

-Spiacente, Malfoy, ma abbiamo bisogno di Hermione.- disse Harry alzando le mani in segno di resa.

-Già senza di lei non riusciremo neanche a mettere piede ad Hogsmeade!- gli diede man forte Ron.

-Non potete essere così egoisti!- alzò la voce lui.

-E tu non puoi essere così iperprotettivo.- lo ripresero in coro gli altri tre.

Draco mise il broncio e la riccia si trattenne dallo scoppiare a ridere: sembrava un bambino capriccioso.

-Ragazzi porque non andate a dormire, adesso? Sarete stonchi.- li suggerì Fleur sbucando dalla porta del salotto.

-Sì, forse è meglio dormici sopra... ne riparleremo domattina.- concluse il moro.

-Sì, andiamo Harry. 'Notte ragazzi.-

-'Notte Ron.-

-Lenticchia, Sfregiato.-

-Andiamo anche noi, Draco?-

-Sì, andiamo.-

 

-Draco?-

-Uhm.- Mugolò il ragazzo in questione.

Quando erano entrati in camera non si erano neanche parlati, e non appena sotto le coperte il biondo aveva voltato le spalle alla riccia.

-Dai, smettila di fare così.- sbuffò esasperata dal comportamento del ragazzo.

-...osì ...ome?- la sua voce giunse soffocata a causa del cuscino.

-Lo sai.- rispose Hermione incrociando le braccia al petto.

-...tta col... ua... io non …. tto... nte... ei... tu che... tighi me.-

-Draco! Vuoi per favore girarti e parlarmi come fanno le persone adulta? Non sto capendo niente di quello che dici.-

Lui si voltò di scatto verso la fidanzata mettendosi seduto sul letto e con un colpo di bacchetta accese la luce.

-Ho detto che è tutta colpa tua, io non ho fatto niente, sei tu che istighi me.-

-Io istigo te?-

-Sì.- annuì convinto -E non fare quella faccia da santarellina! Dai sempre ragione a quel deficiente di Potter, fai tutto quello che vuole!-

-Io non... faccio tutto quello che vuole Harry!- sbottò.

-A no? Pensaci un po': lui dice di cercare gli horcrux e tu vai a cercare gli horcrux, lui dice di andare al Ministero e tu vai al Ministero, lui dice di andare a Goldric's Hollow e tu vai a Goldric's Hollow, lui dice di andare da Lovegood e tu vai da Lovegood.- La ragazza alzò gli occhi al cielo ma Draco continuò imperterrito il suo lungo elenco -Lui dice di bere la Polisucco per diventare Bella e tu lo fai! Ti rendi conto di quanto sia pericoloso? Hai anche solo la minima idea di quanto sia sorvegliata Hogsmeade? Abbiamo già rischiato molto ad andare a Diagon Alley! Merlino... non eri tu a dire che non bisogna giocare col fuoco?- chiese alludendo ad un episodio di quando erano ancora ad Hogwarts e lei non lo poteva soffrire.

 

** INIZIO FLASHBACK **

 

-Ascoltami bene, Malfoy!- ringhiò Hermione stringendo la sua bacchetta tra le mani -Smettila, una volta per tutte, smettila.-

-Perchè dovrei farlo?- ghignò Draco appoggiato a una fredda colonna di pietra.

-Perchè... Merlino mi stai facendo impazzire.-

-Non è mia intenzione.-

-Sì, invece! Ammettilo: è solo per questo che continui a seguirmi! Cos'è le tue puttane purosangue non ti bastano più?- gli urlò contro, trattenendo a stento le lacrime.

-Tu pensi davvero che il mio unico scopo sia quello di portarti a letto? Non pensi che io voglia semplicemente conoscerti? Pensi che io non potrei essere interessato a te?- le rispose con un tono di voce estremamente serio e controllato.

-Tu interessato a me? Smettila, Malfoy, questo gioco è durato anche troppo per i miei gusti.-

-Non ci credo. Sono quasi sicuro che anche a te piacerebbe conoscermi più da vicino, se capisci quello che intendo.-

-Non giocare col fuoco, a lungo andare potresti bruciarti.- e detto questo gli voltò le spalle per tornare alla torre di Grifondoro. Fortunatamente Draco non seguì mai il suo suggerimento, altrimenti non si sarebbero mai fidanzati.

 

** FINE FLASHBACK **

 

Il biondo sorrise a quel pensiero ma venne presto riportato alla realtà dalla riccia.

-Vedi?- chiese Hermione isterica.

-Cosa?- ringhiò Draco non meno agitato di lei.

-Lo vedi?-

-Vedo cosa?-

-Lo stai facendo di nuovo!-

-Sto facendo di nuovo cosa?-

-Mi stai rinfacciando di essere venuta con Harry e Ron a cercare gli horcux! E... Perché lo fai?-

-Non l'ho fatto!-

-Sì, invece! Speri forse di farmi sentire in colpa? Be' non ci riuscirai perché io so di aver fatto la cosa giusta!- urlò in direzione del biondo prendendo il suo cuscino e alzandosi.

-Dove vai?- ringhiò il Serpeverde.

-Dormo sul divano, tanto è inutile parlare con te di queste cose.-

-Ah, quindi mi consideri una causa persa?-

-Non ho detto questo!-

-Sì che lo hai fatto!-

-Ho semplicemente detto che è inutile perché a quanto pare tu stasera non mi ascolti.-

-Io ti sto ascoltando!-

Hermione chiuse un attimo gli occhi e ispirò profondamente.

-Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire.- sospirò tristemente andando verso la porta.

-Buonanotte... Malfoy.- gli augurò prima di chiudersi la porta alle spalle.

 

Una volta rimasto da solo Draco si era girato e rigirato nel letto in cerca di una posizione comoda per dormire, ma non ci era riuscito. Era da più di un'ora che ripensava alla ragazza ma il suo orgoglio gli impediva di andare da lei. Era innamorato, ma pur sempre un Malfoy. Già, un Malfoy forse era proprio questo il problema.

-Buonanotte... Malfoy.- quelle parole continuavano a rimbombare nella mente del giovane. “Malfoy” da quanto non lo chiamava? E con quel tono poi... le sue parole l'avevano ferita, ancora una volta. Gli sembrava di essere tornato indietro nel tempo, quando ancora si detestavano e insultavano per i corridoi della loro vecchi scuola.

Durante la loro relazione ne avevano avuti di litigi, una volta erano persino arrivati a non parlarsi per un intero mese, durante il quale li sembrava letteralmente d'impazzire. Draco lo ricordava bene quel periodo, era stato quando lui aveva versato del veleno in una bottiglia di Idromele, che pensava fosse destinata a Silente. Hermione non si era arrabbiata con lui, sapeva benissimo la situazione, era stato il contrario.

Il Serpeverde era diventato verde di gelosia quando l'aveva vista al capezzale di Weasley. Capiva benissimo che la sua preoccupazione, anche se non l'approvava, ma stare tutto il pomeriggio con Lenticchia e addirittura tenergli la mano gli sembrava veramente troppo. Le aveva fatto una scenata di gelosia da Guinnes World Record.

Basta! Doveva mettere da parte il suo orgoglio ed andare da lei. Anche perché non sarebbe riuscito a chiudere occhio se prima non le avesse chiesto scusa. In più non voleva litigare con lei, era brutto a dirsi ma per quel che ne sapevano sarebbero potuti morire da un giorno all'altro e non voleva che il suo ultimo ricordo insieme a lei fosse un “Buonanotte... Malfoy”. No, decisamente non poteva sopportarlo.

 

Scese lentamente le scale in punta di piedi, per evitare di farsi sentire. Oltrepassò il bagno, lo sgabuzzino e la cucina per poi trovarsi difronte alla porta del salotto leggermente accostata. Quando l'aprì, questa questa cigolò fastidiosamente e il biondo trattenne a stento qualche imprecazione. Possibile che quei pezzenti dei Weasley non avessero neanche un po' d'olio?

Entrò nella stanza buia e si diede mentalmente dello stupido per aver lasciato la sua bacchetta in camera.

Si guardò intorno cercando di orientarsi nella semioscurità poi la vide. Hermione era distesa sul divano davanti a lui, Draco si avvicinò e si abassò lievemente verso di lei, lo schienale del divano gli picchiava sullo stomaco. Hermione si rigirò e per un momento il Serpeverde pensò che si fosse svegliata, ma evidentemente stava solo sognando. In volto aveva un'espressione corrucciata e una calda lacrima le scese dall'occhio, arrivando al mento per poi bagnare la manica della camicia da notte.

-Sta facendo un brutto sogno? Forse dovrei svegliarla. Oppure piange a causa mia...- pensò.

 

Era arrivato il giorno tanto atteso. Era lì, nella mischia, in mezzo alla battaglia. Le maledizione le volavano sopra la testa e lei cercava di schivarle. Si voltava da una parte all'altra cercando con gli occhi i suoi amici. Li vide. Harry e Ron si spalleggiavano mentre combattevano contro due Mangiamorte, Ginny aveva appena schiantato Dolow, Neville aveva trovato la spada di Grifondoro e la bandiva qua e là colpendo gli avversari. Ma Draco? Dov'era il suo Draco?

Salì di corsa le scale, attraversò il corridoio cercando di non farsi vedere. E infine lo trovò. Duellava contro una persona che le dava le spalle, non lo vide in faccia, ma dai suoi lunghi capelli biondi capì subito di chi si trattava.

-Avada Kedavra.- l'anatema che uccide arrivò fino a Draco colpendolo in pieno petto e lui prima di cadere a terra senza vita la guardò, riservandole un sorriso sforzato.

Lei rimase immobile, pietrificata da ciò che era appena successo.

-E ora a noi due Mezzosangue.- ghignò Lucius Malfoy.

-Hermione.-

Una voce la chiamava dolcemente.

-Hermione.-

Era quella di Draco, ma com'era possibile?

-Hermione.-

Piano piano le immagine iniziavano a sfocarsi fino a che... bam.

Si ritrovò sul tappeto, nel salotto di Villa Conghiglia. Draco era vicino a lei, capottato sul divano, probabilmente aveva cercato di afferrarla prima che cadesse ma non ci era riuscito.

-Merlino.- imprecò la riccia sfregandosi la tempia destra con una mano.

-Tutto a posto?- le chiese.

-Più o meno.-

-Cosa stavi sognando?-

-Come fai a sapere che stavo sognando qualcosa?-

-Be' ti stavi agitando e poi sei caduta... diciamo che ho fatto due più due.-

-Sai ho una cattiva influenza su di te.-

-Perchè?-

-Perchè? Perché parli come un babbanofilo!- scoppiarono a ridere insieme.

-Ehi. Stai cercando di cambiare argomento?-

-Non me lo ricordo che cosa ho sognato, ok?-

-Va bene, ti concedo il beneficio del dubbio.-

-Ma noi non avevamo litigato?-

-Sì, sono sceso per fare pace.- sorrise angelicamente il biondo.

-Cos'è i sensi di colpa non ti fanno dormire?-

-Sì, e poi non voglio dormire da solo... ho paura del buio.- sussurrò.

-Non ci credo neanche se lo vedo.-

-Ok, non è vero... ma non voglio dormire da solo lo stesso.-

-Andiamo a dormire, Malferret.-

-Grazie, Secchiona.-

 

 

** SPAZIO AUTRICE **

Ciao a tutti e Buon Natale <3

Scusate per eventuali errori nel testo ma non ho tempo per leggerlo e ricontrollarlo ma ci tenevo a postare oggi.

Siccome a Natale siamo tutti più buoni che ne dite di lasciare una piccola recensioncina?

Grazie mille a tutti e Auguriiiiiiiii!

 

   
 
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