Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: heiscodelario    25/12/2012    5 recensioni
Ci sono tante storie d'amore, di ogni genere, corte, lunghe, appassionanti, in cui i protagonisti sono una star e una ragazza normali, o due ragazze, o due ragazzi, ma se questa volta i protagonisti fossero i ricordi?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic



Capitolo sette.
Era passata più di una settimana dal mio compleanno e dopo la giornata al parco e il bacio, Harry si era comportato normalmente con me, continuava a sorridermi e a scherzare quando eravamo in gruppo. Niall, invece, cercava scuse per stare con me da solo, situazioni che cercavo di evitare in tutti i modi.
Dopo quella giornata avevo trovato altri 4 biglietti anonimi, uno nel mio libro di storia, uno sul bancone della libreria, uno nella mia borsa, un altro nella casella della posta e uno sull’uscio di casa.
Quel giorno avevo appena finito le lezioni e me ne stavo sulle scale della scuola a rigirarmi tra le mani l’ultimo biglietto ricevuto. L’avevo trovato incollato sulla copertina del libro di matematica.
7 biglietti in totale, 7 dediche d’amore, tutti scritti con la stessa calligrafia e io non capivo chi fosse a inviarmeli. Avevo osservato i ragazzi per assicurarmi che non fosse uno di loro, ma non avevo notato nessun comportamento che mi potesse portare a pensare che l’autore fosse uno dei cinque. Allora avevo incominciato ad osservare i miei compagni, ma nessuno di loro era mi era così amico da volermi inviare biglietti sdolcinati. Forse era qualcuno che mi osservava da lontano e allora la situazione diventava terrificante e complicata.
“Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci” recitava l’ultimo biglietto. “Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno..” era di sicuro qualcuno che mi osservava in silenzio, qualcuno che avrebbe voluto possedermi ma aveva paura degli ostacoli. Era qualcuno della mia scuola o di un’altra? Era un cliente che mi aveva visto di sfuggita o qualcuno con cui prendevo l’autobus per tornare a casa? Non ci capivo assolutamente niente.
-Che fai qui tutta pensierosa?- disse a un tratto qualcuno dietro di me riportandomi alla realtà.
Mi girai e vidi due grandi occhi azzurri  che mi sorridevano.
-Hei Louis-
-ciao Amy- disse sedendo misi vicino e sporgendosi per vedere cosa avevo in mano –che hai là?-
Strinsi il biglietto nelle mani, non volevo che sapesse qualcosa –niente niente, tranquillo-
-dai Amy dammi qua- senza riuscire a opporre resistenza mi strappò le mani e lesse la scritta –chi è questo romanticone che ti invia frasi di Shakespeare?- disse ridacchiando
-non lo so, so solo che è il settimo che ricevo-
-7 biglietti anonimi con frasi sdolcinate e non muori dalla voglia di scoprire chi è?-
-forse si, forse no, forse ho solo paura di scoprire chi è-
-sicura di essere una ragazza?- disse ridendo
Lo fulminai con lo sguardo –che vorresti dire?-                                       
-se fosse stata un’altra ragazza a quest’ora sarebbe andata a raccontarlo a tutti vantandosene-
-la trovo una cosa stupida, perché non può venire a dirmelo in faccia invece di inviarmi foglietti anonimi? Non siamo alle elementari- dissi alzando le spalle
Lui non rispose, si alzò e mi prese per un braccio –dai, andiamo a fare un giro, hai bisogno di distrarti-
Non so come riuscì a capire che avevo bisogno di sfogarmi e distogliere la mente da quell’enigma ma mi fece salire in macchina e incominciò a guidare a vuoto.
-Ma tu che facevi davanti alla mia scuola?- dissi a un tratto mentre imboccava la strada per la periferia
-ero venuto per prendere Niall ma lui può aspettare- disse sorridendomi
Sapete quei migliori amici che vorrebbero avere tutti? Louis era proprio così, aveva la capacità di farti sentire al sicuro con un solo sorriso.
Incominciò a girare tra vie che non avevo mai visto –Lou dove stiamo andando?-
-stai buona e lo scoprirai-
Guidò per altri 10 minuti buoni, passò prima per delle strade di campagna per poi attraversare un piccolo paese e poi di nuovo strade di campagna e piccole viuzze. A un trattò parcheggiò e mi fece scendere: mi aveva portato al mare.
-Lou che ci facciamo al mare a fine novembre?-
-aspettami qui, arrivo-
Corse verso un bar e ne uscì dopo qualche minuto con due cioccolate calde.
-Vieni con me- disse porgendomi una delle due tazze
Ci sedemmo sulla sabbia sorseggiando la bevanda calda che scontrandosi con il freddo del mio corpo mi provocò due guance rosse; per qualche minuto non parlammo ma ebbi l’impressione che fosse il silenzio a parlare al posto nostro.
-Mi piace il mare in inverno, è calmo e ho pensato che un po’ di tranquillità ti potesse far bene- disse a un tratto rompendo il silenzio
-come hai fatto a capirlo?-
-hai gli occhi che parlano al posto tuo, sai?-
Lo guardai stupita e lo abbracciai, in quell’abbraccio c’erano tutte le parole che avrei voluto dirgli e che lui capì stringendomi a se.
-che è successo tra te e Harry nel labirinto?- disse ridacchiando
-niente-
-non mentire, lo so che è successo qualcosa-
-perché dovrebbe essere successo qualcosa?-
-perché tu non facevi che guardarlo e non avevo mai visto Harry sorridere così tanto-
Allora era stato contento di quel bacio, un minimo di gioia l’aveva provata anche lui. –Niente Lou, davvero-
-faccio finta di crederci- disse scompigliandomi i capelli.
Rimanemmo tutto il pomeriggio in quel modo, appoggiati l’uno a l’altro a chiacchierare. Louis aveva la capacità di ascoltare, riusciva a farti sentire incredibilmente a tuo agio. Per un attimo mi chiesi come avevo fatto tutto quel tempo senza di lui.
 
 
Niall’s pov.
 
Eravamo sul divano di casa mia ad aspettare Louis mangiando popcorn e patatine.
-Ma dove cazzo è quel bastardo?- disse a un tratto Liam esasperato picchiettando le dita sul telecomando.
-Che finezza Payne- gli rispose Zayn che giocherellava con la cerniera della sua felpa rossa.
Eravamo là da ben due ore ad aspettarlo, per vedere il film che avevo affittato, e non si era degnato di presentarsi o fare una chiamata.
-Giuro che lo ammazzo- urlò Harry.
In quel momento si aprì la porta ed entrò Louis sorridendo –ragazzi scusate il ritardo-
-ritardo? Cazzo Louis sono due ore che ti aspettiamo- dissi
-scusatemi, ero in giro-
-con chi?- gli chiese Liam
-Amy, abbiamo fatto una passeggiata-
-che cazzo ci facevi con la mia Amy?- sbraitai
-tanto tua non credo, mio caro Horan- disse buttandosi sul divano con un sorriso maligno stampato in faccia
-cosa vorresti dire?-
-dai Liam metti play-
-no Liam stai fermo. Louis che cavolo vuoi dire?- ringhiai
-niente tranquillo-
Non sopportavo quel sorriso beffardo stampato sul viso, mi sporsi verso di lui per guardarlo negli occhi –parla, ora-
-riceve dei biglietti anonimi da qualcuno che sembra innamorato di lei-
Lo guardai incredulo mettendomi una mano tra i capelli –chi cazzo è sto bastardo?-
-quale lato della parola ‘anonimi’ non capisci Niall? Dai Liam metti play- disse mentre Liam obbediva ai suoi ordini –rilassati e guardati il film-
Mi sedetti sul tappeto fissando lo schermo della televisione, sicuro che rapine e scontri tra macchine non avrebbero occupato la mia mente in quell’ora e mezza di film. Chi si stava mettendo tra me e Amy stava facendo un grosso errore, lei era mia e quel tipo sarebbe presto saltato in aria con i suoi messaggi.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: heiscodelario