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Autore: Funeral of Hearts    26/12/2012    5 recensioni
Spoiler. Fan fiction ambientata dopo la saga di Punk Hazard. Con l'andare avanti della storia, probabilmente cambierò anche il genere e il rating.
Le streghe esistono. La loro è una storia di tormenti e persecuzioni, vite vissute senza pace, sempre in fuga da chi si vuole impadronire del loro potere per sfruttarlo - oppure per schiacciarlo definitivamente. Su di loro grava una maledizione che le ha quasi portate all'estinzione. Quasi, perché ancora qualcuno resiste. E non smetterà finchè non avrà posto fine al maleficio. Perché soltanto in quel momento si potrà dedicare alla realizzazione del suo sogno, messo a lungo - troppo a lungo - da parte.
Ma da soli è difficile. Sarà l'incontro, fortuito, con una delle ciurme più ricercate dei mari, potenziate dall'alleanza di pirati altrettanto famosi, a squarciare con un fascio di speranza un cielo rimasto per troppo tempo oscuro.
Dal capitolo sei:
“Dicci chi sei.”
“Luotisade Lilith, la 'Strega Rivoluzionaria'.” la voce di Trafalgar Law risuonò su tutto il ponte.
“Law...” sussurrò la ragazza chiamata Lilith, smettendo di accarezzare Bepo e guardando dritto negli occhi il capitano degli Hearts, accennando un sorriso.
“Tervetuloa laivalle, Miss Lilith.”
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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INTERMEZZO

 

 

When Mother says, “What would you like best to eat?”
Is it waffles and syrup, or cinnamon toast?
It's cocoa and animal that I love most!
The kitchen's the cosiest place that I know;
the kettle is singing, the stove is aglow,
and there in the twilight, how jolly to see
the cocoa and animals waiting for me.
Christopher Morley, Animal Crackers, 1930

 

 

Era sicuro che quello non era il luogo in cui si era addormentato. Navigavano da diversi giorni, ormai, e Lilith aveva ripreso conoscenza solo da poco tempo. I due dottori avevano lavorato senza sosta per salvarla. E lui era rimasto vicino all'infermeria per tutto il tempo. Quando Chopper gli aveva dato il permesso di entrare, il suo sguardo era corso subito verso il lettino, dove giaceva la strega, coperta dal lenzuolo, che lasciava intravedere soltanto il viso e l'alzarsi e abbassarsi del petto. Pallida, stremata, ma viva. Se l'era vista davvero brutta. Poi l'attenzione era caduta sul comodino, dove vi erano due ciotole; una colma fino all'orlo di pietre di varie dimensioni, l'altra piena a metà. Le aveva guardate con odio e aveva stretto i pugni. Si era voltato di nuovo verso la ragazza. Era sveglia, e lo stava guardando a sua volta.
Si era tolto il cappello e se lo era portato al cuore:
Ti aiuteremo, Lilith. È una promessa.”
La strega aveva annuito debolmente, abbozzando un sorriso. Le aveva sorriso a sua volta, un sorriso caldo, ed era uscito.
Chopper lo aveva preceduto, e stava tenendo a bada i pirati, impazienti di entrare. Brook, dalla contentezza, aveva cominciato a suonare un motivetto allegro; Franky piangeva dalla commozione, Bepo e Penguin si abbracciavano – anche se sembrava che l'orso stesse stritolando il compagno. Dopo un tempo che era parso infinito, la tensione che aleggiava sulla Thousand Sunny si era finalmente allentata.
E a lui era venuto sonno. Aveva quindi raggiunto la sua postazione preferita e vi si era addormentato, mentre gli altri decidevano i turni da passare in infermeria.
Quello che lo aveva svegliato era stato un invitante odorino di cioccolata e qualcos'altro che non riusciva a identificare... Sanji doveva aver preparato la merenda! Ottimo! Aveva aperto gli occhi e aveva cominciato a muoversi seguendo la scia che emanava la cioccolata, ma dopo pochi passi si era fermato.
Non si trovava sulla polena della Sunny? Come aveva fatto ad arrivare davanti ad un'elegante cancellata in ferro battuto, dalla quale si intravedeva un giardino molto curato? Va bene che Franky, grazie al nuovo corpo, era molto più veloce di prima a costruire, e che Robin ci teneva particolarmente alle sue piante; ma era sicuro che quel luogo a bordo della nave non esisteva. Sembrava proprio la terraferma! Notò che il cancello era appena accostato. Un chiaro invito ad entrare. Lo varcò, aprendolo con un botto, perché l'odore della cioccolata veniva proprio da quel giardino; e faceva passare in secondo piano il profumo delle magnolie che pervadeva delicatamente l'aria.
Notò del movimento alla sua destra. Si voltò e vide la figura di un uomo con un cappello a cilindro che rideva. Accanto a lui vi era un tavolino apparecchiato per due persone, con un servito di maioliche bianche dai bordi dorati e decorazioni a foglie azzurre. L'uomo lo invitò ad avvicinarsi.
Non se lo fece ripetere due volte. Si fiondò su una delle sedie. L'uomo rise di gusto.
Ehi zietto, hai preparato tu la cioccolata?”
Naturalmente!”
L'uomo, educatamente, gli riempì la tazza fino all'orlo.
Attento, è bollente!” troppo tardi, il ragazzo si era già scottato la lingua. L'uomo gli porse un vassoio pieno di biscotti. Ne mandò giù una dozzina, tutti insieme.
Sono buonissimi! Hai fatto tu anche questi, zietto?”
Certo! Mi fa piacere che ti siano piaciuti!” guardò il ragazzo gustare i biscotti. Poi aggiunse:
È la merenda preferita della mia piccola nipote e del suo migliore amico...”
Hanno un sapore strano...”
È cannella. È una spezia pregiata.”
Dirò a Sanji di prepararli per tutti!” vide l'uomo ridere ancora.
Gli somigli davvero tanto...!”
A chi?” chiese a bocca piena.
Al mio vecchio capitano... era un caro amico...”
Sei un pirata?!?” domandò stupito. Gli sembrava un po' troppo elegante, con quel cappello a cilindro, per esserlo.
Lo ero.”
Sei in pensione?”
Qualcosa del genere!” proruppe in un'altra risata.
Oh, pardon, non mi sono ancora presentato, si vede che sono vecchio... Il mio nome è Xavier.”
Io sono Rufy, piacere.” mandò giù un boccone. “Parli in modo strano.”
Davvero?”
Hai lo stesso modo di parlare di Lilith!” vide il vecchio allargarsi in un sorriso.
La conosci?” l'uomo annuì, bonario.
Cosa ti ha spinto ad aiutarla?”
Il ragazzo stava per portarsi la tazza di cioccolata alla labbra, ma alla domanda si fermò, alzando gli occhi al cielo con fare pensieroso.
Non c'è un motivo preciso... Mi è simpatica e la voglio aiutare. E poi è una strega fortissima, fa degli incantesimi davvero fighi! Anche se...” si incupì.
Oh, purtroppo conosco la situazione. Davvero spiacevole.”
Beh, non durerà ancora per molto.” posò la tazza e batté un pugno contro il palmo. “Quando arriveremo a Syvään Valoon, io e i miei compagni prenderemo a calci nel culo quel vurtuist!”
Sono sicuro che ce la farai. Ma consentimi lo stesso di dirti di fare attenzione. Bafometto non è molto forte, ma è scaltro. E il Governo gli protegge le spalle.”
Non preoccuparti, zietto! Oltre ai miei compagni, ci sono anche Traffy, l'orso parlante e gli altri!”
L'uomo trattenne una risata.
Non credo che ami essere chiamato così...!”
Conosci anche Traffy?” l'uomo annuì ancora.
A proposito...” il ragazzo fu come colpito da un'idea improvvisa. “Come ho fatto ad arrivare qui?!? Dove sono finiti i miei compagni?!?”
Non ti sei mai realmente allontanato da loro...”
Devo andarmene da qui! Come si fa a uscire da questo posto?” si alzò di scatto, rovesciando la sedia, e iniziò a correre, senza sapere dove andare.
Tornerai da loro tra pochissimo.”
Eeeehiiii, ragazzi! Dove siete?”
Rufy!” l'uomo lo chiamò, costringendolo a voltarsi e a guardarlo negli occhi.
Per un attimo, il ragazzo si sentì smarrito.

 

“Perché stai urlando? Siamo tutti qui, ti sentiamo benissimo!” Nami lo colpì alla nuca con un foglio di carta arrotolato.
“Così disturbi la dolce Lilith-swan che sta riposando!” gli sbraitò Sanji, che stava porgendo una tazza fumante a Robin. L'archeologa notò l'espressione sconvolta del capitano.
“Rufy... ti senti bene?”
“Io... non... Ehi, dov'è finito lo zietto?”
“Di che cosa stai parlando?” il cuoco inarcò il sopracciglio visibile.
“Era qui fino a un attimo fa!”
“Non è che ha preso un colpo di sole?” chiese la cartografa a Chopper, appena arrivato sul ponte.
“Forse stavi sognando.” azzardò Usopp, lasciando momentaneamente perdere la canna da pesca.
“Mi ha invitato a fare merenda con la cioccolata e i biscotti alla cannella insieme a lui!”
“Perfetto, adesso sogna pure di mangiare!...” la rossa si portò una mano in fronte.
“Ma dai Rufy, non puoi aver mangiato realmente! Forse eri in preda ad un attacco di sonnambulismo: hai sognato di fare merenda e ti sei messo seduto sulla polena come se stessi veramente mangiando! Ti abbiamo visto!” insisté il cecchino.
“Già, e poi hai cominciato a correre in questa direzione.” aggiunse il biondo.
“Vi dico che lo zietto Xavier era reale!”
Law, seduto poco lontano, appoggiato a Bepo, aveva assistito a tutta la scena. Dal momento in cui Rufy aveva cominciato a comportarsi in modo strano, lo aveva osservato attentamente, cercando di dare una spiegazione logica. Eppure avvertiva che c'era qualcosa che era tutto fuorché logico. E anche Bepo lo aveva percepito.
Quando Cappello di Paglia pronunciò quel nome, trasalì. Per sua fortuna, nessuno lo vide.
In quel momento si sentì la porta dell'infermeria aprirsi. Sulla soglia comparve Lilith, tremante, che si teneva appoggiata a Penguin.
“La prego, miss Lilith, torni dentro...”
“No... je ne peux pas... l'ho sentito...”
“Ha ragione Penguin! Devi riposare!” le disse concitato il piccolo dottore, affiancandola.
“Devo parlare con Rufy! Vi prego!” supplicò. Alla renna si strinse il cuore. Insieme al pirata Heart la accompagnò a sedere vicino a Robin.
“Lilith, tu mi credi, vero? Lo zietto ha detto che ti conosce!”
“Certo che ti credo, Rufy.” Gli sorrise debolmente.
“Oh no, Lilith, non dargli spago...” intervenne Nami.
“L'uomo che ha visto Rufy, Xavier, è mon oncle. Zio, direste voi.”
“Ah, quindi, quando parlava di avere una nipote, diceva di te! Ecco perché lo zietto ha i tuoi stessi occhi!” I pirati presenti erano sbalorditi.
“Un momento... Lilith-swan, tu ci hai raccontato che tuo zio morì molti anni fa...” ricordò Sanji.
“Allora Rufy ha visto... un fantasma?!?” chiesero Chopper e Usopp terrorizzati, abbracciandosi.
“Calma, calma.” l'archeologa fece spuntare delle braccia che separarono i due e li costrinsero a mettersi seduti. Un'altra mano andò invece a carezzare la testa della renna per tranquillizzarla. Quella situazione la incuriosiva tantissimo.
“Rufy, s'il te plaît, raccontami tutto quello che hai visto.” lo invitò la strega. Il giovane capitano annuì.
“Però prima... Sanji, ci prepari la merenda?”
“D'accordo. Dimmi cosa vuoi... e che non sia carne!”
“Cioccolata calda con biscotti alla cannella! Lo zietto ha detto che è la tua merenda preferita!” esclamò guardando Lilith. Lei sussultò.
“Oh, Lilith-swan, perché non me lo hai detto prima?! Te li avrei preparati tutti i giorni! Vedrai, preparerò la miglior cioccolata e i migliori biscotti che tu abbia mai mangiato! Volo!” E volteggiò verso la cucina, lasciando dietro di sé una scia di cuori di nicotina.
Rufy cominciò a raccontare. L'odore di cioccolata che lo aveva svegliato, la cancellata semiaperta, il tavolino apparecchiato con le tazze bianche dalle foglie azzurre e i bordi d'oro...
“Oh, adorava quel servito! Era il suo preferito!”
E continuò, parlando dell'uomo col cappello a cilindro dallo strano accento, che, nonostante le apparenze, era un pirata.
“Ed era anche molto famoso...” asserì l'archeologa.
“Lo conosci anche tu, Robin?”
“Ho avuto dei sospetti la prima volta che la nostra ospite ci disse il suo cognome... Ma ora ne ho la conferma.” Lilith si voltò a guardarla. “Luotisade Xavier era conosciuto come il Pirata Gentiluomo. Era lo stratega militare della Oro Jackson.”
“La nave del Re dei Pirati?!?” esclamarono tutti i presenti.
“Lo zietto faceva parte della ciurma di Gold Roger?!?” Rufy era estasiato. La bruna annuì.
“Chissà quante avventure fantastiche ti ha raccontato!” esclamò Chopper.
“Non molte, a dire la verità. Voleva che prendessi il largo e le vivessi di persona.”
Arrivò anche Sanji con la cioccolata e i biscotti. Offrì la prima tazza a Lilith, che la assaporò lentamente.
“È davvero buona, merci beaucoup.”
“L'ho fatta con tutto il mio amoreeeee...!”
Rufy, tra un biscotto e l'altro, proseguì il racconto.
“Lo zietto mi ha detto di stare attento ad un certo Baffetto...”
“Bafometto, forse...” disse la strega.
“Sì, lui! È il vustuist, vero?”
Voodooist.” corresse Bepo. Si era avvicinato, assieme al suo capitano, a Lilith. Quando, poco prima, aveva avvertito che c'era qualcosa di insolito a bordo della nave, Law gli aveva ordinato di non agire, e di rimanere ad osservare cosa sarebbe successo. Soltanto quando la strega era uscita dall'infermeria, l'orso lo aveva supplicato con gli occhi di poterle andare vicino, e lo Shichibukai aveva acconsentito.
“Poi mi sono accorto che voi non c'eravate, e mi sono messo a cercarvi. Lo zietto mi ha chiamato e ho visto i suoi occhi – erano fighi come i tuoi! E improvvisamente ero sul ponte e lo zietto era sparito!”
Lilith girò il cucchiaino nella tazza.
Oncle Xavier ti voleva conoscere, ti voleva parlare. E ti ha portato in un luogo che ha tanto amato quando era in vita...” fece una piccola pausa. “Non che ti abbia portato realmente... ha creato una sorta di illusione...”
“Però ho sentito il profumino della cioccolata! E ho mangiato i biscotti!”
“Uno spirito sa fare i biscotti?” chiese curioso Chopper.
“Lo spirito di oncle è molto potente, e può creare illusioni che sembrano quasi reali...” sospirò. Law notò una lieve nota di rammarico in quel sospiro.
“Dove si trova quel giardino?” domandò Cappello di Paglia. Lilith sollevò lo sguardo. Nonostante gli occhi fossero coperti, come al solito, dai capelli, aveva un'aria triste e malinconica.
“Era il giardino della nostra casa a Syvään Valoon. Adorava prendere la cioccolata in quell'angolo, immerso nel profumo delle magnolie. Mia sorella ed io gli tenevamo compagnia tutti i giorni. Non mi stupisce che abbia ricreato quel luogo...”
Law era impallidito. Sentì che anche Bepo fremeva.
“Te lo ricordi anche tu, n'est pas, cheri?” la ragazza accarezzò teneramente il soffice pelo dell'orso bianco. Una lacrima le solcò la guancia.
“Faresti meglio a tornartene in infermeria. Penguin, accompagna miss Lilith.” ordinò secco il chirurgo.
Il pirata sussultò a quell'ordine, ma scattò sull'attenti e porse il braccio alla strega.
“Prego, miss Lilith...”
La giovane si alzò faticosamente, e perse l'equilibrio – perché non si era ancora ripresa del tutto, perché l'emozione era stata tanta. Penguin la riafferrò al volo e, prendendola in braccio, la riportò in infermeria.
Notò – con una certa soddisfazione – l'espressione furente che gli stava rivolgendo il cuoco dei Mugiwara; ma non si accorse che anche qualcun altro lo stava fulminando con gli occhi.

 

 

 

 

* * * * *

 

 

 

 

NdA: ho aggiornato a tempo di record! Segnatevelo sul calendario, perché sarà un evento più unico che raro! O come diceva Jack Sparrow: “L'avete visto tutti? Perché col cavolo lo faccio un'altra volta!”.
In realtà aveva già in mente da un po' di scrivere questa parte, quindi è stato piuttosto facile. Un po' corto, vero? Non è un capitolo vero e proprio; ma, appunto, un intermezzo. Vi prego fin da ora di perdonarmi questo orribile gioco di parole (sappiate che fa schifo anche a me), ma anche se si chiama intermezzo non so se sono a metà storia come numero di capitoli.
Le strofe iniziali sono il continuo della poesia Animal Crackers di Morley, la stessa del prologo. Se avete dei problemi con la traduzione, rivolgetevi pure a me.
La solita raccomandazione: se leggete qualcosa che non vi torna, o notate degli errori di qualsiasi genere, non abbiate paura a dirmelo, così li posso correggere subito! Come sapete, ci tengo che quello che scrivo si presenti almeno decentemente.
Beh, mi sembra di aver detto tutto, ringrazio ancora una volta tutte le persone che mi seguono e quelle che commentano. E ringrazio anche per tutti i complimenti che mi fate! [FoH si gongola come Chopper.]
A presto e, anche se in ritardo, buon solstizio d'inverno!

FoH

  
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