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Autore: Ginevra Turner    11/07/2007    6 recensioni
Ecco la mia seconda FF Draco/Hermione! Non ho postato un seguito dell'altra perchè ho preferito approfondire questa... spero che vi piaccia!!Non è proprio Lemon ma per essere sicura l'ho messo. Siamo al quinto anno del nostro Trio e Hermione capirà che il suo cuore batte per un Serpeverde che mi avrebbe immaginato!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera Hermione rimase in Sala Comune. Harry era andato via in preda alla rabbia e Ron l’aveva seguito sconvolto.
Aveva litigato con i suoi migliori amici per colpa di Draco. Ancora non se ne capacitava. Lui era Draco Malfoy! E lei ci era andata a letto, non una ma più volte!
La mattina successiva scese dalla sua Sala Comune, diretta in Sala Grande, con passo lento, svogliato.
Camminava per i corridoi quando qualcuno l’afferrò per un braccio trascinandola in un angolino buio.
 Intravide una chioma bionda e capì subito che si trattava di Draco. La mise spalle al muro e la baciò, ma la Grifondoro lo scostò.
“Smettila! Che cavolo stai facendo! Non ti è bastato ieri sera?”
“Mi è bastata l’intrusione di Potter e Weasly… non mi sei bastata tu!” Disse per poi baciarla nuovamente.
“E dai! Abbiamo litigato ieri sera! Adesso mi odieranno!” Si ritrasse, continuando a parlare.
“E che cazzo te ne frega!”
“Me ne frega eccome, Draco! Sono i miei migliori amici!”
“Si vabbè… fai come vuoi…. “
“Draco, forse… non è il caso…di continuare…” Disse con voce malferma. Il biondino si fermò a guardarla, sorpreso.
“Come scusa?”
“Dopo quello che è successo non credo sia il caso di andare oltre!” Ripetè cercando di sembrare più convinta ma nemmeno lei ci credeva.
Draco la fissò poi si scostò, lasciandola andare dalla sua morsa.
“Non credi sia il caso di continuare? Sei impazzita forse?”
“No Draco, non sono impazzita! L’hai visto anche te la scenata di ieri sera!”
“E allora? Gli passerà a quei due!”
“Si… ma per ora…voglio starmente da sola…” il biondino la fissò. Non sapeva cosa dire.
Era rimasto spiazzato da quelle parole. Hermione gli passò una mano tra i capelli biondi.
“Scusa, Draco.” Disse solamente. Poi andò via, in Sala Grande.

****
Arrivò in Sala Grande in orario, ma giù di morale. In un giorno era riuscita a rovinare il suo rapporto con tre persone.
Sia con i suoi due migliori amici sia con la persona che in quei giorni l’aveva fatta sentire un’altra: Draco.
Al tavolo dei Grifondoro vide sia Ron sia Harry, entrambi con i musi lunghi. Prese coraggio e si sedette davanti a loro.
“Ciao.” Disse, cercando di essere naturale. Ron la guardò, ancora sconvolto, mentre Harry non alzò nemmeno lo sguardo dal piatto.
Si limitò a inforchettare la pancetta con più violenza del necessario.
“Ragazzi, per favore non fate così!” Continuò ma non ebbe nessuna risposta dai due. Per sua fortuna Ginny arrivò e si sedette accanto a lei.
“Ciao ragazzi! Che sono queste faccie tristi?” chiese servendosi del succo di zucca.
“Niente” rispose Hermione dato che gli altri due non sembravano intenzionati a parlare.
“Niente? E voi che avete fatto? Avete perso la parola?”
“Per me sono solo diventati più stupidi di quanto lo fossero già!” Le rispose una voce maschile da dietro.
Si voltarono, era Draco.
No, no, no! Perché era venuto lì! Hermione guardò i due amici. Fissavano il Serpeverde con un misto d’odio, disprezzo, rabbia.
Harry si alzò in piedi, una mano nella tasca pronta ad afferrare la bacchetta.
“Non lo farai Potter, non lo farai” Continuò il ragazzo. Ginny spostò il suo sguardo da lui a Harry a Hermione.
“Vattene, viscido Serpeverde!” gli intimò il Grifondoro.
“Uhuh… che paura Potter.”
“Che ci fai qua?” Chiese Hermione, sottovoce, cercando di evitare risse o schiantesimi in Sala Grande.
“Passavo per caso”
“Raccontalo a qualcun altro!” Il ragazzo la squadrò e le tirò un bigliettino, poi andò via.
Ginny fissava i tre ancora senza capire. Harry era in piedi, rosso dalla rabbia, con i pugni serrati.
Ron era seduto che guardava il Serpeverde andar via, in preda alla furia. Hermione… Hermione stava per aprire il bigliettino.
In un nanosecondo la giovane glielo strappò dalle mani.
“No! Ginny no! Ferma!” le disse la Grifondoro cercando di riprendere il foglietto, senza successo.
Ginny lo aprì e ne lesse il contenuto.

Non ci sto. Non me ne frega niente di Potter e Weasly.
Non ci riesco a stare senza di te.
Vieni nella Stanza delle Necessità all’ora di pranzo.
Non accetto scuse!

La giovane Grifondoro fissò il foglietto leggendolo e rileggendolo finchè Hermione non lo riprese.
“Che significa?” Chiese con un cipiglio poco rassicurante. Ormai non poteva negare.
Era fin troppo evidente. Harry e Ron le guardavano, furenti. Non poteva parlare davanti a loro.
Si alzò e prese Ginny per un braccio.
“Vieni con me!” le disse mentre la trascinava in Sala Comune.

****
“Mi spieghi che significa?” Le chiese la ragazza, una volta nella stanza della Prefetta.
“Io.. io… sto…con .. ok no… non ci sto proprio insieme…”
“Stai con Malfoy? Davvero?”
“Hem… si.”
“E quando pensavi di dirmelo?”
“Non pensavo di dirlo! È già finita tanto!”
“A giudicare da questo no.” Disse accennando al bigliettino. “Harry e Ron lo sanno?”
“Si, o meglio l’hanno scoperto.”
“Scoperto? Vi hanno visti?”
“Si. Ieri sera, al lago. Mi hanno seguita col mantello e ci hanno visti mentre noi… hem…”
“Oddio santo!” esclamò portandosi una mano alla bocca, poi sorrise divertita. “Immagino la faccia di mio fratello!” continuò in una lieve risatina.
“Ginny per favore! Non mi rivolgono la parola da ieri sera! Non so che diamine fare!”
“Ok… scusa. Ma che hai detto a Malfoy? Dal biglietto sembra che ciò che gli hai detto non gli vada bene!”
“Gli ho detto che non era il caso di andare oltre…ma a quanto pare…”
“A quanto pare il nostro viscido Serpeverde si è innamorato di te!” Disse, sanza lasciarla finire.
“Eh? Ma scherzi? No dai su! Non è innamorato!”
“Oh si che lo è. Non riesco a stare senza di te. Mi sembra piuttosto ovvio, Herm”
“No…. Ti sbagli.”
“Fidati. Posso anche fraintendere ma per me è così. Comunque, per me puoi fare tutto, basta che tu sia felice. A quei due brontoloni ci penso io… vedrò di calmarli.”
“Davvero?” le chiese con gli occhi lucidi.
“Si. Non ti preoccupare!” Le rispose, sorridendo.
“Grazie mille Ginny!” Esclamò la Grifondoro, abbracciandola.
“Di niente…e adesso vai!” Disse sorridendo. Corse fuori dalla stanza, per andare a lezione.
Si sentiva come in bilico.

Era in bilico su un enorme baratro. Quando si è in bilico la cosa a cui si pensa è che si sta per cadere sul fondo.
Non lo vediamo ma c’è. Invece non si cadra, perché ci sarà sempre qualcuno ad aiutarti.


Spazio autrice
Eccomi quì!!! Questo credo sarà l'ultimo capitolo che vi posterò prima di partire.
Se ci riesco stasera anche tardi vi posto il prossimo ma non vi prometto niente...
Infatti partirò domani mattina e torno domenica pomeriggio.
erciò ci sarà un po' di ritardo nell'aggiornare la storia... spero mi perdonerete!!
Al prossimo capitolo!!! Spero che questo vi piaccia e non vi deluda!!!
Baci baci!!!

PS: ringrazio mars che mi ha seguita dal primo capitolo e ha recensito la mia FF!!!
Commentate commentate!!!
  
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