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Autore: fragility    26/12/2012    5 recensioni
Sono in guerra con me stessa. A cosa serve vivere se ovunque c’è gente che ti critica, che è pronta a criticare ogni tuo fottuto errore?
Disordini alimentari, bullismo, depressione, autolesionismo.
Mi faccio schifo.
Mi faccio schifo ed è colpa loro. Forse anche loro si farebbero schifo, se sapessero.
Ma non possono sapere. Non possono, loro e la loro perfetta, fottuta vita.
Mi faccio schifo.
[ ATTENZIONE! Temi forti nei limiti del rating. Se non ti piace, non leggere. ]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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ATTENZIONE! Questa fanfiction non è stata scritta a scopo di lucro e non è intenzione delle autrici recare offesa a nessuno. Questo scritto non presenta comportamenti da imitare; vuole semplicemente essere una denuncia nei confronti dei problemi adolescenziali quali disordini alimentari, bullismo, droga e autolesionismo. Presenta quindi temi e argomenti forti trattati nei limiti del rating. Nel caso non vi piacesse il genere, vi prego, non leggete.


Scars


CAPITOLO II


And if you think that I’m wrong, this never meant nothing to you.

 

 

 

17 dicembre.

Caro Diario,
oggi l’ho fatto di nuovo.
Mi mancavano gli scuri tagli sul polso, e le cicatrici che essi lasciavano dopo qualche giorno. Non ce l’ho fatta. Non sono stata abbastanza forte, di nuovo.
E strano. Quando mi taglio mi sembra quasi di non soffrire. La mia mente si concentra solo sulle ferite, solo su di loro, e mi dimentico del mondo esterno. Di Niall, Barbie. E della mia migliore amica, che abita a centinaia di kilometri da me.

Niall ha detto di riuscire a capirmi. Non può, non l’ha mai provato.
Lui non ha mai avuto paura di risultare brutto, o paura dell’opinione che gli altri hanno su di lui. Semplicemente, non ha mai avuto paura.
E opprimente. È difficile uscirne, per quanto tu ti possa sforzare.
Ieri, Niall mi ha detto “Non lasciarti rovinare la giornata da degli idioti” e mi ha aiutata a rialzarmi dopo che mi avevano pestato.
Poi è andato da Barbie, e ho sentito che gli ha chiesto « Come mai hai aiutato la sfigata? ».
Lui ha alzato le spalle « Così. Mi va di essere gentile ».
Lei l’ha guardato, sospettosa « Non è che ti piace, vero? ».
Lui sapeva che potevo udirli benissimo. Credo che Barbie gli abbia posto quelle domande apposta, per ferirmi nuovamente. Perché lei ha sempre saputo che l’opinione di Niall nei miei confronti mi importa più di ogni altra cosa.
Avanti, Niall, rispondi.
« Te l’ho detto, Caroline. Mi andava di essere gentile » ha detto, sforzandosi palesemente di sorridere. La bionda ha sorriso e se ne sono andati insieme.
Hai rimandato la risposta, Niall. L’hai solo rimandata.

 

 

 

 

*

 

 

 

 

18 dicembre.

Caro Diario,
oggi ho fatto una lista di tre motivi. Certo, ci sono miliardi di motivi per cui Niall non potrebbe stare con una come me, ma per non buttarmi giù ulteriormente ho stilato solo i più importanti. Quelli che contano veramente.
Niall non mi approva. Appaio agli occhi di tutti come una sfigata, un’autolesionista con problemi di ogni tipo. Perché per lui dovrebbe essere diverso? Perché dovrebbe guardarmi in un altro modo?
Niall sta con Barbie. Niall è stato con un sacco di ragazze, anche più belle di Caroline. Perché dovrebbe volere una ragazza più brutta e problematica che non è nemmeno capace di dargli quello che vuole?
Niall è popolare. Nelle scuole americane i ragazzi più popolari — che di solito sono capitani della squadra di basket o football della scuola — stanno insieme alle ragazze a loro volta più popolari, le Cheerleader. Qui, in Inghilterra, funziona più o meno allo stesso modo: c’è chi è “in” e c’è chi è “out”. Non c’è nemmeno bisogno di dire che io, presa continuamente di mira da Barbie e le sue amiche, sono out.

Sono il tipo di persona che, quando a scuola va in bagno, si siede in un angolo e piange. E quando esco, mi sento come se mi fossi svuotata di tutto. Le parole degli altri mi scivolano addosso, le emozioni si annullano e il senso di solitudine aumenta.
Mi sento sempre così debole.
Sono il tipo di persona che, quando a scuola va in bagno, sente sempre cose che non vuole sentire.
Jade e Caroline sono arrivate in bagno e hanno chiuso la porta a chiave. Hanno controllato che tutti bagni fossero vuoti — io mi ero messa in piedi sulla tazza del gabinetto per fare in modo che non vedessero i piedi dalla fessura della porta — e si sono appoggiate al lavandino, tirando probabilmente fuori i trucchi.
« Allora, Caroline, con Niall come va? » ha cinguettato Jade. Potevo sentirle aprire l’acqua e prendere dozzine di salviette dal contenitore per lavare le sbavature del trucco e rinfrescarlo.
« Alla grande » ha risposto Barbie « è così bello. Così perfetto. Peccato solo per quella Joey ».
« Joey? » aveva domandato Jade « Joey chi? »
Parlavano di me. Quanto avrei desiderato vederle in quel momento!
« Quella che ieri abbiamo pestato » compiaciuta, Caroline ha chiuso l’acqua e aveva cominciato a rovistare rumorosamente dentro alla sua borsa.
« Quella sfigata? ».
« Niall è sempre così gentile con lei! Le parla, l’aiuta… »
« E allora? Carrie, Niall è un maschio. Sappiamo tutti che quella Jay, Jane o come si chiama non potrebbe mai dargli quello che gli dai tu ».
Caroline non accennava a replicare, e il silenzio si stava facendo pesante.
« Jade, aiutami. Aiutami a liberarmi di lei. Non potrei sopportare se Niall mi lasciasse »
L’altra ha replicato « Come vuoi, Carrie. Anche se secondo me non succederà niente tra quei due. Sono troppo diversi ».
Così dicendo, sono uscite dal bagno.

 

 

 

 

*

 

 

 

 

19 dicembre.

Caro Diario,
Sto evitando Niall. Lo sto evitando e mi sento una merda.
Sono una merda.
Lui mi sorride, e il suo sorriso per me è la cosa più bella al mondo. Lui mi sorride e io cosa faccio? Lo ignoro. Guardo dritto davanti a me facendo di tutto per non incrociare il suo sguardo.
Durante la lezione mi ha inviato un bigliettino.
Tutto okay?”, diceva, accompagnato da una faccina sorridente. Mi sono sentita morire.
Ho scritto velocemente un “Sì, grazie” falso come i caffè che si prendono nei bar per poter utilizzare un attimo il gabinetto proprio mentre il professore restituiva le verifiche di matematica.
Tre.
La mia media è più bassa del cavallo dei pantaloni di Jade, l’amica di Barbie.
Avevo preso l’ennesimo tre proprio mentre Niall prendeva l’ennesimo nove e mezzo.
« Quasi un’eccellenza » ha detto il professore sorridendo, e Niall gli ha sorriso a sua volta.
Poi la lezione è proseguita e mi sono persa a fissare i capelli di Niall, che sedeva a due file di distanza da me.
Quando la lezione è finita sono scappata fuori, tanto ero preoccupata di un possibile incontro con Niall. Sfortunatamente avevo dimenticato la giacca dentro e lui è venuto a riportarmela di corsa prima che varcassi il cancello della scuola.
« Ehi, » ha esordito « sicura di stare bene? » mi ha chiesto mentre me la restituiva.
« Io… sì, grazie ».
« Senti… Ti andrebbe di… » non aveva nemmeno finito la frase che una voce di bionda l’aveva raggiunto. Caroline aveva circondato con il suo lungo braccio le spalle di Niall, e mentre mi fissava schifata ha asserito « Niall, amore, ancora con questa sfigata? ».
Non ho guardato negli occhi nessuno dei due « Me ne stavo andando ».
Per una volta me ne vorrei andare sul serio.

  
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